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Autore: flyingstar16    25/03/2007    19 recensioni
Ogni volta che l’aveva fatta sorridere aveva sorriso anche lui, ogni volta che l’aveva fatta piangere aveva pianto anche lui, ogni volta che litigavano lui si sentiva uno straccio, ma quando facevano la pace toccava il cielo con un dito.
E quella sera, in quel momento, quando aveva incrociato il suo sguardo, Krum, Harry, Padma Patil e chiunque altro ad Hogwarts era sparito.
Tranne lei.

Missing Moment di OoTP ^_^
La partita contro Corvonero
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Una shottina venuta così, di getto, ascoltando Scegli Me dei Finley (ma che non ha niente a che vedere con la fic xD)
Missing Moment di OotP, i pensieri di Ron durante la partita finale contro Corvonero, mentre i Serpeverde cantano a squarciagola "Perchè Weasley è il nostro Re" e un Cacciatore si avvicina a Ron intenzionato a segnare ^_^

 

 

 

Flashback

 

 

Lei.

Il suo unico pensiero, l’unica cosa che gli dava la forza di rimanere fermo, immobile, mentre Davies si avvicinava a una velocità inaudita, la pluffa stretta in mano e un sorrisetto stampato in faccia.

-Mi starà guardando? – Si chiese. – O sarà lì, accanto ad Harry, con le guance arrossate dal vento e le mani che le coprono gli occhi? -

Questo era tutto quello a cui riusciva a pensare. Ed era colpa sua! Solo colpa sua! Davies arrivava spaventosamente veloce, e l’unica cosa a cui riusciva a pensare erano i suoi grandi occhi color nocciola, quegli occhi che avevano il potere di farlo sentire in paradiso ogni volta che li incontrava!

Ron lo sapeva, non l’avrebbe parato. Era come paralizzato, non vedeva più il cacciatore di Corvonero, solo lei che lo fissava con cipiglio severo due sere prima, mentre lui cercava di finire il tema di trasfigurazione.

Era mezzanotte passata, Harry era appena andato a letto e lui stava finendo quel tema, mentre Hermione si preparava per salire.

-Verrai bocciato Ron! Verrai bocciato e ti starà bene! Quante volte ti ho detto che non devi rimanere indietro?! Tra pochissimo ci sono i G.U.F.O! Ma tu no, tu devi sempre fare di testa tua vero?! E allora sai che ti dico?! Arrangiati!

E se ne era andata.

Ma dopotutto lui cos’aveva fatto? Le aveva solo chiesto di passarle il tema, fargli dare un’occhiata al suo giusto per arrivare al metro che la professoressa McGranitt aveva richiesto. E lei no, non gliel’aveva dato! Ma cosa le costava? L’aveva detto lei che era l’anno dei G.U.F.O, perché non voleva dargli una mano?

Il tiro di Davies intanto era passato. Ron aveva cercato, troppo tardi ovviamente, di buttarsi da una parte per pararlo, ma aveva clamorosamente sbagliato e la pluffa si era infilata nell’anello alla sua sinistra.

Ron non se ne capacitava. Era troppo dannatamente nervoso e troppo distratto. Oltretutto quel coretto lo stava facendo impazzire.. Perché non se ne stavano un po’ zitti?!
- Ah già - si disse con sconforto. - Serpeverde -.

Cercò con gli occhi i suoi due amici sugli spalti, ma non riuscì a trovarli.

-Probabilmente se ne saranno già andati. Chiunque se ne sarebbe andato dopo aver visto lo schifo che faccio –

Anche dallo sguardo sconsolato dei suoi compagni di squadra poteva avvertirlo, stava rovinando la partita.

Ed ecco la scena che si ripeteva.

Solo che era Bradley stavolta che si avvicinava dal basso, un ghigno identico a quello di Davies sulla faccia e la pluffa stretta nella mano destra. Stava sillabando qualcosa, ma non riusciva a capire cosa..

- Il nostro re -

Ron sentì la rabbia montargli dentro, come un fiume in piena che irrompeva nel suo corpo. Il sangue affluiva al cervello e ai muscoli, irrigidendolo.

Cercò di calmarsi

- Puoi farcela - si disse, ma nemmeno lui ci credeva davvero.

E poi, senza preavviso, flashback della sua vita gli passarono davanti agli occhi, oscurando, anche se solo per un attimo l’immagine di Bradley lanciato a tutta velocità contro di lui.

Hermione che sorrideva al banchetto di fine anno cinque anni prima

Hermione pietrificata in infermeria

Hermione che schiaffeggiava Malfoy, che usciva da divinazione con quell’espressione irata che lo faceva impazzire, che piangeva al primo anno dopo la lezione di Trasfigurazione, che lo guardava scocciata dopo uno dei suoi inutili commenti, che entrava ansiosa e spaventata nella Stamberga Strillante, che usciva dal Serraglio Stregato con Grattastinchi in mano, che, concentratissima, preparava la Pozione Polisucco…

Che entrava nella Sala Grande la sera del Ballo del Ceppo

E un flusso inarrestabile di emozioni attraversò il cuore di Ron

Ogni volta che l’aveva fatta sorridere aveva sorriso anche lui, ogni volta che l’aveva fatta piangere aveva pianto anche lui, ogni volta che litigavano lui si sentiva uno straccio, ma quando facevano la pace toccava il cielo con un dito.

E quella sera, in quel momento, quando aveva incrociato il suo sguardo, Krum, Harry, Padma Patil e chiunque altro ad Hogwarts era sparito.

Tranne lei.

Era durato il tempo di un battito di ciglia, ma quel sorriso che gli aveva rivolto, quasi triste perfino, lo aveva completamente distrutto.

Si era sentito di nuovo inerme, come quando era piccolo e i suoi fratelli partivano per Hogwarts, o come quando Ginny era sparita e lui era rimasto bloccato al di là di un muro, incapace di aiutarla e costretto ad affidarsi a Harry, che pure era il suo migliore amico, ma non era lui.

Era stato allora che aveva capito.

Ed il suo cuore si era sbriciolato nel vederla al fianco di Krum, l’uomo perfetto per lei: ricco, intelligente, famoso e Campione Tremaghi.
Come avrebbe potuto competere con lui?

Ma quel sorriso

Quel sorriso che gli aveva fatto non era un sorriso perfetto. Era felicissima, certo, e lui lo avvertiva, ma una punta di tristezza lo velava, e sebbene non riuscisse a trovarne l'origine, una cosa l’aveva capita: l’amava.

E come per magia rivide lo stadio, rivide Bradley che lo puntava, ma una nuova forza lo riempiva, qualcosa che non aveva niente a che vedere con allenamenti, pozioni o incantesimi.

Una scarica elettrica lo percorse da capo a piedi, mentre si allungava sulla scopa e un sorrisetto appariva sulla sua faccia.

Bradley voleva segnare?

L’avrebbe fermato.

 

 

 

Finita! Un grazie a tutti quelli che hanno recensito Lettera, i ringraziamenti li metterò nel prossimo capitolo ^_^ (se mi viene l'ishpirazione x°D)

 

Adesso che ne dite di cliccare su quella scritta blu qui sotto e lasciarmi un regalino? *.*
pliiis!
Claudio
  
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