Nickname: Shizue Asahi
Titolo: Di fossette, caramelle Mollelingua e merletti
Personaggi:
Andromeda Black, Ted Tonks
Pairing:
Ted/Andromeda
Genere:
Fluff, Slice of Life, Romantico
Raiting: Verde
Avvertimenti: Raccolta di Drabble, Het
Di
fossette, caramelle Mollelingua e merletti
Quando era bambina Andromeda
già sapeva come sarebbe stata
la sua vita e non ci vedeva niente di male, era quasi consolante
non doversi preoccupare di niente. Per il suo undicesimo
compleanno avrebbe ricevuto la sua lettere per Hogwarts, poi sarebbe
stata
Smistata a Serpeverde, avrebbe avuto buoni voti, avrebbe preso il
massimo ai
G.U.F.O. e ai M.A.G.O., poi, una volta tornata a casa, avrebbe
conosciuto il
Purosangue che sarebbe stato il padre di suo figlio, perché
ne avrebbe avuto
uno solo e anche maschio, avrebbe partecipato alla propria festa di
fidanzamento e si sarebbe sposata.
Ma quanto Andromeda pensava al proprio futuro, le fossette
moleste di Ted Tonks erano sempre nei paraggi.
Aveva scelto il suo vestito da sposa
l’estate del sesto
anno. Era stretto e castigato, faticava a respirare ed era di un bianco
talmente intenso da risultare abbagliante. Sembrava un gigantesco
confetto, uno
di quelli che avrebbe dato insieme alle bomboniere, che avrebbe scelto
l’anno
seguente, ma sua madre diceva che era deliziosa
e a lei tanto bastava.
Glielo avevano recapitato il giorno dopo e lei se lo era
ritrovato sul letto, completo di velo, in un mare di merletti. Lo
soppesò con
fare critico, poi estrasse la bacchetta e pronunciò
l’incantesimo.
L’abito si contrasse in uno spasmo e mutò, il
bianco divenne
meno intenso, i merletti lentamente si diradarono. Divenne semplice,
poco
elaborato e per la prima volta Andromeda lo sentì suo.
Sua madre l’aveva istruita
a dovere su come sarebbe stata
richiesta ufficialmente la sua mano. L’uomo, che lei e suo
padre avrebbero
scelto per lei, si sarebbe presentato a casa loro di mattina presto, si
sarebbe
accomodato in soggiorno e poi le avrebbe fatto la proposta, a cui
Andromeda
avrebbe dovuto dire di sì, senza emozionarsi o alterarsi.
Si sentiva preparata, aveva ripercorso mentalmente quello
che avrebbe dovuto fare, ma quando Ted le aveva infilato al dito un
anello
fatto con una caramella Mollelingua e aveva farneticato una serie di
parole
prive di senso, era avvampata e se l’era data a gambe.
Il giorno dopo gli aveva chiesto scusa ed era stata lei a
fargli la proposta, ma Ted si era finto offeso per tre giorni prima di
acconsentire.
Quando si era infilata il vestito da
sposa aveva sorriso ed
era persino riuscita a respirare.
Aveva dovuto fare qualche piccolo incantesimo per farselo entrare,
stringendolo
qua e là e aggiungendo qualche nastro.
La madre di Ted, sua
suocera, si era fatta sfuggire una lacrima commossa, mentre
stringeva il corsetto
del suo vecchio abito da sposa e ciarlava allegra sulla
quantità infinita di
nipotini che avrebbe avuto, tutti rosei e paffuti come il suo bambino.
Andromeda la ascoltava distratta, immaginando la faccia di
sua madre, mentre faceva a brandelli l’abito che avevano
acquistato insieme due
anni prima e si sentì improvvisamente triste, ma per una
volta aveva deciso da
sola e, anche se aveva sbagliato, non ci vedeva niente di male.