Serie TV > Lie to Me
Ricorda la storia  |      
Autore: EffieSamadhi    09/09/2012    5 recensioni
[Storia scritta per il contest "8x80" indetto da Writers Arena Rewind.]
Ha sempre pensato all’inferno come ad un posto caldo, minaccioso, cupo e soprattutto affollato.
Invece l’inferno può trovarsi anche nel salotto di casa propria.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
I Delitti Del Cuoco - Francesco [Vorrei Che...]

[ Disclaimer | Personaggi, luoghi, nomi e tutto ciò che deriva dalla trama ufficiale da cui ho elaborato la seguente storia, non mi appartengono ma sono di proprietà di Samuel Baum che ne detiene tutti i diritti. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro e, viceversa, gli elementi di mia invenzione, non esistenti in Lie to me, appartengono solo a me. ]

[ Questa fanfiction ha partecipato al contest “8x80” indetto da Writers Arena Rewind. ]

 

 

 

 

 

Come mai tutti evitano di guardarmi negli occhi?*

*cit. Lie to me, s. 02

 

 

 

 

 

{1} Inferno

 

Forse ci piace il dolore. Forse gli siamo legati, perché senza di esso non capiremmo ciò che è reale.*

Ha sempre pensato all’inferno come ad un posto caldo, minaccioso, cupo e soprattutto affollato.

Invece l’inferno può trovarsi anche nel salotto di casa propria.

Illuminata dalla luce azzurrina di una serie tv che nemmeno le piace, Foster mangia gelato e pensa alla propria vita –

alle occasioni perse, alle possibilità ritrovate.

A tutte le cose buone che nasceranno da quella solitudine infernale.

 

*cit. Grey’s Anatomy, s. 02

 

 

 

*

 

 

 

{2} Scottatura

 

Mai una volta che le cose vadano per il verso giusto, pensa Ria, pigiando sui tasti del computer nonostante la fasciatura alla mano.

Non bastava l’immenso carico di lavoro, oppure la fine della sua relazione.

“No, dovevo anche versarmi un caffè bollente sulla mano” borbotta a voce bassa.

“Ciao!”

“Sparisci, Locker, non è giornata.”

“Come vuoi. Tieni questo.” Appoggia un flaconcino sulla scrivania. “Gel a base di olio d’oliva, fa miracoli per le scottature.”

Forse non tutto è andato storto.

 

 

 

*

 

 

 

{3} Fama

 

“Ma com’è questo dottor Lightman? Ne ho spesso sentito parlare, ma che cosa può dirmi di lui?”

Foster è a colloquio con un nuovo cliente da tre minuti, e già non lo sopporta più.

“Le assicuro che il dottor Lightman è uno stimato professionista che si occuperà del suo caso con la massima…”

“Questo lo so, la sua fama lo precede. Ma lui com’è?”

“Dovrebbe parlare con i nostri ex clienti. Sono certa che userebbero le parole giuste per definirlo.”

 

 

 

*

 

 

 

{4} Purgatorio

 

L’incertezza è il prezzo da pagare quando la tua vita cambia improvvisamente strada, mandando all’aria tutte le cose che eri certo di sapere.

Questo Cal lo sa. Questo lo ha vissuto.

Ma Foster no.

Foster non sa che vuol dire trovarsi soli, senza appigli, in fondo a un burrone buio, senza nemmeno una stella a farti compagnia.

Ha perso la sua vita di prima. Tutto ciò che può fare è stringere i denti e resistere, e attraversare il suo purgatorio.

 

 

 

*

 

 

 

{5} Limbo

 

Foster sta meglio, questo è chiaro. Cal glielo legge in viso.

È più rilassata, più tranquilla – non ancora serena né felice, ma lo sarà.

Non è più la Gillian di un tempo, e ancora non si può dire se sia una Gillian nuova.

Non è più l’ex moglie di Alec, non è più la sua socia.

È una donna diversa, forse migliore.

Occorrerà ancora tempo per scoprirlo, ma un giorno – di questo ne è certo – questo periodo di transizione finirà.

 

 

 

*

 

 

 

{6} Ciclo

 

Con questa, sono otto.

Otto le volte in cui lei e Alec si sono amati nonostante lo stress, la stanchezza, i litigi e le incomprensioni.

Otto le volte in cui ha sentito il calore di lui dentro di sé.

Otto le volte in cui, dopo, ha stretto forte le gambe, chiuso gli occhi e pregato.

Otto le volte in cui ha preso fiato, si è abbassata gli slip, ha fatto pipì sullo stick e ha aspettato.

Ricomincerà tutto da capo.

 

 

 

*

 

 

 

{7} Agenda

 

“Dovresti comprarti un’agenda, papà.”

“Possedere un’agenda priva le persone della felicità.”

“Cosa?”

“Tutti i possessori di agende sono infelici. Prendi i capi di stato, i senatori… tua madre. Tutta gente che non è mai stata troppo allegra.”

“Questo non ha senso.”

“Torna da me con una laurea in Psicologia e dieci anni di esperienza sul campo e forse sarò disposto ad ascoltare la tua teoria.”

“Gillian ha un’agenda. Non mi sembra tanto infelice.”

“Foster è l’eccezione che conferma la regola.”

 

 

 

*

 

 

 

{8} Paradiso

 

Il solo rumore che Cal riesce a percepire nel vuoto della stanza è il leggero fischio prodotto dall’aria che passa attraverso il naso di Foster, che sonnecchia sulla sua spalla ormai da un’ora.

Niente cellulari né cercapersone, niente scalpiccio frenetico degli impiegati né battibecchi tra Torres e Locker.

Niente, tranne il silenzio, e quel lieve fischio prodotto dal naso di Foster.

Per Cal è il paradiso: ha il silenzio,

ha il proprio lavoro,

e accanto una persona che sa comprenderlo.

   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Lie to Me / Vai alla pagina dell'autore: EffieSamadhi