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Autore: Envy99    21/03/2007    2 recensioni
Vivevo lo stesso senza un braccio… Lui viveva lo stesso con un’armatura al posto del corpo… Ma non viviamo senza te…amore mio! Un bravo fratello… Una persona fantastica e dolce… Mio unico grande amore…Edward Elric!
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alphonse Elric, Altro personaggio, Edward Elric, Trishia Elric
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The angel of the gate

Quando una persona muore, non c’è da preoccuparsi tanto per lei, bensì per chi ci sta attorno.

Per quelle persone a cui, come a noi era cara…

Per chi le voleva bene ed è ancora in vita…

Una persona ormai morta, non potrà percepire il nostro dolore, per quanto questo sia grande. Non potrà consolare nessuno perché ormai non c’è più.

Noi che siamo ancora vivi allora, facciamoci forza l’un l’altro.

Solo un’anima percepisce il dolore, che sia esso altrui o proprio, non fa differenza.

Solo un’anima percepisce l’amore, e quindi il bisogno di dare e ricevere affetto.

Un pianto disperato si ergeva nel quartier generale di Central City. Penetrava nel cuore di chiunque ne sentisse anche solo un flebile singhiozzo.

“senza di te…non c’è più nessuno che mi faccia sentire così. Dove sei? Ho bisogno di te Ed!!...più di quanto ho bisogno di questo braccio, anche se volevo tanto riaverlo.

Vivevo lo stesso senza un braccio…

Lui viveva lo stesso con un’armatura al posto del corpo…

Ma non viviamo senza te…amore mio!

Un bravo fratello…

Una persona fantastica e dolce…

Mio unico grande amore…Edward Elric!”

Questi furono i pensieri della giovane alchimista degli angeli, dagli occhi ormai spenti, dal viso ed il corpo scarni per non aver mangiato, dal cuore ricolmo di tristezza e nostalgia.

Entrò Alphonse nella sua stanza. Poteva mostrare il suo vero corpo, ma non con troppa fierezza, visto che era costato il sacrificio del fratello, come il braccio di Ray.

Si sedette vicino a lei, che lo abbracciò con le lacrime agli occhi…

“lo farò io per te amore! Io lo proteggerò! Io farò in modo che non gli accada nulla! Io… svolgerò il tuo compito!”

Al sentì in quell’abbraccio un grande istinto fraterno. Poco dopo stava per uscire dalla stanza, ma si fermò e disse:

-il portale…non resterà chiuso per sempre!-

Ray rispose con un debole sorriso, che lasciò il posto ad un sonno profondo.

Edward…

Edward…

Una voce familiare lo chiamò. Era calda, dolce e di donna. Il ragazzo vide solo uno sconfinato e pallido sfondo giallognolo, ed il portale era davanti a lui.

Ad un certo punto ne uscì una donna, la cui vista lasciò esterrefatto il sedicenne.

Lei, che ha accudito il suo piccolo corpo in fasce…

Lei che lo amava…

La donna che aveva provato a riportare in vita.

…mamma…

Solo questa parola uscì dalla bocca di Edward in quel momento. Vedeva sua madre incedere con passo sicuro verso di lui. Il suo sguardo incredulo incontrò gli occhi dolci di lei, e l’ancor più dolce sorriso.

“Edward…figlio mio!”

Colto da un improvviso bisogno d’affetto, strinse a se la donna, che ricambiò l’abbraccio.

“siamo…in paradiso mamma??” chiese lui.

Trishia appoggiò la guancia destra sul capo del figlio “no amore…infatti io non dovrei essere qui…”. Ed la guardò senza capire “quel portale…non è il posto in cui sono stata per tutto questo tempo…”

“e allora dove sei stata?”

“non te lo posso dire…non è un’informazione…per chi è vivo!”

Ed la guardò a lungo con gli occhi sgranati, ma poi si rattristò e li socchiuse.

“io sono morto…quindi…me lo puoi dire!”

“non lo saprai.”

“i…io…”

“Edward…”

“io ho dato l’anima e il corpo per salvare Al e…”

Non sapeva come spiegarle di Ray, per la quale avrebbe dato tutto.

“…e Ray…non è così?” disse la madre con dolcezza.

“e…e tu come sai che…”

“lo saprai anche tu…un giorno…quando anche tu sarai defunto.”

Il ragazzo era confuso… si era convinto di esserlo, aveva dato tutto se stesso per loro.

“chi dà tutto per chi ama, senza pensare alla propria incolumità… non muore facilmente!”

“m…mamma…”

Ed! Ed! torna da me!...ho bisogno di te amore mio!!!

Si sentì distintamente la voce di Ray implorare Ed di tornare, da ovunque fosse.

“Edward…quando eri piccolo, l’unica donna della tua vita, ero io…sempre che si possa dire così” “R…Ray è la mia ragazza…e io…”

“torna da lei figliolo…ha bisogno di te! Lei è in vita!”

Ray vide una luce abbagliante riempire la sua stanza

“m…ma che succede??? Aiuto!!”

“tranquilla, non ti succederà nulla!”

“chi…ci sei…n…non farmi del ma…”

Si vede davanti la madre del suo ragazzo, colei che era certa fosse morta.

“l…lei è…è…”

“si, io sono Trishia Elric e …ti ho riportato il mio bambino!”

La guardava allibita. Aveva una figura opaca e luminosa, che la faceva sembrare evanescente.

“m…ma lei…io sono certa che…! Ed mi ha detto…”

“anche tu…hai fatto la stessa cosa per tua madre, no Ray?”

“i…io…”

Era sicura che la mente le stesse giocando un brutto tiro, ma si smentì, quando la donna le sfiorò il viso con la mano destra.

Quella carezza le ricordò incredibilmente sua madre, una lacrima le rigò il viso.

“tieni d’occhio il mio piccolo Ed! siamo d’accordo?”

Pur restando evanescente, la figura cominciò a svanire in una specie di pulviscolo, che si riunì pian piano per crearne un’altra.

“E…Ed, sei tu??”

Era indescrivibile, tutto il suo corpo emanava una luce incredibile e bellissima.

“sono tornato per te Ray!”

“oh…Ed!!”

In quel momento, lui, che si formava pian piano per qualche strano motivo, che emanava una luce stupenda che le illuminava il viso teneramente colorato…

…in quel momento…Ed sembrava un angelo…

Si sentì avvolgere da un dolce tepore, mentre Ed le avvicinava il viso. Il tepore, pian piano diventò calore, e successivamente una sensazione di ardente passione.

Ed la baciò dolcemente, mentre il respiro di lei si faceva via via più eccitato, ma allo stesso tempo armonioso.

Quando si staccarono un’altra piccola lacrima le segnò il viso.

“sono tornato per te! Per te amore mio!”

In meno di un secondo…tutto sparì.

“E…Ed…??”

Si sentì Al esultare “!fratellone!!!!”

La ragazza corse subito nella camera dei due fratelli, e vide Ed steso a terra con Al seduto di fianco. Aveva il respiro stabile e un’espressione felice.

Corse ad abbracciarlo urlando il suo nome.

“fratellone, sono così felice!!” esclamò Alphonse stupefatto.

Ed riprese conoscenza.

“Ray…Ra…Ray, il braccio…”

“eh…?”

Si accorse di avere un gomito sopra il suo braccio destro.

“oh scusa Ed!!...m…ma l’auto-mail…???”

Gli abbassò la manica della giacca nera, e le si illuminarono gli occhi nel sentire il tepore della sua mano, e nel vedere il suo vero braccio.

“Ed!!! Ed, è tutto finito!!! Ora siamo liberi tutti e tre!!!”

Appoggiò il dorso della mano del ragazzo, alla sua guancia destra.

Era davvero tutto finito…

Erano davvero liberi…

Ray li abbracciò entrambi, facendo arrossire violentemente Al.

“ora le nostre vite sono proprio come le desideravamo” disse lei commossa.

Ed sorrise…

Per lui la sua vita è come la voleva…

…da quando i due angeli si conobbero.

Fine.

Spero vi sia piaciuta. Forse è un po’ strana, e sicuramente diversa da tutte quelle che ho scritto, ma vi prego… recensite per favore!!! Envy99

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