C'è differenza, tra l'essere trovati e cercare.
Eppure, non ero mai riuscita a capirlo, fino ad allora. Non ero mai riuscita a cogliere quella sottile sfumatura.

The Vampire Diaries mi ha trovato, quando ero sola, quando non c'era nessuno.
Quando piangere era diventato un'abitudine.
Quando, di notte, non riuscivo a dormire.
Quando avevo inziato ad amare il buio.
Quando avevo smesso di vivere.

C'era stato un primo impatto con lo show, tre anni fa. Quasi tre anni fa.
Quella volta non ero stata in grado di accogliere l'ancora che il cast mi aveva lanciato.
Ho lasciato perdere, avevo cose più importanti per la testa, quella sera. 
C'era Lui. C'erano i suoi messaggi. C'era l'amore che provavo io, e l'indifferenza che sentiva Lui.
Non sapevo ancora che tutto stava per finire. Non sapevo ancora che si sarebbe aperto un'abisso di disperazione, nel mio cuore.
Non sapevo ancora che qualcosa mi avrebbe salvato.

Era un giorno di ottobre, non ricordo la data.
So che pioveva, che mio padre era al lavoro e che mia madre e mia sorella erano uscite.
Ero sola, come sempre.
E piangevo.
Poi, la salvezza.
Una pagina sullo show mi si è aperta davanti, ero su facebook.
C'erano dei link, per vedere la serie in streaming.
Cliccai sulla prima puntata.
Rimasi 40 minuti e 40 secondi davanti lo schermo, immobile.
Da lì, si ruppe il vortice di dolore dentro di me. Quel dolore, che per due anni era stato parte di me, era stato sostituito dall'amore.
Dalla felicità.
Dalla speranza.

Fu la mia rinascita.
Ricominciai ad uscire.
A sorridere.
Ad avere una vita sociale.

Devo tutto a loro. 
TUTTO.

Ecco, loro sono il mio concetto di serenità. 

Sono l'ossessione fatta sogno.

Ho dedicato loro ogni sogno, ogni ambizione, ogni insuccesso, e tutte le mie lacrime.

Si può amare qualcuno che non si conosce?
Fino ad un anno fa avrei detto che era impossibile. E che il destino era per i deboli.
Mi sono ricreduta, totalmente.
Ho iniziato ad amare tre persone, con tutto il mio cuore, e con tutta la mia anima.
Li amo totalmente ed incondizionatamente. 
Tanto da estraniarmi dal mondo normale, quello definito reale.
Tanto da trovare vuota e banale una conversazione con persone che non hanno mai provato quello che ho provato io.
Tanto da sentirmi vuota ogni giorno che passo senza di loro.