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Autore: GiadaGrangerCullen    09/09/2012    4 recensioni
Dalla storia
“Io non mi offendo mica se mi chiami James, poi dopo sette anni insieme pensavo che l'uso del cognome potesse essere abolito.”
“Sette anni di torture da parte tua, Potter!” rispose acida lei, sottolineando il cognome.
“Non mi dirai mai un sì?”
“No, è già tanto che ho accettato di uscire con te domani. Ora posso continuare a negarti tutto ciò che mi pare.”
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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 James Potter non era il tipo da compiti. Lui era più il tipo da suppliche.
Lunastorta, Remus, Remmie ti prego! E' l'ultima volta, giuro! Farò tutti i miei compiti da solo, ma volevo andare al campo di Quidditch ora. Ti prego!”
No, Ramoso, non ho intenzione di fare anche il tuo lavoro. Domani ci sarà la luna piena e io mi devo portare avanti con lo studio.”
Per favore, per piacere, per cortesia! Nemmeno Sirius li ha fatti e non posso chiedere di scrivere il mio saggio di Trasfigurazione a Peter! Ti prego! Ti supplico! Ti scongiuro!” continuò ad insistere James, ma vedendo che l'amico non cedeva si arrese. “E va bene! Ho capito! Allora andrò in biblioteca a scrivere questo tema!”. Detto così uscì dalla Sala Comune piuttosto contrariato.

Con la pergamena sul tavolo e la piuma in mano aveva scritto appena poche frasi, poi si era perso nei suoi pensieri. Fissava lo scaffale davanti a lui e scompigliandosi i capelli per passatempo, fantasticava su Lily Evans, la dolce ragazza che finalmente aveva accettato di uscire con lui: il giorno seguente sarebbero andati insieme a Hogsmeade...

Uscivano dal Castello tutti imbacuccati con sciarpa e cappello, che volavano al vento incessante. In compenso non nevicava più, anche se qualche fiocco si neve veniva alzato dai cumuli ai bordi della strada. James e Lily camminavano mano nella mano, entravano ai Tre Manici di Scopa e prendevano due fumanti Cioccolate calde. Ridevano, scherzavano, poi piano piano lui le si avvicinava, si abbracciavano, lui con il suo corpo perfetto la riscaldava, avvicinava le labbra a quelle di lei, chiudevano gli occhi, stavano per baciarsi...

 

Potter, che stai facendo?” la voce accusatoria di Lily Evans lo riportò alla realtà. Se solo avesse saputo che fantasia aveva interrotto...

Dolce Evans! Stavo pensando: non è vietato o sbaglio?”

Potter che pensa, per giunta in biblioteca. Sono sconvolta!” replicò lei. “Hai davvero un'espressione buffa quando pensi... Volevo che lo sapessi, nel caso fosse solamente un trucco per farti sembrare interessante ai miei occhi. Non so cosa me l'abbia fatto fare, ma ho accettato di uscire con te. Non serve che tu ti metta in mostra.”

Mi rincresce che tu la pensi così, pensare è una facoltà umana ed io in quanto tale...” Lily lo interruppe.

Ah, sei umano. Pensavo fossi un pavone con la Polisucco.”

Lily, sei sempre così dolce.” fece lui sarcastico. “In realtà pensavo a come baciarti domani.”

Scordatelo, Potter! E tu non hai il permesso di chiamarmi per nome!”

Io non mi offendo mica se mi chiami James, poi dopo sette anni insieme pensavo che l'uso del cognome potesse essere abolito.”

Sette anni di torture da parte tua, Potter!” rispose acida lei, sottolineando il cognome.

Non mi dirai mai un sì?”

No, è già tanto che ho accettato di uscire con te domani. Ora posso continuare a negarti tutto ciò che mi pare.”

James si alzò, e si avvicinò a lei con fare seducente. Allungò la mano per toccare i capelli della ragazza, che si scostò prontamente. Poi le sussurrò in un orecchio: “Lily, non sono il tipo che accetta una sconfitta. Mi dirai un sì, oggi. Non puoi resistermi.”

Hai ragione, non posso resistere. Avrai il tuo sì.” disse, abbassando il tono di voce e avvicinandosi al ragazzo, che sorrise a ventotto denti, perché quelli del giudizio non gli erano ancora cresciuti.

Chiuse gli occhi e sussurrò: “Allora non resistere.” Poi fu Lily a sorridere.
Un sonoro schiocco.

Ahia! Ma sei impazzita?!” esclamò James, massaggiandosi la guancia colpita dalla sberla della ragazza.

Ho detto che non riuscivo a resistere, quando fai così mi viene una voglia matta di prenderti a schiaffi.” sentenziò lei soddisfatta.

Sei perfida, Evans.”

Vedo che sei tornato al cognome, James?”

Mi hai chiamato James?” fece lui incredulo.

È il mio sì di oggi. Scordatene altri per un anno intero!” sorrise. “Continua pure a chiamarmi Lily.”

Oh.” sospirò lui un po' deluso.

Ora cosa c'è?”

No, niente, sono felice. E' solo che speravo un tuo sì per la domanda che stavo per farti adesso.”

Cioè?”

Volevo che mi facessi i compiti.”

Lily rise e salutandolo con la mano uscì dalla biblioteca. James riprese in mano la piuma, deciso a fare seriamente il suo tema, ma intanto sorrideva: l'aveva chiamato James.










Salve! Una piccola One-Shot sulla mia coppia preferita! 
Spero che sia di vostro gradimento.
GGC :)
 

 
   
 
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