10/09/2012
2 recensioniQUESTIONE DI PRINCIPIO
«Và tutto bene?» domandò Juri affiancando Ruki.
Quel pomeriggio, il sole, riscaldava tiepidamente la pelle, ma la ragazza era troppo nervosa per goderne.
«No, no che non và bene. Ho fatto di nuovo quello stupido sogno»
Juri sorrise, cordiale, tentando di pensare ad un modo per tirare l’amica su di morale.
«E’ stato bello?» s’informò.
«Strepitoso» mormorò distrattamente Ruki, prima di correggersi sconvolta «Orribile! È stato orribile»
Juri si preparò a rincuorarla, ma l’amica proseguì per conto suo «Non può essere. Perché mai dovrei fare stupidi sogni in cui mi ritrovo a baciare Ryou Akiyama?»
«Forse, in fondo, lui ti piace» ipotizzò Juri fingendosi poco convinta, accarezzando la spalla dell’amica.
«No» esclamò Ruki, categorica «Questo non è assolutamente possibile»
«Allora era un incubo» suppose Juri, compiacente.
L’altra si fermò di colpo, rabbrividendo «Questo è il punto, non lo era. Questa mattina mi sono svegliata assurdamente di buon umore»
«Oh, accidenti. Deve essere stato assolutamente straziante» scherzò Juri, divertita.
Ruki grugnì, indispettita «È una faccenda seria. Perché diavolo non riesco a togliermelo dalla testa?»
Non diede il tempo all’amica di controbattere, che le puntò un dito contro «Non t’azzardare a dire quello che stai pensando»
«Se dovessi fare una distinzione tra le cose che ti piacciono e quelle che non ti piacciono, di Ryou, quale parte dell’elenco credi che sarebbe più lunga?» domandò Juri pensierosa.
«Quella delle cose che odio, senza alcun dubbio»
Allora Juri frugò nella borsa e porse all’amica un foglio di carta sgualcito.
«Stai scherzando, vero?» domandò Ruki, preoccupata.
Ma Juri non dava alcun cenno di star scherzando. Le fece un cenno d’incitamento, fermandosi nel vedere Takato che correva loro incontro.
«Eih, tesoro!» esclamò, gettandogli le braccia al collo.
Takato sorrideva, raggiante «Ciao amore, ciao Ruki», disse.
L’amica fece un semplice cenno della testa, sobbalzando e sollevando il volto solo quando sentì la voce di Ryou che la salutava.
«Eih, raggio di sole!»
Ruki non aveva bisogno di uno specchio per sapere di essere arrossita. Incrociò lo sguardo del ragazzo per un solo istante, prima di distoglierlo.
«Io vado» terminò ansiosa voltandosi e scappando via.
Ryou la guardò allontanarsi, confuso «Ho fatto qualcosa che non le è andato giù?»
«No, non in questa realtà» lo tranquillizzò Juri.