Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: Lily Inuzuka    09/09/2012    2 recensioni
Genere plus (che EFP non mette): bambini.
La piccola Lucy era sempre stata terrorizzata dai temporali. Il frastuono provocato dai tuoni la spaventava, almeno quanto quei fasci di luce che vedeva ogni volta che un lampo s'infrangeva a terra.
Lucy aveva maledettamente paura delle tempeste.
Portava le mani a coprire il viso candido, cercando di non vedere, mentre le lacrime le bagnavano le dita. Poi il rumore del vento, della pioggia che batteva forte sui vetri la faceva rabbrividire, ricordandole che quella tortura sarebbe andata avanti per un po'.
Genere: Angst, Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
Oh mio dio! È la mia prima originale con una storia *terrorizzata* ed in più nella sezione Romantico. 
Be', speriamo bene. Dico subito che l'ho inserita in questa sezione -non penso si adatti molto- solo perché su Efp non esiste la sezione "Bambini.".
Accettatissime critiche di tutti i tipi (Py, distruggimi pure.). 
È praticamente orribile, ma ci tengo, in qualche modo. 




Era una notte buia e tempestosa quando, all'improvviso...




Era una notte buia e tempestosa...
 
La piccola Lucy* era sempre stata terrorizzata dai temporali. Il frastuono provocato dai tuoni la spaventava, almeno quanto quei fasci di luce che vedeva ogni volta che un lampo s'infrangeva a terra. 
Lucy aveva maledettamente paura delle tempeste. 
Portava le mani a coprire il viso candido, cercando di non vedere, mentre le lacrime le bagnavano le dita. Poi il rumore del vento, della pioggia che batteva forte sui vetri la faceva rabbrividire, ricordandole che quella tortura sarebbe andata avanti per un po'. 
Di solito nonna Lina le portava un bicchiere di latte e biscotti e, dopo averlo posato sul tavolo, le si avvicinava, cingendo la piccola in un caldo abbraccio che profumava di pesca. Lucy aveva sempre amato il profumo di sua nonna. 
Allora la piccola riusciva a scoprire gli enormi occhi verdi, osservando l'anziana un po' stupita. La paura volava via e lei poteva fare merenda tranquillamente. Con un sorriso radioso, seppure un po' preoccupato, sul viso delicato. Ingozzandosi di biscotti, narrava alla nonna di tutto ciò che aveva fatto a scuola, quel giorno. 
 
Quando, all'improvviso...
 
Quella volta, però, non c'era nessuna nonna Lina ad abbracciarla e dirle che tutto sarebbe andato bene.
L'orfanotrofio era freddo, dalle mura umide filtrava, di tanto in tanto, una gocciolina d'acqua. 
Lucy odiava quel posto, aveva sempre preferito la calda casa di sua nonna, col camino costantemente acceso e l'anziana sempre disposta a sorriderle dolcemente. 
Portò rapidamente le mani a coprire le orecchie, strizzando forte gli occhi. 
"Non voglio sentire, non voglio sentire!" sussurrò, la tenera voce rotta dal pianto.
Eppure, nonostante i suoi desideri, il frastuono provocato dal temporale le giungeva comunque, incutendole sempre più paura.
 
Mark era sempre stato un bambino coraggioso, mai, gli addetti dell'orfanotrofio, l'avevano trovato a piangere, durante una tempesta. In realtà, non l'avevano semplicemente mai visto piangere. 
Non aveva paura di nulla, se non della bambola di porcellana che sostava su una mensola nel corridoio della struttura. 
 
Lucy aveva sempre pensato che sua nonna avesse avuto dei poteri magici, per tranquillizzarla in quel modo. Ne era sempre stata fermamente convinta perché, quando l'addetta che veniva a rimboccarle le coperte ogni sera le diceva di calmarsi, non cambiava nulla e la piccola sentiva sempre di più la mancanza della vecchia signora.
Per questo, quella sera, Lucy non riuscì a smettere di piangere, sola e abbandonata. 
Almeno fino a quando il piccolo Mark non le si avvicinò, posandole un rumoroso bacio sulla guancia e poi, cingendola in un abbraccio che le sembrava familiare, le sussurrò un semplice "Non avere paura.".
Dopo quella sera, la bambina smise di avere paura dei temporali, eppure, ogni volta che ne scoppiava uno, non poteva fare a meno di afferrare la mano dell'altro bambino, che le sorrideva tranquillamente. 
Secondo Lucy, anche Mark era un mago, esattamente come nonna Lina.
 
Echeggiò un bacio.**



 
*Il nome della protagonista rimanda volutamente alla Lucy Van Pelt del cartone/fumetto americano "Peanuts" di proprietà di Charles Schulz. Semplicemente perché amo quell'opera e quel personaggio. 
** La citazione è presa da una striscia del sopracitato fumetto, è di Snoopy. È la mia citazione preferita. :3
   
 
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Lily Inuzuka