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Autore: emme30    09/09/2012    12 recensioni
Raccolta di Daddies!Seblaine per la Seblaine Week organizzata su tumblr.
#1 Ricordi della Dalton; #2 Litigi; #3 Troppo vecchi per certe cose; #4 La popolarità non fa bene alla famiglia; #5 Il discorso del Diploma; #6 Addio Papillon; #7 Bwein e Scebascia
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Daddies!Seblaine'
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Papà Bwein e Papà Scebascia.

 

Sebastian stava versando il succo di frutta nel biberon, quando sentì la porta di casa chiudersi e la voce di Blaine chiamarlo dall'entrata. Sorrise tra sé e sé ma non rispose, avvertendo i passi del marito avvicinarsi alla cucina dove si trovava per preparare la merenda per Tommy.

Rimase fermo immobile, fino a quando non sentì le mani di Blaine appoggiarsi sui suoi fianchi e le sue labbra sul collo.

Ciao, mio bellissimo marito,” sussurrò contro il suo orecchio, prima di lasciargli un piccolo bacio sul collo.

Sebastian ridacchiò e si voltò con il biberon in mano per catturare le labbra del marito tra le sue.

Bellissimo e affascinante, aggiungerei,” commentò una volta staccato da lui.

Blaine rise, allentandosi i bottoni della camicia. “Oh scusa! Quel particolare chissà come mai me lo dimentico sempre.”

Non va bene! Si vede che la paternità mi fa male, mi trovi ingrassato per caso? Mi sento così gonfio!”

Blaine non riuscì a trattenere una fragorosa risata al commento di Sebastian e si avvicinò a lui per guardarlo sornione. “Sei un cretino, ma sei sempre bellissimo ed estremamente affascinante. Lo sai che la paternità ti dona.”

Sebastian ridacchiò divertito da quello scambio di battute e baciò Blaine ancora una volta, accarezzandogli la guancia con la punta delle dita.

Meno male, pensavo di doverti dimostrare che papà sexy posso essere.”

A proposito di papà sexy... che fine ha fatto Tommy?”

In salotto, circondato dai giochi che gli ha comprato tuo fratello. Ma, seriamente, non pensavo lavorasse in un negozio di giocattoli adesso.”

Infatti non ci lavora,” disse Blaine, avvicinandosi al frigo per bere un bicchiere d'acqua mentre Sebastian agitava il biberon. “Gli piace solo viziare il suo unico nipote.”

Beh meno male, quei giochi gli dureranno fino alle elementari,” concluse Sebastian, prima di avviarsi nel soggiorno.

Sorrise quando vide il suo bambino seduto sul pavimento circondato da una miriade di lego colorati, intento a collocarli l'uno sull'altro per costruire chissà cosa. Si fece spazio tra i giochi e gli porse il biberon, che lui afferrò subito e si mise in bocca, ciucciando il succo di frutta.

Sebastian gli appoggiò una mano sulla schiena e la coccolò piano, guardandolo bere senza neanche fermarsi per respirare.

Piano, non tutto insieme, poco per volta,” gli sussurrò quando vide che quasi si stava strozzando con la bevanda. “Ma quanta sete che avevamo,” aggiunse, non appena Tommy smise di bere e gli porse di nuovo il biberon.

Ne vuoi ancora?” chiese, sentendo Blaine scendere le scale e pulendogli le labbra sporche con un fazzoletto. Lui fece di no con la testa e tornò a prestare attenzione ai lego sul pavimento, fino a quando Blaine non entrò nella stanza.

Ehi, cucciolo!” esclamò teneramente, sistemandosi accanto a Sebastian sul pavimento. “Cosa costruisci?”

Tommy balbettò qualcosa di incompiuto indicando la costruzione colorata che aveva davanti, facendo ridacchiare divertiti i due uomini; poi, Sebastian accorse in suo aiuto.

Ma non lo vedi, papà? E' una torre!”

Oh, è vero. Ma che bella questa torre, Tommy!”

Il bambino rise contento e battè le mani, guardando i genitori sorridere orgogliosi; poco dopo, tornò a prendere lego colorati dal mucchio.

Ci sono novità sul fronte parola?” chiese Blaine, appoggiando la testa sulla spalla di Sebastian.

Papà ormai lo dice bene. Insieme a qualche altra cosa, ma nulla più. Però capisce tutto eh, ho idea che non avremo davanti un chiacchierone.”

Bene, benissimo.”

E ho scoperto che il succo all'albicocca non gli piace, quindi quello me lo bevo io. Domani mattina vado a comprare quello alla pesca, lo abbiamo quasi finito.”

Blaine si voltò verso di lui per baciarlo e sorrise orgoglioso. “Il mio marito perfetto che va addirittura a fare la spesa.”

Sebastian stava per replicare e continuare il giochetto che avevano iniziato in cucina, quando la vocina di Tommy catturò l'attenzione di entrambi.

... apà!”

Entrambi sgranarono gli occhi, desiderosi di sentire di nuovo quella parola che faceva battere il cuore forte a tutti e due.

Cosa c'è, cucciolo?” domandò Blaine calmo e divertito.

Tommy indicò confuso prima lui e poi Sebastian, mordendosi un ditino. “Pa..pà... papà!” mormorò deciso, quasi ridendo cristallino.

Dicci Tommy, cosa c'è?” Sebastian non nascose un grandissimo sorriso felice, orgoglioso di quel piccolo ammasso di capelli ricci che lo chiamava papà con un sorriso grande in volto.

Papà!” disse di nuovo Tommy più convinto, ma questa volta indicò solo Blaine, dedicando a lui tutte le attenzioni possibili ed escludendo Sebastian dal suo campo visivo.

Papà... bw... bwa...” entrambi notarono che cercava di dire qualcosa, quindi rimasero zitti e lo lasciarono parlare.

Papà... Bwaa.. bwee... Bweeein.”

Blaine. Tommy stava cercando di dire Blaine.

Sebastian deglutì, guardando il marito che aveva gli occhi lucidi. “Ha... ha detto il tuo nome.”

N-no... sii deve essere sbagliato... abbiamo... abbiamo capito male... insomma... dai, tu passi con lui giornate intere ultimamente!”

Sebastian capì benissimo cosa stava cercando di fare Blaine e, se non fosse stato così amareggiato, forse avrebbe anche apprezzato quei tentativi di sviare il discorso da parte dell'amore della sua vita.

Non l'aveva mai ammesso, anche se Blaine lo sapeva benissimo senza aver bisogno di chiederglielo, ma dire che amava il suo piccolo Tommy non era assolutamente abbastanza. Da quando era nato viveva per quel bambino; era tutto il suo mondo ormai. Non riusciva ad andare a dormire la sera senza sapere che era nel suo lettino a dormire tranquillo e tutte le mattine era il primo che andava a vederlo nella sua culla. Ci era molto più attaccato che Blaine, forse perchè era stato lui a rimanere a casa subito dopo la sua nascita e a tenerlo per quell'anno e mezzo sin da quando era entrato nelle loro vite. E poco importava che non fosse il suo padre biologico: Tommy era suo e non avrebbe mai potuto amare nessun altro come amava lui, nemmeno Blaine.

E probabilmente era per quel motivo, per come era attaccato a suo figlio, che bruciava sapere che aveva detto prima il nome di Blaine del suo. Non era una cosa fastidiosa; solo che aveva sempre pensato il contrario e quel Bwein biascicato era stata quasi come una secchiata di acqua gelida in faccia.

Papà Bwein, papà Bwein!” continuava a ripetere Tommy sul tappeto, allungandosi verso il padre in questione per farsi prendere in braccio, entusiasta della nuova parola imparata.

Sebastian, io-”

Shhh, va tutto benissimo, davvero,” cercò di rassicurarlo Sebastian. “Lo so io perchè ha detto il tuo nome prima del mio.”

Guardò Blaine e gli dispiacque che si sentisse così a disagio per quella cosa che invece era bellissima; gli sorrise radioso, nascondendo un po' di quella delusione che sentiva in gola.

Perchè ha detto prima il mio nome del tuo?” chiese incerto lui.

Perchè io passo le giornate a parlargli di te. Mi sembrava anche ovvio, no?”

Gli fece un sorriso sornione prima di alzarsi e riportare il biberon in cucina, cercando di togliersi di dosso lo sguardo dispiaciuto di Blaine.

Si maledì quando fu solo, perchè cavolo cosa gli importava di uno stupido nome? Era riuscito a rovinare il momento di Blaine e non si era comportato bene nei suoi confronti. Stupido, stupido e incosciente.

Stava per voltarsi e tornare in soggiorno, quando fu sorpreso da Blaine con in braccio Tommy che gli andava incontro. Aprì la bocca per parlare ma il marito lo guardò e lo interruppe.

Tommy deve dirti una cosa. Prima sei scappato senza lasciarlo finire di parlare.”

Sebastian li guardò incuriosito ma rimase zitto, fissando Tommy e il suo sorriso a cui mancavano un bel po' di dentini.

Dai cucciolo, dì quello che hai detto prima di nuovo.”

Papà...Bwein?”

No, non Blaine. Dai, dillo.”

Il bambino sembrò capire quello che gli stava chiedendo il padre, quindi arricciò le labbra e guardò Sebastian contento.

Papà Sce... sebi.. Sceb... sceba... basc... Sescia...”

Sebastian boccheggiò, capendo benissimo la parola sulle labbra di suo figlio, e rimase in attesa che il suo balbettio prendesse una forma precisa.

Papà Scesc... scescian!”

Sebastian, dillo bene dai!” lo incoraggiò Blaine, guardando Sebastian con gli occhi che brillavano.

Papà Sceba... Scebascia.”

Blaine e Sebastian risero al buffo tentativo del bambino e si scambiarono uno sguardo pieno d'amore.

Beh, credo che più di così non riesca a dire. Insomma, non che tu abbia un nome proprio semplice, eh.”

Sebastian rise e si avvicinò a Blaine e Tommy, cingendoli entrambi in un abbraccio e sentendo le manine del figlio cercare di aggrapparsi al suo collo. Lo prese dalle braccia di Blaine e lasciò che facesse come faceva sempre: che si appoggiasse completamente alla sua spalla, toccandogli un orecchio e ciucciandosi il pollice.

Guardò Blaine e strinse suo figlio tra le braccia e, non seppe bene come, ma sentire Tommy che diceva il suo nome gli diede il coraggio di dire a Blaine quella cosa che era ormai una settimana che gli risuonava per la mente.

Blaine.”

Uhm?”

Ti ricordi quella conversazione che abbiamo fatto un paio di mesi fa?”

Uhm... non saprei... quale?”

Credo che sia arrivato il momento.”

Il momento... per cosa? Non ti seguo.”

Blaine guardò confuso il sorriso sulle labbra di Sebastian, ma una lampadina gli si accese in testa non appena si ricordò a cosa si riferisse.

Quel momento,” ripetè Sebastian.

Sei sicuro?”

Come sono sicuro che ti amo e che amo nostro figlio.”

Blaine si morse il labbro e si alzò sulla punta dei piedi per baciare leggermente Sebastian sulle labbra, attento a non schiacciare Tommy in mezzo ai loro due corpi.

Si guardarono senza dire altro per tantissimo tempo, lasciando che il bambino si addormentasse tra le braccia di Sebastian, prima che una piccola risata interrompesse la quiete e li rendesse consapevoli di quello a cui stavano andando incontro.

Beh, speriamo solo che questa volta sia una femmina!”

 

 


Sono riuscita a farmi perdonare della shot di ieri? Wa io spero di sì e spero che questa shot con un Tommy che ancora non parla sia fluffosa abbastanza da far venire un po' di carie a tutti ♥

Finisce anche questa raccolta di Daddies e io mi sento ancora un po' vuota perchè insomma, le daddies mi mancavano da morire e tornare a scrivere di loro è stato bellissimo, nonostante i miei inutili patemi che secondo me non erano all'altezza delle vecchie. Le ho raccolte in una serie, le trovate qui, nel caso voleste rileggere, e sì, la serie non è completa perchè ne manca ancora una. Una Daddies scriverò ancora sicuramente, non vi dico quando la pubblicherò ma potete aspettarvela e stare tranquilli che ci sarà :3

Grazie per aver letto fino a qui, per aver commentato per avermi fatto sapere quanto vi piacessero queste mini shots, ma soprattutto grazie a tutte le persone che mi hanno aiutata a decidere di scrivere le daddies per la seblaine week e a quelle che non mi hanno mandato a quel paese per il mio eccessivo rompimento di palle :D

Grazie specialmente alla mia metà, che mi ha convinta definitivamente e sopratutto mi ha corretto un macello di roba questi giorni. Grazie amore mio, se non ci fossi tu ♥

Bene, finisco di parlare a vanvera e vi do appuntamento martedì per il penultimo capitolo di Stay e venerdì per un'altra bella sorpresina firmata Seblaine :D

Grazie ancora per tutti l'amore che mi avete lasciato, vi abbraccio forte,

Marti

   
 
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