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Autore: anastasia in love    10/09/2012    8 recensioni
"Hai la testa tra le nuvole,e io so che stai pensando a me. Pensi a quel pomeriggio,pensi a me nudo tra le lenzuola del tuo letto,pensi a quanto io sia stato dolce nel tenerti la mano. E pensi che sia stato tutto splendido e perfetto. Perché io sono perfetto,perché noi siamo perfetti." Attenzione,pericolo SPOILER:vi consiglio di leggerlo solo se avete visto la 3x12!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Spencer Hastings, Toby Cavanaugh
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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               Ad Elena,perché mi ricordo ancora la faccia che avevamo quando lui si è voltato e tu hai esclamato:”Oddio,con la felpa nera è ancora più bono!”
Che cosa mi hai fatto? Io ti odiavo,Spencer Hastings.
C’è stato un tempo in cui,chiuso in quella misera stanza grigia di quel riformatorio,odiato dai miei genitori,disprezzato da mia sorella,rifiutato dagli amici e dal Mondo,io meditavo la mia vendetta.
I minuti sembravano ore e le ore sembravano giorni ,e questi scorrevano lenti e tutti uguali,scanditi solo dalle visite dei dottori che mi ripetevano sempre la stessa e identica domanda:” Perché lo hai fatto?”
E vi odiavo. Ti odiavo. E odiavo mio padre per essersi risposato così presto,odiavo mia madre perché da lassù non mi aveva protetto,e odiavo Jenna perché più mi portava a letto e più io sentivo il disgusto per il Mondo. E tu,piccola Spencer,continuavi serenamente la tua vita perfetta mentre io,Toby,ero quello che aveva accecato la piccola Jenna. Eravate piccole,ma la verità è che lo ero anch’io.
Ti trovavo buffa,lo sai? E bella,incredibilmente bella. Camminavi per i corridoi della scuola con sguardo severo e deciso,e mi chiedevo in realtà com’eri,quando non eri costretta ad essere la rappresentante d’istituto,il presidente del corpo studentesco o la prima della classe. Magari eri divertente,magari mi trovavi carino,magari ti avrei chiesto di prendere un gelato dopo la scuola.
 Ma c’era Alison,e io sapevo che non avresti mai detto di si,e così continuavo a fissarti mentre armeggiavi furiosa con la serratura del tuo armadietto. Ma non ti sei mai accorta di me. Per te ero Toby il guardone,quello strano,quello silenzioso,quello che abitava vicino casa tua ,quello a cui era morta la madre e quello a cui non avevi mai detto “mi dispiace”.
E sei bella anche adesso,mentre cammini serena e spensierata nel cortile della scuola. Cerchi qualcuno con lo sguardo,forse le tue amiche,e intanto frughi distratta nella borsa. E io,invece,sono qui che ti osservo. Perché forse non lo sai,ma io ti ho sempre osservata,perché forse non lo sai,ma io conosco ogni tuo movimento.
Hai la testa tra le nuvole,e io so che stai pensando a me. Pensi a quel pomeriggio,pensi a me nudo tra le lenzuola del tuo letto,pensi a quanto io sia stato dolce nel tenerti la mano. E pensi che sia stato tutto splendido e perfetto. Perché io sono perfetto,perché noi siamo perfetti.
Ed è ora che sei così felice,che dovrei colpirti alle spalle. Dovrei spaventarti,umiliarti,e poi sorridere nel vederti confusa,attonita ,incredula e addolorata. Dovrei gioire nel vederti soffrire,dovrei godere nel vederti piangere . E’ quello che mi ripete Mona da giorni: “Colpisci duro,Toby,colpisci adesso!”
Ma la verità è che mi sono innamorato di te. Non lo so quando è successo e non so come ho fatto a permetterlo,ma non ce la faccio più a mentire. Amo i tuoi abbracci,i tuoi sorrisi,i tuoi baci. Amo il modo in cui ti accendi quando per caso ti sfioro i fianchi,amo il modo in cui mi baci quando ti riaccompagno a casa,e amo il modo in cui mi sorridi quando ti dico che ti amo e che mi sei mancata da morire.
Che cosa mi hai fatto? Io ti odiavo,Spencer Hastings. Odiavo te e il tuo mondo perfetto. C’è stato un tempo in cui chiudendo gli occhi ti immaginavo soffrire e invocare pietà,mentre adesso chiudo gli occhi e ciò che vedo sono le tue mani goffe e impacciate che armeggiano indecise e tremanti sulla cintura dei miei pantaloni.
Eri calda,Spence,e la tua pelle quasi scottava. Io ti annusavo e tu sapevi di fiori e di agrumi,di rugiada fresca e di fragole non ancora mature. Ed eri liscia come una pesca quando,guardandoti negli occhi,sfilavo le tue mutandine.
Volevo farti del male Spence,ma la verità è che tremavo più di te. Volevo farti del male Spence,ma la verità è che non avevo mai visto una cosa tanto bella in vita mia. Eri più dolce della vendetta e più saporita del sangue.
Dio,non faccio altro che pensare a te. E sono così arrabbiato per questo,che sento la rabbia ribollirmi nelle vene. Non dovevi essere così soffice,pura e perfetta. E invece anche stavolta lo sei stata,Spence. Perfetta,come in ogni cosa che fai.
Volevo portarti a letto per punirti,ma la verità è che l’ho fatto perché ne avevo bisogno. La verità è che ho sognato di fare l’amore con te,nella mia testa,milioni e milioni di volte.
 
Ti avevo detto che sarei stato fuori città per lavoro,e intanto sono qui che ti osservo ,sotto la mia immancabile felpa nera,e studio ogni tuo movimento.
Perché io sono ovunque sei tu. Te lo dissi quella volta,e così è stato quando al campanile ti ho salvata da Ian. Lui voleva ucciderti e questo non lo avrei permesso per nessuna ragione al Mondo.
 Perché la verità,piccola Spence,è che mi hai fatto un buco al cuore già dalla nostra prima notte al Motel. Perché la verità,piccola Spence,è che io sono ingiustamente e fottutamente innamorato di te.
 
 
 
 
 
Eccovi il mio secondo lavoro dedicato alla coppia Toby/Spencer. Spero come al solito che vi piaccia e che mi facciate sapere cosa ne pensate. Un abbraccio,
Anastasia

              Ad Elena,perché mi ricordo ancora la faccia che avevamo quando lui si è voltato e tu hai esclamato:”Oddio,con la felpa nera è ancora più bono!”


Che cosa mi hai fatto? Io ti odiavo,Spencer Hastings.
C’è stato un tempo in cui,chiuso in quella misera stanza grigia di quel riformatorio,odiato dai miei genitori,disprezzato da mia sorella,rifiutato dagli amici e dal Mondo,io meditavo la mia vendetta.
I minuti sembravano ore e le ore sembravano giorni ,e questi scorrevano lenti e tutti uguali,scanditi solo dalle visite dei dottori che mi ripetevano sempre la stessa e identica domanda:” Perché lo hai fatto?”

E vi odiavo. Ti odiavo. E odiavo mio padre per essersi risposato così presto,odiavo mia madre perché da lassù non mi aveva protetto,e odiavo Jenna perché più mi portava a letto e più io sentivo il disgusto per il Mondo. E tu,piccola Spencer,continuavi serenamente la tua vita perfetta mentre io,Toby,ero quello che aveva accecato la piccola Jenna. Eravate piccole,ma la verità è che lo ero anch’io.

Ti trovavo buffa,lo sai? E bella,incredibilmente bella. Camminavi per i corridoi della scuola con sguardo severo e deciso,e mi chiedevo in realtà com’eri,quando non eri costretta ad essere la rappresentante d’istituto,il presidente del corpo studentesco o la prima della classe. Magari eri divertente,magari mi trovavi carino,magari ti avrei chiesto di prendere un gelato dopo la scuola.
 Ma c’era Alison,e io sapevo che non avresti mai detto di si,e così continuavo a fissarti mentre armeggiavi furiosa con la serratura del tuo armadietto. Ma non ti sei mai accorta di me. Per te ero Toby il guardone,quello strano,quello silenzioso,quello che abitava vicino casa tua ,quello a cui era morta la madre e quello a cui non avevi mai detto “mi dispiace”.

E sei bella anche adesso,mentre cammini serena e spensierata nel cortile della scuola. Cerchi qualcuno con lo sguardo,forse le tue amiche,e intanto frughi distratta nella borsa. E io,invece,sono qui che ti osservo. Perché forse non lo sai,ma io ti ho sempre osservata,perché forse non lo sai,ma io conosco ogni tuo movimento.
Hai la testa tra le nuvole,e io so che stai pensando a me. Pensi a quel pomeriggio,pensi a me nudo tra le lenzuola del tuo letto,pensi a quanto io sia stato dolce nel tenerti la mano. E pensi che sia stato tutto splendido e perfetto. Perché io sono perfetto,perché noi siamo perfetti.

Ed è ora che sei così felice,che dovrei colpirti alle spalle. Dovrei spaventarti,umiliarti,e poi sorridere nel vederti confusa,attonita ,incredula e addolorata. Dovrei gioire nel vederti soffrire,dovrei godere nel vederti piangere . E’ quello che mi ripete Mona da giorni: “Colpisci duro,Toby,colpisci adesso!”
Ma la verità è che mi sono innamorato di te. Non lo so quando è successo e non so come ho fatto a permetterlo,ma non ce la faccio più a mentire.
Amo i tuoi abbracci,i tuoi sorrisi,i tuoi baci. Amo il modo in cui ti accendi quando per caso ti sfioro i fianchi,amo il modo in cui mi baci quando ti riaccompagno a casa,e amo il modo in cui mi sorridi quando ti dico che ti amo e che mi sei mancata da morire.

Che cosa mi hai fatto? Io ti odiavo,Spencer Hastings. Odiavo te e il tuo mondo perfetto. C’è stato un tempo in cui chiudendo gli occhi ti immaginavo soffrire e invocare pietà,mentre adesso chiudo gli occhi e ciò che vedo sono le tue mani goffe e impacciate che armeggiano indecise e tremanti sulla cintura dei miei pantaloni.
Eri calda,Spence,e la tua pelle quasi scottava. Io ti annusavo e tu sapevi di fiori e di agrumi,di rugiada fresca e di fragole non ancora mature. Ed eri liscia come una pesca quando,guardandoti negli occhi,sfilavo le tue mutandine.

Volevo farti del male Spence,ma la verità è che tremavo più di te. Volevo farti del male Spence,ma la verità è che non avevo mai visto una cosa tanto bella in vita mia. Eri più dolce della vendetta e più saporita del sangue.
Dio,non faccio altro che pensare a te. E sono così arrabbiato per questo,che sento la rabbia ribollirmi nelle vene. Non dovevi essere così soffice,pura e perfetta. E invece anche stavolta lo sei stata,Spence. Perfetta,come in ogni cosa che fai.
Volevo portarti a letto per punirti,ma la verità è che l’ho fatto perché ne avevo bisogno. La verità è che ho sognato di fare l’amore con te,nella mia testa,milioni e milioni di volte.
 
Ti avevo detto che sarei stato fuori città per lavoro,e intanto sono qui che ti osservo ,sotto la mia immancabile felpa nera,e studio ogni tuo movimento.
Perché io sono ovunque sei tu. Te lo dissi quella volta,e così è stato quando al campanile ti ho salvata da Ian. Lui voleva ucciderti e questo non lo avrei permesso per nessuna ragione al Mondo.
 Perché la verità,piccola Spence,è che mi hai fatto un buco al cuore già dalla nostra prima notte al Motel. Perché la verità,piccola Spence,è che io sono ingiustamente e fottutamente innamorato di te.

 
 

 
 
 
Eccovi il mio secondo lavoro dedicato alla coppia Toby/Spencer. Spero come al solito che vi piaccia e che mi facciate sapere cosa ne pensate. Un abbraccio,
Anastasia

  
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