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Autore: LyraB    07/09/2012    3 recensioni
Che non fosse bellissima lo sapeva, ma Mira era certa di avere così tante qualità da essere certa che non sarebbe rimasta sola per sempre.
Sì, forse era noiosa, timida, magari non molto spiritosa… ma era anche una persona gentile e premurosa, che si preoccupava tanto per gli altri. Poteva il suo aspetto non molto appariscente impedirle di trovare qualcuno che notasse il suo animo gentile?
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 2, indaco



Una settimana dopo, Mira stava aiutando le principesse a vestirsi per il ballo: Arianna indossava un vestito azzurro chiaro lungo fino ai piedi e aveva indossato la tiara d’argento e zaffiri, Olimpia invece non riusciva a fare a meno di rimirarsi nel grande specchio della stanza mentre volteggiava nel suo abito nero stretto e raffinato che la faceva sembrare ben più grande dei suoi sedici anni e che le dava un’aria di mistero e di fascino assolutamente irresistibile.
Mira le aveva intrecciato i capelli e le aveva messo sui riccioli biondi la corona d’argento e rubini, lasciandola poi sola per vestirsi.
Stanca com’era di tutto quel vestirsi, pettinarsi e imbellettarsi, si limitò ad indossare il suo vestito preferito, verde, e a legare i capelli in una treccia che avvolse sulla nuca con un nastro verde. Una goccia di profumo alla rosa ed era pronta.
- Io inizio a scendere. - Disse.
Le due principesse infatti sarebbero arrivate nella sala da ballo con i loro genitori, mentre lei non aveva il diritto di fare il suo ingresso con la famiglia reale.
Arrivata nella grande sala da ballo, addobbata a festa di blu e rosso, i colori della casata reale, Mira non riuscì a reprimere un brivido: la stragrande maggioranza della gente era di sesso maschile e sembravano tutti guardarsi intorno alla ricerca della dama giusta con cui passare la serata... senza contare che quasi tutte le ragazze sembravano alla ricerca della stessa cosa.
Si affrettò ad attraversare la sala e a sedersi vicino alla finestra che dava sul giardino lasciandosi cadere su un divanetto color crema. La gente davanti a lei non l’aveva degnata di uno sguardo e Mira sospirò, preparandosi a passare la serata seduta lì, con come unica compagnia il chiacchiericcio degli ospiti e il sottofondo della musica.
Pochi minuti dopo un araldo annunciò l’ingresso di re Daniel e della regina Alba, accompagnati dalle principesse Olimpia e Arianna. A quel punto la festa poteva iniziare: la musica riempì la sala e i giovani si unirono a coppie per danzare.
Mira, dal suo posto sul divanetto, vedeva Arianna e Olimpia solo a tratti, quando le volteggiavano vicino.
Dopo i primi balli con Mark, Mira aveva notato che Olimpia ballava sempre con un altro ragazzo; quando la principessa si fermò accanto a lei per riprendere fiato, Mira la guardò accigliata.
- Con chi stai ballando? -
- Beh, ho ballato con Mark, ma poi ha detto che era molto stanco… -
- Quindi hai pensato bene di sceglierti un altro ballerino. -
- Non essere così bacchettona, Mira, avanti. Luke è bellissimo. -
Mira impallidì.
- L-Luke? -
- Sì, sir Luke, il capo della guardia di sir Lionel, il re di Juliand. - Disse Olimpia con leggerezza.
In quel momento il giovane in questione si avvicinò alle due ragazze: alto e snello, con i riccioli dorati e gli occhi castano scuro, perfettamente consapevole della sua incredibile bellezza.
- Posso chiedervi un altro ballo, principessa? - Chiese.
- Con piacere. - Rispose Olimpia, prendendola e allontanandosi.
Mira strinse forte i pugni, stampandosi sulla faccia un falso sorriso: Olimpia sapeva benissimo che lei aveva un debole per lui. Lo sapeva perché lo aveva confessato a entrambe le principesse in una sera di pettegolezzi... ma loro l'avevano capito molto tempo prima: quando lui era nei paraggi, Mira diventava una vera pasticciona e arrossiva di continuo, abbastanza perché le sue amiche del cuore capissero che aveva una cotta per lui.
Non bastava che Luke non le rivolgesse nemmeno uno sguardo. No, lui doveva fare la corte alla principessa Olimpia, che oltre ad essere bellissima, intelligente e interessante era anche fidanzata.
Mira impedì alle lacrime di salirle agli occhi e si sforzò di sorridere ad Olimpia, che le era appena sfilata davanti tra le braccia del suo biondo cavaliere.
Per sfuggire almeno un po' a quella vista dolorosa, la ragazza uscì nel giardino e si sedette su una delle tante fontane che costellavano l’immenso parco attorno al castello. Guardò la propria immagine riflessa e una lacrima cadde ad increspare l’acqua.
Che non fosse bellissima lo sapeva, ma era certa di avere così tante qualità da essere certa che non sarebbe rimasta sola per sempre.
Sì, forse era noiosa, timida, magari non molto spiritosa… ma era anche una persona gentile e premurosa, che si preoccupava tanto per gli altri. Poteva il suo aspetto non molto appariscente impedirle di trovare qualcuno che notasse il suo animo gentile?
In quel momento una mano si posò sulla sua spalla e Mira si voltò, sussultando.
- Perché piangi, bambina? - Disse la donna alle sue spalle.
Era alta e bruna, con i capelli che scivolavano sull’abito viola e porpora che portava e una corona d’oro e ametiste sul capo.
- Io… n-niente. -
- Sei la dama di compagnia delle principesse, vero? -
- Come lo sapete? -
- Oh, io so molte cose. - Disse la donna con un sorriso materno, sedendosi vicino a lei. - Per esempio so che niente è come sembra. -
Mira batté le ciglia, senza capire.
- In che senso, scusate? -
- So che sei innamorata del giovane che danza con la figlia del re. -
Mira avvampò: era così evidente?
- E so anche che soffri del fatto che tutti vedano il tuo aspetto e non il tuo cuore. So che ti ferisce il sentirti invisibile e so che ti sembra ingiusto che Arianna e Olimpia siano piene di corteggiatori solo perché sono tanto carine. -
- Come fate a sapere tutto questo? - Ripeté Mira.
- Lo so e basta, cara. - Disse la donna, scostandole i capelli dal viso con un gesto gentile. - E posso anche aiutarti. Ti piacerebbe che la gente vedesse te e le tue amiche per quello che siete e non per come apparite? -
- In che senso? -
- Nel senso che, se vuoi, da domani la gente che vi guarderà vedrà un aspetto fisico che corrisponde al vostro animo. Quindi chi è buono sarà bello, chi è antipatico o cattivo sarà brutto. -
Mira guardò la donna in quegli occhi color indaco che la fissavano sorridenti: poteva davvero succedere una cosa del genere? Sarebbe stata l’occasione di dimostrare al mondo quello che lei era davvero!
- E cosa vuoi in cambio? - Chiese Mira, cercando di convincersi che non poteva essere possibile
- Cosa voglio? Niente. Le persone che ti vogliono bene non vogliono niente in cambio. -
- E come faccio ad accettare? -
- Basta che tu lo desideri, cara. Desideralo intensamente e domattina tutto sarà diverso. -
- Mi prendi in giro. -
- Liberissima di crederlo, non ti obbligherò a fidarti di me, è una cosa che devi decidere tu. Ora è meglio tornare alla festa, si accorgeranno presto della nostra assenza, bambina mia. -
Mira annuì. Seguì la donna nella folla della sala da ballo e appena dentro la vide sparire tra la gente che danzava.
- Mira! Dove ti eri cacciata? - Esclamò Arianna, avvicinandosi a lei.
- Ero fuori a parlare con una donna… -
- Hai visto mia sorella? È sparita! -
- Sparita? -
- Sì, Mark la sta cercando, vorrebbe salutarla prima di andare via… ah, eccolo lì! -
In effetti Mark stava venendo verso di loro. Si inchinò ad Arianna e scoccò un sorriso gentile a Mira.
- Io devo andare, principessa. Salutatemi vostra sorella, spero solo che si senta bene. - Disse Mark.
- Vi faremo avere sue notizie, principe Mark. Buonanotte. -
Mark fece un altro inchino e uscì sorridendo, seguito dai suoi amici e dalla scorta.
Lentamente la gente tornò a casa, e a una certa ora l’araldo annunciò che la famiglia reale si ritirava, segno che tutti gli ospiti rimasti erano invitati a tornare ai loro palazzi.
Mira vide Olimpia accanto ai genitori come se non si fosse mai allontanata e fece di corsa la strada verso la loro stanza, curiosa di sapere dov'era finita. Quando entrò nella camera delle principesse vide Arianna che si spazzolava i capelli seduta al suo tavolino da toeletta, mentre Olimpia, ancora vestita, le parlava emozionata.
- Mira! Finalmente sei qui, ascolta, ci sono grandi novità! -
- Mark ti cercava, sei scomparsa a un certo punto. -
- Oh, taci un momento, lasciami raccontare. - Disse Olimpia.
- Ha baciato Luke. - La anticipò Arianna, che forse non sopportava più le scene della sorella.
Mira sgranò gli occhi, mentre Olimpia gridava dato che Arianna le aveva tolto tutta la suspense.
- Hai baciato… Che cosa? - Gridò Mira.
- Siediti e ascolta. - Disse Olimpia, spazientita, togliendosi la tiara e iniziando a spogliarsi per mettere la camicia da notte.
Dopo aver ballato con Luke, Olimpia era uscita nel giardino: avevano passeggiato a lungo, chiacchierando, poi lei gli aveva detto di portarla dove voleva.
Lui allora l’aveva guidata sotto uno dei grandi aceri del giardino, si era accertato che nessuno fosse nei paraggi e l’aveva baciata.
Mira si sentiva il cuore sanguinare, mentre la sua amica raccontava della serata passata con il bellissimo cavaliere. Lei non sarebbe mai stata baciata da Luke: Luke non l'avrebbe nemmeno mai notata.
Mira chiuse gli occhi e le sembrò che un coltello le si fosse piantato tra le costole, mentre Olimpia diceva che presto l’avrebbe rivisto.
- Mark aspetta tue notizie. - Mormorò Mira alla fine, quando riuscì a riconquistare la voce.
- Oh. Già, vado subito a scrivergli due righe, così le affido al corriere che parte domattina. Oh, ma quanto è bello Luke? - Esclamò la ragazza, mettendosi allo scrittoio dopo aver fatto una piroetta.
Mira diede la buonanotte, tornò nella sua stanza dove si rannicchiò sul letto con la candela spenta e le tende tirate: quella sera non aveva voglia di leggere.
Si tirò le coperte fin sul collo e abbracciò stretto stretto il cuscino. Strizzò gli occhi, cercando di dominare il dolore che le dava l’essere sempre sola e invisibile e l’immagine della donna dolce e sorridente che le aveva parlato nel giardino si fece largo tra i suoi pensieri.
Aveva detto che bastava desiderarlo ardentemente, no?
Mira prese un gran respiro e prese la sua decisione: voleva che il suo sogno diventasse realtà.
Voleva che tutti potessero vedere il suo animo e non il suo aspetto.
   
 
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