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Autore: Phoenix3    06/09/2012    6 recensioni
Sentire il proprio nome.
Una cosa normale per chiunque, ma che per Bulma, da molti anni, assume un significato particolare.
Breve one shot incentrata sulla vita quotidiana di lei e Vegeta.
Genere: Erotico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bra, Bulma, Chichi, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Solo il suo nome

 

 
 

Lui gridava il suo nome.
Bulma si alzò di scatto, abbandonando sul tavolo del laboratorio i fogli con il suo ultimo progetto, e si avviò con uno sbuffo verso la Gravity Room.
Quando la chiamava in quel modo, non c’era mai da stare tranquilli.
«Dove diavolo sei, Bulma?!» sentì urlare di nuovo dal corridoio, e velocizzò il passo.
Raggiunta la fonte della voce, si portò le mani ai fianchi. «Eccomi, insomma! Si può sapere che succede?»
Vegeta, la schiena appoggiata all’entrata della stanza gravitazionale, le lanciò uno sguardo fulminante. «Convincila a lasciarmi in pace!» esclamò, e la sua mano indicò la bambina attaccata ai suoi pantaloni da allenamento.
Bulma si passò una mano tra i capelli e si lasciò sfuggire un sorriso. «Bra, tesoro, vieni con me adesso. Papà deve allenarsi.»
La figlia spostò lo sguardo sulla donna, per poi incrociare le braccia in un modo che pareva voler imitare il padre. «Uffa!» si limitò a dire, poi si avvicinò a Bulma con passo lento.
La madre la prese in braccio e si voltò per tornare al laboratorio. «Per questa volta ci penso io, Vegeta, ma sappi che nei prossimi giorni sarò troppo impegnata nei progetti per prendermi cura di lei.»
«E questo che diamine significa?» domandò l’uomo alle sue spalle.
Lei sorrise. «Lo sai» disse, e si allontanò, la mente già preparata ad affrontare le giornate seguenti, quando per moltissime volte, ne era certa, da qualsiasi stanza lui avrebbe gridato il suo nome.
 
 
«Come fai a sapere che non ti tradisce?»
La voce di Chichi l’aveva trafitta come una lancia nello stomaco.
Bulma aveva sbattuto le palpebre, posando lo sguardo sui due bambini che giocavano ai piedi del divano, poi si era voltata verso la donna. «Di che parli?» aveva domandato, fingendo di non aver capito.
Chichi aveva allungato la mano verso Goten, che avendo solo due anni aveva preso il vizio si mettersi in bocca tutti i cubi di plastica di Trunks, poi aveva squadrato la padrona di casa inarcando un sopracciglio. «Mi sembra ovvio. Di Vegeta, e di chi altri?»
Bulma aveva ricambiato lo sguardo. «Perché questa domanda improvvisa?»
«Non lo so, era da un po’ che volevo chiedertelo. Insomma, quando vengo qui a farti visita non lo vedo mai, è sempre chiuso in quella stanza oppure in giro per il pianeta. Tu dici che va ad allenarsi, ma come puoi esserne sicura? Che ne sai se tra una pausa e l’altra non si infila nel letto di qualche sgualdrina?»
«Oh, smettila!» aveva esclamato Bulma, e i due bambini avevano interrotto i loro giochi per un istante. «So che Vegeta non ti è mai piaciuto, ma non devi permetterti di insinuare certe cose!»
Chichi aveva sbuffato, mentre Trunks e Goten avevano ripreso le attività interrotte. «Bulma, io lo dico per te. Io sto crescendo due figli da sola, e anche se non è semplice ce la sto mettendo tutta. Se tu non vuoi ritrovarti nella mia situazione, cerca almeno di assicurarti che il padre di tuo figlio sia fedele alla propria famiglia.»
Bulma allora aveva abbassato lo sguardo. «Hai ragione, Chichi» aveva detto, ma sul suo volto si era delineato un lieve sorriso. «Il fatto è che io so come stanno le cose.»
«In che senso?»
Bulma aveva spostato gli occhi su Trunks, intento a far combattere un dinosauro blu con una macchinina. «So che per una persona esterna è impossibile capire, ma ti assicuro che Vegeta non è quel tipo di persona. In qualche modo io so che lui vuole solo me.»
Chichi si era alzata e aveva raggiunto Goten sul pavimento. «Beh, spero per te che tu ci abbia visto giusto.»
Bulma aveva sorriso, poi era andata in cucina a farsi un caffè.
 
 
Lui gridava il suo nome.
Bulma si stese sul suo corpo sudato, aumentando il ritmo dell’amplesso.
Quando la chiamava in quel modo, lei rischiava di perdere il controllo.
«Bra potrebbe sentirci» gli sussurrò, mentre in quel breve attimo di lucidità ricordava quanto era stato difficile metterla a letto dopo la giornata trascorsa in laboratorio.
«Zitta, Bulma» farfugliò lui, e non accennò a fermarsi.
A quel punto la donna cedette, vinta dal piacere.
Vegeta la fece rotolare e si portò sopra.
«Sei sicuro di volermi in silenzio?» domandò Bulma, gli occhi fissi sulle sue iridi.
Sul volto dell’uomo si disegnò un ghigno. «Lo sai.»
E allora lei, come ogni volta era accaduto in quegli anni, decise di agire. Le sue braccia si strinsero a lui e gemette, la mente già preparata a raggiungere l’apice, quando per più volte, ne era certa, da quelle lenzuola lui avrebbe gridato solo il suo nome.
 
 
 

FINE


 


Eccomi qui con questa nuova one shot, che nasce con due scopi ben precisi. :)

Il primo è quello di rompere il ghiaccio con il genere erotico, che pur essendo ormai grandicella non avevo mai scritto. Ho iniziato piano, giusto per vedere come va, ma in futuro chissà. XD

Il secondo scopo invece, che ammetto essere un po' un mio chiodo fisso, è dettato dal mio desiderio di rendere giustizia a un particolare troppo trascurato su questa coppia: sia nelle fan fiction italiane sia nelle poche inglesi che mi è capitato di leggere, infatti, Vegeta quasi sempre si rivolge a Bulma chiamandola "donna". Nessun problema, in teoria, se non fosse che tutto ciò non ha alcun riscontro nel manga originale, dove la parte in cui si mettono insieme non viene mostrata, mentre nell'anime esiste solo prima dei cyborg, nelle puntate in cui Bulma stava ancora con Yamcha. Leggere dunque una storia dove Vegeta dice "donna" anche dopo la nascita di Bra, quando nel manga perfino quando avrebbe lasciato morire la sua famiglia per mezzo del dottor Gero la chiama "Bulma", mi ha sempre lasciato un po' di amarezza. Nessuna critica, eh, capisco che sia una cosa su cui mi sono impuntata particolarmente, ma d'altra parte se vogliamo rendere i personaggi IC è all'opera principale che dobbiamo rifarci, no? :)
Per questo, invece di scatenare una "guerra" tra fan di questa coppia che non avrebbe certo avuto motivo di esistere, ho reagito nel modo più consono a un appassionato di scrittura, ovvero tramite una storia. ^_^ Spero che approviate la mia scelta, perché mi sembra il modo migliore per confrontarsi in modo totalmente pacifico. ^_^

A rileggerci! ^_^

  
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