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Autore: Lily Juvenile    08/09/2012    5 recensioni
[Powerpuff Girls Z]
Storia sospesa per revisione. Gli aggiornamenti riprenderanno il prima possibile.
Tre ragazzi...
Tre ragazze...
Una lotta tra il Bene e il Male...
Sei vite che si intrecciano...
Tre amori che nasceranno...
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dolly/Miyako Gotokuji/Rolling Bubbles, Lolly/Momoko Akatsutsumi/Hiper Blossom, Molly/ Kaoru Matsubara/Powered Buttercup, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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                              L’inevitabile
 
 
                                    Capitolo 1
 
           Le Powerpuff Girls e i Rowdyruff Boys
 

La classe sedeva ai banchi mentre la professoressa fissava i ragazzi minacciosamente, durante la verifica.
Una ragazza dai capelli corvini tagliati a caschetto si sporgeva leggermente dal suo banco e fissava con i suoi vitrei occhi verde prato il foglio della sua compagna, che scriveva in fretta le soluzioni dei problemi matematici.
La compagna si lisciò i lunghi capelli rossi raccolti in una coda alta, dove, al posto dell’elastico, aveva usato per legarli un enorme fiocco rosa acceso.
-Molly, lo sai che non si può copiare!- sussurrò la rossa alla ragazza che la stava copiando.
-Eddai, Lolly, non se ne accorgerà nessuno. Fammi copiare alcuni esercizi che mi accontento del sei! E poi non vorrai mica che copi da Dolly, vero?- Molly indicò una ragazza bionda con i codini alla sua sinistra, che scarabocchiava sul compito frasi senza senso e assurdi disegnini di polipi violetti.
Dolly alzò i suoi grandi occhi azzurri, sorrise alle compagne e torno a disegnare.
Lolly alzò gli occhi al cielo.
-D’accordo.- sussurrò a Molly. La mora si specchiò nei bellissimi occhi rosa di Lolly e ghignò, poi tornò a scrivere.
Intanto Dolly, che aveva finito di scarabocchiare il compito, estrasse un astuccio color crema e cominciò a tirare fuori i suoi preziosissimi flaconi di smalto, per decidere quale colore si abbinava meglio a quello che indossava. La professoressa, intanto, si era messa a leggere il nuovo numero di Gossip Girl e si era addormentata. Gli studenti, approfittando di quell’occasione irripetibile, si divertivano a sparare pezzetti di carta con le cerbottane o facevano la guerra con i fogli di carta appallottolati, strappati dai libri di testo. Nonostante tutto la professoressa non si svegliava.
Dolly iniziò a mettere in ordine i suoi trenta flaconi di smalto, a partire dai colori forti, gli smalti ad acqua, i glitterati, quelli resistenti all’acqua e colori  fluo, tutto mettendoli in ordine alfabetico.
Dopo un quarto d’ora decise di mettere l’azzurro cielo glitter, che si intonava con la maglietta smanicata azzurra con i brillantini, la gonna jeans le zeppe blu jeans, i suoi preferiti. D’altronde lei adorava il blu.
Svitò il tappo e prese il pennellino. Lo immerse ma sul pennellino non c’era ombra di smalto azzurro cielo glitterato.
Dolly sgranò gli occhi, il suo smalto preferito era finito proprio quando ne aveva bisogno, d'altronde l’aveva messo e rimesso almeno tre volte al giorno quella settimana.
La bionda, contro voglia, optò per il celeste scuro glitter, simile al blu jeans delle scarpe.
Rimise dentro gli smalti e prese un altro astuccio, rosso questa volta, da dove estrasse il suo lucidalabbra preferito, al mirtillo, di colore azzurro.
Frugò dentro l’astuccio rosso, dove vi era la sua collezione di lip-gloss colorati.
Dolly prese il pennellino e si spalmò la sostanza vischiosa sulle labbra, sentendo il profumo del mirtillo. Rimise a posto l’astuccio e iniziò a osservare i suoi compagni di classe che facevano la guerra con palline di carta e cerbottane. L’unica non coinvolta era Lolly, che era impegnata nel compito di matematica, incurante della confusione.
Lo sguardo di Dolly si spostò su una ragazza mora che, in piedi su un banco, sparava con la cerbottana pezzetti di carta impregnati di saliva, che colpivano i ragazzi e le ragazze vicino.
“Che schifo” pensò, ma non aveva ancora terminato il pensiero che una pallina la colpì proprio in mezzo alla fronte.
L’urlo della ragazza fece ammutolire l’intera classe.
Lolly smise di scrivere e corse in aiuto dell’amica. La rossa prese un fazzoletto e lo strofinò sulla fronte di Dolly, che aveva iniziato a tremare e a lanciare urli isterici.
Un gruppo di ragazzi ridacchiava. Con loro si trovava anche Molly, l’artefice del lancio sulla fronte della bionda.
All’improvviso le cinture di Lolly, Dolly e Molly iniziarono a brillare e Dolly si dimenticò quasi del tutto della pallina di carta. Poi, senza che nessuno se ne accorgesse, sgattaiolarono fuori.
-Questa me la paghi.- sussurrò Dolly a Molly.
Sulla soglia Lolly fermò tutte.
-Cosa facciamo con lei?- Lolly indicò la prof. addormentata.
-Non preoccuparti.- disse Molly. –Nel suo caffè c’era del sonnifero. Dormirà più o meno per altre tre ore.- la mora fece l’occhiolino e le tre uscirono in fretta.
 

Brick sorvolava la città in silenzio. Il ragazzo volava sopra la città osservando gli uomini mortali nella loro routine. Intravide un bellissimo negozio sportivo e quella sembrava l’occasione ideale per un bel furto. Brick tornò indietro e vide che Boomer e Butch erano ancora seduti sul tetto di un palazzo, a deridere i mortali.
-Ragazzi, ho trovato un negozio sportivo, l’ideale per un furto. Ci state?-
I ragazzi ghignarono. Brick si scompigliò i folti capelli rosso fuoco e si mise il suo inseparabile cappellino rosso, con la visiera rivolta all’indietro.
Butch si scostò il ciuffo di capelli neri dal viso che gli ricopriva perennemente l’occhio destro, ma i capelli ritornarono al loro posto iniziale.
Il biondo si avvicinò a Brick.
-Dove si trova, Brick?-
-Proprio di fianco al centro commerciale, Boomer. Andiamo.-
I tre ragazzi si librarono in volo e si diressero verso il negozio di sport. Appena atterrati Boomer rivolse lo sguardo verso il vetro e lo sciolse con la vista laser, riducendo il vetro in una poltiglia incandescente.
Appena entrati, il commesso gridò e si nascose dietro la cassa.
Butch iniziò a esaminare il luogo: era un luogo enorme, i muri di piastrelle bianche erano decorati con dei mosaici che rappresentavano atleti che facevano sport a seconda del reparto in cui si trovavano.
Il soffitto era altissimo e pendevano enormi lucernari, che illuminavano il negozio.
Boomer e Brick si alzarono in volo e Butch li seguì. Intanto i clienti avevano cominciato a uscire e a gridare.
Butch si diresse verso il reparto football dove il muro era decorato con il mosaico di un giocatore di football che correva.
Butch spinse via i clienti e, sempre volando, iniziò a rovistare fra la cesta dei palloni, dopo di che rovistò fra gli appendiabiti e le divise.
Boomer era al reparto tennis dove il mosaico rappresentava il grande tennista Raphael Nadal intento a giocare una partita.
Il biondo prese una racchetta da tennis e si avvicinò al banco dove vendevano le palline da tennis. Boomer aprì le confezioni da sei e cominciò a tirare le palle ai clienti, che cercavano di proteggersi e di scappare. Quando tirò tutte le palline rovistò fra le magliette, lanciandole in aria o incenerendole con la vista laser.
Brick, invece, si era diretto nel reparto baseball e frugò fra le divise, poi prese le palline da baseball e, con le mazze di ferro, le tirava alla cieca, colpendo manichini e clienti.
I tre, poi, si ritrovarono nel reparto basket e lanciavano palle da basket dappertutto e, nel reparto pallavolo, si divertivano ad arrotolare alcuni bambini nelle reti. Stavano per dirigersi nel reparto corsa quando qualcuno entrò dalla porta.
-Fermi Rowdyruff Boys!
Erano tre ragazze: la prima aveva lunghissimi capelli rossi, raccolti in una coda alta con un enorme fiocco rosa e dei bellissimi occhi rosa che fissavano i ragazzi.
La seconda aveva la pelle lattea e due codini biondi le incorniciavano il viso. I suoi occhi azzurri riflettevano la luce dei lucernari.
La terza aveva i capelli corti a caschetto, neri come la pece, molto disordinati. I suoi occhi verdi fissavano minacciosi Brick, Boomer e Butch.
Tutte e tre le ragazze erano vestite uguali: indossavano un vestitino corto, un po’ sopra le ginocchia e una giacchetta corta, smanicata, con ricamato dietro un cuore. Alle mani avevano dei guanti neri, con le dita tagliate e le scarpe chiuse. Portavano degli orecchini a perla bianchi e, per finire, indossavano una cintura bianca con delle pietre rosa, azzurre e verdi, mentre al centro ce ne era una grossa con una P al centro.
Ognuna però aveva il suo colore, la rossa portava il completo rosa, la bionda lo portava azzurro e la mora verde.
-Ma guarda chi si rivede! Le Powerpuff Girls, Blossom, Bubbles e Buttercup!- disse Brick, con un ghigno sulla faccia.
-Sì, e siamo qui per fermarvi!- disse Blossom.
-Vedremo!- risposero in coro Brick, Boomer e Butch. Detto questo i tre uscirono volando e si dispersero in tre direzioni.
-Io seguo il Rosso, tu, Bubbles, il Blu e tu, Buttercup, il Verde.- disse Blossom.
Buttercup e Bubbles annuirono e si lanciarono all’inseguimento.
 
Lolly, Dolly e Molly poterono finalmente tornare a casa. Dopo due ore di lotta avevano smesso di essere Blossom, Bubbles e Buttercup, le Powerpuff Girls, e riposarsi.
Le ragazze si diressero verso la casa del Professor Utonium, dove Ken, suo figlio, le accolse.
Dopo un po’ il Professor Utonium andò da loro.
-Salve ragazze. Allora qual è il problema?-
-Sono i Rowdyruff Boys. Sono diventati più attivi e combinano guai praticamente ogni giorno.- iniziò Lolly. –E poi non abbiamo tempo per fare i compiti!-
-Ormai, per colpa di quei maledetti ragazzini, non posso più andare agli allenamenti di calcio!-
-E io devo allenarmi per entrare nelle cheerleader!-
-Capisco ragazze. Non preoccupatevi, ci penser…-
Le cinture delle ragazze brillarono ancora.
-Che succede?- chiese Ken.
Il Professor Utonium si diresse verso il suo computer e accese gli schermi dove poteva vedere cosa succedeva in città.
I Rowdyruff Boys erano ancora in azione.
-Non resisto.- sussurrò Dolly.
-Vedrete, prima o poi le cose andranno meglio.-
 
 
 
 
Angolo Autrice
 
Ciaooooo! Innanzi tutto questa è la mai prima fanfic su "Altro" quindi siate buoni.
Poi ci tengo a spiegarvi alcune cose:
-“Powerpuff Girls” e “Rowdyruff Boys” sono i nomi inglesi delle Superchicche e dei Supercocchi;
-“Blossom”, “Bubbles” e “Buttercup” sono i nomi inglesi di Lolly, Dolly e Molly, così come quelli dei Supercocchi sono i nomi inglesi di Lino, Dino Mino (lo so, che nomi orrendi);
-Ho usato i nomi inglesi per far avere a Lolly, Dolly e Molly un’identità segreta;
-Lolly (o Blossom) ha chiamato Brick, Boomer e Butch “il Rosso”, “il Blu” e “il Verde” perché le Powerpuff Girls (o PPG) non conoscono il vero nome dei Rowdyruff Boys (o RRB) per ragioni che scoprirete più avanti.
Non avete capito qualcos’altro? Ditemelo eh! Comunque vi avverto che metterò presto una fanfic su A Tutto Reality/Total Drama quindi se vi piaccio seguitemi e forse, ma non vi garantisco NIENTE, posterò qualcosa su Harry Potter, magari fra un po’ e vi terrò aggiornati sulle mie nuove fanfic, così se vi piaccio leggetemi, cioè leggete le mie storie.
Un’ultima cosa: non posterò il prossimo capitolo se non avrò almeno 3 recensioni, ok? 3, capito?
Bene, kiss kiss
                                                            Stella Rubia
 
  
  
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