Mi svegliai con la fronte imperlata di sudore,era la terza volta in questa settimana che sognai di come la mia famiglia era stata massacrata da un vampiro. Mi feci una doccia veloce e mi preparai per andare al mio nuovo lavoro.
Il mio nome è  Krystal e sono una cacciatrici di vampiri.
Quando arrivai in ufficio non c’era nessuno, il che era normale visto che lavoravamo di notte di giorno si dormiva, camminando lungo il corridoio che portava alla caffetteria notai che sulla bacheca c’era un’ annuncio che diceva che questa sera il presidente avrebbe tenuto un discorso prima di andare a caccia.
La caffetteria era un luogo tranquillo con le pareti verdi chiaro e il soffitto verde scuro come il pavimento, l’arredamento della stanza era tutto in banco, una volta provai a mettere qualcosa di colorato ma il nostro caro presidente era contrario e quindi la aveva buttato anche se secondo me se lo tiene nel suo ufficio. Il presidente dell’associazione si chiama Xavier, ha 26 anni è spagnolo, alto, muscoloso, moro e hai dei occhi color del ghiaccio ed è molto attraente, quando la mia famiglia fu sterminata da un vampiro fu lui a trovarmi e ad offrirmi il posto di lavoro avevo 15 anni, fu lui ad addestrarmi per i combattimenti con i vampiri e all’età di 17 anni cominciai a cacciare e posso dire che sono molto brava a farlo, ho ucciso all’incirca 20 vampiri in questi ultimi 3 anni.
Andai nella mio ufficio, ogni cacciatore ha una stanza dove lavora da solo e scrive i propri rapporti.
Quando entrai trovai Martin un mio collega che si era addormentato sulla mia scrivania << Martin ti conviene togliere il tuo culo dalla mia sedia prima che ti spari >> dissi.
<< ancora 2 minuti mamma >> mi rispose, presi la sedia e gliela tolsi facendolo cadere << ma che cazzo di problemi ha tu? >> disse arrabbiato massaggiandosi la testa per la botta che ha preso << io nessuno tu più tosto che cosa ci fai nel mio ufficio? >> risposi con disinvoltura mettendomi seduta al computer per scrivere il mio rapporto << ti stavo cercando ieri sera quando sono tornato dalla caccia , ma non ti ho trovato e mi sono addormentato aspettandoti >> mi disse << ok adesso te ne puoi andare ciao Martin >> dissi salutandolo con la mano, non mi piaceva Martin era un tipo strano.