Someone like you
che ha ispirato questa One Shot
Claire
riguardò Trafalgar Square, con le lacrime agli occhi: tutto era
nato lì, da uno scontro fatale con il ragazzo che le aveva
rubato il cuore, ma tutto era anche finito lì: lui era andato,
l'aveva lasciata per incoronare il suo sogno, la musica. La musica che
lei amava, ma odiava.
Harry ce l'aveva fatta, lei aveva semplicemente fallito. Miseramente
fallito. Si era lasciata trasportare dalla corrente del destino, senza
interferire con lo scorrere del tempo.
Lui era arrivato alla sua meta: successo, fan e una nuova fidanzata,
probabilmente molto meglio di lei. Non riusciva più a sorridere,
a ridere; era strano per lei, che aveva sempre un sorriso sul volto. Ma
da quel giorno non era più la stessa. C'era sempre un velo di
malinconia di suoi occhi: quegli occhioni da cerbiatta color nocciola
erano vuoti. Spenti.
Claire si sedette su una panchina, stretta nel suo cappotto beige a
proteggersi dal freddo di un uggioso pomeriggio autunnale nella piovosa
Londra. Chi era lui ora? Era quasi due anni che non pensava più
a lui, da quando era tornata nella sua Dublino.
Ma basta. Lei non voleva dimenticare. Forse.
Si ricordava di come il tempo era passato sdraiati a studiare sui prati
a Hyde Park o di tutte quelle notti che passavano sdraiati sulle amache
a guardare le stelle e Harry le diceva: «Quella è la
nostra stella: così io mi ricorderò di te ogni volta che
la guarderò e tu di me», prima di stringerla tra le sue
braccia e farla sentire unica, speciale.
Lui era stato l'unico vero amore della sua vita, il suo migliore amico.
L'unico a saperle asciugare le lacrime nel modo giusto e l'unico a
mandarle i fiori quando meno se lo apettava. Era stato l'unico a
sopportare di accompagnarla al cinema a guardare commedie romantiche e
love story rimanendo con lei tutto il film e l'unico a telefonarle
quando uno dei due era via per darle la buonanotte o semplicemente
perché lei gli mancava. Erano quei piccoli momenti che rendono
la vita grande.
Lui la aveva fatta sentire all'altezza del mondo, l'aveva fatta sentire più importante di ogni altra cosa.
Sperare che tornasse era come aspettare la pioggia nel deserto: insensato e contro producente.
Ma Claire aspettava il giorno in cui lui si sarebbe accorto che lei era lì ad aspettarlo.
Come fuoco e acqua, si sapevano mandare fuori di testa, ma non
riuscivano a essere arrabbiati l'uno con l'altra. Erano perfettamente
imperfetti, ma non avrebbero cambiato niente del tempo passato insieme.
Un giorno forse il suo cuore lo avrebbe lasciato andare. O forse no. Probabile.
«Allora sei tornata.»
Claire non si girò. Non poteva. Non voleva.
«Che ci fai qui?»
«Niente. Torno a casa. Spero di scappare da quello che mi sta accadendo. E tu?»
«Cerco di dimenticare quanto ho sofferto.»
Harry arrivò da dietro e le cinse i fianchi con le braccia.
«Claire, lo so che ho
sbagliato, che ho fatto l'errore più grosso della mia vita. Non
lasciare andare via qual vecchio noi»
Una lacrima rigò il viso roseo di Claire.
«Harry, io voglio dimenticare per non soffrire di nuovo. Da
quando te ne sei andato non ti riconosco più e sinceramente mi
manca quel vecchio noi. Troppo.E poi adesso c'è lei.»,
aggiunse tra i singhiozzi.
«Shh, tranquilla...», tentò di consolarla Harry,
andandole davanti e accarezzandole i capelli, come faceva sempre quando
stavano insieme.
«Lei non c'è più, ormai. L'ho lasciata un po' di
tempo fa quando mi sono accorto che l'unica ragazza che di cui avessi
bisogno era sempre qui, al mio fianco. È il mio angelo».
«Harry, tu sei un ragazzo fantastico e io desidero solo il meglio
per te. Devi inseguire i tuoi sogni, finchè puoi. Sei
meraviglioso, ma devi vivere la tua vita e fare le tue scelte. Che poi
siano giuste o sbagliate, questo lo sai solo tu».
Harry strinse Claire a sè e lei affondo il suo viso pieno di
lacrime nella sua spalla. Sembrava che in quell'istante il tempo si
fosse fermato apposta per loro. Sono quei momenti, in cui ti senti
totalmente solo e insignificante e qualcuno arriva a consolarti, che ti
fanno capire che qualcuno per te ci sarà sempre e che per quella
persona sei speciale.
Harry le prese il viso tra le mani e entrambi si persero negli occhi dell,altro.
«Ehi, ascoltami. Tu sei la ragazza più speciale e
fantastica che io conosca e io mi ricordo di quando sorridevi e ridevi
ogni istante e con i tuoi sorrisi e le tue risate illuminavi l'aria.
Adesso, per favore, torna a sorridere e sii forte, sei meravigliosa
come sei sempre stata. Starò per fare la cagata più
grossa della mia vita, ma io rimango qua.»
«Perché Harry?»
«Perché io ti amo»
E fece incontrare di nuovo le loro labbra, per l'ennesima volta, ma era sempre come la prima.
Ed è in questi momenti che finalmente non ti senti perso
nel mondo, ma senti di avere un tuo posto e senti che qualcuno tiene
davvero a te, tanto da rinunciare a tutto per tornare da te.
«Harry, ma tutti i tuoi piani?»
«D'ora in poi saranno i nostri piani.
Ehi, sai che sei davvero la ragazza più bella del mondo?», aggiunse Harry ridendo.
E per la prima volta lei ci credette, prima di tornare di nuovo a sorridere.
Un po'di anni dopo...
Una bambina correva per Trafalgar Square tentando di scacciare i piccioni, mentre i riccioli neri le svolazzavano al vento.
«Ehi, Maddy aspetta! Vuoi farmelo ripetere un'altra volta? Mettiti il cappotto o torniamo a casa!»
Maddy scrutò sua mamma con i suoi occhioni color nocciola da cerbiatta e poi le si avvicinò.
«Maddy, lo vuoi far ripetere altre cento volte alla mamma?» disse una voce da lontano.
«Papà» urlò la piccola prima ci corrergli incontro e saltargli addosso.
«Ehi, riccio, finalmente gli USA si sono stancati di voi cinque
ciccioni...» esclamò Claire avvicinandosi a Harry che
teneva Maddy in braccio.
«Vorrei ricordarti che, anche se te l'ho chiesto, non siamo
ancora sposati e sei ti sei stancata anche tu...» disse
appoggiando la figlioletta per terra, prima di avvicinarsi e
abbracciare la futura moglie.
«Sarà destino, ma io e te alla fine io e te ci ritroviamo sempre qua!», disse Claire ridendo.
«Beh, me piace questo posto...» aggiunse Harry, prima di
baciare ancora Claire, che ormai non vedeva da un mese e prima di
prendere in braccio la sua Maddy e ognuno dei tre in quel momento si
sentiva di avere un suo posto nel mondo.
Io chi sono? Piacere Claire Madison, felicemente sposata con Harry
Styles e mamma di Maddy e Tom; vi sto scrivendo dal backstage di un
concerto e vedo i ragazzi pronti a spaccare le casse. La cosa
più importante che ho imparato? "Never ever give up",
perché i miracoli accadono ogni giorno.
Spazio autrice
Ciao a tutti!
Questa OS l'ho scitta a un campeggio di notte, ascoltando Someone like you,
e per caso la pubblico oggi, che è il mio compleanno.
A me sembra abbastanza orribile ma spero che me lo possiate dire voi nelle recensioni.
Un grazie particolare va a Lovely1D che mi ha aiutato e sostenuto per tutto questo tempo,
e a Giuli_Directioner, che mi sopporta!
Grazie di cuore ragazze, senza di voi non saprei come fare!!
E un grazie amche a voi che leggete tutte le mie FF: siete mitici!
Vi chiedo di passare anche nella mia altra FF e recensire: mi fareste felicissima!!
Un bacione a tutti :)
Chiara xx