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Autore: FeIdEn91    08/09/2012    5 recensioni
Eunhyuk e Donghae volevano solo arrivare in tempo all'appuntamento con gli altri Super Junior...ma quando il destino è avverso, cominciano i problemi.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Donghae, Eunhyuk
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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NOTE DELL'AUTORE: tutto quello che leggerete è tratto da una storia vera. Purtroppo quelle che si sono trovate realmente in questa situazione, siamo state io e una mia amica...così mi è venuta la fantasia di scrivere una One-Shot per illustravi la drammaticità dell'accaduto xD buona lettura ^^



UNA STORIA TRISTE

 
Era una bellissima giornata di sole.
L’estate proseguiva calda e tranquilla, e quel giorno era particolarmente afoso e umido.
Dopo una mattinata trascorsa in spiaggia, Eunhyuk e Donghae erano tornati a casa loro verso l’ora di pranzo, avevano mangiato d’avanti alla tv, lavato le stoviglie, spazzato il pavimento e fatto la doccia insieme.
Da quando i Super Junior si erano sciolti, loro erano una coppia affermata e affiatata, e avevano deciso di prendersi un appartamento vicino al mare per poter starsene da soli in santa pace.
Quel giorno, alcuni dei membri avevano deciso d’incontrarsi, così per parlare e ridere dei vecchi tempi insieme d’avanti a un caffè.
Eunhyuk e Donghae  avevano accettato subito l’invito, perché con molti di loro non si vedevano davvero da parecchio, e di alcuni non sapevano nemmeno che fine avessero fatto.
Così si vestirono di tutta fretta, si aggiustarono i capelli, un velo di BB Cream sul viso e si catapultarono alla fermata dell’autobus.
Purtroppo l’auto di Donghae era dal meccanico per un guasto ai freni, mentre quella di Eunhyuk l’aveva presa in prestito sua sorella per un weekend fuori città.
I mezzi pubblici, quindi, restavano l’unica ancora di salvezza e quindi non ci fu altra alternativa che prendere il pullman.
- Hyukkie, che ore sono?? – chiese il bruno sbuffando appena.
- Le 16.30, perché? – rispose il biondo, dando una veloce occhiata al suo Iphone.
- Perché l’autobus avrebbe dovuto già essere qui…arriveremo in ritardo – disse l’altro, mettendo su un tenero broncio.
- Non preoccuparti, abbiamo tutto il tempo…l’appuntamento è alle 17:15…vedrai che tra poco l’autobus arriverà e noi arriveremo in tempo – lo rassicurò il biondo, lasciandogli una carezza sulla testa.
I ragazzi aspettarono altri cinque minuti prima di scorgere in lontananza la figura del grande mezzo di trasporto.
- Guarda, è arrivato finalmente! – disse tutto contento Donghae, lasciando scappare un dolce sorriso al suo compagno.
- Che ti avevo detto? – rispose Eunhyuk soddisfatto.
L’autobus, nel frattempo, continuava ad avvicinarsi.
Avanzava, sempre più vicino, sempre di più…
Era arrivato quasi alla fermata, così i ragazzi fecero dei passi avanti per apprestarsi a salire sul mezzo ma…
L’autobus rigò dritto, lasciando i due poverini a terra.
- Ma…come…?? – cercò di dire Donghae, con gli occhi sbarrati.
- Che significa tutto ciò?? – Eunhyuk aveva un dito sospeso in aria, ad indicare il pullman che era appena andato via.
- Ci ha lasciati qui!! – il bruno trasse le sue conclusioni, scioccato.
- Non ci posso credere – continuò il biondo grattandosi la nuca.
- Ma sei sicuro che la fermata era questa? – chiese l’altro, cercando di dare risposta ai suoi dubbi.
- Si, certo che è questa! Di solito si ferma sempre qua…non è la prima volta che prendo l’autobus… - rispose Eunhyuk sconcertato.
- E quindi?? Perché è andato via?? – disse il bruno in preda all’ansia.
- Non lo so, perché…Donghae calmati!!! Troveremo una soluzione – disse Eunhyuk, afferrando il compagno per le spalle.
Donghae guardò negli occhi il suo ragazzo.
Solitamente si calmava così quando era agitato e anche questa volta funzionò.
- Cosa facciamo adesso? – chiese il bruno, preoccupato.
- Beh il prossimo autobus passa alle 17:30…
- Alle 17:30?? Ma è tardi! Non arriveremo mai in tempo…ci vuole mezz’ora per arrivare fin li! – lo interruppe Donghae.
- Lo so…ma credo che i nostri amici ci aspetteranno e capiranno la situazione, fidati di me – il biondo sorrise per rassicurare il suo ragazzo, dopo di che afferrò il suo cellulare e iniziò a scrivere un sms.
“Teuk Hyung, abbiamo perso l’autobus. Arriveremo verso le sei. Ci dispiace tantissimo. Per favore aspettateci.”
 
“Non preoccupatevi, anche gli altri faranno un po’ più tardi. Cercate di non perdere anche il prossimo. Vi aspettiamo.”
 
- Sai che ti dico? Nell’attesa, ti va un gelato? – chiese Eunhyuk al suo ragazzo.
- Oh si! – rispose Donghae, con uno strano luccichio negli occhi.
E così fecero.
Si recarono al McDonalds, si comprarono due coni alla vaniglia, si sedettero ai tavolini vicino all’aria condizionata e si gustarono i loro gelati.
Passarono un po’ di tempo a chiacchierare e, dopo essersi scambiati un veloce bacio sulle labbra, s’incamminarono di nuovo alla fermata dell’autobus, dato che mancavano pochi minuti al suo arrivo.
E l’autobus questa volta fu puntuale.
Alle 17.30 i ragazzi lo videro sbucare da un vicolo e dirigersi verso di loro.
Donghae sorrise, guardando il suo compagno, e insieme si fecero avanti per avvicinarsi al pullman.
Ma come la volta precedente, questo rigò dritto senz’affanno.
- L’ha fatto di nuovo!!!!! – gridò Donghae, in preda ad una crisi isterica.
- Che bastardo! – si limitò a dire Eunhyuk.
- Ma l’hai visto?? Hai visto che ha fatto quello stronzo di un autista?? Ci ha guardati, ha fatto l’indifferente e ci ha rimollati qui!! Ci sta trollando per caso?? – Donghae aveva perso la pazienza ormai e aveva iniziato ad urlare, incurante di essere per strada e di attirare l’attenzione su di se.
- Non ho parole…cioè, questa è la fermata esatta, lui dovrebbe fermarsi, di regola…
- Ma non lo ha fatto! Quindi due sono le possibili conclusioni…o gli stiamo antipatici, oppure, caro Hyukkie, tu ti sei sbagliato! – Donghae incrociò le braccia sul petto, stizzito.
- Basta, ne ho abbastanza di questa storia! Ora andiamo alla fermata principale e vedremo chi ha ragione! Adesso diventa una questione di principio…noi quel pullman lo prenderemo!
E così fu.
I ragazzi s’incamminarono verso la fermata principale, mettendoci dieci minuti per arrivarci.
Una volta li, guardarono gli orari nella bacheca accanto a loro e notarono che il prossimo autobus sarebbe passato alle 18:30.
Eunhyuk sospirò, riprese il cellulare e scrisse un nuovo messaggio.
 
“Teuk Hyung, mi dispiace. Credo che l’autista del bus ce l’abbia con noi. Non si è fermato nemmeno sta volta. Arriveremo per le 19.00, aspettateci.”
 
“Questa si che non me la perdo. Vi aspettiamo.”
 
I ragazzi attesero pazienti l’arrivo dell’autobus, discutendo su quanto accaduto in precedenza.
- Sta volta giuro che mi butto in mezzo alla strada e lo faccio fermare! – disse Donghae, serio.
- Non gli daremo un centesimo, così impara sto cretino! – continuò Eunhyuk, stringendo i pugni.
- Eccolo che arriva! – il bruno indicò l’autobus, deciso, e iniziò a correre verso di lui.
L’autobus si fermò per far scendere i passeggeri della corsa precedente e, appena furono tutti fuori, Donghae salì di prepotenza, sfacciatamente.
- Mi scusi, dove sta andando? – chiese l’autista.
- A Seoul! – rispose poco carino Donghae.
- Veramente adesso ho pausa, riprendo alle 19.00… - tagliò corto l’autista.
- E non possiamo salire?! – chiese Donghae          convinto.
- No, ripasso alle 19.00…nel frattempo aspettate qui. – concluse l’autista, facendo cenno al ragazzo di scendere.
Donghae, preso alla sprovvista da così tanta arroganza, scese senza fare una piega, riferendo tutto al suo compagno.
- Anche se, ti dirò…sembrava una voce conosciuta… - disse il bruno.
- In che senso?? – chiese il biondo.
- Non l’ho visto bene in faccia…aveva gli occhiali da sole e la barba…e il cappello…insomma…però la voce mi sembrava familiare…- Donghae si portò una mano sul mento.
I ragazzi si sedettero su di una panchina poco distante da li e attesero.
Quella mezz’ora volò in fretta e l’autobus tornò alla fermata.
I ragazzi finalmente salirono e presero posto, contenti di essere riusciti nell’impresa.
Arrivarono a destinazione alle 19.30.
L’autobus si fermò e fece scendere i passeggeri.
Eunhyuk andò a pagare i biglietti della corsa all’autista e lui gli disse qualcosa.
- Veramente io vi avevo visto da prima…fate un cenno la prossima volta – e si prese i soldi.
Eunhyuk  notò che sul petto della sua camicia c’era appeso un cartellino: Cho Kyuhyun.
Non badò molto a quella coincidenza, così scese e raggiunse Donghae.
Insieme s’incamminarono al bar dove li stavano aspettando gli altri loro amici.
Ovviamente non erano andati tutti all’appuntamento.
C’erano solo Leeteuk, Yesung, Sungmin e Shindong, ma tanto bastò perché si divertissero ugualmente.
Leeteuk subito chiese riguardo la loro disavventura del giorno.
Donghae ed Eunhyuk, ripensandoci e raccontando, si lasciarono scappare qualche sorriso perché quello che li era successo era veramente fuori dal comune.
Raccontarono un sacco di cose accadute durante i loro concerti, fatti esilaranti e altri anche tristi.
E poi si misero a sparlare riguardo i loro compagni.
- …e Siwon non è venuto perché sta lavorando per un film a Hollywood… - disse Shindong.
- Sapevo che ce l’avrebbe fatta, Siwon è molto ingamba – continuò Donghae.
- Deve ringraziare la sua bellezza per questo… - s’intromise Eunhyuk.
- Qualcuno forse è geloso! – rise Sungmin.
- E invece Kyuhyun che fa? Continua a cantare?? – chiese Donghae.
- Be, avevamo un album in progetto…ma poi, sapete com’è Kyu, ha litigato con la produzione, ha lasciato tutto e adesso fa l’autista di autobus…non è venuto perché era di servizio – spiegò Yesung.
Donghae ed Eunhyuk si guardarono in faccia, sbalorditi.
Kyuhyun si era preso gioco di loro…e non se n’erano nemmeno accorti.

 




  
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