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Autore: Flick Ic    09/09/2012    1 recensioni
La buccia d’arancia è diversa da quella che ricopre gli altri agrumi; è spessa, ma allo stesso tempo si spezza più facilmente. Se conservata al riparo dal sole conserverà il suo caratteristico profumo fresco e pungente. Se si butta via sarà soltanto un acido che prima o poi brucerà le retine, offuscandone completamente la vista.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando dentro di lei risiedeva ancora un briciolo di umanità aveva sognato tanto.
Non c’è nulla di più struggente che sapere ciò che si attende, ma aspettare per ottenerla. Quasi insopportabile, avrebbe preferito la certezza di non aver nulla.
Dopo anni, quando l’ultimo frammento si era sbriciolato, era partita. Lontano.
Non aveva pensato a ciò che avrebbe lasciato dietro, fu solo un bene.
Ci incontrammo nel momento in cui lei finalmente aprì gli occhi, curiosamente insieme a me, che dopo mille insuccessi li chiudevo.
Non si conosce davvero la bellezza quando la si possiede, per questo era scappata. Ma ci eravamo trovate; anche se avremmo voluto essere diverse, bianco e nero.
Diventammo il grigio.
Assaporammo quel sapore quando scoprimmo che forse la regola che imponeva la natura, di scegliere come compagno di vita un sesso diverso dal proprio, poteva essere infranta. Dopotutto la differenza era leggera, appena palpabile; io ero sempre tornata dopo aver sentito il sapore della sua bocca e lei voleva il sapore della mia bocca ogni volta che tornavo.
Io piangevo quando piangeva. Lei sorrideva al mio pianto.
Io ero un colibrì, e lei giocava con me.
Era un felino sicuramente, non so dire se una tigre o se un gatto, causa al quale il comportamento differente.
Con me era un gatto.
Non che l’avessi domata, ero solo il suo gomitolo di lana.
 
 
La buccia d’arancia è diversa da quella che ricopre gli altri agrumi; è spessa, ma allo stesso tempo si spezza più facilmente. Se conservata al riparo dal sole conserverà il suo caratteristico profumo fresco e pungente. Se si butta via sarà soltanto un acido che prima o poi brucerà le retine, offuscandone completamente la vista.
   
 
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