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Autore: Summer38    06/09/2012    3 recensioni
Song-fic incentrata sulla canzone "L'albero degli impiccati" presa da "Hunger Games" di Suzanne Collins.
"Si dice che l'anima malvagia di una strega governi quel luogo, maledicendolo.
Un giorno, un ragazzino entrò nel bosco raggiungendo la radura.
E lo vide: un ragazzo dai capelli di fuoco e gli occhi di sole.
Piangeva accanto a una donna, impiccata."
Summer.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Carry/Maki, Claude Beacons/Nagumo Haruya
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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La canzone è tratta dal libro “Hunger Games”, perciò non è mia.

Questa storia, quindi, è scritta per divertimento e la canzone qui riproposta non è per lucro.

 

Verrai, verrai,

all'albero verrai,

cui hanno appeso un uomo che tre ne uccise, o pare?

Strani eventi qui si son verificati

e nessuno mai verrebbe a curiosare

se a mezzanotte ci incontrassimo all'albero degli impiccati.

 

Una figura femminile cammina con apparente calma in un bosco. Indossa una leggera veste bianca che svolazza al tocco del vento; le spalle nude sono bianche al contatto della luna. Cammina vigile e silenziosa, i piedi nudi sull'erba fresca e i capelli sciolti che sfiorano il terreno. Ogni domenica varca la soglia del bosco, il bosco in cui sono successi tanti fatti strani e inquietanti. Si dice che un tempo, al centro del bosco, c'era un bellissimo villaggio. Nel centro della città, però, c'era la gogna. Al seguito alla morte di un uomo, però, il paese scomparve. E non era rimasta niente, all'infuori di un singola albero: l'albero degli impiccati. La ragazza alza un braccio e solleva un ramo, entrando così nella radura. Al centro del bosco. Vicino all'albero.

 

Verrai, verrai,

all'albero verrai,

là dove il morto implorò l'amor suo di scappare.

Strani eventi qui si son verificati

e nessuno mai verrebbe a curiosare

se a mezzanotte ci incontrassimo

all'albero degli impiccati.

 

La ragazza si avvicina, i capelli turchesi ondeggiano al vento. Inizia il suo canto e la sua danza, girando intorno all'albero. Cambia il tono, il testo, la melodia, ma il significato è sempre lo stesso. Quel canto che narra di una fanciulla dal cuore spezzato, la cui voce triste nasce dal profondo. Il canto dei ricordi della fanciulla. Ella ricorda il suo amore per l'uomo che era stata ucciso proprio in quel posto. L'omicidio di tre uomini scambiati per uno solo e per un cuore completamente infranto. I mille pezzi del suo cuore sono spezzati in pezzi così piccoli, da risultare impossibili da ricostruire. Ricorda anche il messaggio del ragazzo, che le aveva urlato di scappare. Ma non c'era niente da fare e alla morte dell'uomo, la furia aveva invaso il cuore della piccola ragazza. Il suo odio si era riversato sul paese, distruggendolo completamente. Ed ora, la fanciulla che distrusse il villaggio canta e balla per l'uomo che è stato ucciso.

 

Verrai, verrai,

all'albero verrai,

ove ti disse “Corri, se ci vuoi salvare”?

Strani eventi qui si son verificati

e nessuno mai verrebbe a curiosare

se a mezzanotte ci incontrassimo

all'albero degli impiccati.

 

La fanciulla, dopo la distruzione, corse via. Urlando, però, distrusse tutto. La radura, inoltre, è rimasta. E ora, mentre canta e balla, scocca la mezzanotte. Nessuno verrebbe a curiosare, ma lei sì. Perché solo allora lo potrà veramente incontrare. Perché lui è ancora vivo, perché lui è l'albero stesso. Dall'albero compare un volto: capelli rossi e occhi d'oro. La ragazza cerca di avvicinarsi, ma il viso del giovane è strano. Un ramo le si avvicina e le accarezza dolcemente il volto. Non vuole che torni più, vuole che sia libera.

 

Verrai, verrai,

all'albero verrai,

di corda una collana, insieme a dondolare

Strani eventi qui si son verificati

e nessuno verrebbe a curiosare

se a mezzanotte ci incontrassimo

all'albero degli impiccati.

 

La fanciulla è ferita, non vuole credere alle parole – non dette – dell'amato. Non vuole vivere da sola, non senza di lui. E mentre parlano, un'ombra cala sul volto della ragazza. Quella donna è una strega, che con il suo odio è riuscita a distruggere il suo stesso villaggio. Il ragazzo aveva ucciso per salvarla ed ora non vuole che lei resti lì, ferendo il suo stesso cuore. Il volto del ragazzo si avvicina all'amata e le scocca un ultimo bacio. Lui uccise per lei e nessuno capì. Per questo la giovane porta rancore. Ma non dovrebbe. Il bacio è dato e il viso scompare. Il volto della donna è invaso dalle lacrime mentre afferra il cappio e lo porta alla testa. Sorridendo, lo attorciglia al collo, senza fissare il volto ricomparso dell'amato che cerca di fermarla. Ma è troppo tardi: il corpo della fanciulla cade e il cappio è già chiuso al collo. Sorride, la strega, ma ora è morta.

 

A distanza di secoli e secoli, il bosco dei morti non è stato più visitato.

Si dice che l'anima malvagia di una strega governi quel luogo, maledicendolo.

Un giorno, un ragazzino entrò nel bosco raggiungendo la radura.

E lo vide: un ragazzo dai capelli di fuoco e gli occhi di sole.

Piangeva accanto a una donna, impiccata.

La leggenda dice che il bimbo pieno di pietà liberò la donna stendendola accanto all'uomo.

Si dice che quando i due corpi si toccarono, la donna sorrise.

Davanti agli occhi del bimbo, scomparvero.

Ma questa è solo una leggenda...no?

 

Edit 13\06\2013

 

Le mie storie sono sospese per riscrittura e questa è una delle tante che voglio riscrivere. Anzi, praticamente tutte verranno riscritte. Detto questo, vi ringrazio e vi saluto. Ricordo che il significato della canzone è diverso dall'originale. Ed è tratta dal libro di Hunger Games.

   
 
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