Leslie e Jess saltarono oltre il torrente con i piedi che sfioravano l'acqua gelida.

“Hey Jess muoviti i nostri sudditi ci aspettano!” e lui obbedì seguendo la sua chioma bionda che appariva e scompariva tra gli alberi.

Quando finalmente la raggiunse le prese la mano, sorridendole mentre camminavano verso la piccola casa sull'albero.

Una volta che si furono seduti spalla a spalla sui gradini polverosi Jess parlò.

“Sai Les? Siamo una coppia di regnanti davvero forti!”

“Già hai ragione, nessuno oserebbe sfidarci.” affermò lei con un sorriso radioso.

Si guardarono per un attimo, per poi scoppiare a ridere felici.

Jess la osservò meglio alla luce dorata del sole accorgendosi per la prima volta di quanto fosse bella, osservò ammirato la sua pelle di porcellana, i setosi capelli biondi che le accarezzavano la schiena in una morbida onda, i limpidi occhi azzurri che brillavano di gioia e il corpo minuto e flessuoso a pochi millimetri dal suo...

“Terabithia chiama Jess!!!! C'è nessuno???” urlò lei sventolandogli la mano davanti al viso.

“Si, si scusa.... Che succede ci attaccano?” rispose leggermente rosso in viso cercando di riprendersi dalle sue fantasie.

“Si, guarda i nemici avanzano!” mormorò lei concitata guardando il vuoto davanti a sé.

“Dove?” disse Jess quando all'improvviso qualcosa lo afferrò per le spalle e lo fece cadere in mezzo al fango...

“Ma che diavol... Les!!!!!!” urlò sporco e infreddolito.

“Ahahahahaha!!! ci sei cascato Jess!”

E mentre lui la guardava male affiorò nella sua testa un piano di vendetta.

“Smettila di ridere e vieni a darmi una mano...” esclamò con uno sguardo malandrino. Lei la afferrò fiduciosa e Jess ridendo la trascinò con sé nel fango finendo uno sopra l'altro.

“Così impari Leslie Burke, non puoi trattarmi così!” disse tirandosi in piedi con un sorriso.

“E perchè mai???” chiese Leslie cercando di ripulirsi con un vecchio straccio.

“Hey piccola, io sono il Re di Terabithia!” esclamò Jess passandosi una mano nei capelli neri.

Lei gli sorrise prendendolo per mano e così passarono la serata giocando fra fango, erba e tante risate che risuonavano nel boschetto umido. Fino a quando cominciò a piovere e i due infreddoliti decisero di saltare dall'altra parte e tornare a casa.

“Cavoli sto morendo di fame!” disse Leslie strofinandosi sul suo fianco in cerca di un po' di calore. Mentre lui la guardava stupito da quel gesto, lei battè le mani allegramente per poi dire.

“Dai Jess, ti invito a cena, oggi è la serata dell'amico-burger!”

“Amico che???” chiese lui aggrottando la fronte.

“Amico-burger! Sai... è una gustosa cena a base del cibo per eccellenza dei regnanti di Terabithia...” mormorò lei avviandosi verso la grande casa bianca...

Jess s'incamminò al suo fianco, cingendole la vita con un braccio cullato dalla soave voce della sua regina.