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Autore: Gaia Bessie    10/09/2012    4 recensioni
-Ciao- hai sussurrato, tranquilla –Come stai?-
Parole vuote, piene di cortesia, quando prima erano piene d’amore. “Ti amo ancora” avresti voluto dire.
Ma lui guardava il bambino, non ha nemmeno sentito le tue parole. E sei scappata, di nuovo, non riesci a sopportarlo. Vorresti odiarlo.
Non ci riesci.
[Quarta classificata parimerito al contest "Due righe o poco più" indetto da Alcyone sul forum di Efp]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astoria Greengrass, Fred Weasley | Coppie: Astoria/Fred
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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I: Dimmi che non mi ami


Ti ho detto delle cose
che non avrei voluto dire.
E a farti così male
mi sono fatta male.


-Dimmi che non mi ami- ti aveva detto lui, durante una piovosa serata di maggio, quando gli avevi detto che non volevi più stare con lui.
-Non ti amo- avevi risposto, sicura. Volevi fargli male. Era l’unico modo per farlo andare via.
-Bugiarda- aveva mormorato lui, prima di andarsene. Però, non era tornato.
L’hai visto la settimana dopo, a Diagon Alley, con una ragazza dai capelli neri e la pelle scura. Aveva già dimenticato.
Tu sei fuggita, incapace di sopportare quella strana fitta al petto. Ti sei ferita da sola, quando cercavi di ferire Fred.
Sospiri, Astoria, mentre asciughi le lacrime con una mano. Era necessario.

(106 parole)



II: Lacrime


Ma ho spinto l'acceleratore
il tempo di una sigaretta,
mi si è bruciato tutto quanto
è più facile incolparsi
che trovare una soluzione,
la giusta mediazione.


Ti senti in colpa, Astoria. Guardi tuo figlio, così calmo fra le tue braccia, e ti senti in colpa per aver permesso che Fred ti lasciasse. Ti senti in colpa perché hai ferito entrambi, forse irrimediabilmente.
Non vuoi fare niente, preferisci lasciare tutto com’è.
Stringi forte tuo figlio, determinata a crescerlo senza un padre. I pochi capelli che gli sono cresciuti sono rossi. Fa male guardarlo. Ma hai accettato di convivere con il dolore.
Chiudi gli occhi, per impedire alle lacrime di scorrere.
Hai detto che non avresti pianto più perché Fred ti mancava. Allora cosa sono quelle cose che ti scorrono sul viso? Non possono essere lacrime.

(108 parole)




III: Odio


Ciao, sono io, come stai?
ti amo ancora
e ti odio più che mai
sei ancora tu, quello sempre bambino?


L’hai visto di nuovo, Astoria. Perché continua a tornare, quando meno te lo aspetti? Ogni volta che credi che le tue ferite siano guarite, lui torna. E, inevitabilmente, le ferite si riaprono.
Ha visto il bambino, il tuo piccolo Freddie, il bambino di cui non doveva conoscere l’esistenza. Hai visto che guardava il bambino e hai visto il suo sguardo perplesso.
-Ciao- hai sussurrato, tranquilla –Come stai?-
Parole vuote, piene di cortesia, quando prima erano piene d’amore. “Ti amo ancora” avresti voluto dire.
Ma lui guardava il bambino, non ha nemmeno sentito le tue parole. E sei scappata, di nuovo, non riesci a sopportarlo. Vorresti odiarlo.
Non ci riesci.

(109 parole)




IV:Fuga


non ti riconoscerei,
eppure so che scoverei
il tuo profumo ad occhi chiusi tra mille “saprei”.
Ora ritorno come niente
e ti pretendo in un istante.


Siete cambiati, entrambi, è passato troppo tempo. Le ferite ci sono ancora, non sono mai guarite del tutto. Ma, col tempo, hai imparato ad ignorarle.
Hai provato a dimenticare, ma hai fallito. Sai benissimo che potresti riconoscere il suo profumo anche adesso che sono passati cinque anni. A volte, vorresti che tutto tornasse come prima.
Poi guardi tuo figlio e capisci che nulla potrà mai tornare come prima. Sono cambiate troppe cose. Troppe.
-Astoria, di chi è quel bambino?- ti domanda Fred, quando ti vede.
E tu non rispondi. Abbassi lo sguardo per non piangere.
Ha capito. E fuggi, di nuovo, perché non sai mai cosa fare.

(107 parole)



V: Promesse


Ti ho fatto una promessa
che non riesco a mantenere.
Mi hai detto vacci piano
e invece già ti amo.
e sto correndo in controsenso
questione di punti di vista.


Ti ha mandato troppe lettere a cui non hai risposto, troppe volte le tue ferite si sono aperte e tu le hai ignorate. Troppe volte sei stata sul punto di cedere, Astoria. Ora basta.
Ti ricordi cosa gli avevi promesso, quando ancora le ferire non esistevano?
“Non mi dimenticherò mai di te”
Nemmeno adesso riesci ad infrangere le promesse.
-Mamma?- tuo figlio si aggrappa alla tua gonna, finché non gli permetti di sedersi sulle tue ginocchia. –Dov’è mio padre?-
Con una mano gli accarezzi i capelli rossi, senza sapere cosa dirgli.
-Quando torna?- domanda Freddie, triste.
-Presto- mormori, cercando di rassicurarlo.
-Promesso?- domanda, mentre chiude gli occhi.
-Promesso-

(108 parole)



VI: Scuse


La vita è una partita a poker
c'è chi punta ad ogni mano
e chi invece non crede più a niente
diventa indifferente.


L’hai incontrato di nuovo, Astoria. Forse è colpa tua.
Devi imparare ad infrangere le promesse, Astoria. E’ un modo per non soffrire…
-Fred, io…- hai mormorato, incerta. –E’ tuo figlio-
-Forse dovevi dirmelo prima- ha mormorato lui, di rimando. –Non credi di essere in ritardo?-
-Mi dispiace-
Hai sempre odiato chiedere scusa. È difficile, non capisci perché le cose non possano aggiustarsi da sole. Non capisci perché è così difficile chiedere scusa.
La risposta, Astoria è che non sai chiedere scusa perché non hai mai imparato a perdonare.
Una lacrima solca il tuo volto.
-Ehi…- sussurra Fred. –Va tutto bene-
Non sono lacrime. Tu non piangi, te ne sei dimenticata?

(110 parole)




VII: Padre


Se me ne sono andata
quando mi hai chiesto di restare
è stato per paura, perché mi viene da scappare.


Tiene tuo figlio in braccio e lo guarda dormire, come ipnotizzato. Poi, alza lo sguardo e si sofferma su di te.
-Perché te ne sei andata?- domanda.
-Avevo paura- confessi. –Quando George se n’è andato, io mi sentivo di troppo…-
-Mi avresti aiutato- osserva Fred.
-Mi dispiace-
Lo stai dicendo troppe volte, Astoria. Basta.
-Adesso è passato- dice Fred, sorridendo. –Come si chiama?-
Sorridi, leggermente. –Fred. Ma lo chiamiamo tutti Freddie-
-Chi sei?- domanda tuo figlio, quando apre gli occhi.
Fred ride e tutto sembra essere tornato come prima.
-Sono tuo padre, giovanotto- dice, sorridendo.
-L’aveva detto, mamma, che saresti tornato-

(101 parole)




VIII: Tutto il tempo del mondo


E' la mia insicurezza
che mi fa perdere ogni cosa
ti giuro sei importante,
è un meccanismo di difesa.
Ti prego scusa
Amore ciao


Non credevi che sarebbe arrivato, quel giorno. Non ti eri mai vista vestita di bianco, mai.
Ma hai sempre sperato che Fred fosse al tuo fianco, se quel giorno fosse arrivato. E lui è lì, accanto a te e ti sorride. E tu riesci a pensare a niente, solo al suo sorriso.
Lo ami. E tutto è tornato com’era prima. Come se non fosse mai successo niente.
-Ti amo- sussurri, convinta che lui non riesca a sentirti.
-Bugiarda- risponde lui.
Alzi lo sguardo, stupita e ti accorgi che sta sorridendo.
-Io ti amo di più- sussurra, soffocando una risata.
Sorridi, di rimando. Avete tutto il tempo del mondo, per amarvi.

(110 parole)






Spiegazioni necessarie: come avrete capito, Fred non è morto (è morto George, per essere precisi). La prima Drabble è ambientata dopo la fine della guerra, indi per cui (nella mia mente malata) Astoria è maggiorenne u.u Non possiamo restare sempre bambini è_é E questo spiega il "What if?". E niente, vi lascio il giudizio.
(Ah, sono una cretina. Queste NDA facevano parte del documento inviato alla giudiciA. Solo che, per qualche strano motivo non le ho salvate. Sono geniale, vero? xD)
P.S. La canzone è "ciao" di Alessandra Amoroso

§

 

Grammatica: 10.
Stile e lessico: 10.
Titolo: 5.
IC personaggi: 5.
Gradimento personale: 9.
Per un totale di 39 su 40.
Grammatica perfetta, non ho trovato alcun errore.
Lo stile mi piace, l’uso della seconda persona anche. Sono drabble semplici e sono facilmente scorrevoli.
Le storie introdotte da frammenti della canzone mi piacciono, sembrano due pezzi complementari di un puzzle.
Il titolo trovo sia perfetto per questa raccolta, racchiude tutto in cinque parole. Scelta perfetta.
Astoria… mi piace come l’hai usata. Innamorata e insicura.
E anche Fred. È stato un po’ strano vedere lui a soffrire la morte di George.
Mi sembra di capire che è George a morire nella raccolta, giusto?
L’avvertimento OOC comunque, a mio parere, è inutile.
La raccolta mi piace, mi ha fatto piacere leggerla. Una cosa che non capisco sono i tempi, Astoria ha avuto Freddie durante la guerra? O dopo la Battaglia di Hogwarts? Ma in quel caso Astoria avrebbe dovuto avere sui 15 anni, no?
Ti consiglio di specificare questi dettagli, perché creano un attimino di confusione.
L’idea e tutto il resto mi sono piaciuti, molto. Mi piace il fatto che hai dato ad Astoria e Fred – per citare la tua raccolta – tutto il tempo del mondo per amarsi.
Bravissima come sempre.

   
 
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