Di
vampiri ,
licantropi e lingerie
“Taglia
di reggiseno?”
“Non
lo so. Terza forse quarta.”
“Non
male.”
“E
ha un culo favoloso. Credimi, amico.”
“Allora
ricordati di essere un gentiluomo e falla camminare sempre un passo
avanti a te.”
Jake
scoppia a ridere e mi dà un pugno sul braccio mentre
mettiamo piede nel salotto
di casa Cullen.
Dio
che schifo!
La puzza
colpisce subito le mie narici.
Mi
siedo sul divano e scuoto la testa. L’amore sarà
pure cieco ma l’imprinting ci
vede benissimo. Non bastava che i miei due migliori amici avessero
dovuto
subire tale tragedia con due
lattanti
no, una di questa doveva anche essere una mezza vampira. Bhuah!
Quasi
quasi era meglio restare a La Push a prendere il the con Barbie, Ken,
Claire e
Quil piuttosto che … l’ho già detto e
non mi piace ripetermi ma… che puzza!
Afferro
una rivista di automobili che, ringraziando il cielo, qua non manca mai
e
inizio a sfogliarla. Non male il nuovo modello di Alfa Romeo. Mi volto
verso
Jake per farglielo notare quando il piccolo mostriciattolo fa il suo
ingresso
in sala seguita a ruota dalla nanerottola.
Con un urlo stridulo la bambina vola fra le braccia di
Jacob.
“Jakeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee.”
Lui la solleva e le dà un buffetto sulla testa.
Vi
prego se
dovessi mai assumere quell’espressione sparatemi.
“Hai
fatto tardi, Jake. Come mai?” Sporge il labbro e io trattengo
a stento un
conato di vomito.
“Lo
so scussa, Nessie. Io e Embry avevamo una cosa da fare.”
“Che
cosa?”
“Ma
niente di importante. Stasera ha un appuntamento e abbiamo controllato
i freni
della macchina.”
“Sì,
sai Nessie non vorrei precipitare sul più bello.”
dico.
“Che
vuol dire?” chiede lei mentre Jake mi fulmina con gli occhi e
io mi alzo nelle
spalle.
“Niente,
Nessie. Non vuol
dire niente.”
interviene Alice. “E ora della merenda su.”
“Oh
che bello. Cosa abbiamo oggi cerbiatti o lepri?” chiedo sarcastico non
riuscendo a trattenermi.
Jake mi dà una gomitata, intimandomi al silenzio.
“Piantala,
Embry lo sai che è sensibile a certe cose da quando ha visto
Bambi in tv.”
Nessie mi guarda e
gli angoli della
bocca si piegano pericolosamente all’ingiù. Merda.
Mezza vampiro o meno non
sopporto quando piange. Sospiro e la sollevo fra le braccia.
“Ma
dai Nessie io scherzavo, nessuno mangia i cerbiatti. Te lo
assicuro.”
Rinfrancata dalle mie parole, si fa mettere giù e scappa in
cucina seguita da Jake.
Mi
risiedo sul divano con la rivista ma stavolta è Alice ad
interrompere la mia
edificante lettura.
“Quindi
hai un appuntamento stasera?”
“Sì,
così pare.”
“Bene.”
La sua voce risulta fin troppo distorta dall’eccitazione.
Inarco un
sopracciglio e la guardo. “Dove la porti? Che cosa ti
metti?”
“Non
lo so improvviso. Jeans e maglietta tanto non conto di rimanere vestito
a
lungo. ” Fa
una strana smorfia, roteando
gli occhi.
“No,
Embry non puoi.”
“Cosa
non posso? Guarda che faccio sesso sicuro.” Ma poi
perché diamine a un vampiro
interessano i miei appuntamenti?
“Non
parlo del sesso. Non puoi uscire con quelle tue orribili T-shirt dei
gruppi
rock.” Ecco perché. Jake mi ha raccontato qualcosa
sulla sua pazzia.
“Alle
ragazze non interessa come mi vesto.”
“Questo
è impossibile.”
“Figurati.”
“Lo
saprò, sono una di loro.”
“Tecnicamente
sei morta.”
“Ciò
non sminuisce il mio senso estetico. Andiamo a comprarti qualcosa
su.” Inizia a
saltellare battendo le mani.
Eh?
cosa? I
vampiri possono fare uso di droghe? Mai e poi mai uscirò con
uno di loro tanto
meno per fare …shopping.
“E
dai, Embry. Lo faccio per te.”
Incrocio
le braccia al petto e scuoto la testa mentre Jacob esce dalla cucina
con un
panino in una mano e Nessie nell’ altra. E Alice è
ancora lì, che tenta di
farmi alzare dal divano.
“Che
succede?” chiede Jacob.
“Io
e Embry andiamo a fare shopping.”
“No,
non è vero.” esclamo scocciato.
“A
zia Alice, piace tanto fare shopping.” annuisce convinta
Nessie, sancendo la
mia definitiva condanna.
“Amico
hai sentito Nessie a sua zia piace tanto.
E se ora non vai lei metterà il muso e Nessie
sarà triste e noi non
vogliamo che Nessie sia triste. Vero?”
“Tu non vuoi che Nessie sia
triste.” Specifico
io guardandolo torvo.
“Ma
io sono il tuo Alpha.” Ribatte lui pronto. “Quindi scegli o ci vai di tua
spontanea volontà o con
un mio ordine.”
“Fanculo,
Jake. Ti conviene dormire con un occhio aperto stanotte.”
“Ti
conviene sperare che non incontri
presto
Paul e Jared. E non dire le parolacce davanti a Nessie.”
Pezzo
di merda
bastardo. Questa me la paghi.
“Forza
andiamo a fare shopping , ma prendiamo la moto. La puzza in macchina proprio non la
reggo.”
Cosa
c’è di peggio di un centro commerciale? Ah
sì, essere in un centro commerciale
con un vampiro, un vampiro affetto da shopping compulsivo
specifichiamo. Sono
due ore che mi strascina, e vista la sua forza parlo letteralmente, su
e giù
per queste dannate scale mobili. Ma quanti negozi
di abbigliamento esistono? Sembra un bambino
il giorno di Natale.
“Sai
piccola psicopatica uno dei vantaggi dell’ essere single
è proprio non dover
far shopping.”
“Oh
non essere ridicolo. Appunto perchè sei single devi vestirti
bene. come la
trovi sennò l’anima gemella?”
“Mi
siedo su una panchina e aspetto.”
“Non
funziona così.”
“Forse
nel secolo in cui sei nata tu. Ma credimi oggi non è
così difficile
rimorchiare.”
“Andiamo
in quel negozio ti manca ancora una camicia.”
“Scommettiamo
che con questa orribile t-shirt, secondo il tuo gusto, riesco a
prendere almeno
tre numeri di telefono.”
“Impossibile.”
“Lasciami
provare. Se vinci tu puoi continuare il tuo shopping, se vinco io
andiamo a
casa ma prima compro io qualcosa a te.”
“Dimentichi
le mie visioni. Quindi so…”
“Non funzionano su di me, no?
Hai paura di una
scommessa che per una volta non puoi
prevedere?” Le chiedo avvicinandomi. Lei fa un
passo indietro e volta il
viso indispettita. Mi sa che mai nessuno scommette contro di lei.
“Mezz’ora
di tempo.” Esclama infine mentre io mi avvio verso la
panchina.
Troppo
troppo facile. Venti minuti dopo, cammino verso di lei stringendo fra
le mani
diversi fogliettini colorati. Mi sa che
la rossa la richiamo davvero. Lei mi guarda e sono sicuro
che, se non fosse
un perfetto pezzo di ghiaccio, sarebbe davvero infastidita dalla mia
schiacciante vittoria.
“Ecco
fatto. Kim, Vanessa, Brooke e anche se non
ce n’era bisogno la mia preferita:
Ashley.” Batte il piede per terrà.
Sembra davvero una bambina.
“Hai…”
“Non
essere ridicola hai visto tutto, non ho imbrogliato.”
“Non
puoi mettere i pantaloni neri senza una camicia
quindi…”
“Ti
ho appena dimostrato che l’abbigliamento non conta, devi
pagare la scommessa.”
“Che
vuoi fare?”
“Lo
vedrai.”
Sono
sicuro di aver visto il negozio adatto vicino all’ingresso. Bingo eccolo qua. Ci fermiamo e lei si
volta verso di me.
“Non
ne capirò di camice ma fidati di biancherei intima sono un
esperto.”
“Ah
sì? Ti piace indossare slip di pizzo?”
“No,
mi piace molto levarli.”
“E
quindi io che c’entro?”
“Ti
faccio entrare nell’era moderna. Con che cosa vai a dormire,
la camicia da
notte della nonna?”
“Io
non dormo.”
“Hai
capito che cosa intendo.”
“Jesper
non si è mai lamentato.”
“A
proposito: ma non ti stanchi ad andare sempre a letto con lo stessa
persona
dopo che ne so… due secoli?”
“Perché
dovrei discutere della mia vita sessuale con te? Siamo
usciti per occuparci della tua.”
“Vedila
così ricambio il tuo favore ravvivando il vostro
rapporto.”
“Il
sesso fra vampiri è
molto vario, non mi
servono i tuoi consigli.”
“Perchè
non hai mai provato con un licantropo. Sono sicuro che Jasper
impallidirebbe.” Ma che
diamine sto facendo? Ora ci provo pure con i vampiri? Ehi
amico… non staremo
esagerando?
“Andiamo
a casa.” esclama lei voltandosi e iniziando a camminare verso
l’uscita. Io la
supero con un passo e le blocco la strada.
“Facciamo
un'altra scommessa invece. Dimostrami che sei entrata
nell’era moderna e trova
qualcosa che mi stupisca.”
“Ma
non ti stanchi mai di scommettere?”
“Non
quando vinco facile.”
“Stavolta
vinco io. Non
è così difficile stupire
un cane.”
Entra
sicura nel negozio. Sogghigno e la seguo, sedendomi poi su uno dei
divanetti
mentre lei gira fra gli espositori di lingerie. Dopo circa un quarto
d’ora
torna con una busta.
“Bene,
pronto a perdere?”
“Non
posso valutare così. Devi indossarlo.”
“Scordatelo.”
“Allora
ho vinto io. Sei tremendamente puritana, niente era moderna per
te.”
“Veramente
vorrei solo evitarti un infarto. Il tuo cuore batte ancora,
no?”
“Il
mio cuore ha resistito a ben altro, se reggo la puzza...”
“Perfetto,
Embry. Ma ricordati
che io ti avevo
avvertito.” Mi
indica con la testa il
camerino lì vicino, sparisce all’ interno e io mi
appoggio al muro aspettando.
Incrocio
le braccia al petto quando vedo la
porta
aprirsi appena.
“Devi
entrare tu, di certo non posso uscire così io.”
Con
un passo raggiungo la porta e… merda…
cazzo… merda.
Deglutisco
e l’afferrò per i fianchi mettendola in piedi
sullo sgabello. Cristo santo. A parte
la puzza sembra uscita da un catalogo di Victoria’s Secret: corpetto di pizzo nero,
slip, che … porca
puttana... autoreggenti.
Dove
cazzo ha imparato a fare quella faccia, poi?
“Ecco…
si… devo valutare bene. Voltati.”
“Se
mi molli i fianchi magari.” Levo le mani e lei si gira
offrendomi una visuale
perfetta del...
“Cazzo
che culo.” Esclamo senza riuscire a trattenermi.
“Bene.
Allora ho vinto.”
“No,
non sono…”
“O
per favore. Stai sbavando.”
“Io
non sbavo per un succhiasangue.”
“Non
preoccuparti so mantenere i segreti.”
Torno
con le mani sui
suoi fianchi e l’aiuto a
scendere.
Quasi,
quasi…non sembra poi così fredda. O forse sono io
ad avere troppo caldo.
Lei
si appoggia alle mie spalle ed il
suo
seno mi sfiora le labbra. La faccio scivolare un po’
più giù e respiro sul
suo viso. Ecco il
segreto per la puzza.
L’odore del sesso. Qua di sicuro
c’è ne
in abbondanza.
“Vuoi
vedere come fa sesso un vampiro?”
“O
forse tu vuoi vedere come lo fa un licantropo.”
Sorride
appena contro le mie labbra, l’ afferro per il sedere
appoggiandola contro il muro e
mi circonda la vita con le gambe.
Afferra la mia maglietta e
sento le sue unghie graffiarmi la schiena,
guarisco in fretta. Corpo letale per un vampiro. Stringe le cosce
contro il mio
busto e abbasso il corpetto liberandole il seno, mi chino e lo succhio
e la sua
testa sbatte contro il muro. Marmo. freddo. Perfetto. Eccitante.
Il
lupo ringhia riconoscendo il nemico. Si aggrappa di più alle
mie spalle
riprendendo il controllo e le sue labbra si posano sul mio collo.
Un
altro ringhio.
È nemico,
è
mortale e la voglio. Mi
bacia
mettendo a tacere il lupo. Inizio
a
tremare mentre mi sbottona i jeans. Devo riuscire a contenerlo.
L’adagio sul
pavimento e con un unico movimento finiscono a terra jeans e boxer. La
sollevo
di nuovo e gli sposto gli slip. Graffi profondi sulla pelle, denti
appuntiti
che incidono la carne.
Veleno
e sangue.
Caldo
e freddo.
Le
mie dita dentro di lei. Si muovono e il respira diventa un gemito che
muore
sulle mie labbra.
Nemico,
vampiro, licantropo. Questo siamo e affondo in lei con un movimento deciso. Odore di sesso e sudore mio.
Graffi, morsi,
spinte, ancora un'altra. Se non mi trattengo le stacco la testa.
Oblio
dei sensi. Nemico mortale. La sento.
Mi
asseconda e graffia. Spingo e mordo.
Stridori di denti e un ultimo gemito. Distruzione e sesso. Chi affonda
di più
il colpo?
Il
lupo trema ancora e l’uomo lo segue trovando
l’orgasmo. Mi guarda. Un'altra spinta e lascia
andare il respiro di cui
non ha bisogno per vivere. Un ultimo affondo e il grido le muore in
gola. Si
lascia andare contro di me. Licantropo e vampiro. Uomo e donna. Odore
di sesso.
Appagamento.
La
guardo. Si leva velocemente i resti di quel corpetto e infila il
vestito.
Apre
la porta e la seguo fuori. Rumore di vita, gente che cammina ma
l’odore del
sesso è ancora lì. Si ferma.
“E
adesso?” chiede cambiando mano con cui regge le buste.
“Ci
prendiamo da bere, che ho bisogno di rintegrare sali minerali...e poi
aspettiamo i saldi della settimana prossima.”
Angolo
autrice
Questa
storia è stata scritta per il contest “cani e
succhiasangue” di cenerella
autrice
straordinaria con una passione
insana
per il Crack Pairing estremo
(avete mai
sentito parlare del La
chiave del
sei? No? e che
aspettate a
correre a leggere?).
Il
contest consisteva nel scrivere una storia con protagonisti
appunto un vampiro ed un licantropo e così ecco che idea
completamente folle mi
è saltata in mente.
Chi
mi conosce e mi legge abitualmente sa la mia
passione per Embry Call e sa altrettanto bene come per me il suo
fascino sia
una cosa evidente come la terra gira e stavolta a farne le spese
è stata Alice.
Grazie
mille ad Ania per aver betato la storia ed a
Ellie per avermi incoraggiato in questa
follia. (Dove c’è Embry ci sono
le Embry’s
girls).
Al
prossimo racconto.
Noemi