Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: xpayneinmyveins    07/09/2012    2 recensioni
Harry è qualcosa di indescrivibile, l'unica persona a cui Lucy si sentisse davvero legata.
Niall è un gioco. O meglio così dovrebbe essere, ma tutto può succedere quando si parla di un gioco. Si può vincere, perdere o uscirne pari addirittura.
Ora la scelta è solo una.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 Lucy si guardò intorno e decise che quel giorno era troppo bello per sprecarlo in casa a fare i compiti.
Ovvio, ogni giorno era troppo bello per sprecarlo a fare i compiti ormai.
La madre stava in casa solo per cenare e dormire e suo padre le aveva abbandonate circa cinque anni prima, quindi Lucy era libera e la sua vita profumava di libertà in ogni momento.
Si mise un paio di pantaloncini a vita alta, a Mullingar quel giorno era abbastanza caldo per chi era abituato a quel clima. Infilò una maglietta larga dei Beatles, e la mise svogliatamente dentro ai pantaloncini.
Si mise le sue vecchie e sgualcite All Star bianche basse e uscì. Niente cellulare, niente soldi, niente di niente. A cosa le serviva?
Qualunque ragazzo della città la venerava, bastava che facesse gli occhi dolci a chiunque di quegli imbecilli e avrebbe ottenuto tutto. Un passaggio, un prestito che non sarebbe stato restituito ovviamente, o avrebbe potuto chiamare con il cellulare di qualcuno di loro anche se usava pochissimo il cellulare perché lei e i suoi amici si trovavano sempre nello stesso posto alla stessa ora, ogni giorno.
Arrivò nel solito posto e aspettò, doveva essere in anticipo.
-Ciao, bellissima.- La salutò Harry.
Si voltò.
-Ciao, imbecille.- Scherzò. Lo punzecchiava sempre ma infondo Harry era il suo migliore amico. L’unico che meritava il suo affetto. L’unico di cui a Lucy importasse davvero.
Le si sedette accanto.
-Oggi ci siamo solo io e te.- Affermò.
-E perché?- Chiese sconcertata.
-Perché gli altri- in realtà detto così sembrava che avessero un gruppo estesissimo invece erano soltanto in sei. Lei, Harry-il-mio-sorriso-ti-farà-battere-il-cuore-Styles , Louis-ho-degli-occhi-che-ti-ruberanno-l’anima-Tomlinson, Sam Grayson,  Carol Thomps, Alice Kent Zayn-sono-sexy-e-lo-so-Malik, Liam-il-mio-sguardo-ti-farà-smettere-di-respirare-Payne.
Sam e Carol erano le migliori amiche di Lucy da sempre. Alice era la ragazza di Liam. Harry e Louis sembravano due innamorati. Giuro, si amavano davvero. La loro amicizia insomma era qualcosa di indescrivibilmente bello. Zayn e Liam erano migliori amici da una vita e s’intendevano anche con uno sguardo.
Lucy e Harry? Ok, diciamo che guidavano il gruppo e che amavano stare insieme. Confessiamo anche che sono stati insieme per due mesi e che Lucy lo adorava davvero ma hanno scoperto che una relazione tra loro non sarebbe mai funzionata. Però, era anche il ragazzo con cui aveva perso la verginità e sarebbe sempre stato il ragazzo più speciale della sua vita.
Sembravano i classici bravi ragazzi che girottolano con gli amici nel pomeriggio, che vanno a scuola ogni giorno, che fanno tutti i compiti, che lasciano entrare tutti nel loro gruppi, che non fumano, che non bevono, che aiutano in casa, che vanno in chiesa la domenica, che non dicono parolacce. Ma davvero credete che esistano ancora ragazzi del genere?
Neanche in una cittadina come Mullingar ce ne sono più. All’incirca.
Certo, non erano cattivi ragazzi ma neanche così buoni.
-Perché gli altri hanno deciso di andarsi a scopare da qualche parte. Sam è con Zayn, Liam è con Alice, Louis è con Carol.- Spiegò Harry con uno sguardo scocciato.
-Ancora? Non ci credo.- Sbuffò Lucy.
-Questa cosa che tutti stanno con tutti è snervante quando decidono che vogliono passare del ‘tempo come coppia’ vuol dire sempre che noi due finiamo soli, sembra quasi che si mettano d’accordo per un solo giorno in cui stare tutti tra loro.- Continuò Harry.
-Ti capisco, amico.- Disse Lucy facendogli un mezzo sorriso.
-Insomma, cosa facciamo?- Chiese Harry dopo aver osservato il bel viso di Lucy per un altro po’.
-Ho voglia di una sigaretta.- Sentenziò Lucy.
-Non le ho. Finite.- Disse con faccia dispiaciuta. –Dobbiamo comprarle.
Andarono nel negozio e quando entrarono lui era lì.
Niall Horan.
L’unico ragazzo che non la guardava come gli altri, l’unico che non la guardava per niente.
Non che la snobbasse o cose del genere ma non si erano neanche mai parlati.
Da qualche settimana non smetteva di pensarlo, non smetteva di pensare che voleva che anche lui la guardasse. Con quello sguardo color ghiaccio che al contrario del colore poteva scioglierti come mille soli tanto era bello e confortevole, caldo.
Non stava con nessuno, almeno non di ragazze e questo era ciò che Lucy notava.
Lo sguardo del ragazzo volò velocemente su di lei e Harry per posarsi di nuovo sul giornale che stava sfogliando.
-Un pacchetto di Camel, per favore.- Chiese Harry al cassiere. Le comprava sempre lui per lei perché Lucy aveva ancora sedici anni, mentre Harry ne aveva già diciotto.
-Certo, ragazzo. Sono due sterline.- Disse con voce gentile.
Harry cercò i soldi nel portafoglio mentre Lucy fissava Niall che usciva dal tabacchi con il giornale in mano.
-Che guardi?- Chiese Harry confuso fissando anche lui il punto da dove Niall era appena uscito.
-Oh, niente. Stavo.. stavo pensando.-
Uscirono e cominciarono a camminare.
Le passò la sigaretta e Lucy la accese. No, Harry non fumava. Odiava le sigarette. Fumava solo qualche canna a pochissime feste, giusto per divertirsi.
A proposito di feste..
-Lucy, sai domani sera c’è la festa di Garret. Ci andiamo, vero?-
-Non vedo perché no.- Sorrise.
Camminarono mano nella mano fino ad un posto che solo loro conoscevano. Una piccolissima radura esterna al resto della città. Era un posto importante per loro, lì era nata la loro amicizia e si era liberato il loro amore e in quel posto, il loro posto, avevano giurato di volersi bene per sempre. Harry le aveva promesso che l’avrebbe sempre protetta e così aveva sempre fatto dai tempi delle medie.
Si sedettero sull’erba.
-Era da un po’ che non venivamo qui.- Disse Lucy con un sorriso appena accennato. Ricordando la notte dell’anno prima in cui erano scappati da una festa ed erano andati lì per ammirare le stelle. O meglio, per fare l’amore sotto le stelle.
-Lo so, ma visto che oggi siamo soltanto io e te, ho pensato di passare la giornata qui.-
Lucy sorrise e si stese sull’erba fresca accanto al suo migliore amico e così fece lui.
-Ti ricordi quella notte?- Chiese con un sorriso.
-Certo che me la ricordo, è stata la più bella notte della mia vita.- Disse voltandosi a guardarlo.
La sua bellezza era inebriante, in quel posto poi diventava tutto ancor più bello.
-So che insomma.. io mi chiedevo.. e se… ci riprovassimo?- Chiese esitante.
-Harry, ma sei fatto?- Chiese Lucy alzandosi a sedere per guardarlo meglio.
Eppure non c’era traccia di assenza sul suo volto.
-No, stupida. Non sto dicendo che andrà bene ma..-
-Ma, cosa? Harry, non possiamo. Sai bene che alla fine staremmo male entrambi. Ci siamo già passati.- Protestò cercando di avere un tono abbastanza dolce da non farlo rimanere male.
-Lo so, ma se avessi voglia di baciarti? Tipo.. adesso?- Chiese alzandosi anche lui a sedere. I loro visi erano vicini e doveva ammettere che anche lei voleva baciarlo ma… Niall. 
Voleva Niall, a tutti i costi. Non le importava cosa avrebbe dovuto fare ma doveva averlo.
Era così abituata ad avere ogni ragazzo ai suoi piedi che lui l’aveva attirata troppo con il suo fare da ragazzo gentile che non segue la massa. Probabilmente cercava il vero amore e questo, per quanto Lucy detestasse questa sua debolezza, la faceva cadere in trappola. Era così circondata da ragazzi stronzi e menefreghisti che Harry e Niall rimanevano gli unici che si salvavano ma Harry l’amava e Niall no. Non ancora almeno.
Aveva deciso, Niall l’attirava fin troppo per non cercare di farlo innamorare. Era un gioco, una sfida.
-Harry, non voglio rovinare la nostra amicizia.- Disse senza guardarlo negli occhi, quello sguardo aveva il potere di farla diventare più irragionevole del solito.
-Non rovineremo niente.- Sorrise sulle sue labbra per poi baciarla con dolcezza.
Si stese sopra di lei che ormai aveva ceduto, infondo lei e Harry si sarebbero sempre amati. Per quanto pensasse costantemente a Niall se Harry si comportava in quel modo come poteva dirgli di no? Poi, Niall era un gioco, giusto? Doveva solo farlo innamorare. Avere questa enorme soddisfazione e poi sarebbe tornata alla sua vita, soddisfatta. Senza legami, storie brevi e senza amore. Così che non potesse soffrire mai. Così che la sensazione di abbandono che aveva provato dopo che il padre aveva lasciato lei e sua madre da sole non si rifacesse mai viva. Era tutto divertimento. Non le importava di nessuno, se non di Harry che non l’avrebbe mai fatta soffrire.
Il giorno dopo decise di andare a scuola, solo per vedere Niall naturalmente.
Lo vide seduto infondo alla classe, il banco accanto a lui era vuoto.
-Buongiorno, signorina Mitchell. Oggi è arrivata più in orario del solito.- Disse con tono sarcastico la professoressa Sheffield.
Lei le fece un sorriso poco divertito e si sedette accanto al bel biondino che si faceva gli affari suoi.
-Ciao.- Bisbigliò mente la Sheffield spiegava.
Il biondo la guardò di sfuggita facendole un cenno col capo per ricambiare il saluto poi tornò a prendere appunti.
-Che fai?- Chiese fingendo di non arrivarci da sola. Solo per attaccare bottone.
-Prendo appunti.- Rispose frettolosamente.
-E perché?-
-Perché voglio avere bei voti, Lucy. Solo questo.- Rispose un po’ bruscamente.
-Conosci il mio nome?- Chiese ingenuamente.
-Certo, chi non lo conosce?-
-Non così tanti come pensi tu.- Bisbigliò. –Insomma, ti piace studiare, eh?-
-No, affatto, ma odio i corsi estivi per il recupero.-
-Oh mamma, anche io. Sono snervanti.- Replicò giocherellando con il lapis che teneva in mano.
-Insomma, Lucy. Cos’è che vuoi da me?- La colse impreparata. Lucy sapeva benissimo cosa voleva da lui ma cosa poteva inventarsi?
-Niente, solo.. parlare.- Rispose cercando di trasudare sicurezza.
-Non ha mai voluto parlare con me. Viviamo qui entrambi dalla nascita e non ci siamo mai parlati.-
-C’è sempre una prima volta.- Sorrise soddisfatta della sua risposta.
Niall non rispose. Niall sapeva chi fosse quella ragazza, conosceva il tipo. Il padre l’aveva abbandonata così lei giocava con il cuore di tutti coloro che sembravano interessati. Era solo una ragazzina che aveva bisogno d’amore. Era bella, davvero bella e chiunque avrebbe voluto passare una notte con una ragazza come lei senza alcun impegno. Era diversa in qualche contorto modo, era seducente. Ma Niall non si sarebbe fatto incantare, anzi, lui avrebbe incantato lei tanto per farle imparare una lezione.
-Ti va di fare un giro dopo la scuola?- Chiese con non curanza.
-Con te o con i tuoi amichetti?- Chiese alzando un sopracciglio.
Lucy notò che Niall aveva esplicitamente evitato il contatto con il suo sguardo e di questo fu grata, se non l’avesse fatto Lucy sarebbe diventata insicura. Avrebbe balbettato di certo e non sarebbe stato carino. Per niente.
-Come vuoi.- rispose dopo un po’.
-Se proprio devo uscire preferisco stare con te che con tutti loro.- ridacchiò un po’ e a Lucy spuntò un sorriso senza neanche sapere il perché. E Niall lo notò, eccome se lo notò. Così capì che poteva illuderla, poteva giocare con lei. Aveva detto la frase giusta.
-Bene.- Disse Lucy nascondendo il sorrisetto che le era spuntato.
-Bene.- Replicò Niall sorridendole un po’.
 
La campanella sembrava non arrivare mai ma finalmente l’ora arrivò. Lucy si fiondò fuori dalla porta e giù per le scale per raggiungere l’atrio. Passò oltre i suoi amici fingendo di non vederli ma Harry le si parò davanti. Accidenti! Pensò.
-Dove andiamo così di corsa? Non si saluta neanche più?- Chiese col suo sorriso, quel sorriso che la faceva morire. Dio, se era perfetto. Improvvisamente le venne in mente come un flash back la serata che aveva appena passato con lui. La sua pelle contro quella di Harry, le loro bocche che dopo un lungo anno si erano rincontrate. Il suo odore mentre la stringeva, i suoi ti amo soffocati tra un bacio e l’altro, la frenesia di quel momento. Come al solito, non aveva rimpianti. Voleva farlo e lo aveva fatto.
-Devo andare via di corsa.- Si limitò a rispondere.
-Perché?- Chiese Sam.
-Oh, niente di preoccupante. Solo non ne posso più di questo fottuto edificio.- Disse con uno sguardo disprezzante.
-Ti capisco.- Disse Liam.
Lei gli sorrise e li salutò tutti con la mano mentre si allontanava.
Corse a casa, temendo di fare tardi. Con Niall avevano deciso di trovarsi un’ora dopo la scuola alla caffetteria più vicina. Quella dove andavano tutti gli studenti anche se non era allegata alla scuola.
Entrò, la madre ovviamente non era in casa. Sempre a lavoro per cercare di portare i soldi a casa. Aveva un bel lavoro, la faceva guadagnare bene ma sgobbare da morire e Lucy non l’avrebbe mai ringraziata abbastanza.
Arrivò in camera e gettò la borsa a terra come al solito. Si tolse le scarpe che le stringevano i piedi, fin troppo, di tanto in tanto. Tolse i vestiti che aveva messo per la scuola e si buttò letteralmente sotto la doccia. Una volta uscita lasciò i capelli bagnati e li legò tutti in una coda non troppo alta, si mise dei leggins neri con sopra una maglia bianca corta e larga con il segno della pace composto da tante piccole farfalle rosa pallido e azzurrine. Infilò i suoi stivaletti scamosciati con un taglio morbido che fasciava il piede per ricadere largo sulla caviglia.
Si mise della matita nera piuttosto pesante come al solito e aggiunse del mascara, completò l’opera con un rossetto rosa pallido che stava bene con la sua carnagione.
Prese la borsa e scese al piano di sotto, mangiò un boccone e dopo essersi lavata i denti notò che mancavano poco più di cinque minuti. Sorrise pensando che sarebbe riuscita anche ad arrivare con un leggero ritardo. Le piaceva far aspettare qualche minuto le sue prede perché li rendeva impazienti, ansiosi di vederla spuntare da dietro l’angolo il prima possibile e questo la divertiva. La faceva sentire quasi potente, ma Niall l’avrebbe aspettata? Quel ragazzo era così imprevedibile, misterioso. Gli sarebbe davvero importato qualcosa di aspettarla?
Lucy si chiese cosa le stesse accadendo tutto all’improvviso. Non si era mai fatta certe domande, non si era mai preoccupata di un bel niente.
I ragazzi erano nelle sue mani, pendevano dalle sue labbra ogni volta che parlava. In effetti, anche questo l’attirava in Niall. Lui l’ascoltava, non dipendeva da ogni suo passo. Come gli altri scemi che le andavano dietro, solo per avere la solita botta e via che alla fine non ottenevano mai. Tutto si poteva dire di Lucy ma non che fosse la solita puttanella. No, lei era una che si distingueva. Una che non andava oltre il bacio, o almeno non sempre. Lei era bella ma non faceva di tutto per farlo vedere, se ne fregava di tutto e questo la rendeva ancor più attraente di quel che già era. I ragazzi volevano stare con lei solo avere il privilegio di dire di essere riusciti a farlo. Perché non tutti riuscivano ad essere ‘scelti’. Solo alcuni, quelli che lei reputava abbastanza  decenti e non completi imbecilli.
Ma Niall non era così, lui era diverso e c’era qualcosa in lui che l’attirava tanto da farle paura.
La sua testa era così affollata da pensieri che non si accorse immediatamente di essere arrivata. Si guardò intorno e notò Niall già seduto ad un tavolo.
L’aveva aspettata o era appena arrivato anche lui?
Decise di smettere di farsi domande inutili ed entrò.
-Ciao.- Gli sorrise mentre si sedeva nel posto davanti a lui.
-Hey.- I loro sguardi si incrociarono e per un attimo Lucy sentì che nell’aria l’elettricità era improvvisamente aumentata.
-Hai già ordinato?- Gli chiese.
Lui scosse la testa.
 
Le giornate passarono veloci e Lucy le passò tutte con Niall.
Lei e lui da soli. E Lucy raggiunse il suo scopo, ovviamente. Niall ci cascò, s’innamorò di lei.
Solo una cosa la spaventava: ogni volta che stavano insieme stava bene.
 Le sembrava di non respirare ogni volta che lui le teneva la mano o le sorrideva. Il cuore cominciava a battere forte dopo ogni bacio.
-Mi ami?- Chiese improvvisamente Niall.
Lei gli sorrise mostrandosi calma, per quanto non lo fosse. Non lo aveva mai detto a nessuno, solo a Harry ma con lui era facile. Con Harry tutto era facile, sempre.
Con Niall invece era tutto complicato e questo le piaceva da morire.
C’era qualcosa in Niall, qualcosa che le faceva esplodere il cuore ogni santa volta che lui la stringeva a sé. Ormai, tutti sapevano che stavano insieme ma aveva detto a tutti i suoi amici di quanto la divertisse quel gioco.
Sì, lo aveva chiamatogioco. Ma per lei era diventato molto di più. Amava la risata di Niall, adorava il modo in cui voleva solo farla sentire speciale e protetta.
-Se non sei pronta non importa che tu risponda.- Le disse Niall guardandola con uno sguardo dolce e comprensivo.
Da ben tre settimane il suo cervello non faceva altro che elaborare ‘Niall, Niall, Niall, Niall, Niall’. Lo voleva, voleva che fosse suo per sempre. Aveva dovuto lavorare sodo per conquistarlo perché Niall odiava affezionarsi troppo velocemente, lo aveva fatto troppe volte e ci era sempre stato male. Quindi, aveva dovuto fare in modo che lui si fidasse davvero di lei ma così c’era cascata. Aveva ingannato anche se stessa e si era aperta a ciò che cercava di negare.
Negava che provasse più di una semplice cotta nei confronti di Niall, negava che stare con lui l’aveva fatta tornare a vivere, negava che il suo amore la rendeva piena di calore.
-Hey, Lucy? Cos’hai?- Disse Niall preoccupato. Lei gli sorrise dolcemente e gli accarezzò la guancia.
-Perché mi ami?- Gli chiese.
-Che domande mi fai?- Rise. –Ti amo perché sei tenace, forte, testarda. Ti amo perché mi hai permesso di farti smettere di fumare, perché cerchi di non dimostrarlo ma un cuore ce l’hai anche tu altrimenti mi avresti solo usato come facevi con tutti prima di incontrare me e questo mi rende l’unico che abbia cercato il tuo cuore e l’abbia trovato davvero. Mi sento invincibile quando mi guardi e so che all’inizio per te era solo un gioco.-
Lucy sgranò gli occhi pronta a spiegargli ma lui la fece tacere.
-Shh, fammi continuare. Le voci corrono, sai? Ma volevo vedere dove ti avrebbe portato tutto questo e pensavo di farti credere di essermi innamorato di te e poi dirti che avevo scoperto tutto e che non eri poi così potente perché io non ero caduto ai tuoi piedi ma poi… mi sono innamorato di te.- Concluse in un soffio.
Niall l’aveva cambiata. Aveva portato il cambiamento in lei, nei suoi amici. Adesso erano molto più uniti. L’aveva fatta smettere di fumare, la relazione con lui aveva fatto in modo che sia lei che Harry si dimenticassero dell’attrazione che c’era tra loro e che rimanessero migliori amici.
Niall era gioia, Niall era fiducia, Niall era perfezione, Niall era il suo angelo.Non aveva più paura di essere abbandonata perché grazie a lui aveva imparato che l’amore non fa male. I suoi voti erano migliorati perché Niall l’aiutava nei pomeriggi.
Niall era il suo salvatore, Niall era la sua roccia, Niall era il suo protettore, Niall era amore.
-Anch’io ti amo, Niall.- Disse guardando dritto nei suoi occhi e apprezzando il calore che la riempiva ogni volta che la guardava. Si fece stringere, lo baciò e fecero l’amore. Quella volta e tante altre perché Niall era l’amore della sua vita e Lucy lo sapeva.
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: xpayneinmyveins