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Autore: Hyorangejuice    08/09/2012    5 recensioni
[Pairing: Baekyeol; Word Count:832]
Vivono in un mondo in cui ogni parolaha un prezzo.
La Fabbrica delle parole è gigantesca e spaventosa, pensò Chanyeol mentre stringeva forte la mano di sua mentre attraversava la strada. Aveva cinque anni e mai in vita sua aveva detto una parola. Sua madre gli aveva in qualche modo spiegato che le parole costavano soldi e loro non ne avevano. Chanyeol seguiva le volute di fumo che uscivano dalle ciminiere della fabbrica e strinse ancora di più la presa sulla mano di sua madre.
Il silenzio sembrava più pesante e spaventoso intorno alla fabbrica.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Partiamo col dire che l'idea non è mia, ma l'ho presa da un libro di favole che si intitla, appunto, La Fabbrica delle Parole. La storia si svolge in un mondo immaginario in cui si deve pagare per ciascuna parola, più le parole sono comuni, più sono costose. Tutto qui. 
Buona lettura!
Questa è una traduzione, potete trovare l'originale qui e qui.




 
La Fabbrica delle Parole.

 


La Fabbrica delle parole è gigantesca e spaventosa, pensò Chanyeol mentre stringeva forte la mano di sua madre mentre attraversava la piazza. Aveva cinque anni e mai in vita sua aveva detto una parola. Sua madre gli aveva in qualche modo spiegato che le parole costavano soldi e loro non ne avevano. Chanyeol seguiva le volute di fumo che uscivano dalle ciminiere della fabbrica e strinse ancora di più la presa sulla mano di sua madre.

Il silenzio sembrava più pesante e spaventoso intorno alla fabbrica.

 

 

Aveva dieci anni quando, giocando, trovò una Parola Perduta dietro un cassonetto della spazzatura in un vicolo buio. Era un 'Astrolabio', non sapeva che cosa significasse di preciso, ma la prese comunque, mettendola al sicuro nella tasca del suo cappotto.

Non era poi così strano, Chanyeol scoprì presto, trovare delle Parole Perdute, alcuni avevano così tante parole che potevano permettersi di buttarne via una o due, quelle che sembrano inutili, come 'Ciliboria' o 'Desueto'.

Chanyeol prende tutte le Parole Perdute che riesce a trovare e le nasconde sotto il suo cuscino.

Tratta quelle Parole Perdute come fossero il suo più grande tesoro e aspetta il momento giusto per riuscire ad usarle.

 

 

Byun Baekhyun viveva al terzo piano, nello stesso condominio in cui viveva Chanyeol, suonava il piano e la sua famiglia poteva permettersi parole come 'Ciao' e 'Oggi', ma Baekhyun non ea il tipo da usare le Parole con leggerezza, preferiva altri modi di esprimersi.

Non era disposto a pagare per le Parole.

Era la sua piccola ribellione. E la musica era la sua arma.

 

 

Chi ha bisogno di parole quando puoi suonare il piano come Baekhyun suona il piano?, pensò Chanyeol una sera mentre nella sua testa risuonava la dolce melodia che era Baekhyun.

 

 

Chanyeol ascoltava sempre Baekhyun suonare il piano. Si sedeva sulle scale tra il secondo e il terzo piano alle quattro in punto, chiudeva gli occhi e si godeva il viaggio. Era come ascoltare l'anima di Baekhyun. Era colorata, brillante, a volte un po' troppo frettolosa, troppo esigente, troppo arrabbiata, ma comunque meravigliosa.

E Chanyeol se ne innamorava ogni giorno di più.

 

 

Era inverno, era tardi e Chanyeol avrebbe già dovuto essere a casa. Corse attraverso la piazza, ma si fermò di fronte ai cancelli della Fabbrica. Era ancora enorme e scura, ma penrò alla musica di Baekhyun e non la trovò così spaventosa.

Quando tornò a casa vide Baekhyun seduto sugli scalini di fronte alla porta di ingresso insieme a Yong Soo, il ragazzo che viveva due piani sotto di lui.

 

 

Yong Soo era così ricco che si poteva permettere intere frasi, sputava parole come nulla fosse.

Tutti lo invidiavano, ma Chanyeol aveva sempre pensato che non fosse altro che uno stupido figlio di papà.

Rimase a guardare come Yong Soo rideva parlando con Baekhyun e una fitta lo colpì al cuore, e poco aveva a che fare con l'invidia, era puro dolore e disperazione, perchè era ben consapevole che non avrebbe mai potuto dare a Baekhyun più di qualche Parola Perduta che non aveva neanche un senso.

Si sentiva impotente.

Ma Baekhyun sembrò sentire lo sguardo di Chanyeol su di sé e alzò la testa.

Quando i loro occhi si incrociarono Chanyeol si sentì sul punto di piangere, ma Baekhyun gli sorrise, sorrise solo per lui e Chanyeol ricambiò.

 

 

 

Quella sera Chanyeol sentì Baekhyun suonare, era una melodia nuova, così dolce che fece battere il cuore di Chanyeol appena un po' più veloce.

Aveva il sapore del primo amore.

Nonostante il freddo Chanyeol aprì la finestra della sua stanza e lasciò entrare la muscia, lasciò entrare Baekhyun.

Chaneyol voleva credere che Baekhyun stesse suonando solo per lui.

 

 

Doveva succedere prima o poi.

Chanyeol avrebbe dovuto aspettarselo, ma assistervi era tutt'altra cosa.

Stava correndo sulle scale, rientrando a casa dopo alcune commissioni per sua madre, quando sentì le tre Parole più costose che uscivano dalla Fabbrica 'Io ti amo'

Alzò gli occhi e vide Yong Soo sulla sua porta di casa, di fronte a lui c'era Baekhyun.

Chanyeol avrebbe voluto urlare, ma non aveva parole che potessero competere con quello, le sue erano tutte scadenti e strane e inutili, proprio come lui.

 

 

 

 

 

Chaneyol corse sugli scalini che lo separavano da casa sua saltandoli a due a due, una volta in casa sbatté la porta alle proprie spalle.

Rimase lì, in piedi nella penombra dell'ingresso, col respiro affannato.

Poteva davvero lasciar perdere così, senza neanche provare?

Prese un bel respiro e aprì la porta.

Baekhyun era lì in piedi, con le sue belle, perfette, magiche mani nascoste nelle tasche dei jeans.

E Chanyeol sentì la gola chudersi mentre il suo stomaco sembrava fare salti mortali e il suo cuore cercava letteralmente di darsi a Baekhyun.

 

Fu-funambolesco...” sei la cosa più perfetta che ci sia al mondo. Disse esitando, osando speare. “Psicostasia” e mi piaci così tanto. Aggiunse sorridendo imbrarazzato.

 

 

Baekhyun rimase in silenzio per un lungo minuto guardando Chanyeol negli occhi.

Poi un sorriso apparve sulle sue labbra. Anche a me, diceva.

   
 
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