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Autore: SnowWhiteQueen    26/03/2007    3 recensioni
Mi sarei comportato da umano, e forse avrei nascosto la mia parte da serpente, anche se tu me lo dicevi sempre, siamo un po’ come due serpenti innamorati, che strisciano nel buio per non farsi scoprire, ma vorrebbero stare al sole, alla luce, davanti agli altri. Senza avere la preoccupazione di essere aggrediti, un po’ come noi.
Genere: Romantico, Drammatico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Certo che se sapevo come sarebbe andata a finire ci avrei pensato due volte prima di fare quello che ho fatto, beh, non l’avrei fatto.

Mi sarei comportato da umano, e forse avrei nascosto la mia parte da serpente, anche se tu me lo dicevi sempre, siamo un po’ come due serpenti innamorati, che strisciano nel buio per non farsi scoprire, ma vorrebbero stare al sole, alla luce, davanti agli altri. Senza avere la preoccupazione di essere aggrediti, un po’ come noi.

Era sempre stata gelosa.

Ma ci credi? Mi amava veramente, e io che la consideravo solo come un’avventura, pure stupida, e se pensava che un serpente se ne ritorna dalla sua prima preda dopo essersi stancato di un’altra, sbagliava di grosso.

 

~≈≈~

 

“Che cosa vuoi fare ora, Potter?” chiese una voce maligna all’indirizzo del Bambino Sopravvissuto.

“Ucciderti” rispose lui. Una sola parola, ma non era finita.

“Solo me? Lo sai che se mi uccidi solo a me i miei Mangiamorte continueranno imperterriti con gli omicidi e le violenze sui babbani, e non solo” sibilò il Signore Oscuro.

“Lo so, infatti stavo finendo: mi vendicherò di te, e di tutti quei luridi seguaci che si vantano di seguire un pazzo” disse Harry Potter, la bacchetta puntata al collo di colui che aveva distrutto la sua vita e quella delle persone a lui care.

Mentre lui stava lì, incapace di muoversi.

Stava lì, con i suoi pensieri. E pensava che forse se lui passava dalla parte del bene, ma forse il bene non esisteva. Quella era una delle poche cose che aveva detto Lord Voldemort a suo tempo: non esiste il bene o il male, esiste solo il potere.

E forse aveva ragione. Non vinceva il bene, non vinceva il male.

Vinceva chi aveva il potere e per quel momento era in mano di Harry Potter.

In quel momento però.

“Ma prima voglio farti vedere come posso essere crudele con coloro che si sono presi beffe di me” e detto questo si girò verso colui che stava pensando immobile.

Si girò verso Draco Malfoy.

E urlando “crucio” sentì le urla dell’uomo, del Mangiamorte. Di, ed Harry Potter questo non lo sapeva, dell’amante della sua migliore amica.

“Cosa stai facendo?” urlò Hermione spaventata.

Il suo migliore amico rise, una risata folle. La guerra faceva diventare così le persone, folli.

 

~≈≈~

 

Londra è immersa nell’oscurità, solo una figura si muove silenziosa nell’ombra, come un serpente.

Cammina, mentre pensa, proprio come quella notte.

Ma i pensieri sono diversi.

Ora pensa alla sua vita, che senza l’amante non ha quasi più senso, ma prima di togliersi l’unica cosa che gli era rimasta, la doveva togliere alla responsabile della morte di Hermione Granger.

E questa volta non gli sarebbe sfuggita. Per niente al mondo.

A questo pensiero calcia una lattina che si ritrova per terra, forse buttata da qualche alcolista, forse da un adolescente che aveva paura della reazione dei genitori, forse da due innamorati che avevano appena passato una notte insieme.

Un gatto si spaventa e corre veloce verso l’altro lato della strada.

Lui gira al primo incrocio che trova.

E la sua casa brilla nell’oscurità, come un faro nella nebbia.

Perché le luci sono accese?

Entra con agilità, senza farsi scoprire, ma una sorpresa lo attende.

Una giovane donna appoggiata su una poltrona di satin rosso sangue, un vestito nero ed attillato, con una sigaretta tra le labbra.

“Ti aspettavo, Draco”.

 

~≈≈~

 

“Harry, cosa ti prende? Vieni qui…” disse Ronald Weasley prendendo l’amico per un braccio.

“Avada Kedavra!” esclamò l’Oscuro Signore, ed un attimo dopo il rosso cadde a terra, morto.

“Brutto bastardo!” urlò Harry Potter, avventandosi su Lord Voldemort.

Un urlo, un lampo, la fine.

Il Signore Oscuro cadde a terra dopo l’incantesimo lanciato dal Bambino Sopravvissuto.

Era morto, ma forse non era la fine, forse era l’inizio di qualcos’altro.

Harry Potter si girò verso Draco Malfoy, lo guardò negli occhi, e pronunciò le parole che aveva pronunciato poco tempo prima, tre minuti prima.

Ma il lampo di luce verde non colpì il corpo del Serpeverde, ma un corpo che stava vicino a lui.

E l’incantesimo non era nemmeno stato lanciato dal Prescelto, ma da una Mangiamorte.

E così Pansy Parkinson aveva ucciso Hermione Granger, scusandosi: “Non ce la facevo, Draco, non è degna di te”.

E così finì la vita per Draco Malfoy, ed ebbe inizio la vendetta della bella serpeverde.

 

~≈≈~

 

“Ti aspettavo, Draco”.

E come faceva lei a sapere che Draco Malfoy sarebbe andato a casa sua?

“Salve Pansy, non sapevo che mi aspettassi, ma sono qui per un motivo, e sta certa che lo porterò a termine” ghigna il bel biondo.

“Ne sei così sicuro?” e con uno scatto felino gli blocca i polsi, ma lui si libera e puntando la bacchetta al cuore di Pansy Parkinson disse:

“Sì” ed un altro lampo, a distanza di dieci anni, mette fine alla vita della persona che aveva messo la fine a tante altre vite.

“L’ho sempre saputo che non eri stupida, ma questa volta mi sono dovuto ricredere” bisbiglia al nulla.

Ed esce, con un ghigno sulle belle labbra.

Diretto al luogo di non ritorno.

 

~≈≈~

 

“No!” due voci contemporanee urlarono quel semplice monosillabo.

Si girarono gli uni verso gli altri, ma Draco Malfoy si rigirò immediatamente verso il corpo dell’amata, prendendola tra le braccia e, tra il fango, il sangue e le lacrime, le sussurrò: “Avrai la tua vendetta, perché i serpenti sono molto vendicativi”.

“Era un modo per dire che mi ami?” chiese lei, con le ultime forse che riusciva a trovare.

“Sì, ma la vendetta l’avrai comunque” mormorò lui al suo orecchio.

“Bene, allora vedi di vivere”.

E morì così, con il sorriso sulle labbra.

Pensando al suo serpente, al serpente di cui si era irrimediabilmente innamorata.

Ma per lei, quella non era morte.

Quello era solo un grande sonno nella notte.

 

~≈≈~

 

Il grattacielo si staglia nell’ombra.

Il sovrano indiscusso della città, che domina tutta dall’alto.

Un giovane sale le scale, anche se non avrebbe potuto.

Ed un’altra vita finì.

E come dieci anni fa, finì con un sorriso, pensando che forse, serpenti e amanti non dovrebbero stare insieme, perché tanto qualcuno li avrebbe aggrediti.

Anche se forse, non capendo l’ostilità, avevano commesso un errore.

Il più grande della loro vita.

 

~≈≈~

I just don’t understand it,
Well there’s something at our door
Now we’re fighting together,
As dogs of war
When the moon is shining,
And you’re wrapped around our sins
Then our souls starts a-howling
And the show begins
Over where the city starts,
Something comes and slips into its heart
Snakes and lovers,
Try to shed our sins
We’re undercover,
But it’s slipped beneath our skins
Snakes and lovers,
Holding on in the night
Are you sleeping tight?
In our Garden of Eden,
With the poison in disguise
We had grown love together
In paradise
Now utopia’s falling
And the messages are clear
That the evil is crawling,
And fear is near
Now temptation comes to try,
So I bite the apple of my eye
Snakes and lovers,
Try to shed our sins
We’re undercover,
But it’s slipped beneath our skins
Snakes and lovers,
Holding on in the night
Are you sleeping tight?
Now you’re alone in your room,
And all of the walls they are turning
And down on the streets where I walk,
The light on my eyes it is burning
So come on and take me, my dear
And bear the fruits of what we know
Then our minds will be clear,
And our hearts will not let go
Just one more step and we will be over
Snakes and lovers,
Try to shed our sins
We’re undercover,
But it’s slipped beneath our skins
Snakes and lovers,
Holding on in the night
Are you sleeping tight?
Holding on in the night
Are you sleeping tight?

Snakes&lovers - Spandau Ballet

 

~≈≈~

 

Spazio autrice: era nata come una fan fiction originale, che avevo scritto quando avevo 14 anni con piuma e pergamena.

L’ho riveduta, adattandola ai personaggi di mamma Rowling, ma lo stile è quello, perché ho cambiato solo i nomi delle persone o cose del tipo Mangiamorte, o l’uso delle bacchette, che prima erano pugnali.

Fatemi sapere cosa ne pensate, grazie.

Un bacio grosso a tutti quelli che leggono, ancora di più quelli che recensiscono.

With love

Julya

  
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