Sasuke
e Naruto.
Due
bambini
nati nello stesso villaggio, cresciuti insieme.
Due
componenti del team 7.
Due ragazzi,
due amici, due fratelli, due amanti, due rivali.
Che correvano,
senza sosta, senza mai fermarsi.
E
si
battevano, si abbracciavano, di odiavano e si amavano.
E
correvano, sempre e solo loro due.
E
Sasuke
era sempre il più veloce, quello che nonostante la
stanchezza e il fiatone non
cedeva.
Andava
avanti, avanti, fino a che la sua figura scompariva dalla visuale dello
sfidante.
Ma Naruto non
lo accettava. Quindi si rialzava, e con i dolori al petto correva,
correva,
tentando di raggiungerlo.
Chi sarà
lasciato indietro?
Il loro, un
gioco instancabile. Che non finiva mai, che consumava, che li corrodeva
nel
profondo. Fin dentro le ossa.
Chi sarà il
primo a rompersi?
E
correvano, e si battevano, ancora, ancora, ancora.
Ti prego, fa che non
finisca mai.
Ottenuta
la
vittoria Sasuke dentro di sé gioiva perché Naruto
era sempre con lui, anche se
lasciato indietro.
Ma
ogni
volta si avvicinava sempre di più, lo sentiva. Il suo fiato
caldo contro la
nuca.
Sapeva
che
la prossima volta sarebbe stato raggiunto.
Era tutto
finito.
Chi sarà il
primo a rompersi,
Sasuke?