And now, the end is near and so I face the final curtain.
My friend, I'll say it clear,
I'll state my case, of which I'm certain.
[Frank Sinatra; My way]
Sfiora impercettibilmente l’orlatura della bara su cui sono accomodati.
La sua prossima casa.
Porge lo sguardo su lui che sorride ambiguo.
Le dita adornate dalle lunghe unghie si intrecciano sotto al mento.
Già sa.
-Ho paura di morire.-Lo sguardo si sposta sulla mano pallida.
-Tu stessa hai detto che un giorno ci rincontreremo.-
Lei stringe un pugno e la sua voce rimbomba nella stanza.
-Se non fosse così? Se quando morirò non ci sarà più nulla? Lo sai che odio il silenzio.-
Un respiro profondo. Il silenzio trapassa lentamente le carni.
-Che tristezza sarebbe se le risa, le voci e la musica un giorno scomparissero.-
Una lacrima lotta per trovare sfogo.
-Tienilo.- dice porgendogli frettolosamente un medaglione – Ricordati di me, Undertaker.-
-Sai che i becchini non hanno una così cattiva memoria, Claudia.-
Orgogliosamente si alza in piedi fino a raggiungere la porta.
-Questo è un addio? –
- Mi rivedrai quando morirò. Quindi arrivederci.-
Esilarante.
Il mocca e il rosso ti staranno d’incanto quel giorno.