Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |      
Autore: Ilary_L    06/09/2012    2 recensioni
Cathlyn aveva un grande sorriso,ma nessuno sapeva che era finto.
Una persona l'aiuterà a cambiare.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Era un giorno d'estate,ma come sempre pioveva.a volte Cathlyn amava la pioggia.in genere in estate tutti desiderano il sole e le giornate calde,per uscire,andare in giro con gli amici. ma Cathlyn non aveva veri amici,e sapeva che se pioveva aveva la scusa da usare con sua madre per rimanere chiusa in camera a scrivere sul suo blog e a raccontare a tutto twitter della sua vita disastrosa per tutto il pomeriggio. ovviamente tutto ciò era accompagnato da un paio di cuffie e canzoni dei suoi idoli. lei amava i suoi idoli,viveva di loro,erano tutto ciò di cui aveva bisogno. e poi lei amava la musica. suonava il piano e studiava canto. almeno così era riuscita a trovare qualcosa su cui fossero d'accordo i genitori,e in più,suonando o cantando,riusciva a sfogarsi. quel giorno Cathlyn andò a pranzo dal padre.erano quattro anni che i genitori erano separati e ormai si era abituata all'idea di non avere più una vera famiglia. abituata all'idea di dover andare in un'altra casa per vedere il padre. abituata all'idea che il padre si fosse rifatto una vita,e ormai anche la madre. 
cathlyn ricordava bene quell'estate. ricordava ogni singola cosa. ogni estate per lei era diventata triste. ricordava perfettamente come quel 15 giugno di quattro anni prima,aveva trascorso una giornata col padre per poter trovare  un regalo adatto da fare alla mamma per l'anniversario di matrimonio. e ricordava bene come soltanto un mese dopo si scatenò l'inferno.
quel giorno cathlyn decise di farsi accompagnare dal padre a casa,piuttosto che tornarsene a piedi. ma proprio quel giorno non avrebbe dovuto farlo.
<< quest'anno sono tre anni che sto con Sue>> disse il padre col sorriso stampato sul volto una volta saliti in macchina.
Max,il padre di Cathlyn,era un uomo molto eccentrico. ogni cosa che succedeva,doveva ripeterla per giorni,settimane,e a volte anche per mesi. sia che la cosa lo emozionava,sia che lo dispiaceva.era anche molto ingenuo,e a volte parlava senza pensare ai sentimenti che le cose che diceva avrebbero potuto suscitare nelle persone. ma in fondo era un uomo buono,e Cathlyn era molto legata a lui.
ormai era un mese che Max non faceva altro che ripetere la stessa frase "QUEST'ANNO SONO TRE ANNI CHE STO CON SUE".
Sue era la sua fidanzata,con cui ormai aveva instaurato un ottimo rapporto.A Cathlyn Sue era simpatica,ma il fatto che il padre continuasse a ripeterle quanto tempo era che stava con lei,la faceva stare male.
pensare al fidanzamento del papà la faceva sempre stare male.
<< ah davvero? non lo sapevo>> disse ridendo Cathlyn cercando di assecondare il padre <<per quando finirai di dirlo gli anni saranno quattro>> continuò la ragazza.
<<ma come siamo spiritose oggi,eh signorina?>> rispose subito il padre ridendo.
<<tutto da te>> concluse Cathlyn.
entrambi scoppiarono in un'allegra risata fin quando il padre non parcheggiò l'auto.
<<allora ci sentiamo domani>> disse Cathlyn aprendo lo sportello.
<<no aspetta,vengo anch'io,devo dare una cosa a tua madre>> rispose l'uomo.
i genitori di Cathlyn pensavano lei fosse stupida,ma lei sapeva troppo bene che quella "cosa" che il padre doveva dare alla madre era un assegno mensile.
Così cathlyn fece strada al padre bussando poi al citofono.
<<chi è?>> si sentì rispondere.
<<mamma sono io>> disse cathlyn.
il cancellò si aprì e cathlyn e Max salirono su verso casa.
<<ciao mamma!>>disse cathlyn stampando un bacio sulla guancia della donna,per poi andare in camera.
<<ciao Anne,ti ho portato quella cosa>> disse Max.
<<ciao Max. ah si certo,era ora>> rispose Anne.
Cathlyn sentiva tutto dalla sua camera,e odiava il tono che utilizzavano i suoi genitori quando parlavano. era così freddo.
<<Anne,sai che ho avuto problemi>> ribattè Max.
<<certo come no,anche io ne ho avuti e ne ho ancora>>
Cathlyn sapeva che stavano per litigare.
<<ora non mi credi nemmeno più?>>
<<quando mai sei stato sincero tu?>>urlò Anne.
Cathlyn iniziò a piangere.
voleva fermare le lacrime,voleva fermare la sofferenza,ma non ce la faceva. era più forte di lei.
intanto i genitori si erano spostati in cucina e così lei ne approfittò per prendere l'mp3 e uscire.
era stanca di sentirli urlare.
da bambina era costretta a stare in casa,magari accendere il pc e far finta di stare bene.
ma ora era abbastanza grande per uscire e restare fuori il tempo necessario per smettere di pensare ai suoi genitori che litigavano.
si sentì la porta sbattere.
<<hai visto?ti ho sempre detto di non urlare!l'hai fatta andare via!>> disse l'uomo.
<<E' grande,può benissimo andare in giro da sola!>>.
Mp3-idoli.
accoppiata perfetta per stare meglio.
così Cathlyn iniziò a camminare senza meta,incurante della pioggia o delle altre persone.
c'era solo lei e la musica.
piangeva,proprio come faceva il cielo.
poi iniziò a correre,senza un perchè.
pensava di sfogarsi.
ma purtroppo il suo modo di sfogarsi non era quello.
non riusciva a liberare la mente. 
quel giorno più delle altre volte.
proprio non ci riusciva.
in genere andava da una sua amica,l'unica che aveva,ma quel pomeriggio qualcosa glielo impedì.
più che qualcosa una persona.
una persona che oltre a cambiarle la giornata,le cambiò la vita,o forse gliel'aveva già cambiata.
Cathlyn sbattè contro un ragazzo che camminava nel parco. anche lui sembrava essere sovrappensiero.
<<mi scusi,davvero,sono desolata!>> disse la ragazza senza nemmeno alzare lo sguardo.
<<oh no,sta tranquilla. colpa mia>> disse lui sorridendo.
Cathlyn alzò la testa.
era un ragazzo che non poteva avere più di vent'anni,alto,magro,con degli occhi e un sorriso fantastici.
occhi che lei aveva già visto,e di cui si era già innamorata.
<<ma...ma tu sei...L...Liam...Payne?>> balbettò lei. le lacrime continuavano a scendere,ma ora avevano cambiato significato. erano lacrime di gioia.lacrime di emozione.
<<si sono io>> rispose lui sorridendo.
<<oddio sono mesi che sogno di incontrarti. io ti amo. cioè amo te,i ragazzi,la vostra musica.>> le parole sembravano non voler smettere di uscire. lei era affannatissima. era tutto incredibile.
era tutto così surreale.
<<davvero? grazie mille>> Liam sembrava imbarazzato,come se non sapesse cosa dire.
poi riprese a parlare. 
<<non hai un ombrello,sei tutta bagnata,e ti vedo quasi tremare,ti va di venire con me?andiamo in un bar,così ti ripari dalla pioggia e possiamo parlare un pò,e fare una foto.>>
<<no,insomma non vorrei essere un disturbo,o un peso.grazie mille,ma no>>
<<ok allora cambio frase:"non hai un ombrello,sei tutta bagnata,e ti vedo quasi tremare,VIENI CON ME.Andiamo in un bar,così ti ripari dalla pioggia,possiamo parlare un pò,e fare una foto.O hai intenzione di rimanere qui sotto il temporale?">>
<<davvero non devi preoccuparti,sto bene>>
cathlyn sembrava una bambina quando le vengono offerti dei dolci,muore dalla voglia di mangiarli ma dice di no per l'imbarazzo.
Liam le prese il braccio e iniziò a correre.
<<non mi piacciono i rifiuti>> 
<<ma...ma>>
<<ma cosa?su corri!>> disse lui ridendo.
corsero per circa 7-8 minuti e arrivarono in un bar.
entrarono e si sedettero ad un tavolo.
<<vuoi qualcosa?>> chiese lui.
<<no grazie. sono qui,con il mio idolo,cosa potrei volere di più?>>
intanto si sentirono delle voci di ragazze che parlavano.
sembrava di sentire cose del tipo "è lui o non è lui?""andiamo""e se non è lui?"
d'un tratto 4 o 5 ragazze si alzarono e si avvicinarono al tavolo di cathlyn e Liam.
<<sei Liam vero?ho desiderato tanto questo momento. possiamo farci una foto?>> disse una di quelle.
<<oh si certo!>> rispose lui.
il cantante scattò qualche foto con le ragazze fin quando non andarono via.
<<scusami!>> disse a cathlyn una volta essersi riseduto al tavolo.
<<oh no non preoccuparti!>>
<<allora,come ti chiami?>>
<<cathlyn,piacere!>>. sorrise.
<<il piacere è mio cahtlyn. hai davvero un bel nome sai?>>.
<<grazie. anche tu hai un bel nome>> borbottò lei. era nel pallone,non sapeva cosa dire.
<<quanti anni hai?>>
<<ad ottobre ne compierò sedici,ora è agosto quindi tra poco...insomma...>>.
risero.
<<cosa ci facevi sotto la pioggia?>>
<<avevo...ehm...dimenticato l'ombrello>>.
Cathlyn odiava mentire,ma di certo non poteva dirgli che era scappata per non sentire i suoi genitori litigare.
<<la prossima volta stà più attenta!rischi di ammalarti!>> disse lui.
<<si,certo.>
<<ti va se stasera vieni a casa?ti faccio conoscere i ragazzi.ti direi di uscire,ma credimi,non ci godremmo la serata>>
<<le fan certo,le capisco. comunque no,non voglio disturbare>>
<<guarda che non disturbi,altrimenti non te l'avrei chiesto>>
<<no davve...>>
non fece in tempo a concludere la frase che Liam la interruppe.
<<tra un'ora e mezza qui. facciamo un giro e poi andiamo a casa>>
Cathlyn non fece in tempo a rispondere che Liam se ne andò.
Rimase lì per un pò a pensare.
era tutto così strano.
stava per trascorrere una serata con i suoi idoli senza aver vinto nulla o aver fatto niente.
non ci credeva,si rifiutava di crederlo.
la pioggia cessò e così prese il suo mp3,mise le cuffie nelle orecchie e s'incamminò verso casa sperando che il padre se ne fosse andato.
arrivò a casa e bussò al citofono.
<<chi è?>>
<<mamma sono io>>.
il cancello si aprì e lei entrò.
spinse la porta della casa e salutò la madre per poi catapultarsi sul suo letto.
guardò l'orologio.
le 19:00.
doveva muoversi se non voleva far aspettare Liam. 
prese un pantaloncino e una canotta e l'indossò.
poi prese un paio di zeppe e le mise.
il tutto unito ad un pò di matita sotto gli occhi e capelli lasciati così,solo con un pò di schiuma.
stava per uscire quando di colpo si fermò.
"e se se ne fosse dimenticato e stasera non verrà" pensò "ho paura. però vale la pena andare,al massimo andrò da Faith".
così riprese a camminare e uscì dalla sua camera.
<<mamma io esco>> disse
<<Cathlyn si può sapere dove vai?>>
<<vado a...mangiare una pizza...con Faith>> 
<<d'accordo...ci vediamo dopo>>
Prese le chiavi di casa e uscì.
Il bar era abbastanza lontano e ci mise un pò per arrivare.
"perfetto,sono già in ritardo di un quarto d'ora" pensò "è un appuntamento,con il mio idolo,non posso perdermi occasioni simili,devo sbrigarmi".
Dopo cinque minuti si trovò al bar e Liam era lì fuori ad aspettare.
<<scusa se ti ho fatto aspettare,non sapevo cosa mettere,in genere non esco quasi mai>> disse la ragazza affannata.
<<oh no non preoccuparti>> rispose lui sorridendo.
Cathlyn amava quando Liam sorrideva.
Erano mesi che sognava di vedere quel sorriso,mesi che la faceva stare bene,che si era dovuta accontentare di foto per vederlo.
eppure quel giorno era lì. fuori ad un bar,pronta per passare una serata con i suoi idoli.
era lì,che stava per realizzare il suo sogno di conoscerli.
<<andiamo?>> continuò Liam.
<<oh si certo>>
Lui le prese la mano e si incamminarono.
<<vivi qui?>> chiese lui.
<<si,vivo da sempre qui>>.
<<bella Londra. ho comprato casa qui in modo che quando non siamo in tour posso starmene da solo,ne ho bisogno. con i ragazzi mi trovo benissimo,ma sono sempre stato un pò solitario. e poi amo questa città!>>
<<certo,è bella Londra. molte persone vogliono vederla,abitarla,viverla. io ho la "fortuna" di vivere qui,se così posso dire,ma comunque questa città non mi piace più. da bambina la amavo. ma poi ho iniziato ad odiarla. appena compirò diciotto anni andrò via da qui>>.
La ragazza si allontanò per qualche secondo con la mente.
sembrava essersi ricordata di qualcosa di brutto,che la tormentava.
<<posso chiederti perchè non ti piace più?>>
<<ci sono troppi brutti ricordi qui>>.
era fredda,come se avesse dimenticato tutto il resto.
con chi era,cosa stava facendo,dove stava andando.
c'erano solo lei e i suoi pensieri.
<<capisco...ti senti bene?ti vedo strana>> chiese il ragazzo fermandosi che intanto stava cercando di capire cosa avesse Cathlyn.
<<eh?>> si girò di scatto verso di lui <<ah si certo,sto benissimo. su andiamo! i ragazzi staranno aspettando>>
<<si hai ragione>>
i due ripresero a camminare,ma questa volta non parlarono fin quando non arrivarono.
entrarono in una stradina.
<<eccoci qui!>> esclamò Liam fermandosi davanti ad un palazzo ed estraendo un mazzo di chiavi dalla tasca dei pantaloni.
i due entrarono e salirono due rampe di scale per poi fermarsi davati ad una porta.
la ragazza era emozionatissima.
lo stomaco le si contorceva,il cuore le batteva a mille.
<<non...non so se ce la faccio>> disse lei sul punto di piangere <<voglio dire,lì dentro ci sono i miei idoli,in un solo giorno ho visto te,abbiamo parlato,ci siamo rivisti,e ora loro. non so se reggerò>>
<<oh andiamo,sta tranquilla!>> la rassicurò lui sorridendo.
<<certo,ci provo>>
il ragazzo bussò al campanello. si sentivano dei passi. lentamente la maniglia della porta si piegò per poi alzarsi. la porta si aprì.
<<tu devi essere Cathlyn giusto? piacere,io sono Niall!>> disse il biondino alla porta.
<<si...sono Cathlyn>>
iniziò a piangere. lacrime di gioia. come quelle versate poche ore prima.
<ehi sta calma,lo so che sono fantastico,ma ti prego,mi farai emozionare>> disse zayn col suo tono 'non-modesto' cercando di calmare la ragazza.
scoppiarono tutti a ridere.
cathlyn aveva sempre immaginato cose simili.
 
 
 
 
 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Ilary_L