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Autore: YakuraWolf    05/09/2012    4 recensioni
Questa è la mia prima storia in assoluto. Una piccola lezione di vita se vogliamo così considerarla, dove Killua imparerà che è meglio tenersi strette le cose care.
Buona lettura
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gon Freecss, Killua Zaoldyeck
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Choccorobot






Domo Domo!!! Benvenuti e grazie per esservi incuriositi sulla mia fanfiction. Sì sono nuova e sì... come ti aspettavi non ho molta esperienza, ma presumo proprio che leggendo non te ne pentirai! *sorrisone* Detto questo ti  aspetto quando avrai finito di leggere la fiction! *-*
 
 
 


Scartava con una certa fretta la carta luccicante. La stagnola scricchiolava sotto i suoi polpastrelli abili.
- Ci sono quasi...- La stagnola scivolava via dulle sue mani per ricadere silenziosamente sul pavimento. Ora in mano aveva ciò che tanto aveva bramato per quei pochissimi istanti: il suo Choccorobot. Gon arrivò alle sue spalle e raccolse la carta luccicante ai piedi del suo amico.
- Cos'è Killua?- chiese curioso sporgendosi dalla spalla dell'amico. Ecco. Il ragazzo dai capelli candidi come la neve stava addentando il suo favoloso momento di piacere quando sentì Gon interrompere il suo paradiso terreno.
- Ma che-?- si bloccò con il cioccolato a mezz'aria girandosi infastidito. - Non te lo ha mai detto nessuno che si deve bussare prima di entrare nelle stanze altrui!?- abbassò il braccio che teneva in mano il suo Choccorobot e con l'altro gli assestò un pugno leggero sulla spalla.
- Scusa Killua... Cos'è?- chiese il giovanotto dai capelli corvini con tono curioso. Killua sbuffò sonoramente. I due andavano d'accordo anche se erano l'uno l'opposto dell'altro. L'uno, Gon, era un ragazzino solare, dal grande carisma e forza di volontà, contrariamente a Killua che era un po' più freddo e pacato. Solo che Gon lo ne era al corrente: Killua sapeva scatenarsi. Il ragazzo dai capelli bianchi poggiò delicatamente (guai trattare male un Choccorobot, nemmeno se l'attimo dopo si sarebbe sciolto nella sua bocca... Nemmeno una briciola ne doveva andare persa inutilmente) il suo Choccorobot sulla scrivania e guardò torvo Gon.
- K-Killua? Ti senti bene?- il bruno gli si avvicinò preoccupato. Grande errore Gon. Grande errore. Eppure lo sapevi, lo sapevi che Killua sapeva scatenarsi. Nemmeno a pensarci, il ragazzo candido come le giornate d'inverno, spinse l'altro sul letto e gli saltò sopra. -Gon!- gli immobilizzò le braccia abilmente.
- Tu... Non sai... IL BIGLIETTO D'ORO!- si illuminò subito dopo.
- EH!?- chiese Gon sconcertato. Con un balzo agile, in un battito di ciglia, Killua aveva già raccolto da terra la carta stagnola sbrillucicante ed era lì che la scartava. Gon si avvicinò a lui.
-Cosa non so?- chiese infastidito. Killua scartava attentamente senza rompere la stagnola poi si girò verso Gon fissandolo degli occhi. Gon scosso dallo sguardo del compagno indietreggiò di un passo quando venne afferrato per le spalle.
- GON!- gridò Killua sbattendogli in faccia un biglietto d'oro. - Un biglietto d'oro!! Ma quanto sono fortunato, Ma quanto sono felice... - continuava a adularsi e auto-congratularsi shakerando come un frullato il suo amico. - FeeeeEEEEEeeermooo! Mi gira la testa!- protestò Gon.
- Ma che dici... non puoi capire!!!- lasciò la presa su Gon e camminò per la stanza gesticolando nervosamente. Il suo volto si trasformò... Uno sguardo maniacale illuminò il suo viso.
- Questo è il biglietto d'oro che mi permetterà di comprarmi un'intera fabbrica di Choccorobot e farla produrre solo e unicamente per me!- alzò il biglietto come avesse avuto in mano la fiaccola delle Olimpiadi. Il moro nel frattempo aprì una finestra per far raffreddare i bollenti spiriti dell'amico ormai indemoniato - E' il mio sogno più grande! Pensa Gon... - Killua lo prese per le spalle allontanando l'amico dalla finestra e guidandolo a caso nella stanza come fosse un burattino
- Con questo biglietto d'oro... Potrò andare a visitare la fabbrica di cioccolato che probuce i Choccorobot, e sai che vuol dire???- scosse Gon con più veemenza di prima. Ormai l'unico neurone sopravvissuto di Gon aveva deciso di preparare le valigie e partire per i caldi mari del Sud per moooolto tempo. Mooooolto.
- N-NooooOOOoooo.... - veniva scosso ancora di più.
- Ma come? Certo che sei proprio stupido... - smise di torturalo e gli lasciò un buffetto sulla fronte con la mano.
- Andandola a visitare incontrerò il proprietario e mi comprerò la fabbrica! Quindi... Diventando il nuovo direttore, potrei far produrre alla fabbrica tutti i Choccorobot che voglio... Solo per me!!! - il suo sguardo si trasformò e sembrò quasi che i suoi occhi bruciassero.
Era determinato.
Gon, che nel frattempo si era allontanato dall'amico per non essere nuovamente usato come cavia per il Taser di Killua, gli girò le spalle ed addocchiò la cioccolata sulla scrivania.
- Ah!! Ora ho capito... Sei un genio! - gli rispose prendendo il mano il Choccorobot e assaggiandolo.
- Buonoooo!!!! - lo finì tutto.
Gon... Evidentemente non era la tua giornata. Altro grande errore. Molto male.
Killua si pietrificò sul posto.
- C-che hai fatto?- chiese minaccioso.
- Ho mangiato la tua cioccolata... - rispose Gon innocentemente.
Tirava una brutta aria nella stanza.
- .... - Killua riflettè per qualche secondo. Quale enorme torto gli aveva appena fatto Gon...!
- BRUTTA PESTEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! - il ragazzo dai capelli bianchi gli si avventò contro afferrando il collo del bruno con entrambe le mani. Killua, nell'atto di ridurre il flusso di ossigeno che andava fino al cervello disabitato di Gon, si distrasse guardando fuori dalla finestra un curioso e alquanto strano luccichio dorato.
Immobile. Stette immobile strozzando l'amico. Il luccichio si fece più distinto... Luccichio dorato. Il biglietto di Killua fuori dalla finestra. Il ragazzo si pietrificò e cadde in mille pezzi nemmeno avesse fissato intensamente la testa di Medusa.
- Il biglietto... - E cadde a terra senza forza, lasciando l'amico a stringersi il collo per cercare di ricomporlo. Il biglietto non c'era più.


Bene bambini... morale della favola! Tenersi ben stretto ciò che vi interessa tenendolo lontano dagli amici che potrebbero gabbarti dalle finestre e proteggendolo segretamente!



Angolo Autrice

Konnichiwa Minna-San!!! Sono Yaku piacere di conoscervi! *si inchina* Sono al mio debutto... Ammetto una cosa: non mi piace molto nè leggere nè scrivere. Ebbene sì, non linciatemi ma è così. *si nasconde* Comunque, ho deciso di debuttare con una storia di HxH perchè è stato il mio primo amore... Spero che la leggiate fino in fondo e che mi darete la vostra opinione per messaggio privato, meglio ancora recensione, che me la mandiate con un maratoneta, un falco, un piccione viaggiatore o per posta fa lo stesso... insomma vedete un po' voi! XD Sperando di non avervi annoiato che dire... Grazie per aver letto e lasciate un commentino per cortesia... *occhioni dolci e pucciosi*

Sayonara!!

YakuraChan

   
 
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