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Autore: Truccatrice di sogni_    06/09/2012    4 recensioni
Ho preso la forza e l'ho... ucciso!
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Bondage
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A quanto pareva, trovarlo era stata la cosa più semplice, semplice come bere un bicchiere di vodka.
Avevo cercato con la massima cura, e se fosse stato necessario avrei continuato a cercare per tutta la vita.
E poi una notte, fu lui a trovare me.
Mi ricordo quel giorno, in cui i suoi denti appuntiti erano penetrati nelle mie vene attraverso la tenera carne alla base del mio collo.
Mi aveva trasformato in una vampira ed io non lo volevo, mi aveva rovinato la vita.
La notte del ventinove novembre incontrai lui, che mi fece credere di essersi innamorato, lasciandomi poi mezza morta sul ciglio della strada.
Mi lasciò li, come una bambola di pezza e andò a cercare qualcosa, un coltello.
Mi diede il colpo di grazia, dopo avermi dato un bacio sussurrando; 'è il tuo turno, ora.'
Il mio turno a morire, perchè lo avevo tradito ed non sapevo come avesse fatto a scoprirlo.
Solo quando mi ritrovai nella mia stanza, sdraiata sul mio letto, capì veramente che non ero morta ma ero semplicemente diventata.. un vampiro.
Non avrei mai pensato di avere una seconda vita, una seconda vita piena di rimorsi, una seconda vita a cercare del sangue per nutrirmi.
Dopo tre anni avevo deciso di andarlo a cercare, per fargliela pagare.
Mi trovò lui, in una via di Las Vegas buia mentre affondavo i miei denti sul collo di una preda.
Incrocia il suo sguardo: occhi color cobalto in un volto più intenso di qualunque altro.
Si trovava nello stesso pub dove lo vidi per la prima volta, era con due ragazze, o meglio altre due prede.
Rideva con loro, una profonda risatina di soddisfazione, ben più profonda e corposa di qualunque altro suono che avessi mai sentito.
Decisi di fare ciò che lui aveva fatto con me, fargli fare una morte lenta e dolorosa senza però, una seconda vita.
Andai verso di lui, ero alle sue spalle. Salutò le sue due prede che se ne andarono.
Era l'orario di chiusura del locale, il silenzio e il buio in quella via.
Mi avvinghiai alla sua schiena.
'Sono tornata'. sussurrai.
Si voltò, ora ad avere gli occhi pieni di paura era lui.
Mi avvicinai, lui anche. Avvolta dalle sue braccia, lottai contro la tensione che cresceva dentro, non volevo arrendermi, dovevo fargliela pagare.
Sangue.Vampiro.Nutrimento.
Per la prima volta percepivo la sua paura..
' Parliamone prima' sussurrò lui.
Gli tappai la bocca.. Gli diedi dei dolci baci su di essa, arrivando al suo collo.
Cominciai ad affondare i miei denti, lasciando il sangue scorrere nella mia bocca.
Cadde a terra, mi voltai lasciando alle spalle, quel fottuto bastardo che mi rovinò la vita.

  
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