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Autore: Ichi_kun    06/09/2012    6 recensioni
Cos'è successo dopo l'abbandono della Raimon da parte di Kazemaru? Come si sentiva ad aver abbandonato i suoi compagni ed il suo capitano?
La mia fantasia ha spiccato il volo più di quanto faccia di solito per permettermi di creare una One Shot su come Kenzaki sia riuscito a far avvicinare il turchese alla Pietra di Alius.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nathan/Ichirouta
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Traditore.
 
- Maledetto traditore! -
Ichirouta lanciò a terra la borsa a tracolla con un fulmine giallo: simbolo di Inazuma-cho e della sua scuola, la Raimon. Era passato appena un giorno dal suo rientro a Tokyo dalla Fukuoka. Un rientro solitario, infatti i suoi compagni erano ancora lì, non si erano arresi all'inarrestabile avversario che si era presentato sul campo da gioco: la Genesis.
Ed era per questo che il turchese era tanto furioso con sé stesso. Un forte e gelido vento scese in quel piccolo campo di calcio, vicino al fiume. Kazemaru ebbe i brividi per qualche secondo.
Le guance dell'ex-velocista furono rigate dalle lacrime. Pochi minuti dopo iniziò a piovere, come se il cielo volesse fargli compagnia.
 
- Ho tradito tutti.... -
Si lasciò cadere, inginocchiandosi a terra senza badare alla fanghiglia che si era formata a causa della pioggia. L'azzurro tentò di sopprimere quelle lacrime che sembravano intenzionate a non fermarsi.
 
- Raimon.... -
Le immagini della sua squadra in balia dell'avversario più forte scorrevano come un film nella sua mente, ormai erano una sola cosa, le fatiche della Raimon erano sue, i lividi dei suoi compagni erano anche sul suo corpo, gli sforzi fatti erano anche suoi ed il desiderio di battere gli alieni era suo più che mai.
 
- Miyasaka... -
Aveva tradito anche lui. Aver lasciato il club di atletica era stato un errore madornale che non si sarebbe mai potuto perdonare. Quando correva con lui Kazemaru era come il vento: il migliore, irraggiungibile, così forte da fare invidia a molti velocisti e a conquistare l'ammirazione dei restanti.
 
- Endou.... -
Aveva tradito soprattutto lui.
Il capitano, lui era la persona ad Ichirouta più cara, gli era sempre stato vicino. Però era vicino come lo solitamente è un amico, perché quando si parlava di calcio, Endou Mamoru era sempre davanti a lui. Però anche per quello che aveva una così alta stima di lui.
Amava il suo sguardo: forte e deciso;
amava il suo sorriso: sicuro e risoluto anche nei momenti critici, ma nonostante questo sempre puro, innocente e sincero;
amava la sua forza: quella che gli permetteva di migliorare ancora e ancora e ancora....;
amava la sua voce: quella che rendeva magiche le sue ferme parole e che, come per incanto, riusciva a riaccendere l'ardente spirito della Raimon.
Amava tutto di lui.
Però il capitano era troppo lontano per il turchese, la sua scelta, quella di abbandonare la squadra, ne era la prova più concreta.
Le lacrime ripresero a scendere, più inarrestabili di prima, mentre un'altrettanta rabbia cresceva dentro di lui. Perché non poteva essere come il capitano?!
 
 
- La risposta alla tua più grande domanda sta nel potere a cui ogni atleta aspira.... - Qualcuno era sbucato dall'ombra del ponte che s'innalzava dietro a Kazemaru. Era un uomo si capiva, un uomo con un non so ché di inquietante. Qualcosa che l'azzurro aveva percepito dalla sua sola voce.
Il turchese si asciugò velocemente le lacrime (inutile però, chiunque avrebbe capito che stava piangendo, bastava vedere gli occhi rossi e lucidi). Poi si voltò. Davanti a lui quell'uomo ebbe finalmente un volto: occhi neri, viso scarno, pelle pallida e capelli scuri. Kazemaru aveva sul viso un'espressione interrogativa, chi diavolo era quel tipo e di cosa stava parlando?
- Mi presento, il mio nome è Kenzaki Ryuuichi.... - Sul viso del nuovo arrivato si dipinse un'espressione degna del più pazzo del Giappone, non prometteva nulla di buono.
- ...mentre lei è la Pietra di Alius. - Detto questo, mostrò al difensore una valigetta, la aprì e dentro di essa una piccola pietra viola.
Era bellissima: il taglio era grezzo, ma brillava di luce propria e attraeva, con chissà quale forza, il numero due che si avvicinava per prenderla.
Inutile pensare che non si sarebbe dovuto fidare di un tipo dall'aria così sinistra...
- Lei è capace di rendere forte chiunque... -
Kazemaru iniziò ad avvicinarsi come spinto da una forza molto più grande della sua.
- è l'occasione di chi vuole diventare potente ed è disposto a tutto pur di farlo, anche distruggere i suoi amati compagni di squadra! -
Allungò lentamente il braccio accorciando sempre di più le distanze.
- Se accetterai la pietra la tua frustrazione verrà soffocata, i limiti umani che ti ostacolano saranno abbattuti... -
Il bagliore della pietra di Alius si fece ancora più forte.
- ...sarai un uragano. Veloce, e potente, come nessuno è mai stato fin'ora -
La mano tremante di Ichirouta si appoggiò sulla pietra ed il bagliore della pietra si fece più forte per l'ultima volta.
 
 
Era un sensazione strana e piacevole. L'ormai ex-difensore della Raimon, si sentiva rinato.
Dopo quella luce, diventata insopportabile per i suoi occhi, il suo corpo aveva subito una sorta di trasformazione.
Si sentiva incredibilmente potente. Realizzò che non solo la Pietra di Alius avrebbe rafforzato il suo corpo, ma che avrebbe anche reso il suo spirito più potente, sopprimendo la frustrazione, la paura e l'umiliazione della sconfitta, l'invidia verso la Zeus a cui bastava un po' di nettare degli dei per essere temibile e verso il suo stesso capitano che riusciva sempre a stargli davanti. Ed infine, i sensi di colpa
 
Mancava solo una squadra degna della Pietra di Alius ed il nuovo Kazemaru Ichirouta avrebbe potuto affrontare i prossimi avversari....
E come gli aveva suggerito poco prima Kenzaki, gli avversari sarebbero stati proprio i suoi amati ex-compagni di squadra.
 
 

Il futuro numero 10 e capitano dei Dark Emperore non realizzò che non era un traditore, o almeno fino ad allora.

I compenso però, capì che la forza datagli dalla Pietra avrebbe potuto sopprimere qualsiasi sua sofferenza.

 


.Angolo.dell'autrice.

Non sto a dire quanto sia preoccupata del vostro pensiero, sono terrorizzata! Però, tralasciamo i miei inutili timori in modo da chiudere e lascarvi in pace.
Mi scuso per eventuali errori di digitazione, ma, dopo averla scritta, ho corretto la storia alle 4 e mezzo del mattino dato che ho finita di scriverla a quell'ora.
Mi scuso anche perché mi sono impegnata molto più del solito per scrivere questa storia, ma è noiosa e probabilmente scontata. Vi ho fatto perdere 10 minuti della vostra vita inutilmente, mi scuso anche per questo. Spero, però, che vi sia piaciuta almeno un pochino!


Ringraziamenti:
Un infinito "Grazie" a tutte le persone che hanno letto questa One Shot. Grazie in anticipo a chi deciderà di recensirla. Grazie in anticipo a chi leggerà altre mie fiction in futuro.
Un "grazie" speciale alla mia Nee-chan Kona che ieri notte/questa mattina mi ha resa molto felice e mi ha permesso di scrivere (cosa amo fare, ma che mi è stata impossibile in questi ultimi mesi.)
Spero che abbiate apprezzato almeno un po' <3

Kaze

   
 
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