Behind the door

"Continuo a pensare che sia una cazzata, ma fai come ti pare."

"Non è una cazzata, Sebastian!"

"Sì che lo è. Tu hai già visto il mio."

"Come se avessi avuto altra scelta! Girare per casa in quel modo, solo tu potevi farlo!"

"Avresti potuto chiudere gli occhi."

"Taci."

Sebastian sbuffò spazientito e tirò un pugno contro la porta, pentendosene subito perché le nocche diventarono immediatamente rosse e gli facevano un gran male.

"Stai cercando di sfondare la porta? Non c'è verso di convincermi, Chuck Norris, perché non ti apro..."

Sebastian si accucciò cercando di spiare dal buco della serratura.

"...e non provare nemmeno a sbirciare perché ho infilato la gomma da masticare nella toppa."

Sebastian si rialzò più infuriato di prima. Decise, allora, di giocarsi l'ultima carta disponibile.

"Blaine, non voglio più farlo."

Ma l'unica cosa che ottenne fu una sonora risata dall'altra parte.

"Ma se sei stato tu a propormelo! Dieci minuti e sono fuori."

Sebastian scrollò violentemente la testa quasi incredulo. Il suo fidanzato, nonché marito tra un'ora precisa, si rifiutava di vederlo per colpa di una stupida tradizione che, tra l'altro, non avrebbe dovuto toccarli minimamente, siccome prevedeva che una delle due controparti fosse una donna. E Sebastian era abbastanza sicuro che Blaine non fosse una donna.

"Dai, aprimi. Voglio un bacio prima di impalmarti. Giuro che non ti guardo, tengo gli occhi chiusi. Ti chiedo solo un bacio." piagnucolò Sebastian senza nemmeno preoccuparsi del tono bisognoso e lamentoso che uscì dalle sue labbra.

"Oh, tu guarda! Sebastian Smythe intento a supplicare! Vorrei immortalare questo momento, ma purtroppo ho già lasciato la macchina fotografica a Dave."

Kurt si avvicinò a Sebastian con un sorriso trionfante, gli aggiustò la cravatta ignorando il suo grugnito e bussò alla porta.

"Blaine? Sono io, mi apri? Ti ho portato i gemelli, ti aiuto a metterli."

"Arrivo. Però entra veloce ché non voglio che lui mi veda."

Quando Blaine aprì, Sebastian lo cercò squadrando in pochi secondi la stanza, giusto il tempo di realizzare che il suo fidanzato si era nascosto dietro la porta, Kurt era riuscito ad entrare e lui non aveva nemmeno ricevuto il suo bacio.

"Hummel!", esclamò battendo i palmi contro la porta, maledicendosi perché in questo modo le mani avrebbero continuato a fargli male per ore. "Bell'amico che sei! Potevi anche aiutarmi!"

"Chi ti ha detto che volevo aiutarti? E poi lo sai che porta sfortuna vedersi prima del matrimonio, figurati scambiarsi un bacio prima di quello ufficiale."

"Questa storia del matrimonio ti ha dato alla testa. Da quando ti sei sposato tu, hai fatto impazzire Blaine con tutti 'sti riti e 'ste scaramanzie. Guarda che potrei licenziarti, sono ancora in tempo."

"Ma non puoi licenziare il tuo testimone."

"Posso almeno cambiarlo? E, già che ci sono, posso cambiare anche marito? Magari mi fanno uno sconto..."

"Sebastian!"

Sebastian pensò di sedersi sul pavimento e aspettare che Kurt uscisse per poi gattonare velocemente nella stanza, ma non sembrava un'idea così brillante. E poi non poteva proprio sedersi e nemmeno gattonare, altrimenti avrebbe sgualcito il suo abito da sposo, così decise di appoggiarsi con cautela con la schiena contro il muro. Prima o poi sarebbero dovuti uscire, no?

Dopo qualche minuto Kurt uscì dalla stanza e chiuse la porta velocemente dietro di sé.

"Blaine è pronto e noi dobbiamo iniziare ad andare."

Sebastian lo fissò a bocca aperta, alzando un sopracciglio in sorpresa e fastidio.

"Beh? Tutto qui?"

"No, hai ragione. Mi ha detto di dirti che ti ama tanto, che ha messo la cravatta grigio chiaro e non il papillon argentato e devo specificarti che l'ha fatto solo ed esclusivamente per te e... che altro? Ah sì, che se decidi di mollarlo là da solo come un cretino davanti al sindaco, ti farà passare le pene dell'inferno per il resto della tua vita. Ti ho detto che ti ama tanto oppure l'ho dimenticato?"

"L'hai detto prima della minaccia. Grazie, Kurt. Allora andiamo."

"Aspettate!"

La voce squillante di Blaine dietro la porta li fermò di colpo. Sebastian sperò che aprisse la porta e si buttasse tra le sue braccia baciandolo con passione come nei film polpettoni che era costretto a guardare con lui ogni venerdì sera, ma Blaine non lo fece.

"Seb? Volevo dirti una cosa da solo un momento..."

Sebastian si voltò a guardare Kurt, che semplicemente alzò le spalle e se ne andò borbottando qualcosa riguardante il ritardo.

"Kurt è andato via. Sono qui", disse avvicinandosi alla porta per l'ennesima volta in quella mattina. "Cosa c'è? Non sarai mica tu quello che vuole mollarm-"

Sebastian fu interrotto dallo scatto della serratura e dalle labbra morbide e carnose, che tanto amava, che si erano stampate all'improvviso sulle proprie.

Non ebbe nemmeno il tempo di rispondere al bacio che Blaine si staccò subito.

"Non ce la facevo più! Non dirlo a Kurt!", ammise con un pizzico di vergogna che gli fece colorire le guance di un rosa adorabile.

Sebastian gli sorrise dolcemente prima di vedersi sbattere la porta in faccia.

"Ehi!"

"Hai avuto quello che volevi! Ora vai!", ridacchiò Blaine.

"Ti amo, B. E togliti quel fiocco argentato dal collo, non credere che non ti abbia visto."

Sebastian s'incamminò per il corridoio fingendo di non sentire Blaine e i suoi balbettii contrariati.

"Ecco perché non volevo farmi vedere prima, Sebastian!"
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Mi sembra di essere tornata al liceo, quando la professoressa mi diceva "Sei andata fuori tema blablabla ecco perché ti ho abbassato il voto" ma, oh, questo prompt mi ha fatto venire in mente solo questo LOL e ho sentito l'assoluto bisogno di infilarci due personaggi che mi sono molto cari. In un mondo perfetto, le cose dovrebbero andare così.

Voglio assolutamente ringraziarvi per tutte le bellissime parole sulla storia di ieri. Mi rendono felicissima, non potete nemmeno immaginare quanto. :)

A domani!

-violetsugarplum