Hayley racconto un’ultima battuta sentita allo spettacolo del famoso comico della sera prima e fece partire la canzone.
Aveva più o meno tre minuti e cinquanta secondi, durante i quali gli ascoltatori avrebbero ascoltato Who you are di Jessie J.
Poi sarebbe ricominciata la rubrica sull’amore.
La gente chiamava per chiedere consigli o dedicare una canzone a qualcuno.
Chiamavano tutti una volta, ma c’era un ragazzo che chiamava durante ogni puntata, ogni volta con un nome diverso, ma lei lo riconosceva dalla voce.
‘Sometimes is hard, to follow your heart’ canticchiava prendendo un bicchiere e riempendolo di acqua fresca, per non avere la gola secca.
Hayley aveva dei capelli biondi a caschetto e gli occhi grigio-verdi.
Tornò a sedersi e indossò le cuffie, pronta per ogni domanda.
La canzone finì poco dopo, mentre lei si mangiucchiava le unghie dal nervosismo.
-Ed eccoci qui con una nuovo appuntamento con l’amore! Io sono Zoey e sono qui per darvi consigli ogni venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 11 del mattino!- iniziò, usando un nome falso, una cosa che proprio non le andava giù –Chiamate il nostro numero e chiedetemi!- aggiunse poi
Uno squillo.
-Ecco la nostra prima chiamata!- annunciò alzando la cornetta –Pronto?- chiese poi
-Ciao, sono Dianne- salutò una voce
-Ciao Dianne, qual è il tuo problema?- domandò la bionda
Dianne tirò su col naso –Il mio ragazzo mi ha lasciata per un’altra- sbottò poi, dopo una lunga pausa
-Mi dispiace. Sai perché?- chiese Hayley
-A dire il vero…no-
-Sai, questo mi fa ricordare quando il mio fidanzato, ormai ex, mi aveva lasciata per la mia migliore amica. Ero tristissima, ma lei lo lasciò perché preferiva la mia amicizia invece di un ragazzo che mi aveva fatta soffrire- mentì la ragazza
Dopotutto, pensò, se ho un nome falso posso avere anche una vita falsa. Non lo faccio per i soldi, ma per dare un sostegno alla gente.
-Hai dovuto ‘sacrificare’ gli amici per questo rapporto?- propose Hayley
-No…non cred...- Dianne si interruppe –Sì, in effetti. La mia amica Beatrix…- sospirò
-Zoey, potrei dedicare una canzone alla ragazza che spero tornerà la mia migliore amica? Bea, se mi stai ascoltando…Ti voglio bene- aggiunse, lentamente, come per soppesare le parole
-Ma certo, quale?- chiese Hayley
-Non so quale sia la sua canzone preferita, ma le piace molto Adele...Mi affido a te, Zoey!- esclamò Dianne con una nuova gioia
-Bene! Beatrix, questa canzone te la dedica Dianne! Arrivederci Dianne, e buona fortuna!- annunciò Hayley abbassando la cornetta e facendo partire Someone Like You, di Adele.
Mentre la canzone iniziava, la bionda prese un foglietto dalla tasca e lo aprì.
Dentro c’erano tutti i nomi che il ragazzo che chiamava ogni volta aveva usato.
Erano molti, ma Joanne lo riconosceva sempre, con la sua voce calda.
Non l’aveva mai visto.
O almeno, così credeva.
La canzone finì poco dopo lo squillo del telefono.
-Pronto?- chiese un ragazzo dall’altra parte del telefono
-Ciao, come ti chiami?- domandò Joanne
-Sono Henry…Tu sei Zoey, giusto?-
No, si disse Hayley, non lui.
Il ragazzo era Henry Bogson, un suo vecchio compagno del college
-Sì, perché?- chiese lei
-Ho bisogno del tuo aiuto. Mi sono innamorato della mia migliore amica-
-Ooh, questa sì che è una situazione un po’ complicata. Vedi, la risposta è dentro di te. La preferiresti come amica o fidanzata?-
-Io…non so. È difficile. È una ragazza forte, non cede ai sentimenti... Anche se da quando il suo ex fidanzato l’ha lasciata per la terza volta lei è come depressa-
-Capisco. La cosa migliore è aspettare. Lo dimenticherà, vedrai. Tu stalle vicino, ma senza sembrare ossessionato-
-Va bene. Sai, tu mi ricordi qualcuno- aggiunse Henry.
Oh no, pensò Hayley, fai che non sia io.
-Ma non conta, dopotutto la tua voce sentita dalla radio è comunque diversa da quella vera-
Hayley sospirò di sollievo.
-Beh, Henry, vuoi dedicarle una canzone?-
-Sì. A lei piace tanto Smile, di Avril Lavigne- disse -Victoria, ti amo- aggiunse poi, in un sussurro.
-Perfetto. Salutami la ragazza, io credo in te, ce la farai- disse Hayley facendo partire la canzone.
-Smile di Avril Lavigne, da Henry per Victoria!-
Chissà se chiamerà, oggi, il caro John, Richard, Kris o come si chiama, pensò Hayley, mancano solo dieci minuti, il tempo di un’ultima telefonata.
Poi prese una caramella per la gola e la mise in bocca, sistemandosi la sciarpa.
L’inverno non faceva per lei, che era nata in luglio, col sole splendente invece di grosse nubi grigie, cariche di pioggia, neve e grandine.
Calò il silenzio, solo dopo qualche secondo Hayley si accorse che era ancora in onda dallo squillo del telefono.
Alzò la cornetta.
-Pronto?- chiese il ragazzo
Era lui.
-Ehi. Come ti chiami?- domandò lei incerta, prendendo il foglietto e una matita, per annotare il nuovo nome
-Peter- rispose il ragazzo
-Sicuro di non chiamarti in un altro modo? Magari Richard, Kris…John. Non so- disse lei di botto, quasi senza accorgersene
-Potrei farti la stessa domanda- aggiunse lui ridacchiando
Mi conosce, pensò Hayley, e io no.
-Ogni giorno ti svegli, prendi un caffè con tanto zucchero al bar sotto la radio e ci intingi qualche biscotto. Ti vedo ogni mattina, e ogni mattina tu non ti accorgi di me.- iniziò il ragazzo
Ma è uno stalker?
-Poi esci, compri delle caramelle alla menta al negozio accanto e sali sù alla radio- continuò
-Chi sei?- chiese Hayley
-Non lo so più. Mi chiamo William, ma il mio nome non importa. Ogni giorno del fine settimana chiamo per sentire la tua voce, e ora so che almeno così ti sei accorta di me.-
-Davvero? Credi che io non abbia mai notato il ragazzo che ogni mattina vedevo fuori dal bar, mentre facevo colazione?- disse lei sorridendo al pensiero –E che una volta ha chiesto al proprietario del negozio di caramelle quale fosse il mio nome?-
-Vuoi dire che…mi hai visto?-
-Proprio così. Dove sei ora?-
-Sotto il palazzo della radio-
-Bene- disse lei, chiudendo la telefonata –Cari spettatori, ci vediamo alla prossima puntata! Vi lascio con You belong with me di Taylor Swift, ciao!-
Prese la sua borsa, indossò la giacca e corse sotto velocemente.
All’ultimo metro di distanza dalla porta Joanne scivolò, ma fortunatamente qualcuno la prese prima che cadesse sull’asfalto.
-Grazie- sussurrò aprendo gli occhi –Ciao, William- aggiunse poi, riconoscendolo
I suoi occhi grigi erano molto diversi da quelli del color dell’oceano del ragazzo, che ora sorrideva.
-Ti andrebbe una cioccolata calda?- chiese lui, aiutandola a rialzarsi
Lei annuì, così si avviarono al bar, sottobraccio, mentre iniziava a nevicare.







Non so come mi sia uscito, ma ci riflettevo già da un po'.
Come credete che sia venuto?
Recensite, così so se vi piace...
Comunque, per la prima volta, ho creato e messo il banner! 
Come vi sembra?
Spero sia venuto bene :)
Ci vediamo alla prossima one-shot o al prossimo capitolo delle mie Fanfiction!
-Sara