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Autore: _Maliksslip    07/09/2012    2 recensioni
eri quasi felice prima di scoprire cos'eri.
avresti voluto rimanere un'innocente...
Genere: Fantasy, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*** il tuo sorriso fa invidia al mondo*** x ZM.


-Chloe svegliati ADESSO!.- lanciai il cellulare contro la porta per far male a chi mi aveva svegliato ma fu unitile.
mi svegliai togliendomi dalla faccia le ciocche more di capelli che nel sonno si erano svilacciate dalla coda ordinata che feci la sera prima.
mi alzai dal letto andando nel bagno e specchiandomi.
quello era il mio primo giorna di scuola nella mia nuova città.
uh che bello!
no,per niente.
mi lavai il viso e presi dei vestiti veloci per poi prendere lo zaino e salire in macchina con mio padre che mi accompagnò di fronte il portone scolastico.
entrai nel cortile e vidi un sacco di ragazzi e notai che ormai si conoscevano già tutti.
io sono Chloe Patrik,ho 17 anni compiuti il giorno prima di trasferirmi in Florida,sono stata adottata e non ho mai conosciuto la mia famiglia.
cambio città ogni anno quasi.
quando mio padre decide che noi li non ci possiamo più stare,prendiamo le valigie e ci spostiamo in un'altra città.
io sono nata a Londra inizialmente quindi potete ben capire quanti giri ho fatto prima di arrivare qui.
mi sedetti in una semplice panchina e tutti mi guardavano come se fossi roba di spazzatura.
si ok che ero una matricola ma non c’era mica il bisogno di guadarmi in quel modo.
alcuni preferivano stare in piedi che sedersi accanto a me nella panchina.
no ma che bel posto in cui ero finita.
la campanella suonò e io mi diressi in direzione per farmi dare le indicazioni.
avrei dovuto passare il resto dell’anno nel 4D,terza classe,ultimo corridoio a destra al terzo piano.
figo.
entrai nella classe e alcuni mi spingevano per entrare prima di me.
notai che tutti mi guardavano come se avessi la lebbra e questo già mi infastidiva.
mi sedetti in un banco accanto ad una ragazza che prese il suo banco e lo spostò di qualche centimetro lontano da me guardandomi male.
il professore entrò,ci diede il buongiorno e ci guardò con un aria divertita.
si avvicinò alla ragazza ‘accanto’ a me che parlava con la sua amica,le prese il banco e lo portò accanto al mio sorridendole come imposizione.
-la ragazza mora nella seconda fila è Chloe Patrik,studentessa della scuola più prestigiosa di Irlanda giusto?.- annuì guardandomi intorno.
mi fissavano tutti con gli occhi di fuori e in quel momento avrei voluto chiedere a voce alta ‘ma che sono nuda che mi gaurdate?’.
ma,sono un tipo educato.
-trattatela bene o qui non andremo d’accordo.- disse mentre si girava verso la lavagna per cancellare alcuni disegni per poi risedersi.
oh be’,almeno qualcuno dalla mia parte c’era.
verso ora di pranzo suonò la campanella e seguì i miei compagni che si dirigevano verso la mensa.
un lato positivo c’era di quella scuola.
non si pranzava in una di quelle mense grigie e brutte delle solite scuole,li si consumavano i pasti in giardino.
c’erano delle panche e li ci si poteva sedere e stare con gli amici.
un po’ diverso per me visto che non conoscevo nessuno.
non comprai nulla e mi sedetti sull’erba in cerca di qualche raggio di sole quando fui interrotta da una ragazza rossa che venne a battere le sue dita sulla mia spalla destra.
-Ei!.- mi disse lei in tono simpatico e pacato.
mi voltai e vidi i suoi lunghi capelli rossi e suoi occhi grigiastri che illuminavano un viso pallido.
-Ciao.- risposi io molto tranquilla appogiandomi con le mani all’erba per vederla meglio.
-Sono Brigitte.- mi sorrise e mi presentai.
-sei la matricola del 4D giusto?.- risposi io con un freddo ‘si’ e lei mi sorrise indicandomi un tavolo dove presumo ci fossero seduti i suoi amici.
-quello è il mio tavolo mi farebbe piacere se venissi a mangire con noi.- notai cinque ragazzi seduti a quel tavolo che mi guardavano con uno sguardo omicida;che volevano da me?
mi spaventarono un po’ i loro sguardi che mi martellavano al cervello e rifiutai.
-sarà per la prossima volta allora? Promesso?.- mi disse lei e io accettai.
mi sorrise e si allontano sedendosi al tavolo in cui quei ragazzi si avvicinarono al lei come per cheidere informazioni e lei fece spalluccie continuando a mangiare le sue patatine fritte.
quel tavolo era contornato da Brigitte,i cinque ragazzi che mi guardavano come se mi volessero squartare il cuore e un’altra ragazza bionda che mi guardava a mo’ di sfida.
mi ero trovata già quealche nemico,la giornata non poteva incominciare meglio!
dopo altre due ore rinchiusa in quella scuola uscimmo tutti e quasi la maggior parte degli alunni si fermò alla fermata del bus che passava per riaccompagnare tutti.
mi ero trasferita in una cittadina piccola della Florida circondata da boschi e radure.
il tempo era sempre dei migliori,con un sole che spaccava sempre le pietre e poche pioggie.
mi voltai verso una direzione qualunque in attesa che arrivasse il bus e vidi il moretto che era seduto al tavolo a pranzo salire su una macchina con un salto agile che era guidata da un ricciolino e partire ad alta velocità per poi passare di fronte a me e scrutarmi e bagnarmi con l’acqua che avevano alzato passando su una pozzanghera.
bene.
tornai a casa e mi sedetti ad indiana sul mio letto rendendomi conto che i miei avessero sistamato per intero camera mia.
aprì qualche libro che a fatica riuscì a seguire e dopo pochi sforzi inutili richiusi il libro di biologia e andai  a fare una doccia calda per poi scendere a cenare con i miei ed andare a dormire.
il giorno dopo fui svegliata da qualcuno che mi chiamava dal cortile.
chi poteva essere se io non conoscevo nessuno?
-Chloe!.- mi affacciai al vetro della vinestra e vidi una rossa girata verso una macchina con le mani alzate come se non sapesse qualcosa.
mi sporsi pe vedere chi ci fosse in macchina e vidi il ricciolino che si voltò di scatto verso di me come se avesse sentito che ci fossi e la rossa si girò:Brigitte!
che carina che era!
con la sua carnaggione pallida,stava li a guardarmi dal basso verso l’alto con un vestitino blu che gli metteva in risalto gli occhi.
-Chloe ciao! Ti piacerebbe venire a scuola con noi?.- perché era gentile?
alzai il vetro della finestra e mi ci appoggiai pensandoci e guardando costantemente gli occhietti del riccio che stavano su di me come incantato e perso.
-forse è meglio di no!.-
-allora ci vediamo a pranzo! Stai con me,me lo hai promesso ieri,ricordi?.- le annuì e lei mi sorrise mettendo in risalto le fossette sulle guancie e salì in macchina e partirono per scuola.
presi i primi vestiti che trovai e mi incamminai verso scuola.
quando arrivai Brigitte mi salutò con la mano e si avvicinò a me saltarellando.
-Chloe ti ho svegliata per caso oggi?.- feci no con la testa e lei mi sorrise.
-e io che pensavo di averti rotta!.- disse ridendo e prendendomi per il braccio come per appoggiarsi e appena mi toccò le vennero i brividi.
-oddio Chloe.- mi prese la mano e notai che fosse freddissima.
-Brigitte sei un gelo!.-
-tu no invece!.-
disse lei accendendo un sorriso a trentadue denti.
spostai di poco la testa notando che i suoi amici mi stessero fissando da fare paura.
-tu sei fantastica!.- mi disse la rossa guardandomi meravigliata.
-ma che dici? Sono normalissima!.-
-no! Sei speciale!.-
suonò la campanella e lei si alontanò di poco facendo fatica per mollare la mia mano come se fosse una calamita per lei.
-ti aspetto a pranzo dopo!.- mi disse lei e io la guardai mentre si riuniva al suo gruppo ed entrai in classe.
notammo che fosse assente una nostra compagnia,precismente quella vicina a me.
strano mancare il secondo giorno di scuola.
il nostro professore di scienze naturali si appoggiò con le mani alla cattedra rimanendo comunque alzato con la testa bassa.
-ragazzi oggi la Mendez è assente perché è venuto a mancare suo padre.- una ragazza mora si alzò dal banco scioccata e chiese come.
-dicono che sia stato attaccanto da un branco di pantere si dice,non ne è sicuro!.-
pantere in Florida? Scherziamo no?
ad ora di pranzo uscì in giardino e notai Brigitte che mi stesse aspettando.
mi prese per mano dandomi un bacio sulla guancia e ci avvicinammo al suo tavolo.
quando eravamo ancora distanti notai i ragazzi alzare la testa e girarsi tutti verso di me.
ma quelli che avevano contro di me?
Brigitte sembrava trattenere il respiro come una sposa che stesse attraversando la navata della chiesa.
appena arrivammo la rossa mi presentò e il moretto si alzò dal tavolo sbattendo le mani dicendo ‘io non ce la farò mai!’ e fu seguito da una biondina che stava con loro.
il ricciolino e un ragazzo dagli occhi azzurri si alzarono scusandosi e allontanandosi tappandosi il naso con la mano e tossendo e l’ultimo rimasto tossì dalla non più sopportazione e si allontanò.
mi volati verso Brigitte che scosse la testa mettendosi le dita sulle tempie e si scusò scappando verso i suoi amici.
che avevo? Puzzo per caso?
dopo qualche ora di scuola mi incamminai verso al fermata e la rossa venne correndo verso di me per scusarsi.
-tranquilla,alla fine non è successo nulla!.-
-no! Mi dispiace! Ti abbiamo trattato come se fossi un escremento! Mi dispiace!.-
-Brigitte tranquilla!sul serio!.-
-Ei che ne diresti di venire a studiare da me pomeriggio?.-
guardai i suoi amici che continuavano a guardarmi con uno sguardo serio e accattivante e mi passò la voglia.
-che ne dici se facciamo il contrario?.- la rossa mi annuì a stento e finse un sorriso e mi diede un appuntamento sotto casa mia verso le quattro del pomeriggio.
Più tardi sentì suonare il campanello,misi degli shorts di jeans e mi catapultai al piano di sotto per aprire.
-Chloe!.- il sorriso di Brigitte illuminò casa e mi prese per il braccio dandomi un bacio sulla guancia e per poco non svenni per i brividi che avevano increspato il mio corpo.
-accomodati.- quando lo dissi mi accorsi che era già su per le scale che mi sorrideva e io ricambiai salendo anchio.
era veloce eh.
salimmo in camera mia e io le chiesi se volesse della soda ma rifiutò e allora io scesi al piano inferiore per prenderne una per me notando che lei stesse scrutando delle mie foto da piccola.
quando risalì la rossa mi chiese se potesse andare in bagno e io le annuì stupita.
perché mi chiedeva il permesso?
bevvi un sorso di soda e sentì il cellulare di Brigitte in vivavoce in bagno.
‘ragazzi ho paura,oddio,credo che l’abbiamo trovata’
che cosa avevano trovato? Di che parlava?
‘Brigitte calmati e spiega!’
‘sto tornando’

dopo queste parole mi allontanai dalla porta che la rossa aprì in fretta con il fiatone e prese la sua borsa convinta che io non la vedessi e uscì dalla finestra con uno scatto quasi felino e corse via.
La mattina dopo mi svegliai in ritardo e dovetti vestirmi di fretta per correre a scuola.
Arrivai quando ormai era suonata la campana già da un po’ e appena misi piede in classe sotto gli occhi di tutti mi accasciai sul banco e nascosi il viso rosso.
ad ora di pranzo uscì fuori e mi ritrovai nella stretta di Brigitte.
-scusa scusa scusa scusa! Perdonami! Non ti chiederò mai scusa abbastanza per ieri!.-
-brigitte tranquilla! Cioè non fa niente!.-
dissi io sistemandomi la spallina dello zaino.
-ma non dire così! Mi farò perdonare,giuro!.- disse lei puntandomi il dito e facendomi l’occhiolino mentre si allontanava per tornare dai suoi amici.
il moretto del gruppo continuava a fissarmi e a mettere in bocca la sua sigaretta finchè la biondina lo chiamò e lui si girò regalandole un bacio a stampo e sedendosi al loro solito tavolo che nessuno aveva mai il coraggio di occupare.
era come se ogni gruppo avesse il suo tavolo: le creerleder,il corpo di secchioni,la squadra da football,i ballerini scolastici,i cantanti,i fotografi,gli scrittori,gli artisti e poi c’erano loro che non sapevo in quale gruppo facessero sul serio parte e io,che ero come un sassolino inutile.
mentre rientravo in classe dall’ora di pranzo sentì la voce squillante di Brigitte e mi fermai dietro un armadietto per sentire cosa stesse dicendo.
forse era collegato tutto a quello che disse il giorno prima in bagno.
-ragazzi dovete credermi! È lei! L’ho vista nelle foto ed è come le sacre scritture descrivono!.- capì l’avesse detto Brigitte per la sua voce pacata e dolce.
-e se ti fossi sbagliata? Non può essere lei!.-
-te stai zitto! Oltre il fatto che l’avete terrorizzata ma voi non le avete mai stretto la mano.-
tutti la guardarono con uno sguardo interrogativo e lei continuò.
-le ho preso la mano e ho sentito un calore strano! Si sentiva fosse un ibrido! Dovete credermi!.-
ibrido? Non parlavano di me! Ibrido di cosa?
-Brigitte non possiamo dirle ancora niente! Dobbiamo avere la certezza che sia lei!.- disse credo il più saggio di quel branco.
aveva un bel fisico e aveva uno sguardo dolce e accattivante allo stesso tempo.
-vi dico che è lei! Dobbiamo solo trovare il modo di dirglielo! Se forse la smetteste di guardarla male e farla spaventare avremmo una possibilità di portarla a casa e farla analizzre da papà!.- erano tutti fratelli?!
-fatela aggregare a qualche gruppo e poi al massimo qualcuno di noi che ci fa parte la frequenta.- disse un biondino dagli occhi color ghiaccio.
brigitte mise una mano in faccia come se stesse pensando e il moretto dagli occhi penetranti cominciò a sbuffare e diede un pugno all’armadietto dove era appoggiato.
-io non faccio parte di nessuno gruppo sociale di quelle merde che stanno in questa scuola,quindi visto che Harry fa parte degli scrittori convinci pure lei no?.-
-ok,ma non ti arrabbiare!.- disse la rossa e lui si arrabbiò ancora di più.
-è impossibile che io non mi arrabbi! Le sacre scritture dicono che colei che è l’ibrido della famiglia è immune ad uno dei nostri poteri! L’unica cosa che ho notato in lei è che puzza più di tutti gli altri umani!.-
-ha diciassette anni! Non è ancora maturata e credo che quando si è ibridi funzioni così!.- il moretto guardò un altro lato e alzò la testa come se stesse annusando l’aria.
-comunque Harry e Brigitte mettetevi all’opera ok?.- disse lui e i due nominati annuirono e si dividero tutti andando nelle proprie classi.

note autrice:
e rieccomi qui con una nuova storia di genere fantasy.
ovviamente dal primo capitolo non si capisce nulla e si nota che non sia una di quelle fanfic normali.
embhè,fatemi sapere se vi piace con una piccola recensione e se volete che vada avanti c:
adiu.
  
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