Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: TheBlack    08/09/2012    0 recensioni
Una ragazza.. ritornata nel suo mondo infantile per colpa di un incantesimo, rimane bloccata in quella che lei stessa prima definiva "solo un età in cui si può piangere per avere qualcosa" .. prima.. ma.. questa sua "avventura".. la lotta contro l'incubo della sua vita, e la lotta del suo cuore, conteso tra due ragazzi.. riuscirà a farla cambiare? e lo farà in meglio? oppure no?
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza
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< Svegliati, my secret love.. > chi era? il ragazzo che chiunque avrebbe voluto, e non solo come sveglia mattutina.. Lui era mio fratello, Mark Handler, un famoso cantante, dolce, simpatico, alto, dai capelli castani, con un lungo ciuffo/ frangia, dal fisico snello e tonico, dai grandi occhioni azzurri.. insomma, perfetto! ma alla sua dolcezza risposi con uno sbadiglio a ippopotamo, e sentì un flash.. oh, ecco un vizio di Mark: scattare foto, sempre, in ogni occasione, ovunque a chiunque! e specialmente a me, aveva il computer pieno delle mie foto! Ehh quando una nasce perfetta.. E lui esclamò < Sei la mia modella > e mi schioccò un bacio in fronte.. Il solito insomma..Intendiamoci, non è che non mi piacessero tutte quelle attenzioni.. ma un pò ormai mi avevano stancata. Mark mi aveva perfino dedicato una delle sue canzoni, " The moment when you born" sembrava l'avesse fatto apposta.. io avrei dovuto ucciderlo quando potevo farlo, quando era debole, proprio come aveva fatto lui con me. fortunatamente mio fratello riuscì a distrarmi dai miei pensieri, guardandomi con un espressione che andava dal torvo allo stupito < Papà, ti dico che questa bambina sta ragionando. Sul serio! > e, dopo la rispostaccia acida di mio padre, che includeva anche il fatto che era impossibile che una bambina di due anni fosse dotata di un pensiero, che comportasse poi una caterva di altri pensieri formando così quei discorsi noti come "film mentali". Mark mi prese in braccio, mi avvicinò a sè, e dise < io tanto lo so che tu stai pensando seriamente. Solo che.. ecco fammi un favore, se stai progettando la distruzione del pianeta ricorda che Mark, il tuo carissimo fratellino ti vuole taaanto bene, okay? > poi ridemmo insieme, vide l'orologio e.. < oh cazzo, devo andare alle prove, ciao baby > abbracciandomi mi rimise nella mia tana, o culla, come preferite. Quando si richiuse la porta dietro di sè, capii che c'era ancora una speranza, quel maledetto incantesimo poteva essere spezzato, finalmente! bastava che capisse che ero io! la sua sorellina diciassettenne,, l'avrebbe capito? bah.. forse si o forse no.. cercai di accantonare quel discorso, almeno momentaneamente, perchè pensai, che FORSE mio padre si era dimenticato che io TECNICAMENTE sarei dovuta andare.. < andiamo all' asilo! yee > No. No sul serio. Papà, cosa ti ho fatto di male?! inizialmente rifiutai categoricamente, ma dopo avermi promesso un gelato, le patatine, e le letterine di legno, accettai, anche se a malincuore.. cominciava un incubo, che non avrei mai più dimenticato.
  
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