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Autore: tomboy    08/09/2012    4 recensioni
Hai ancora sul viso le tracce di tempera blu del mio bacio.
Genere: Horror, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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cade la neve 2
Il bacio blu

La tristezza ti ha colta impreparata un'altra volta eh?
Sei lì distesa a terra, ti stringi le mani al petto, rabbrividendo, ma subito dopo irritata da questa tua debolezza ti obblighi a tenerle distese lungo i fianchi, come se fossi una barbie.
Hai ancora sul viso le tracce di tempera blu del mio bacio.
Mi sono avvicinato a te, ti ho abbracciata, ma tu sei rimasta rigida fra le mie braccia, come un cadavere.
Le tue lacrime mi hanno bagnato la schiena, i tuoi singhiozzi hanno riempito il silenzio, ma non c'è stata alcuna tua parola a rassicurarmi, a dirmi che va tutto bene.
No, non ce la faccio a vederti così, io... io non sono forte come te ...
Così come sempre mi sono rifugiato nel mondo dei colori, afferro gli unici due tubetti rimasti, senza smettere di tenere i miei occhi fissi nei tuoi, raccolgo un pennello con l' altra mano.
Verso il contenuto dei tubetti a terra, senza guardare, comincio a mescolare i colori, finalmente traccio la prima pennellata sulla tua pelle, è rossa.
Comincio a tremare convulsamente, guardo terrorizzato i tubetti di colore che ho mescolato, sono il giallo e il blu, come mai la chiazza sul pavimento è rossa? Perchè stai continuando a singhiozzare immobile?
All' improvviso ritorno bambino, mi appare l' immagine di mia mamma che cadeva a terra, io la scuotevo e scuotevo ma lei non rispondeva, poi all' improvviso lei cominciava a tremare sempre più violentemente, si dimenava e mi colpiva con calci e pugni, infine strizzava gli occhi e e fissava il vuoto prima di ritornare normale. Alla fine mi guardava sempre con gli occhi terrorizzati e mi abbracciava piangendo, poi un giorno quelle convulsioni durarono più di cinque minuti, la mamma tornò normale, ma non respirava bene, mi disse di chiamare l' ambulanza, lo feci, ma arrivarono troppo tardi.
E ora a tremare sono io.
Il mio corpo si muove da solo, fa quello che vuole, solo la mia mente è come sempre, ma devo stare calmo, com' erano i numeri in tedesco? Ok allora, eins, vedo il tuo corpo ricoperto di tempera rossa, zwei, scorgo gli occhi di mia madre, drei,  la tempera è il tuo sangue, vier, il mio pennello continua a dipingere da solo, funf, a ogni pennellata i tuoi occhi soffrono, sechs, il braccio mi brucia all' improvviso, sieben, ti alzi in piedi di scatto, acht, il sangue viene risucchiato dal tuo corpo, neun, i tuoi occhi non sono più i tuoi occhi, zehn, il tuo sorriso non è più il tuo sorriso, elf, ti avvicini con il pennello intinto di rosso, zwolf, mi dipingi tutto il corpo, dreizhen, non tremo più, sono rinato.
Ti prendo in braccio e in un attimo salto giù dal tredicesimo piano.
Siamo di nuovo assieme, questa volta per sempre.

Angolo dell' autrice
Alla fine decisamente sono caduta nell'horror. Il bello è che l' idea di partenza era scrivere un racconto d' amore delicato ... a quanto pare la mia mano non segue il mio cervello.
Comunque sono arrivata fino a dreizhen (13) perchè nella simbologia il numero tredici significa morte, rinascita, trasformazioni.
Che ne pensi? Accetto molto volentieri consigli.


  
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