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Autore: Hisblueeyes    10/09/2012    1 recensioni
Mi guardo intorno alla ricerca delle pizze surgelate, ma appena trovo il frigorifero, ci trovo un ragazzo letteralmente infilato dentro a testa in giù, che credo cerchi qualcosa.
Non mi sarei mai aspettata di potermi innamorare (se si puoi chiamare così) di un ragazzo infilato nel frigorifero in un supermercato di Londra.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era un giorno freddo, stavo guardando il calendario "13 dicembre". Ovvio che alle 6.45 del mattino uno è più rintronato di una campana, ma quella mattina mi scattò la lampadina guardando la scia di caramelle e cioccolatini sulle mie scale. Appena realizzai corsi in camera di mia sorella e la svegliai urlandole

"E' Santa Luciaaaaaa, le caramelleeee, tante caramelle".
Penso che con questa frase avrete capito che sono una golosona, eh già.

Ah si, non mi sono ancora presentata, mi chiamo Claudia, e per mia grandissima sfortuna ho quindici anni, devo dire che il mio carattere è parecchio vivace, lo scoprirete nel corso della storia.
Ritorniamo al racconto...

Lei rampò fuori dalla crisi e andammo a scartare i regali, ero contenta,
ma non avrei mai immaginato che un paio di UGG contenessero una cosa del genere.
Un biglietto per la città della pioggia.

Io:"Mamma, papà, davvero grazie" gli urlai mentre li abbracciai
Mamma:"Claudia, tesoro, respira, io e tuo papà sapevamo quanto ci tenessi a tornare a Londra,
dato che la zia di Giulia a accettato la vostra proposta, tu,
Giulia e Susanna andrete a da Daniela e Luke dal 21-12 al 6-1"
Io:"Oddio Londra non ci posso credere."
Papà:"Ma abbiamo anche una cattiva notizia conoscendoti, muoviti o facciamo tardi per la scuola"
Io: ‘D:’ "Come siamo teneri di prima mattina oggi, ma anche no"
Ire (mia sorella):"Stai zitta nana" dice inacidita, "Siamo molto di buon umore vedo, va bene mi velocizzo" dico correndo a vestirmi.
 

7 HOURS LATER
 

Torno a casa e come al solito ho dimenticato le chiavi, ho fame, e sono chiusa fuori. Decido di andare a suonare a casa di Giulia e la trovo felice come una pasqua, dal che deduco che le hanno detto il tutto.

"Susanne, me and you " mi urla lei al citofono.
Era il giorno più elettrizzante della mia vita. Entro in casa

Io:” COSA?” Le urlo per farla smettere, sta facendo un balletto strano!
G:” Andiamo a Londra!!”
Io:”Ahhh lo so! Tranquilla Giuli, don’t worry, ahh, guarda è arrivata Irene, vado ci sentiamo per il viaggio”
 

20-12 PREPARIAMO I BAGAGLI
 

"Panico,panico,panico" urla Susanna dal suo balcone, si riusciamo a vederci e sentirci dalle finestre,
"Paura" le rispondo ridendo come una scema
"Come fai a essere così calma?!" mi urla traumatizzata,
"Ho già fatto tutto Tutta Panna, arrivo che ti aiuto".
Passai quel giorno in fretta e furia, sepolta sotto montagne di cose e vestiti.
 

21-12 GIORNO DELLA PARTENZA
 

Io:"Ragazze sono le 8.45, cosa cazzo ci facciamo già in aereoporto?!"
G:"Tuo papà, colpa sua, troppo in anticipo"
S:"Pedrali non fare la sapientona dicendo una parola che per di più ti ha detto Jean Clod (che sarei io), lo sanno tutti che non sai l'inglese!!"
G:"Sei una stronza, LORO non lo sanno"
Io:"Se li incontriamo lo sapranno presto" dico ridacchiando a Susi
G:"Ti ho sentita, cosiderati morta", mollo le valige e inizio a correre con lei che mi corre dietro, fino a quando chiamano il volo, mi stoppo e quella cretina ancora in corsa mi arriva addosso e cadiamo come due sacchi di patate.
Io:"Stronza mi sono fatta male!” “Correteeee! Siamo in ritardo!"
 

2 HOURS LATER
 

"We're landing at City Airport, fasten your seatbelts, and thank for flying with British Airways"
S:"Cla, Giuli, stiamo atterrandoooooo-ooooo"
Io e Giulia scoppiamo a ridere perchè proprio mentre lei sta parlando l'aereo
prende uno di quei fastidiosissimi vuoti e le esce un 'atterrando' un po' strano.
Scendiamo dall'aereo... Io corro fuori da quell'edificio come ho fatto quella stessa estate e
ancora una volta mi immobilizzo davanti a questa magnifica città ricoperta da un sottile strato di neve
che sta scendendo sempre di più, fino a quando un deficiente patentato in bicicletta, mi schiva per poco, facendomi cadere all'indietro.
I ragazzo preoccupato per come sto e si ferma avvicinandosi.

X:"Are you okay? hopefully whole?" io annuisco sorridendo
"I'm really sorry, the snow made me slide" continua lui sfilandosi gli occhiali da sole, strano nevica!
Questo porta gli occhiali da sole in pieno inverno, quando nevica(?).
Okay che io li ho in testa, ma quando siamo partite in Italia c’era il sole non la neve!
Io:"Don't worry" :D
"I'm Harry" dice sfilandosi il cappello di lana, lì il mio mondo crollò, avevo davanti uno dei miei idoli,
ero incantata, la neve che scendeva folta alle sue spalle faceva risaltare i suoi grandi occhioni verde smeraldo.

H:"I'm sorry, I have to go, good bye, see you" dice neanche dandomi il tempo di capire la situazione.
Io:"Ciao Harry" rispondo ancora imbambolata sottovoce e in italiano per di più,
lui si gira scioccato dalle mie parole sorride e mi saluta con la mano e raggiunge il ragazzo che lo aspettava,
questo si gira e mi sorride, era Louis, oddio.

G:"Terra chiama l'innamorata del finto biondo"
Io:"Eh? Si, cosa?"
S:"C'è la zia di Giulia, andiamo"
 
 
 
 

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Hello genteee!
è la mia prima FF,
e non so quanto schifo faccia :)
recensite se volete,
grazie a tuttii per aver dato
un’occhiata all’inizio di questa storia! :D
 
  
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