Un passo, solo un passo. Tredici metri, solo tredici metri.

20 pioli
Attacco i moschettoni e poi inizio a salire.
Un tronco centrale con 20 pioli che spuntano ai lati.
Fra me e me no riesco a smettere di sorridere...
I primi pioli sono in ferro e dondolano un po', ma non importa, continuo a salire, guardo in alto e vedo la testa di mio papà e di mia sorella spuntare dalla piattaforma; poi guardo ancora in basso e scorgo mia mamma salutarmi con una mano mentre con l'altra regge la macchina fotografica.
Rivolgo nuovamente il mio sguardo verso la piccola piattaforma di legno e mi trovo già lì, a 11 metri dal terreno.
Guardo giù... Mi piace vedere le cose dall'alto, avere una panoramica completa...
Ma non mi perdo in pensieri e guardo sicura il prossimo mini-percorso....

15 passi
Faccio un mezzo giro intorno all'albero, mio papà è già dall'altra parte, mia sorella a metà del percorso.
So già cosa mi aspetta.
Quel maledetto ponte, due cavi d'acciaio con sdraiate sopra 15 assi di legno. Quindici maledetti passi.
Aggancio i miei moschettoni e inizio a camminare. Il ponte è molle, traballa, mi attacco ancora più forte e concentro lo sguardo sui miei  piedi.
Meno male che non mi da fastidio guardar giù!
Dopo un bel po’, finalmente, arrivo dall'altra parte.
Sorrido e guardo mia mamma soddisfatta, l'anno precedente ero riuscita a fare solo due passi prima di tornare indietro.
Guardo oltre, ormai manca poco, così poco...

13 metri
Passo senza nemmeno accorgermene una scala con cinque pioli.
Ora, mi trovo sulla piattaforma principale, a 13 metri di altezza.
Decido di lanciarmi per prima.
"ti agganci, ti metti vicina al bordo e poi fai un semplice passo" ripeto mentalmente le indicazioni dell'istruttrice.
Mi metto sul bordo, ma non ci riesco.
"un solo passo, un solo passo" mi dico... In realtà dopo diedi minuti sono ancora lì... Nel frattempo una piccola folla si è radunata.
Ok, lascio passare avanti mia sorella. Nemmeno il tempo di contare fino a tre e si è lanciata... Un secondo dopo era già giù, sul materassone verde.
Mi riaggancio io ma dopo un altro quarto d'ora sono ancora sul bordo.
Alcuni dalla folla iniziano a guardarmi sorridendo.
Uff... Lascio che sia mio papà a lanciarsi prima di me.
Una frazione di secondo ed è a terra.
Ora tocca a me.
Ora tocca a me.
Sono sul bordo.
"un piccolo passo e poi sono giù. Un piccolo passo e poi sono giù" continuo a ripetermi ad occhi chiusi.
Dieci minuti dopo sono ancora a tredici metri d'altezza.
La corda che mi tiene non è tesa, per questo perdo sicurezza... ogni volta che sono decisa a fare un passo, basta che sposto un attimo il mio baricentro che mi sembra di perdere totalmente l’equilibrio.
La folla è aumentata, la gente mi sorride, alcuni fanno pure foto e filmati (.-.)
"un piccolo passo. Un piccolo passo. Io voglio saltare! Merda, perché non ci riesco?"
Cinque minuti dopo sono a terra....
Dopo aver fatto il percorso all'inverso.
Il mio morale è a terra, sotto terra, sotto sotto terra.
L'anno prossimo ci riproverò, anche se  ora sorrido: la folla parlerà di me come una povera ragazza che non riesce a fare un passo, un semplice passo.
Ma non importa, l'anno prossimo vi racconterò la stesa storia, ma con un  finale differente.

Fine XD