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Autore: sophie_85    26/03/2007    9 recensioni
E' una one-shot H/D o quasi... E' la descrizione di una giornata di Malfoy dopo aver fatto un sogno un po' particolare :)
Se siete curiosi, leggetela, tanto non è lunghissima! Spero vi piaccia...
Storia partecipante al 'Kisses contest' come storia edita, indetto da Itachi_love
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Un incubo dagli occhi verdi


di Sophie_85

 

 

 

Un secco suono metallico ruppe il silenzio di uno stretto vicolo nella periferia londinese. Draco Malfoy si era appena materializzato, e si avviò con passo deciso tra la nebbia, verso il numero 35 di Bourbon Street. L’aria fredda gli sferzava il viso, mentre finalmente bussava alla porta di uno dei punti di ritrovo dei seguaci di Voldemort. Lanciò un occhiata gelida al Mangiamorte di guardia, che lo accompagnò, senza dire una parola, fino alla stanza in fondo al corridoio.

Draco aprì la porta, ed entrò nella stanza lievemente illuminata dal camino acceso. C’erano altre due porte a vetri, che davano su due sale utilizzate per le riunioni. Dalla luce che filtrava dalle vetrate opache, e dai numerosi suoni e ombre, sembrava che ci fosse un certo fermento.

Una voce fredda improvvisamente lo distolse dalle sue considerazioni. “Draco… finalmente sei arrivato.” Malfoy senior dava le spalle al figlio, in una mano teneva l’elegante bastone con la testa argentea di un serpente.

Draco si inginocchiò, e tenendo gl’occhi bassi disse “Ho fatto prima che ho potuto. Non è facile uscire da Hogwarts di notte, come sapete, non ci si può Smaterializzare all’interno delle mura del castello.”  

Il padre si voltò, posando i suoi occhi di ghiaccio sul figlio. “Ormai è tempo di agire, Draco. Come sai, tra poco daremo guerra aperta a Silente, e a tutto il suo manipolo di idioti filobabbani… abbiamo bisogno di nuove forze all’interno delle nostre schiere, e nuove spie all’interno delle mura di Hogwarts. Il Signore Oscuro ha scelto di darti fiducia, Draco… stasera stessa riceverai il dono del Marchio Nero. Così finalmente sarai ufficialmente riconosciuto come servo del tuo Signore.”

Sentire quelle parole fu come ricevere una stilettata in pieno petto. Il sangue gli si ghiacciò nelle vene, e una paura incontrollabile gli strinse le viscere. Sapeva che rischiava la morte per le parole che stava per pronunciare, ma non aveva scelta.

“Padre, io…” La voce gli mancò un istante, poi continuò più deciso. “Io non mi sento pronto.”

L’ira infiammò gl’occhi di Lucius. “Che cosa hai detto?”

Draco si alzò in piedi, e fronteggiò suo padre. “Non mi sento pronto ad intraprendere questo cammino. E non credo che lo sarò mai.”

Le labbra di Lucius si strinsero fino a diventare una linea sottile, e con le mani strette tanto da far diventare le nocche bianche, alzò il bastone e colpì violentemente il figlio.

Draco cadde all’indietro e guardò con occhi sgranati il padre. Non l’aveva mai visto perdere il controllo a quella maniera. Era stato punito più volte per i suoi atteggiamenti “ribelli”, ma non aveva mai alzato le mani su di lui, se non con schiaffi di monito. Si era sempre servito della più sottile e dolorosa Magia Oscura per punirlo.

Lucius estrasse velocemente la bacchetta dalla veste e puntandola contro il figlio disse “Non ti lascerò macchiare il sangue dei Malfoy con la tua subordinazione, Draco! A costo di ucciderti con le mie stesse mani, non permetterò che il mio unico figlio disonori una delle stirpi più antiche e pure!” mentre stava per pronunciare la formula magica, la porta venne aperta violentemente, e un ragazzo con la bacchetta sguainata gridò “Stupeficium!”

Il mago biondo cadde all’indietro privo di sensi, mentre il nuovo arrivato si avvicinò a Malfoy, che stava ancora a terra, immobile. Draco sentiva numerose voci che scagliavano incantesimi da tutte le direzioni: l’Ordine della Fenice doveva aver scoperto quel ritrovo, e stava facendo piazza pulita. Ma la sua sorpresa crebbe in maniera esponenziale, quando incrociò lo sguardo del suo salvatore: due sorprendenti occhi verdi lo guardavano preoccupato. Harry Potter era in piedi davanti a lui e gli porgeva una mano per alzarsi.

“Tutto a posto, Draco?”

Il ragazzo in questione spalancò ancora di più gl’occhi sentendo pronunciare il suo nome di battesimo, tuttavia poggiò la sua mano in quella del moro. Sentì la sua stretta calda intorno alla sua, mentre lo tirava su. Improvvisamente si ritrovò tra le sue braccia forti, le mani ancora intrecciate. Draco era completamente frastornato dalla situazione, ma il calore del suo corpo lo indusse ad indugiare ancora dal muoversi. Alzò leggermente gl’occhi e si ritrovò di nuovo immerso in quel verde sconfinato. Lo sguardo di Harry era indecifrabile. Rimasero così per un tempo che sembrava interminabile, quando lo sguardo di Draco cadde sulle labbra morbide di Harry. Come guidato da un incantesimo sconosciuto, lentamente si avvicinò a quelle labbra piene, con la voglia irresistibile di lambirle. Erano talmente vicini che il calore del fiato di lui si trasformò quasi in una carezza, provocandogli brividi irrefrenabili lungo la schiena, e quando le loro labbra si sfiorarono schiudendosi, qualcosa sembrò esplodergli nel petto…

 

Il russare di Goyle fece svegliare Draco di soprassalto, che si tirò su con una strana sensazione alla bocca dello stomaco e il cuore che ancora batteva all’impazzata.

 

…Oh mio Dio… ma che razza di sogno ho fatto… Stavo per baciare lo Sfregiato! E di mia iniziativa!

 

Draco guardò l’orologio appeso al muro: le 6e30. Era inutile ormai rimettersi a dormire, così decise che era il caso di fare una bella doccia e una passeggiata per schiarirsi le idee e togliersi quella orrenda immagine dalla mente.

Quando Malfoy decise che era ora di andare a fare colazione la Sala Grande era ancora quasi vuota, visto la maggior parte degli studenti faceva colazione poco prima di andare a lezione. Draco si diresse verso il tavolo dei Serpeverde, felice che fosse mezzo vuoto. Non era proprio dell’umore adatto per conversare. Si sedette e dopo essersi versato il suo solito caffé nero, iniziò ad imburrare con astio una povera fetta biscottata.

 

Non posso crederci… ho sognato di baciare un ragazzo e per di più Grifondoro! Ma che dico! Ho sognato di baciare HARRY POTTER…

 

Suo malgrado non potè fare a meno di alzare lo sguardo sul tavolo rosso-oro. Lo riconobbe subito, anche se era di spalle. Prese un’altra fetta biscottata, e cominciò ad imburrare anche quella con foga.

 

…E poi, anche se era un mio sogno, come si è permesso di chiamarmi per nome?!

 

Mentre afferrava l’ennesima fetta biscottata, alzò di nuovo lo sguardo su di lui.

 

…E poi non è affatto vero che è più alto di me, anche se devo ammettere che s’è un po’ irrobustito ultimamente. E poi non ha gli occhi così verdi! …Ma che sto facendo! Sto guardando lo Sfregiato… ma che mi frega a me! E’ meglio che vado a lezione, va…

 

E tirò sul piatto la quinta fetta biscottata imburrata. Blasie Zabini, che si era da poco seduto accanto a lui, guardò il piatto dell’amico con curiosità. “Perché hai preso le fette biscottate, Dra’? Tu non bevevi solo il caffé a colazione?”

“Ma che cazzo ne so!” Draco prese la borsa e si allontanò senza neanche salutare. Zabini alzò le spalle, e addentò una delle fette.  

Malfoy si diresse verso il sotterraneo, passò velocemente a prendere i libri, e poi si diresse verso l’aula di pozioni camminando spedito, per paura di arrivare in ritardo, ma con la testa ancora altrove. Improvvisamente però andò a cozzare contro qualcosa. Anzi, contro qualcuno. Harry Potter stava esattamente di fronte a lui e lo guardava con il solito astio. “Malfoy! Guarda dove metti i piedi, mi hai fatto cadere anche gli occhiali! Tanto è inutile che corri, potresti anche arrivare con un’ora di ritardo, Piton sarebbe comunque capace di regalarti dei punti per il modo in cui hai aperto la porta. Non è che c’avete una relazione, voi due, vero?” Mentre alle sue spalle poteva sentire Weasley e la Mezzosangue ridacchiare, Draco alzò gl’occhi per rispondergli per le rime. Quando incrociò lo sguardo di Harry però gli morirono le parole in gola.

 

…Ok, ha gl’occhi così verdi, e ok, è un po’ più alto di me…

 

“Che c’è, furetto? Il gatto ti ha mangiato la lingua?” la voce tagliente di Ron lo ridestò.

 

Draco, cazzo! Datti un contegno! E’ un maschio! E’ POTTER!

 

Malfoy assunse il suo solito ghigno di scherno e rispose “Scusami, Sfregiato, hai ragione… oggi sono un po’ distratto…” Fece un passo verso l’aula, attento pestare gli occhiali di Harry. “Oops… visto?”

Fu veramente grato a Piton che, arrivando proprio in quel momento, sedò qualsiasi tipo di reazione da parte dei Grifondoro, lasciando a Draco il tempo di concentrarsi sul suo problema.

Finite le lezioni, Draco iniziò a vagare per il parco della scuola tutto il resto del pomeriggio, cercando di riordinare i suoi pensieri.

 

Basta! Era solo uno stupidissimo sogno, ok? Una volta ti sei anche sognato di andare a letto con la Granger, e il giorno dopo hai notato che in fondo senza quei denti da castoro, non è poi tanto male, no? Ma questo non vuol dire che è cambiato qualcosa, ok? Non hai certo pensato di dovertela portare a letto davvero dopo il sogno, giusto? Quindi piantala! Basta così. E’ stato solo un sogno. E basta!

 

Draco era abbastanza soddisfatto delle sue conclusioni, e più contento si apprestò a tornare al castello, quando si rese conto di dove era finito: nella Foresta Proibita. Lui aveva una fifa blu di quel posto, ma a giudicare dalla luce che ancora filtrava dagli alberi, non doveva essere addentrato troppo.

 

Ma guarda dove mi sono andato a ficcare. Per pensare a chi poi, a quel cretino di Potter.

 

Stava tornando indietro, più indignato che mai, quando un rumore attirò la sua attenzione. Uno Schioppodo Sparacoda enorme, gli si parò davanti. Malfoy sbiancò, ma tirando fuori la bacchetta, provò comunque ad affrontarlo.

 

*

 

“Per oggi direi basta così, ragazzi!” Harry volava a mezz’aria sul campo di Quidditch, mentre tutta la squadra lo stava ascoltando. “Vi dirò io quando ci saranno i prossimi allenamenti.”

Si diressero tutti verso gli spogliatoi quando un fascio di luce rossa proveniente dalla Foresta Proibita attirò la sua attenzione.

“Tutto ok, Harry?” chiese Ron, notando lo sguardo del ragazzo.

“Sì, Ron. Tu vai, ti raggiungo subito.” E così dicendo, spiccò il volo verso il punto in cui doveva essere partito il raggio.

 

*

 

Draco teneva la bacchetta davanti a sé, il respiro affannato. Aveva provato di tutto contro quell’essere ripugnante, ma la corazza doveva avere poteri magici, perché respingeva indietro ogni suo incantesimo. La bestia avanzò ancora, e lui, indietreggiando alla cieca, inciampò su una radice e cadde.

Improvvisamente però, qualcosa volò velocemente tra loro, atterrando poco più in là.

“Stupeficium!” Un raggio rosso partì dalla bacchetta del nuovo arrivato colpendo in pieno la pancia molliccia dello Schioppodo, facendolo ruzzolare all’indietro.

 

Che cretino… potevo pensarci da solo…

 

Mentre stava ancora guardando quella terribile creazione di Hagrid, dei passi si avvicinarono, e una mano si allungò per aiutarlo ad alzarsi. Draco l’afferrò quasi automaticamente, ma quando sentì la stretta forte e il calore di quella mano, un ricordo gli tornò alla mente.

 

“Tutto bene, Draco?”

 

“Tutto bene, Malfoy?” Alzò gli occhi e incrociò quelli verdi di Harry.

Draco apparve improvvisamente terrorizzato. Senza volere, gli cadde lo sguardo automaticamente sulle labbra di Harry e sgranò ancora di più gl’occhi, pieni di orrore.

“N-no… non di nuovo… NOOOOOOOOO…” Iniziò ad indietreggiare velocemente, poi si girò e iniziò a correre come un pazzo.

Harry lo guardò, stupito da quella reazione “Questo è tutto matto.” e con un’alzata di spalle si diresse di nuovo verso Hogwarts montando in sella alla sua Firebolt.

 

 

Fine

 

Fine... o inizio per chiunque voglia utilizzarla in qualche modo (Chiedendo il permesso, naturalmente ^_^).

 

 

 

Ciao a tutti :) E' la prima volta che scrivo una pseudo D/H... Non amo particolarmente questo paring, anzi diciamo che non mi piace, però l'altra sera, mentre mi rigiravo nel letto insonne m'è venuta in mente questa scenetta, e ho provato a buttarla giù. Naturalmente il mio cervellino bacato ci mette un fiume di parole per passare dal pensiero allo scritto, e così è venuto un po' lunghetto. Spero comunque che vi sia piaciuta e che vi abbia fatto sorridere :)anche se a me in primis non è piaciuta granchè (sono l'autrice! Dovrei farmi pubblicità!!!) Fatemi sapere la vostra opinione, Un abbraccio forte,

Sophie.

 

ps: se volete continuarla, o avete qualche idea per farmela continuare, contattatemi senza pietà ;)



Potete trovare la mia pagina su fb qui: http://www.facebook.com/pages/Sophie_85/297003163686205 dove inserirò eventuali nuove storie e chiacchiericci vari ^_^

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5° Classificata nel contest "Kisses contest" di Itachi_love

Originalità 10/10
Non ho potuto farne a meno. Ti meritavi il punteggio pieno in questa voce, e non c'è nemmeno bisogno di spiegare il perché.
Attinenza all'immagine 5/5
Niente da dire nemmeno qui. L'immagine c'è, compare ed è descritta molto bene.
Correttezza grammaticale 13/15
Questa forse è la tua pecca maggiore. Non sono tanto gravi gli errori che ho trovato, ma alcuni tempi verbali in delle piccole frasi. Ad esempio "Non capiva come si era ritrovato lì" al posto di "Non capiva come si fosse ritrovato lì." E altre simili, come anche "c'aveva" non è una forma corretta. Inoltre qualche minimo errore di battitura che con un'attenta rilettura di sarebbe potuto evitare, ma ripeto, nulla di grave.
Stile 3/5
Non è male, anche se in certi punti sembra quasi statico, fermo, come se la narrazione non proseguisse più. Ma è abbastanza scorrevole e molto pulito.
Giudizio personale 4/5  
Ti ho tolto un punto dal punteggio pieno per il semplice fatto che non amo lo yaoi (e in particolare detesto le Draco/Harry) e che all'inizio, lo ammetto, la narrazione mi ha annoiata un po'. Anche dal titolo mi sembrava una storia smielata e noiosa come tante altre, ma invece, ti posso assicurare che alla fine mi stavo tenendo la pancia dal ridere. E non sto scherzando. Mi sono dovuta davvero ricredere. E mi è piaciuta molto, sul serio. Complimenti!  
TOTALE 35/40









   
 
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