11/09/2012
2 recensioni«Someone is talking to the moon.»
Minchia sono in ritardo. Corsi come una pazza. Oggi è il primo giorno di scuola, non posso arrivare in ritardo. Andai a sbattere contro qualcuno. Mi fece cadere tutti i libri quel bastardo.-Ma vedi dove vai!- urlò incazzato.
-Stai calmo, non ti ho fatto niente!-
-Scusa tanto se non sono stato attento eh!-
-Innanzitutto modera il tono che neanche ci conosciamo noi-
-Senti io vado piuttosto di fretta perciò ciao.-
-Anche io ma tu non rompermi le palle, ok? Ok.-
-Qua quella che deve moderare il tono sei tu.-
Finii di raccogliere i libri e alzai la testa, rimasi incantata da quella vista: capelli ricci castani, due occhi verdi fantastici, alto magro.
-Sei morta?- mi disse
-Sono più viva che mai stronzo. E potevi pure aiutarmi a raccogliere i libri.-
Sorrise sarcasticamente. Due fossette. Cioèdue fossette, che cosa meravigliosa.
-E’ il mio primo giorno di scuola non posso stare ad aiutare ragazze sbadate come te.-
-Senti modera i termini.-
-Ma fammi il piacere.-
-Vaffanculo.-
-Vacci tu, troia.-
-Oh, come cazzo ti permetti?-
Sorrise e se ne andò. Che stronzo. Ma chi cazzo si crede di essere? Già lo odio. Però non posso negare che sia bello. Bello, ma che dico. Era stupendo.
Ma è stronzo. Stronzo, stronzo, stronzo.
Dio, cinque minuti alla campanella. Minchia, sono disperata. Ci vuole una bella corsa.
Va bene ce la farò, sì. Ce la farò. Ok.
Iniziai a correre così tanto che facevo invidia anche a Bolt. La borsa si era aperta e mentre correvo l’ho chiusa. Mi sono anche messa il lucidalabbra, scherzavo. Io non ne uso di lucidalabbra. Sono una tipa tutta rock n’ roll. Arrivai a scuola un minuto prima che iniziassero le lezioni.
In un tempo record posai i libri nell’armadietto, presi il foglio delle lezioni e andai in classe.
Fortuna che la prof non era ancora arrivata. Avevo letteratura, io odio letteratura.
-Blair!- mi sentii chiamare.
Alzai lo sguardo e vidi la mia migliore amica Jo chiamarmi.
-Ehy Jo!- mi andai a sedere vicino a lei.
-Quest’anno arriva un nuovo alunno a scuola.-
-Chi è?-
-Non saprei, spero sia carino.- scoppiò a ridere
-Beh, lo spero anche io.-
Ridemmo.
Entrò la ‘simpaticissima’ prof e annunciò:
-Quest’anno a scuola ci sarà un nuovo alunno. Oggi verrà a fare lezione con noi.-
La porta si aprì, ma poi a me non interessava più di tanto, continuai a scrivere sul mio foglietto.
-Vai a sederti accanto a Benson.- disse la prof.
Che? Accanto a me ma se lo può scordare! Peccato che era l’unico posto libero. Finalmente alzai lo sguardo.
-Tu!- urlammo all’unisono
-Tu sei l’impedita che mi è caduta addosso!-
-Tu sei lo stronzo che mi ha chiamata troia!-
-Vedo che avete fatto amicizia.- disse Jo ridendo
-Non ti intromettere.- dissi
-Comunque piacere, io sono Harry.-
-Blair.- dissi annoiata
-Finalmente sono uscita, cioè ma ti rendi conto? Tre ore su cinque accanto a quel coso!- dissi a Jo –anche se è bellissimo.-
-Ti piacee!- urlò lei
-No, mi piace Harry!- risposi –cioè non mi piace Harry!-
Jo rise
-Minchia ridi?-
-Ti piaceee!-
-Muori troia.-
-Mi accompagni a casa?- chiese
-Certo.-
Accompagnai Jo a casa e poi tornai dalla mia. Però forse Jo aveva ragione. Forse. Forse un po’ mi piaceva. Forse. E ripeto forse.
A casa ovviamente non c’era nessuno, mio padre era uscito, mio fratello starà dalla sua ragazza. E anche oggi devo prepararmi il pranzo da sola. Che palle.
Qualcuno suonò al campanello. Andai ad aprire.
-Blair hai dimenticato questo.- Harry, dio se era bello.
-G-grazie.-
-Prego, beh allora ci vediamo domani a scuola.-
-Harry?-
-Sì?-
-Come hai fatto a trovare casa mia?-
-Ti ho seguita.- disse un po’ imbarazzato
-Okay, grazie di nuovo.-
-Prego.- mi diede un bacio sulla guancia.
Chiusi la porta.
-Cazzooooo!- urlai –mi ha baciata, mi ha baciata, mi ha baciata!- ero felicissima
Un attimo. Mi ha baciata. Dov’è finita tutta la scontrosità? Bah.
Preparai il pranzo. Un panino va sempre bene, no?
Mi tremavano le gambe. Aspetta un attimo, perché mi dovrebbero tremare?
Non posso essere così felice per un piccolo bacio sulla guancia. Sentivo le mie guancie un fuoco.
Andai davanti lo specchio. Il pallore della mia pelle era sostituito da un rosso acceso. I miei capelli castani erano scompigliati. Aspetta. Scompigliati? Ero così quando Harry mi ha baciata?
Porca troia. Sono sempre la solita cogliona. Dio. Sono ancora così felice?
Le lentiggini non mi si vedevano per il rossore che il mio viso aveva preso. Gli occhi nocciola e verdi brillavano. Ok, mi sono innamorata di Harry.
Chiamiamo Jo, va.
-Tu-tu- squillava –tu-tu-
-Minchia rispondi!-
-Pronto?- sentii la voce di Jo
-Avevi ragione.-
-Sì, lo so. Io ho sempre ragione. Ma di cosa?-
-Mi piace Harry, me ne sono innamorata.-
-Ohh, come l’hai scoperto?- mi chiese curiosa
-Mi ha seguita fino a casa per ridarmi il quaderno.-
-E poi? E poi?-
-Aspetta. Su quel quaderno ho scritto che era bellissimo.-
-Stai nella merda.-
-Ecco perché mi ha dato un bacio sulla guancia!-
-Cosa? Ti ha dato un bacio sulla guancia?-
-Sì- dissi euforica
Sentii la mia amica urlare
-Che belloooo!- disse
-Lo soo!- risposi –sono troppo gasataa!-
-Vai a parlargli-
-Grazie al cazzo, non so dove abita e non ho il suo numero di telefono.-
-Domani a scuola!-
-Va bene.- conclusi –grazie per avermi ascoltata, a domani.-
-A domani.-
*Nel pomeriggio*
-Bene, devo andare a fare la spesa. Benissimo anzi.- dissi –toh parlo pure da sola.-
Sto messa male..
Uscii di casa e chiusi la porta a chiave. Già fa buio, stupida Londra. Beh, almeno c’è la luna piena.
E’ stupenda.
Andai al supermercato e presi la roba che mi serviva, pagai e uscii.
Decisi di passare vicino al parco del quartiere per vedere le coppie di fidanzatini. Il che mi ricordava che sono ancora single. Bello.
Sentii la voce di un ragazzo. Qualcuno sta parlando alla luna.
-Cioè io da quando l’ho vista me ne sono innamorato, però ho fatto lo stronzo. Me ne sono pentito, infatti adesso voglio conoscerla meglio.-
Mi avvicinai.
-Si chiama Blair-
Allora. O sono io o è successa la stessa cosa che è successa a me ad un’altra ragazza.
Mi avvicinai ancora. Riconobbi il viso di Harry.
-Harry?-
-Blair.- disse spaventato
-Cosa stavi dicendo?-
-Posso dirti una cosa? Però non la devi dire a nessuno.-
-Certo- risposi
Si avvicinò.
Si avvicinò ancora.
Mi baciò, ma non un bacio leggero. Uno di quei baci che più passionali non ne esistono. La sua lingua giocava con la mia, le sue morbide labbra si muovevano insieme alle mie. Si staccò.
Lo guardai con gli occhi lucidi e poi andai ad abbracciarlo.
-Io.. Io ti amo Blair.- disse Harry
-Anche io, anche io.-
Mi misi sulle punte e lo baciai di nuovo. Ho trovato la mia anima gemella. Si chiama Harry Edward Styles.
-Voglio stare con te per tutta la vita.- gli dissi
-Mi hai letto nel pensiero.-
Ci baciammo di nuovo.
Gli presi la mano e ci incamminammo verso un punto non preciso. Ma non importava, perché ero con la mia anima gemella.
Hola.
Perché ho voluto fare una os?
E chi lo sa.
Mi è venuta così.
E comunque il titolo è una mia frase.
Se la copiate vi uccido.
Che sia chiaro.
Beene. Dio quanto è dolce Harry qua.
Il mio amore platonico.
Mi deprimo adesso perché fra poco inizia la scuola.
Però c’è una buona notizia.
Mio fratello è a scuola e io noo!
Mio fratello è a scuola e io noo!
Se lo piglia su per il culo
Volgarità mode: on.
Lasciate qualche recensione, fatemi felice °u°
Forte quella faccina, sì. °u°
O meglio questa? °v°
Nahh, sembra un Pulcino.
Ok, ho finito di scocciarvi.
Alla prossima
#seeyoulater