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Autore: Lola_Payne_Directioner    10/09/2012    3 recensioni
Avete presente la pubblicità delle gocciole? Quella dove c’è il tipo tutto spettinato che gira la gocciola e la voce della pubblicità dice: ‘Per trasformare la giornata da così a così?’
Ecco, la mia vita ha fatto la stessa fine.
E ora, mi trovo sul baratro di un precipizio ancora più profondo.
Nella mia vita sono sempre stata sola.
Il mio nome è Katherine. Katherine Milliward.
Ma lo odio, quindi è meglio se mi chiamate Kate.
Ho 17 anni, appena compiuti, e esattamente un anno fa la mia vita è stata sconvolta.
-Kate, questo è il mio migliore amico, Liam. Liam, lei è Kate, una mia vecchia amica.-
Mi strinse la mano più a lungo del dovuto, continuando a fissarmi negli occhi.
Era come se stesse risucchiando la mia forza vitale.
La mia volontà.
Mi stava intrappolando in una gabbia.
Mi stava strappando il cuore.
Genere: Drammatico, Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Liam Payne
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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'We're holding on...and letting go.'


 

< It's everything you don't
It's one door swinging open
And one door swinging close
Some prayers find an answer
some prayers never know.
We're holding on...
and letting go.>>
Ross Copperman- Holding on and letting go 

 






La nuova estate è alle porte.
Il campeggio è alle porte.
Questo non segna niente di buono.
Mi ricordo ancora di lui.
Del suo delizioso profumo.
Del suo inebriante calore.
Del suo dolcissimo sorriso.
Era tutto ciò che un ragazzo potesse essere.
Sapeva essere dolce e sensibile, simpatico e divertente, razionale e freddo, irrazionale e travolgente.
Ti strappava il sorriso anche quando avevi in programma di fare il contrario per tutto il giorno.
Il suo nome era Liam.
Liam Payne.
Ed era quasi mio.
Io l’ho lasciato fuggire.
 


Apro la portiera dell’auto e poggio i piedi a terra, inspirando a fondo l’odore limpido dell’ossigeno e l’aria salmastra del mare.
Quanto mi è mancato questo dannato posto.
Suona quasi impossibile che un villaggio turistico ti possa mancare, ma per è così.
Questo campeggio è la mia casa.
E’ il mio ambiente.
Ma che maleducata, non mi sono ancora presentata.
 Il mio nome è Katherine.
Katherine Milliward.
Ma lo odio, quindi è meglio se mi chiamate Kate.
Ho 17 anni, appena compiuti, e esattamente un anno fa la mia vita è stata sconvolta.
Avete presente la pubblicità delle gocciole? Quella dove c’è il tipo tutto spettinato che gira la gocciola e la voce della pubblicità dice: ‘Per trasformare la giornata da così a così?’
Ecco, la mia vita ha fatto la stessa fine.
E ora, mi trovo sul baratro di un precipizio ancora più profondo.
Nella mia vita sono sempre stata sola.
I miei folti riccioli castani e i miei occhioni azzurri non mi hanno mai aiutato a farmi degli amici.
Dai 14 ai 16 anni ero diventata anoressica.

‘Questione solo psicologica' dicevano i medici.
‘Prese in giro dai compagni’ pensavo io.
La mia vita è sempre stata sospesa su di un filo.
E io sono sempre stata l’equilibrista su di esso.
Un passo falso e sarei caduta.
Ma sotto di me non c’è la rete.

 


Cammino verso un bungalow che ho imparato a conoscere bene.
Cammino e mi domando quante cose saranno cambiate.
Chissà Jessie.
Chissà Mary.
Chissà Liam.
L’anno scorso, quando arrivai qui, avevo litigato con mio padre.
Venivo in questo campeggio con i miei fin da quando ero piccolissima, ma da quando mia madre e mio padre si sono separati, ho smesso di venirci.
L’anno scorso fu la prima volta dopo 4 anni.
Mi aspettavo di trovare tutto identico.
Mi aspettavo lo stesso gruppo di amici che mi accoglieva a braccia aperte.
E invece, quel posto nel gruppo non  mi apparteneva più.
Mi aspettavo di restare sola tutta l’estate, ma una sera rincontrai Jessie e sua sorella Mary, due splendide sorelle americane che conoscevo sin da piccola.
Mi accolsero con loro.
E Jessie mi presentò il suo migliore amico.
Liam.
Mi ricordo ancora la prima volta che lo vidi.
Era appena uscito dall’acqua.
I riccioli castano chiaro gocciolavano, i grandi occhi color nocciola scintillavano al sole e le labbra piene erano schiuse in un dolcissimo sorriso.
E fu proprio quel sorriso a farmi innamorare di lui.
Era alto, una ventina di centimetri più di me, e aveva un fisico da mozzare il fiato.
-Kate, questo è il mio migliore amico, Liam. Liam, lei è Kate, una mia vecchia amica.-
Mi strinse la mano più a lungo del dovuto, continuando a fissarmi negli occhi.
Era come se stesse risucchiando la mia forza vitale.
La mia volontà.
Mi stava intrappolando in una gabbia.
Mi stava strappando via il cuore.
 


Avvicinandomi al bungalow, noto che poco è cambiato.
Noto che Jessie non è cambiata.
-Jessie.- le urlo, sorridente.
Lei si gira, facendo smuovere la bionda coda di cavallo.
Mi sorride, mi sorride la sua bocca, le sue gote e i suoi magnifici occhi azzurri.
-Kate.-
Ci corriamo incontro e ci abbracciamo, con la forza che solo due care amiche che non si vedono da tanto possono avere.
Mi accompagna verso sua sorella, anche lei a braccia aperte, pronta ad abbracciarmi.
Continuano a ripetermi che sono diventata ancora più bella e che hanno sentito tantissimo la mia mancanza.
Io sorrido e rido con loro, ma mi continuo a guardare attorno.
Mi mordo le labbra.
Devo chiedere?
‘Dove è Liam?’ penso.
-Liam è andato a prendere una cosa dalla macchina. Dovrebbe essere di ritorno a momenti.- dice Jessie, quasi come se mi avesse letto nel pensiero.
Il suo sguardo evita il mio mentre me lo dice.
E le sue labbra segnano una curva all’ingiù.
‘Cosa mi nascondi, Jessie?’ vorrei chiederle.
-Si, direi che è stato fantastico.- sento dire da una voce maschile.
Una voce profonda.
Liam.
Mi giro e lui è li, mano nella mano con una brunetta.
Qualcosa dentro me fa CRACK.
-Liam.- sussurro.
Mary e Jessie mi guardano, come a volermi dire che mi avrebbero voluto avvisare.
Ho aspettato per niente?
Ho sperato per niente?
Guardo la brunetta che tiene per mano.
E’ alta, snella, i capelli ricci e il nasone. Ha degli enormi occhiali da sole firmati che le coprono metà viso.
Bella è bella, niente da dire.
Ma tiene la mano a tutto il mio mondo.
E su questo ne ho da dire.
Liam mi vede, molla la sua mano e si avvicina, cauto, come se avesse paura che io possa balzare in avanti e morderlo da un momento all’altro.
-Katherine, avevi detto che non saresti riuscita a venire quest’anno…- sussurra.
Lui è l’unico che può pronunciare il mio nome per intero.
Con lui ‘Katherine’ ha un suono tutto diverso.
Appena ho la forza di guardarlo e i nostri occhi si scontrano, posso giurare di vedere un piccolo sussulto.
Un brivido mi percorre la schiena.
Un brivido antico. Familiare.
Con lui tutto era un brivido.
-Sono venuta per…- dico, anzi sto per dire.
‘Sono venuta per te
.’
La riccia si avvicina a Liam, cingendogli la vita con un braccio.
-Non mi presenti?- dice, scuotendo i capelli.
Liam si scuote, come riscosso dal sonno.
-Lei è Danielle, la mia ragazza..- dice, abbassando il tono di voce nell’ultima parte.
Sorrido.
In realtà il mondo mi è crollato addosso.

 
 
 
 
Liam è qui, dietro di me.
Avverto la sua presenza.
Il perché mi ha seguito mi è sconosciuto.
Continuo a guardare il mare; nonostante sia solo Agosto fa fresco.
Il cielo è plumbeo e il mare ha la sua stessa tonalità.
-Kate…- mi sussurra.
Mi giro.
-Che vuoi?- dico, cercando di essere scortese.
-Perché sei stata così fredda con me prima?- mi domanda.
-Non sono stata fredda…-
-E’ per Danielle…?- mi domanda.
Esito, prima di rispondere.
Lui lo interpreta come un annuire silenzioso.
-E’ così. Tu sei gelosa di me.- osserva, cupo.
-No.- gli grido, dandogli di nuovo le spalle.

-Kate…- dice, avvicinandosi.
Mi giro di nuovo, con tutta la rabbia che mi monta dentro e lo attacco.

-Credi che mi importi ancora di te?- urlo.
Le lacrime mi rotolano sulle guance.
Stupide maledette.
-Non mi frega un cazzo di te, Liam. Puoi andare in giro a scoparti chiunque ti capiti, puoi illudere e prendere in giro altre mille ragazze, ma non credere più che mi importi di te.-
-Se non ti importa, perché piangi…?- mi chiede, dolce.
Io mi trattengo dallo sputargli.
Mi avvicino e inizio a tempestargli il petto di pugni.
-Ti odio.- continuo a sussurrargli a denti stretti.
-Hei, calma…- mi sussurra, stringendomi a se.
Io dapprima combatto, poi mi arrendo e affondo la testa nel suo petto.
Mi era mancato il suo profumo.
Mi era mancato stargli così vicino.
Rimaniamo stretti così, senza parlare.
-Maledizione…- farfuglio io.
-Cosa?-
-Mi importa di te, Liam. Questo inverno non ho fatto altro che aspettarti, desiderarti, pensarti. Vederti con un’altra è troppo da sopportare…- gli dico.
Abbasso la testa.
-Scusami…- mi sussurra.
Io alzo la testa.
-Come?-
-Scusami. Scusa per il male che ti ho fatto.-
Io rinizio a piangere.
Mi ha chiesto davvero scusa?!
-Ti prego, basta. Non piangere più. Mi fa stare male.- mi implora, asciugandomi una lacrima.
-Perché?- gli strillo.
Nascondo il viso fra le mani.
-Perché…io ti amo.- mi dice, alzando il tono di voce.
-Cosa hai detto?!- chiedo, sollevando di scatto il viso.
-Io ti amo, Katherine Milliward. Ti amo ormai da un anno e due ore.-
Sorrido.
Sorride.
Il mondo torna su, al suo posto.
Lo squarcio dell’enorme precipizio nero si assottiglia.
L’equilibrista ha finalmente una rete di sicurezza.
-E ora?- sussurro.
Lui alza le spalle, cingendomi i fianchi.
Si abbassa, mi sfiora il viso col suo respiro.
-Ci penseremo.-
Le sue labbra sono sulle mie. Morbide. Calde. Saporite.
Non c’è niente di più bello.
Niente di più vero.
Niente di più che io e lui.
-Non lasciarmi mai, mai più, Liam James Payne.- gli sussurro sulle labbra.
-Mai.- ripete lui sulle mie.
 

Il nostro rapporto è sempre stato così.
Ci stringiamo e ci lasciamo andare.
Ci siamo stretti e ci siamo lasciati andare.
E’ tutto quello che voglio.
E’ una porta che si apre, una che si chiude.
Alcune preghiere trovano risposta.
Altre non la troveranno mai.
Qualcuno sa se questo è l’inizio o la fine?

A volte quello che si coglie al volo
Cambia tutto ciò che c’era prima di esso.

Mi ha cambiata, quel Payne.
Mi ha reso diversa.
Speciale.
A volte si stringono degli angeli
Ma non si riesce a capirlo.
Non sappiamo quanto dureremo, ma sappiamo che che non possiamo lasciarlo andare.










Buonsuar (?)

Ok, lo ammetto, faccio schifo in francese.
Pivelle, questa è la mia primissa One Shoot.
Parla di una ragazza, Katherine, che l'estate dell'anno scorso si innamora di
Liam James Payne, il migliore amico di una sua amica di infanzia.
Ora lei, un anno dopo, torna da lui. Torna per lui e lo trova fidanzato con la bella
Danielle.
E ora?
Il loro amore è più forte.

Benebene parliamo dei personaggi.
Katherine Milliward è la mia nuova protagonista. Comparirà, così come April,
in altre storie e ha il volto di Kaya Scodelario, la Effy di Skins.


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Jessie e Mary sono le sorelle Olsen, 

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Ci tengo a precisare che questa storia è basata sulla MIA storia.
Tutto quello che leggete, o quasi, è accaduto realmente.
E con il ragazzo impersonato da Liam ci sto tutt'oggi.
Quindi, NON COPIATE.
Per il resto, se vi piace FATEMELO SAPERE tramite una RECENSIONE.
Se volete sapere di più su Liam e Kate, ditemelo e io farò una fanfiction su questa storia.

VI ASPETTO BELLEZZE,
xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
 

   
 
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