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Autore: scarpegiallelimone    09/09/2012    2 recensioni
La mia prima fanfiction basata sulla coppia kakasaku con un piccolo accenno alla naruhina! spero vi piaccia!!
Konoha ore 05:00, lunedì mattina:
Sakura Haruno aveva appena finito il suo turno in ospedale e si stava preparando per tornare a casa. Non aveva alcuna fretta e immersa com’era nei suoi pensieri, non si accorse nemmeno che invece di predere la strada che l’avrebbe riportata nel suo appartamento, aveva proseguito dritta fino a raggiungere il vecchio campo di addestramento, dove.....
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Kakashi Hatake, Sakura Haruno
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Ciao a tutti questa è la prima fanfction in assoluto che scrivo...spero sia di vostro gradimento!
La coppia è KakashixSakura!! Io li adoro!!!! Piccolo accenno alla coppia NarutoxHinata.
Premetto che Sakura non è una bambina ma ha 20 anni mentre Kakashi ne ha 32.
Detto questo buona lettura!! Ciao!!
p.s. i personaggi non mi appartengono.

Questo basta

Konoha ore 05:00, lunedì mattina:

Sakura Haruno aveva appena finito il suo turno in ospedale e si stava preparando per tornare a casa. Non aveva alcuna fretta e immersa com’era nei suoi pensieri, non si accorse nemmeno che invece di prendere la strada che l’avrebbe riportata al suo appartamento, aveva proseguito dritta fino a raggiungere il vecchio campo di addestramento, dove, anni prima, passava la maggior parte del tempo ad allenarsi con Naruto, Sasuke e il maestro Kakashi. Molte cose erano cambiate da allora: Naruto era felicemente sposato con Hinata Hyuga e stavano aspettando la nascita del loro primo bambino; Sasuke era morto durante lo scontro finale con Naruto, il quale aveva provato fino all’ultimo a riportare a casa il giovane Uchiha, ma purtroppo senza riuscirvi; il maestro Kakashi era sempre il solito, perennemente concentrato a leggere i libri porno di Jiraiya, e ritardatario cronico; lei, Sakura, rimasta sola poichè i suoi genitori erano morti due anni prima, aveva deciso di trasferirsi e lascire così quella vecchia casa piena di ricordi e prendersi un piccolo appartamento vicino all’ospedale in modo da essere più comoda; passava la maggior parte del tempo a lavorare o in missione con la squadra medica e quando era libera, cosa molto rara, andava a trovare la sua maestra, la signorina Tsunade, nonchè l’Hokage del Villaggio della Foglia. La vita al vilaggio procedeva tranquilla, ormai regnava la pace e la guerra era solo un brutto ricordo.

Sakura era ancora ferma davanti al campo, immersa com'era nei ricordi non si era nemmeno accorta che qualcuno le si era avvicinato; era il maestro Kakashi.
Una volta che le fu accanto iniziò a parlare:

< Ciao sakura!! > disse il jonin.

Sakura si ridestò dai suoi pensieri nel sentire la sua voce. Il cuore iniziò a batterle forte. Era da un po’ che se n’era resa conto: a lei piaceva il Copia-Ninja, lo amava profondamente; ancora quando Sasuke era in vita si era accorta che il sentmento che provava nei confronti dell’Uchiha non era amore, come aveva sempre creduto, ma solo una cotta momentanea, da adolescente, e aveva man mano sentito crescere dentro di sè, quello che prima era il normale affetto che prova qualsiasi allievo nei confronti del proprio sensei, fino a diventare vero e prorpio amore. Si sentiva stupida e ne soffriva molto poichè sapeva benissimo che lui l’avrebbe vista sempre e solo come la sua allieva piagnucolona, per nulla brava e forte come Naruto o Sasuke.

Si girò verso di lui e notando che le era vicinissimo, non potè che arrossire e iniziò a farfugliare qualcosa che assomigliava solo lontanamente ad un saluto. Si corresse subito, non voleva essere impacciata quando era con lui, e vedendo che si era messo a ridere, gli disse:

< Maestro ma ti pare il modo!!?? Mi hai spaventata!! > nel dirlo si era girata dall’altra parte, non tanto per fargli sembrare che si fosse arabbiata, ma per non incontrare il suo occhio, altrimenti sarebbe arrossita ancora di più.

< Scusami Sakura non volevo farti paura!! E comunque non chiamarmi maestro sei una jonin ormai!! >

< Scusa, ma sai è l’abitudine > gli disse mentre si girava con la testa dalla sua parte, ma sempre evitando di guardarlo nell'occhio.

Kakashi si era accorto che da un po’ di tempo la giovane kunoichi era cambiata. Ricordava benissimo quello che era successo poco tempo fa:

Un giorno di ritorno da una missione, dopo essere andato a fare rapporto all’Hokage, era passato in ospedale per farsi curare una ferita e l’aveva incontrata per il corridoio. Lei vedendo la tuta del jonin macchiata di sangue si era subito preoccupata e lo aveva portato in infermeria per controllare le sue condizioni. Quando lui si era tolto la maglia, rimanendo così a torso nudo davanti ai suoi occhi, fu colta da una vampata di calore e con la scusa di aver dimenticato una cosa nel suo studio, era scappata fuori dall’infermeria, chiudendo la porta dietro di sè e lasciando Kakashi confuso. Era fuori, immobile con la mano sulla maniglia e si stava maledicendo mentalmente per il suo stupido comportamento. Dopo circa dieci minuti passati ad osservare un punto indefinito del soffitto cercando inutilmente di calmare i suoi battiti e riprendere un colorito normale, decise di rientrare. Una volta nella stanza vide il Copia-Ninja disteso sul letto che dormiva, e allora chiudendo piano la porta per evitare di svegliarlo, si diresse verso l’armadietto contenente le garze e il disinfettante e dopo aver preso l’occorrente gli si avvicinò. Rimase a fissarlo per alcuni istanti indecisa se svegliarlo o meno. Alla fine decise di lasciarlo dormire, tanto per medicarlo non era necessario che fosse sveglio. Non appena allungò una mano verso la sua ferita il jonin si svegliò e le afferrò il polso facendola finire sul lettino addosso a lui. Quando si accorse che non era un nemico bensì Sakura allentò la presa per non farle male. Stettero a fissarsi per alcuni istanti con i visi che quasi si sfioravano, lei rossa come un peperone e lui in imbarazzo a causa della situazione, ache se non si notava pechrè indossava la maschera. Per fortuna, o sfortuna, in quel momento entrò il maestro Gai, che, avendo saputo che il suo eterno rivale Kakashi era tornato da una missione, era andato in cerca di lui per tutto il villaggio per poterlo sfidare; per loro fortuna era talmente preso dalla sua entrata trionfale con tanto di posa-alla-Gai, che non si accorse della vicinanza dei due. Sakura medicò il ninja tenendo sempre la testa china e in silenzio e non appena ebbe finito uscì dalla stanza salutando entrambi. Kakashi dal canto suo stava ancora fissando il punto in cui la kunoichi era sparita, non ascoltando minimamente i discorsi di Gai e ripensava a quello che era appena successo.

Dopo quel fatto non si erano più visti a causa dei loro rispettivi impegni: a Sakura era stato raddoppiato il turno in ospedale poichè Shizune era in missione, e Kakashi era molto impegnato con le continue missioni che Tsunade gli affidava.
Passarono alcuni minuti in silenzio a fissarsi, il classico silenzio imbarazzante era calato tra loro e nessuno sapeva come spezzarlo. Il Copia-Ninja stava cercando un modo gentile per chiederle cosa le stesse capitando ultimamente, ma non trovando le parole giuste, si stancò e se ne uscì:

< Cos’hai? Ultimamente sei strana. Sembra che tu voglia evitarmi. > le disse
.
< Non ho nulla tranquillo, sono solo molto stanca, sai Tsunade-sama mi ha raddoppiato i turni in ospedale e allora-> non riuscì a finire la frase perchè lui le parlò sopra.

< Sappiamo entrambi che non è per questo motivo che ti comporti così.>

Lei era spiazzata. Non voleva affrontare quel discorso, sapeva benissimo che se gli avesse detto cosa provava per lui, la loro amicizia si sarebbe frantumata e lo avrebbe perso per sempre, ma d’altro canto tenersi tutto dentro la faceva stare anche peggio. Stava per inizare a parlare, anche se non sapeva bene cosa dire, ma per sua fortuna venne interrotta da un messaggero dell’Hokage, che era andato lì per convocare entrambi da Tsunade. Così com’era arrivato l’uomo sparì e i due furono nuovamene soli.

< Direi che dobbiamo sbrigarci alrimenti chi la sente Tsunade-sama > disse Sakura sviando il discorso, anche se dentro di sè sapeva benissimo che prima o poi lo avrebbero ripreso e lei avrebbe dovuto confidargli i suoi sentimenti, anche se questo li avrebbe allontanati, o uniti ancora di più chi lo sa; di una cosa era certa, era stanca di tenersi tutto dentro e soffrire sempre di più.

< Hai ragione meglio andare > disse lui, < continueremo un’altra volta > aggiunse poi.

E così si avviarono verso l’ufficio dell’Hokage, in silenzio, ognuno immerso nei suo pensieri.

Kakashi stava pensando a come fossero mutati i suoi sentimenti nei confronti della giovane allieva nel corso degli anni, la amava, ma sapeva che ciò era tremendamente sbagliato, lui era pur sempre un insegnante, il suo per di più. Dopo gli avvenimenti dell’ospedale, aveva iniziato a pensare di aver commesso un errore, quel giorno infatti aveva solo finto di dormire, in realtà era sveglio e sapeva benissimo che non era un nemico, bensì Sakura quella che gli si era avvicinato, eppure non aveva potuto fare a meno di comportarsi in quel modo; non lo sapeva nemmeno lui perchè l’aveva fatto... forse si era finalmente deciso a dirle che l’amava alla follia e che voleva stare solo con lei, senza curarsi minimamente di ciò che era gusto o sbagliato o di quello che avrebbero potuto pensare gli abitanti del villaggio; o forse nel suo inconscio quello era un chiaro segno di tagliare per sempre i contatti con la ragazza perchè tutto questo non era giusto per lei, che era ancora così giovane, anche se questo lo avrebbe fatto soffrire moltissimo.

Sakura pensava più o meno alle stesse cose...ormai si era decisa, avrebbe confidato al Copia-Ninja i suoi sentimenti, costi quel che costi, ora però non sapeva come fare...ma una cosa era certa, non si sarebbe di certo tirata indietro!
In pochi minuti furono arrivati ed entrarono nell’ufficio di Tsunade, perennemente in disordine, con carte sparse ovunque tra la scrivania e il pavimento. L’Hokage era seduta alla sua scrivania e appena li vide entrare, li accolse con un saluto veloce, senza perdersi troppo in chiacchere, doveva affidare loro una missione e aveva mille altre cose da fare, quindi bisognava sbrigarsi.

< Bene siete arrivati! Devo affidarvi una missione. Dovrete recarvi nel Paese della Terra per fare alcune ricerche. Alcuni nostri ninja spia, di passaggio da quelle parti per una missione, mi hanno comunicato di aver visto un gruppo di ninja traditori della Foglia. Ora come sapete il Paese della Terra non è un nostro alleato e non tollera minimamente che gli estranei turbino la pace che regna in quelle terre, specie poi se a scatenare il finimondo sono dei ninja stranieri. Voglio che voi due andiate a dare una controllata e mi riferiate chi sono e cosa hanno in mente di fare. Siete liberi di intervenire e fermarli nel caso in cui questi intendano attaccare, ma senza farvi notare, non voglio che si creino problemi.> dopo aver detto ciò, liquidò i due, ordinandogli di andare a prepararsi e partire immediatamente.

Una volta fuori si accordarono per l'orario di ritrovo e si diressero entrambi verso le proprie abitazioni. Dopo un’ora, come stabilito, Sakura era già con lo zaino in spalla e il mantello addosso, per non farsi riconoscre, come aveva detto l’Hokage, e stava, come sempre, aspettando l’arrivo di Kakashi, che, puntualmente in ritardo, non era ancora arrivato. Dopo circa mezz’ora il jonin arrivò e così poterono finalmente partire. Durante il viaggio nessuno parlò, aparte qualche piccolo commento sulla missione e sulle possibili strategie da attuare al fine di non farsi riconoscere e scoprire le intenzioni dei traditori.

Camminarono tutto il giorno e la sera non tardò ad arrivare, decisero di sistemarsi in una piccola casetta abbandonata, almeno se avesse piovuto sarebbero stati al riparo.
Sakura era molto stanca, non aveva avuto il tempo di riposarsi e dopo aver passato l’intera notte in ospedale, andare in missione non era di certo la cosa migliore. Kakashi era andato a prendere della legna per accendere il camino, e così Sakura era rimasta da sola e, mentre sistemava al meglio la casa, quel tanto che bastava per passare la notte, pensava al momento e al modo migliore per riprendere il discorso iniziato quella mattina.
Una volta tornato Kakashi accese il camino e così insieme mangiarono quello che si erano portati con sè. Dopo aver cenato Sakura stava per andare a domire ma, sfortunatamente per lei, il jonin aveva altri piani, voleva sapere a tutti i costi cosa le stesse succedendo; durante il tragitto era praticamente rimasta in silenzio, cosa molto strana, e così l’afferrò per un polso, senza farle male, e la fece sedere davanti a sè, tenendola sempre per il braccio, di modo che non potesse andarsene e affrontare così quel discorso, che era già andato troppo per lunghe per i suoi gusti.

A lei aveva cominciato a battere forte il cuore e la sua vicinanza non aiutava le cose. Se due istanti prima era decisa più che mai a confessargli tutto, ora non ne era più tanto sicura.

< Allora Sakura... > cominciò lui, anche se non sapeva bene cosa dirle < dimmi cosa ti sta succedendo sei rimasta in silenzio per tutto il viaggio e quando cercavo di parlarti tu mi rispondevi a monosillabi, dimmi cos’hai?! >

<.....> silenzio. Non sapeva cosa fare, non rusciva a parlare.

< Sakura rispondimi!> il Copia-Ninja non sapeva come comportarsi, lei era lì in silenzio, e non lo guardava nemmeno e lui, ad ogni istante che passava, perdeva sempre più la pazienza, cosa che gli capitva solo con lei.
Dopo alcuni istanti si decise a parlare, raccolse tutto il suo coraggio e se ne uscì: < Cosa vuoi che ti dica Kakashi?! >

< Potresti iniziare con il rispondere alla mia domanda...> disse lui, ora un po’ più calmo.

< Non ho nulla, sto bene, davvero, credimi! > gli rispose.

< E allora, come mai ultimamente mi hai evitato continuamente e sopratutto come mai quando ti parlo non mi guardi? > le chiese.

< Ho seplicemente avuto da fare, te l’ho già detto que-> non fece in tempo a finire la frase perchè lui le parlò sopra.

< Ancora con questa scusa Sakura? Te l’ho già detto, sappiamo entrambi che questo non è il motivo per cui mi hai evitato. >

< E alllora se lo sai perchè continui a chiedermi cos’ho??!! > gli rispose tutto d’un fiato lei. Sentiva gli occhi riempirsi di lacrime e tra poco, ne era certa, avrebbe iniziato a singhiozzare e a piangere a dirotto, e non voleva, non voleva piangere, non davanti a lui, non voleva apparire come la bambina piagnucolona che lui aveva allenato anni prima, lei non era così, era cambiata, era una donna ormai!

“Ma perchè devo piangere!? Maledette lacrime! Lasciatemi in pace. Andate via!”

A lui parve più bella che mai, così indifesa, così dolce, così Sakura.... non riuscì a trattenersi, in breve tempo le prese il mento con una mano e la fece girare verso di lui, si ritrovarono così a pochi centimetri di distanza l’uno dall’altro, e dopo averla guardata negli occhi per qualche istante, si abbassò la maschera e la baciò. La govane kunoichi a quel contatto sbarrò gli occhi e divenne rossa in viso. Quando lui si staccò, rimandendo però sempre molto vicino, la osservò per vedere quale fosse la sua reazione; si aspettava che scappasse in lacrime o che gli tirasse un pugno, ma questo non arrivò, anzi arrivò una domanda che lo spiazzò:

< Cosa provi per me? > disse con voce atona, ancora immersa in quel turbine di emozioni che quel fugace contatto le aveva provocato.

A quel punto al jonin non interessò più se quello che aveva fatto fosse corretto o meno o se amarla così tanto fosse sbagliato, in quel momento voleva solo stare con lei, voleva passare tutta la sua vita insieme alla donna che tanto amava, per lui esisteva solo lei. Lo aveva finalmente capito e fu per questo che senza alcuna vergogna le disse semplicemente:

< Io ti amo Sakura, ti amo alla follia, ti ho sempre amata e voglio stare con te. Non mi importa quello che la gente dirà, io so solo che voglio stare con te per sempre! >

A quelle parole la ragazza scoppiò in lacrime, anche se questa volta erano di felictà, e tra un singhiozzo e l’altro gli disse:

< Ti amo anche io Kakashi....sigh.... ti amo...sigh.... voglio stare con te! >

A quelle parole il cuore del Copia-Ninja si riempì di gioia e la baciò, fu un bacio pieno di passione, ma soprattutto di amore; e così i due innamorati passarono la prima, di una lunga serie, notte d’ amore, e quando furono stanchi si addormentarono stretti l’uno all’altra, finalmente felici.

Il giorno dopo quando si svegliarono, ancora abbracciati, si diedero un lungo bacio e poi, a mala voglia, si prepararono a partire per svolgre la missione che gli era stata affidata.
Questa volta durante il percorso i due camminavano l’uno a fianco all’altra e ogni tanto senza essere visti si scambiavano qualche bacio.

Una volta giunti nel luogo indicato dall’Hokage, incontraono il gruppo di ninja traditori, intenti a preparare un piano per attaccare il Villaggio della Roccia; e così, dopo che Kakashi ebbe evocato i suoi cani e aver dato loro disposizioni, si avvicinò alla giovane e aspettando il momento più opportuno, attaccarono i nemici cogliendoli di sopresa e sconfiggendoli facilmente.

Tornati al villaggio della Foglia consegnarono i prigionieri all’Hokage e fecero rapporto.

Quando fu a casa Sakura decise di farsi un bagno caldo e prepararsi al meglio perchè alle 20:00 aveva appuntamento con Kakashi, per andare a cena insieme, in uno dei più belli ristoranti di tutta Konoha, ma questo a lei non importava, per lei potevano pure andare a a mangiare al Ramen Ichiraku, quello che contava era essere insieme all’uomo che amava. Alle 20:00 in punto, il Copia-Ninja suonò il campanello, e la giovane kunoichi fu non poco sopresa di vedere che era puntuale.
Appena gli aprì la porta rimase spiazzata nel vedere che non solo era lui e che era puntuale, ma che inoltre non indossava la maschera.
Sakura stava per dirgli qualcosa ma fu preceduta da lui che, prima di baciarla appassionatamente, le disse:

< Ti amo. >

Lei fu felicissima di sentire le sue parole e ricambiò con altrettanta foga il bacio, dimenticandosi totalmente quello che stava per dirgli, e una volta staccati gli rispose:
< Anche io ti amo > e si ribaciarono.

Per srada si tennero per mano e si scambiarono qualche occhiata fugace davanti agli occhi increduli dei passanti, che erano più stupiti di vedere loro inseme, che non dal fatto che il jonin fosse senza maschera.
Arrivati al ristorante mangiarono tranquillamente, anche se tutti gli altri commensali non facevano altro che guardarli, ma loro non ci badavano erano troppo presi l’uno dall’altra.
Quando la cena giunse al termine, Kakashi si alzò lasciando di stucco tutti, compresa Sakura, e le si avvicinò ed esclamò ad alta voce, in modo che tutti sentissero:

< Ti amo Sakura. >

< Anche io Kakashi. > e davanti a tutti si scambiarono un bacio passionale.

Quando si staccarono si sussurrarono, tra un bacio e l’altro, parole dolci piene d’amore e da quella sera poterono vivere il loro amore alla luce del sole, senza preoccuparsi di ciò che gli altri potevano pensare, felici di essere insieme e di amarsi.
Perchè in fondo erano loro due e il loro amore e questo a loro basta!

FINE
Se avete avuto il coraggio di arrivare fino a qui vi faccio i miei complimenti!!! Grazie per averla letta spero vi sia piaciuta!! ^^
  
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