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Autore: _johanna_    11/09/2012    6 recensioni
Edward e Bella un po' diversi da come li conosciamo. Nemici per razza, essendo un cacciatore e una vampira. Spero vi piaccia :3
Dal primo capitolo:
Mi chiamo Edward Masen e sono un cacciatore di vampiri. Vi riassumo i miei compiti: cacciare e uccidere i vampiri. Quindi vi chiederete se avrei già dovuto uccidere quei vampiri. Sbagliato: non potevo uccidere i componenti di quella famiglia per colpa di un accordo fatto anni prima.
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Passarono due settimane prima che Valeria mi dicesse di poter andarmene dall'ospedale.
- Dove andiamo adesso?- chiesi entrando nel Land Rover nero di Tyler.
- Devo portarti alla Rocca, ordini di Aro- uscì dal parcheggio dell'ospedale.
- E non mi porti nemmeno a bere qualcuno per festeggiare la mia dimissione?- chiesi fintamente sconcertata.
- Devi prima rimetterti del tutto, poi ti porterò a farti assaggiare un italiano. Lo sai che qui trovi il nutrimento migliore del mondo?- svoltò in una strada secondaria.
-Si, lo sapevo già.-sbuffai- Non ho voglia di andare alla Rocca!- mi lamentai incrociando le braccia sotto il seno.
- Gli ordini sono ordini, Bella.- non mi guardava, teneva lo sguardo fisso a strada.
- Ma da quando tu li segui?!- lui rise e io mi voltai verso il finestrino perdendomi nel panorama.
Arrivammo dopo un'oretta circa, e Tyler parcheggiò in una garage sotterraneo collegato direttamente alla Rocca.
Spalancai lo sportello e misi una gamba fuori mentre Tyler faceva il giro essendo già sceso dalla vettura.
- Non vuoi scendere?- si poggiò allo sportello con un braccio.
- Tanto dobbiamo aspettare che vengano a prenderci.- alzai le spalle e lui rise.
Sentimmo dei passi e vidi due sagome scure avvicinarsi: una era alta e possente, le spalle larghe visibili pure da quella distanza, mentre l'altra era più bassa e con una corporatura normale. Scesi dall'auto e chiusi lo sportello aspettandoli.
- Isabella, quanto tempo.- la sagoma meno alta mi si avvicinò e mi baciò il dorso della mano come imponeva l'educazione che gli avevano impartito nella vita umana.
- Demetri, che piacere vederti.- e gli sorrisi guardandolo negli occhi cremisi. Era alto piùo meno quanto Edward e i capelli scuri erano sistemati con gel mentre il viso, solcato da più cicatrici, era una misto di dolcezza e furbizia impareggiabile.
- Felix- spostai lo sguardo sulla figura più alta che adesso mi guardava sorridendo. A prima vista poteva far paura, ma in realtà era davvero una persona simpatica.
- Isabella- mi fece un segno col capo sorridendo.
- Ora è meglio andare. Aro non vede l'ora di vederti.- mi informò Demetri e lentamente mi incamminai con lui verso la Rocca.
Superammo una porta in legno e ci ritrovammo in un corridoio largo e illuminato da lampadari vari attaccati al soffitto. La moquette che ricopriva il pavimento era rosso sangue.
Dopo qualche minuto arrivammo ad un'altra porta che collegava il corridoio ad uno ancora piùgrande e piena di vampiri e licantropi che, indossanti vestiti scuri, parlavano e ridevano tra di loro. Tra tutta quella gente, vidi dei gruppi che vedendoci entrare smisero di parlare e mi squadrarono.
- Perchè tutti mi guardano?- chiesi a Demetri continuando a camminare guardando davanti a me senza incontrare lo sguardo di nessuno.
- Il tuo nome è molto conosciuto all'interno di queste mura e la notizia del tuo arrivo si è sparsa in poche ore. Tutti sono curiosi di sapere come sei fatta. Il giro di persone qui dentro è molto vario e oggi hanno guardato con quello sguardo chiunque non avessero mai visto.- mi spiegò col sorriso sulle labbra.
Ci fermammo davanti a un portone enorme che si aprì davanti a noi rivelando la sala maggiore della Rocca: era una sala circolare, enorme, col soffitto altissimo e illuminato da enormi finestre poste proprio su quest'ultimo. Al centro della sala, si trovavano i tre troni reali dove c'erano seduti i tre capi supremi dei Volturi. Ai lati dei troni, una schiera di vampiri e licantropi vestiti con mantelli grigi e neri in base all'importanza, proteggeva i tre Signori.
- Isabella. Attendavamo il tuo arrivo.- uno dei tre uomini, che stava seduto nel trono centrale, si alzò allargando le braccia in segno di benvenuto. I capelli lunghi e neri avevano l'aria di essere piùmorbidi dei miei e la sua pelle sembrava fatta di carta finissima e fragilissima.
- Aro.- sorrisi e mi avvicinai.
- Spero le tue condizioni fisiche siano migliorate, in questo giorni.- si avvicinò e mi baciò il dorso della mano. Sentivo chiaramente il suo potere spingere contro il mio scudo.
- Sento ancora qualche dolore, però le ferite maggiori sono guarite.- affermai senza lamentarmi del suo tentato intromettersi nella mia mente. A quanto sapevo, ero l'unica capace di bloccare il suo potere.
- Mi fa piacere sentire queste parole.- si allontanò di nuovo da me andando a sedersi sul suo trono.
- Devo farti i miei complimenti per l'eccellente lavoro eseguito e ti propongo di trascorrere nella nostra Rocca il prossimo periodo di tempo per poterti rimettere in forze nel migliore dei modi.- il suo tono era pacato e calmo, e come al solito mi dava sui nervi. Non era puro odio quello che provavo verso quell'uomo, ma bensìfastidio. Si, mi dava fastidio la sua esistenza.
Lui viveva nella nostra sede centrale e da lìdecideva vita e morta di qualunque vampiro esistente nella Terra. Lui e i suoi 2 compari seduti ai suoi lati. Tutti e tre vampiri millenari, indossavano sempre e in qualunque occasione, tranne che per qualche rara volta in cui scendevano in battaglia, le loro tuniche nere lunghe ed eleganti.
Marcus, seduto alla destra di Aro, era un uomo alto e dalla corporatura possente, con capelli lunghi e neri.
Caius, il terzo e ultimo fratello, era biondo e con un corpo esile, piùsimile ad Aro, ed era l'unico tra i tre a non sopportarmi, anche se i fratelli ignoravano la sua opinione dandomi infatti le missioni piùimportanti. Proprio per questo io ormai ero diventata una guardia.
- Aro, sai bene che potrei rimettermi in sesto pure a casa mia, con la mia famiglia. Qual è il vero motivo per cui mi volete qui?- diretta, come mio solito fare. Aro mi sorrise. Sapevo bene quanto adorasse la mia sicurezza.
- Vorremmo che tu addestrassi dei nuovi vampiri appena entrati nel nostro clan in modo che possano iniziare a effettuare delle missioni. Essendo ormai una delle piùimportanti nella Guardia, abbiamo pensato di affidarti questo compito e lasciarti riposo da altro compiti- mi spiegò andando al punto.
- Per quanto tempo dovrò addestrarli?- era quella l'unica cosa davvero importante.
- Fino a quando non saranno pronti. Se non tutti, almeno in parte.- rispose circonciso.
- Un gruppo di quanto vampiri?- il tempo quindi era legato a quello.
- I gruppi sono costituiti, solitamente, da un massimo di 30 persone.- 30?! Troppi.
- Addestrerò una squadra a 3 condizioni.- specificai.
- Chiedi e avrai.- la sua curiositàera evidente.
- Prima condizione: il mio gruppo avràun massimo di 10 persone scelte da me.- iniziai.
- Solo se le scegli entro la fine di questa giornata.- precisò subito e io annuii.
- Seconda: una volta finiti gli addestramenti della squadra, saròlibera di tornare in America e di lavorare con i soliti patti.-. Il capo supremo dei Volturi pensò qualche secondo poi annuì.
- Ultima condizione: con me verranno pure Katherine Pierce e i 2 fratelli Salvatore, Damon e Stefan, e chiunque avràun rapporto con me e vorràtornare alla propria patria.- lo vidi sorridere soddisfatto.
- Queste sono le tue uniche richieste?- mi chiese sempre sorridendo.
- Si, perchè so già che i miei cari in America sono salvi grazie al patto firmato col sangue fatto anni fa. Sapete che facendo del male a loro io mi ribellerei e siete anche a conoscenza della mia forza distruttiva.- dissi con tono serio e fermo.
- Quello è ovvio, Isabella. Conosciamo bene le tue capacità.- anche lui era serio.
Entrambi ricordavamo benissimo il numero di Guardie che avevo fatto fuori sapendo che avevano lasciato la mia famiglia senza protezione causando la prigionia di Alice per poche ore, finchè non fui andata io stessa a riprenderla uccidendo centinaia di vampiri senza preoccuparmi che fossero alleati o nemici. Ci vollero 10 interi anni per riportare al numero primitivo la Guardia Reale.
- Adesso, sei libera di andare. Demetri ti accompagnerà nella tua stanza. Per ogni cosa, sai dove trovarci.- mi congedòAro.
- Certo. Ci rivedremo.- e mi voltai uscendo dalla Grande Sala.
Nel corridoio, tutti continuarono a fissarmi e a parlottare per tutto il tragitto.
- Questa è la tua stanza. Riesci ancora ad orientarti?- mi prese in giro Demetri.
- Potrei arrivare anche nella tua stanza, Demetri. Ricordati gli scherzi che ti avevamo fatto io e Felix.- e risi con lui ricordando le volte precedenti in cui ero stata tra quelle mura.
- È impossibile dimenticarli con un armadio alto due metri che ogni giorno non perde occasione di rinfacciarti l'urlo impaurito lanciato per uno stupido scherzo.- risi ancora poi lui mi accarezzò il viso facendomelo alzare per guardarlo negli occhi cremisi.
- Ci sei mancata, Bella.- la sinceritànella sua voce mi spiazzò e lo abbracciai lasciandomi stringere al suo petto.
- Anche voi, Dem, tantissimo.- lui e Felix erano gli unici con cui avevo fatto davvero amicizia tra i vampiri della guardia. Non che non avessi un buon rapporto con gli altri, ma con loro era davvero intenso il legame che ci legava.
- Adesso entra e sistemati. Aro vuole che scelga i vampiri della tua squadra entro oggi.- mi ricordòe mi baciò sui capelli prima di allontanarmi dolcemente da sè.
- Va bene. Ci vediamo piùtardi, magari per un drink?- gli chiesi speranzosa e lui rise acconsentendo.
Aprii la porta della mia stanza e credetti di aver sbagliato porta.
Non poteva essere.
- Sono su "Candid Camera"?- chiesi ricordandomi il nome di un famoso programma italiano in cui si facevano scherzi alla gente.
Davanti a me, intento a sistemare le sue cose nell'armadio, c'era il vampiro più urtante di tutta la Guardia.
- Dimmi che èuno scherzo, ti prego!- abbandonai il mio zaino per terra, vicino alla porta.
- Attendevo il tuo arrivo, Isabella.- si voltò verso di me squadrandomi con occhi attenti.
- Klaus, sai bene che non te la do. Smetti di guardarmi così e infilati una maglietta!- gli lanciai una maglia nera trovata sopra il letto matrimoniale e mi sdraiai.
- Non privarti da sola del piacere, Isabella.- e chiuse l'armadio avvicinandosi tenendo la maglietta nera in mano. Era un bel ragazzo, senza dubbio: occhi azzurri, lineamenti marcati e virili, capelli sbarazzini color biondo scuro e mezzo-sorriso furbo. Il tutto incorniciato da un marcato accento texano e un fisico scolpito.
Peccato che l'abito non fa il monaco.
- Ho già qualcuno che me ne può dare, sai qui che in America. Ma grazie comunque dell'offerta.- mi poggiai sui gomiti per poter guardare cosa aveva intenzione di fare.
Si avvicinòulteriormente al letto e si distese sopra di me. Non mi scomposi.
- Non c'è due senza tre.- e poggiòuna mano sulla mio guancia scendendo a sfiorare il mio collo e scendendo fino ai miei fianchi.
- Hai tre secondi per allontanare la mano da me, Klaus.- dissi con calma.
- Cosa potresti farmi, altrimenti?- e avvicinò il viso al mio collo iniziando a lasciare vari baci.
- 1..- iniziai a contare.
- Non fare storie, dai..- sussurròpassando la lingua sul mio lobo.
- 2..- continuai.
- Sai che in realtà vorresti continuare..- e si avvicinò lentamente alle mie labbra.
- 3!!- sussurrai sulle sue labbra e afferrai il suo collo con una mano facendolo allontanare da me fino a mettermi seduta e costringerlo ad alzarsi dal letto e spingendolo lontano da me.
- Klaus finiscila di provarci! Lo sai che tanto non te la do! Vai da Caroline, che magari con lei riesci a fare qualcosa anche se sta con Tyler!- e dicendo questo mi alzai dal letto e uscii di nuovo dalla stanza, diretta alla palestra.
La Rocca, negli anni, era cambiata ben poco come peraltro i suoi abitanti.
I nuovi arrivati infatti mi guardavano allo stesso modo con cui mi guardavano quelli della prima volta che andai a fare rapporto ad Aro per la missione eseguita.
Nei loro sguardi c'era curiosità, odio per il fatto che fossi una guardia e in alcuni desiderio per l'aspetto che avevo.
Entrai nella palestra e diedi uno sguardo all'ambiente in cui mi trovavo notando che nulla era cambiato dall'ultima volta in cui c'ero stata: gli stessi attrezzi professionali, lo stesso odore presente in tutta la Rocca, lo stesso ring posto in un angolo della stanza e lo stesso spazie vuoto al centro..
- Oh eccola. Bella! Vieni qui!- sentii Tyler chiamarmi vicino al ring e mi avvicinai a lui, a Niall e a Zayn, con cui stava parlando.
- Eccoti finalmente! Pensavamo che Aro ti avesse presa e rinchiusa da qualche parte!- mi prese in giro Tyler cingendomi le spalle con un braccio baciandomi la tempia.
- Stai meglio adesso?- mi chiese Niall, visto che non lo vedevo dal giorno in cui mi ero svegliata.
- Qualche ferita deve ancora rimarginarsi del tutto ma la verbena èstata totalmente prelevata dal mio corpo.- spiegai.
- Mi fa piacere.- mormorò.
- A proposito, Zayn, non ho ancora avuto l'occasione di ringraziarti. È anche grazie a te se sono qui. Grazie.- e gli sorrisi. Il ragazzo arrossì e si grattò la nuca in imbarazzo.
- Non c'è niente per cui ringraziare. Ho solo fatto il mio dovere.- mi rispose imabrazzato.
- Comunque sia, grazie. Se c'èun modo per potermi sdebitare, fammelo sapere.- continuai usando un tono dolce e lui mi sorrise annuendo.
- Ahia! Devi colpire il guantone, non me!- mi voltai verso il ring e notai due ragazze che si stavano "allenando".
- Non è colpa mia! Sei tu che hai spostato la mano!-. Una delle due ragazze si stava sistemando il naso, dove probabilmente l'altra le aveva dato un pugno, viste le fasce viola che indossava intorno alle mani.
La combattente era alta circa un metro e sessanta, con un fisico asciutto e allenato coperto da un top viola e dei pantaloncini neri. Portava i capelli rossi legati in una coda alta che risaltava il viso dolce anche se dotato di occhi rossi, come ogni vampiro del Clan dei Volturi. Nel collo potevo notare due ali tatuate probabilmente nella sua vita umana.
La seconda ragazza, invece, era piùalta di una decina di centimetri, con un fisico allenato come l'amica. Si teneva la mano premuta sul naso, probabilmente aspettando che il dolore dovuto al colpo passasse, ma potevo benissimo vedere i suoi occhi scuri quasi quanto i capelli neri. A differenza dell'amica, lei indossava dei pantaloni lunghi di tuta blu elettrico abbinati a una felpa dello stesso colore. Nella mano libera teneva i guantoni usati solitamente nella box per parare i pugni e i calci negli allenamenti.
- Cos'è successo, Christine?- urlò Niall e la ragazza più bassa si voltò verso di noi.
- Lei stava parando i miei colpi, ma ha spostato in anticipo il guanto e l'ho colpita per sbaglio!- spiegò cercando di non ridere.
- Ringrazia che guarisco in fretta, vampira dei miei stivali!- l'altra si lasciò il naso lanciando un'occhiata truce a Christine.
- Come se tu non mi avessi mai colpito!- e accompagnò le sue parole con un gesto vago della mano.
- Venite qui adesso. Devo presentarvi una persona.- ordinòNiall e loro si avvicinarono scendendo dal ring.
- Lei è Christine, mia sorella nonchè ragazza di Zayn, mentre lei èIsabella Cullen. Probabilmente avete già sentito parlare di lei.- allungai la mano verso di lei che, stupita, la afferrò indecisa.
- Tuo fratello mi ha parlato molto di te.- sorrisi e lei, in imbarazzo, sorrise di rimando.
- Lei invece è Hilary, la mia compagna.- e strinsi la mano pure a lei, che ricambiòallo stesso modo dell'amica.
Si lanciarono un'occhiata poi mi guardarono.
- Che c'è?- poggiai le mani sui fianchi. Non capivo quelle due ragazze.
- Beh, noi sapevamo che dovevi arrivare, ma non ci aspettavamo fossi....così!- Hilary mi confuse ancora di più.
- Cosa intendi per "così"?- mimai le virgolette con le mani per poi incrociare le braccia al petto.
- Non fraintendermi, ma ti aspettavo diversa! Più..come posso dire..minacciosa,ecco.- mi spiegò e io rimasi un po' interdetta. Mi stava forse dicendo che non ero minacciosa? Ridacchiai piano.
- Aspetta, mi stai dicendo che non sembro minacciosa?- puntai il mio sguardo nel suo che si fece subito allarmato. Mi stavo divertendo.
- No no no no! Non intendevo dire questo! Solo che..per la miseria! Christine aiutami!- si riferìall'amica che spalancògli occhi in difficoltà.
Io scoppiai in una risata fragorosa accompagnata da Tyler, Niall e Zayn.
- Ragazze vi stavo prendendo in giro. Non ho un aspetto minaccioso quanto puòaverlo Jane, ma vi assicuro che posso essere forte e distruttiva quanto e piùdi lei. Voi dovete ancora conoscermi, ragazze.- e sorrisi dolcemente cercando di far calmare almeno Hilary, visto che il suo battito cardiaco era abbastanza accelerato. Da quanto avevo capito negli ultimi minuti, lei era un ibrido e Christine una vampira, entrambe non ancora inserite nelle Forze dei Volturi.
- V-va bene..- farfugliòChristine e Hilary annuì.
- Adesso, Christine ti andrebbe di combattere un po'?- mi avvicinai al ring per prendere delle fasce che erano poggiati in un angolo e indossarle.
- Si, perchè no?!- rispose piùo meno sicura.
Mi sfilai la giacca in pelle che indossavo e mi tolsi i tacchi rimanendo scalza. Alzai le maniche della maglietta e mi legai i capelli in una coda alta.
- Non aver paura di farmi male, dai il meglio di te. Voglio vedere cosa sai fare.- e la raggiunsi al centro della piattaforma.
- Anche tu non contenerti. Voglio vedere se sono all'altezza di certi vampiri.- e si mise in posizione di difesa.
- Contenermi non è nel mio stile.- e le sorrisi prendendo anche io la sua posizione.
Fu lei ad attaccare per prima provando a colpirmi al viso con un calcio che parai bloccandole la gamba e facendola cadere a terra con una leggera torsione.
- Non ero pronta, non era valido.- si lamentòe sentii Tyler ridere.
- Si si tranquilla.- e continuammo.
Dopo circa un'ora di combattimento, in cui ero stata solo io ad atterrare lei, mi chiese di fermarci.
- No, suppongo che avròancora bisogno degli addestramenti.- disse scendendo dalla piattaforma.
- Sei stata brava, solo che io ho alle spalle anni di esperienza. Queste sono cose che si affinano col tempo.- e le sorrisi. Era normale che non fosse riuscita a colpirmi. Faceva attacchi troppo scontati, per una del mio rango.
- A proposito di addestramento: Christine sai che Bella  addestrerà squadra?- la voce di Niall era entusiasta.
- Perchè così felice, Niall?- gli chiesi.
- Perchè finalmente mia sorella avrà un'insegnante valida. Quello che ha da quando è arrivata fino ad oggi è un incompetente. Sono più le ragazze che ha provato a portarsi a letto che quelle che ha istruito ai combattimenti.- e strinse a sè Hilary dandole un bacio sulla fronte.
- Cosa ti fa pensare che sceglieròdi allenarla?- alzai un sopracciglio e quasi non risi per l'espressione triste che fece Christine stringendosi di piùa Zayn che la teneva vicina a sè.
- Il fatto che sia debitrice a Zayn, che guarda caso è il ragazzo di Christine e preferisce vedere quel tipo lontano da lei.- il suo tono sfiorava l'ovvio.
- Non lo faccio solo perchè gli sono debitore, ma anche perchè preferisco addestrare qualcuno che so già mi ascolterà.- e sorrisi complice alla ragazza.
- Pensi ti ascolterà?! Sbagli Bella. Io la conosco da quando è nata e indovina: non mi ascolta ancora.- Christine si avvicinò al fratello e gli diede un colpo sulla fronte facendoci ridere.
Sulla porta della palestra notai una sagoma scura uscire che riconobbi subito.
- Scusate, ma ora devo andare. Ci vediamo più tardi al bar per bere qualcosa. A dopo!- e non attesi una loro risposta correndo fuori.
Saltai sopra l'uomo che avevo visto sulla porta allacciandogli le gambe intorno ai fianchi e abbracciandolo da dietro.
- Ma che cazz..- e voltò leggermente il viso che poi baciai.
- Bella!- urlò e mi fece scendere dalla sua schiena per abbracciarmi per bene.
- Ciao Damon!- ricambiai la sua stretta respirando il suo profumo.
- Allora avevo sentito bene! È da tre giorni che tutti parlano del tuo arrivo!- e mi baciò dolcemente sulle labbra.
- Spero abbiano detto cose positive.- e risi.
- Per ora sono stati fatti solo commenti sul tuo aspetto fisico. Sai come sono fatti i vampiri che sono qui: cercano continuamente nuove vampire da portarsi a letto perchè le altre sono già quasi tutte impegnate..- ridemmo e continuammo a camminare, io col suo braccio sulle spalle e lui col mio intorno al busto.
- Ma Stefan e Katherine dove sono finiti?- mi accorsi di non averli ancora visti.
- Katherine è occupata a rimettere in riga dei neonati insieme a Stefan che glieli tiene fermi mentre li soggioga.- mi spiegò e io risi. Sapevo bene quanta poca pazienza avesse Kath perciò potevo immaginare quanto le costasse avere quel compito.
- Tu invece che compito hai?- ci fermammo davanti ad una camera e lui la aprii facendomi entrare.
- Mi devo occupare delle attrezzatura della palestra, èper quello che ero lì.- si sedette su una poltroncina lasciando che mi accomodassi sul letto.
- Io invece..- mi bloccò.
- So già che dovrai addestrare dei Little Fighters tutti tuoi.- a quanto pare la notizia era giàgirata.
- Non c'è gusto se ti fai dire le cose un anticipo.- mi finsi offesa e lui rise.
Mi guardai attorno ma notai che le uniche cose presenti nella stanza era roba sua.
- Non hai compagno di stanza?-  gli chiesi sperando.
- No, a quanto vedo. Vuoi venire qua, vero?- mi capìall'istante alzando un sopracciglio.
- Comprendimi, sono con Klaus!- mi lamentai.
- Con quel figo di Klaus? Posso solo immaginare cosa farete stanotte, allora!- il suo tono modificato per farlo sembrare come quella di un'adolescente maliziosa fece ridere persino sè stesso. Sapeva benissimo quanto Klaus mi stesse addosso, visto che ciò accadde anche la prima volta che arrivai alla Rocca.
- Potrebbe prendere il tuo posto, a quel punto. Stai attento.- e mi alzai dal letto per andare a controllare quanto spazio ci fosse nell'armadio. La sua faccia era fintamente sconvolta dalla mia frase.
- C-come? Non puoi farmi una cosa simile! Sono il tuo migliore amico superdotato! Perfino Edward mi ha dato il permesso per soddisfare i tuoi bisogni sessuali!- si portòle mani al petto in un gesto altamente teatrale.
- Allora dovrò venire qui per non rischiare di cadere in tentazione..- entrai in bagno per controllare se fosse spazioso quanto l'armadio.
- Va bene, farò questo grande sacrificio. Ma lo faccio solo per te.- tornai nella stanza e gli accarezzai il viso.
- Grazie, Damon. Adesso mi manca solo cercare qualche ibrido facilmente soggiogabile col mio corpo che mi aiuti a portare la mia roba qui.- lui rise e mi baciòdolcemente a fior di labbra.
 
Entrammo nel locale sotterraneo della Rocca e l'attenzione delle poche persone lìsedute si incentròsu di noi.
Beh, dopotutto io ero l'unica conosciuta in quel gruppo insieme a Tyler.
Ci sedemmo su dei divanetti in un angolo in modo da poterci stare tutti e poter parlare insieme.
- Raccontateci le vostre storie,dai.- Damon fu il primo ad iniziare la conversazione.
- Beh, mi conoscete già. Sono un ibrido, una specie di licantropo geneticamente modificato, e sto con la ragazza piùdolce del mondo.- Zayn baciò sulla fronte Christine.
- Così è troppo semplice. Raccontatela bene.- fu Stefan a parlare. I due fratelli Salvatore non potevano fare a meno di sapere i fatti altrui.
- Sono arrivato a Volterra un anno e mezzo fa, e dopo una decina di mesi sono arrivate queste due.-puntò le due ragazze con i pollici di entrambe le mani.- Ho avuto l'inprinting con Christine e da allora stiamo insieme. Purtroppo le missioni mi fanno stare lontano da lei, però è l'unico vero motivo che mi da la forza di tornare.- le sue parole dolci misero in imbarazzo la sua ragazza che abbassò lo sguardo.
- Che storia dolce. Voi due?- Katherine si rivolse a Niall e Hilary.
- Un giorno venni qui per fare rapporto ad Aro e vidi questa piccola ragazza scema in corridoio. Non so se sia inprinting o cosa, peròstiamo insieme da quel giorno.- spiegò velocemente e baciò Hilary dolcemente sulle labbra.
- Voi invece? Siete delle coppie fisse, o sbaglio?- noi quattro ridemmo davanti alle parole di Hilary. Noi delle coppie fisse?! Che blasfemia.
- Sbagli, Hilary. Tra noi si tratta di rapporti legati al sesso.- Stefan spiegò tutto con parole semplici ma lei rimase confusa.
- Io provo dell'affetto per Damon come Kath lo prova per Stef, ma non credo di possa chiamare di vero amore. Siamo più come quattro fratelli legati dallo stesso destino e dallo stesso marchio. Io sono in realtà l'unica ad avere un vero compagno, ma questa è tutt'altra storia.- cercai di farle capire e lei sembrò farlo.
- Ecco Tyler con Caroline!- Damon indicò i nuovi arrivati con un cenno del capo.
Caroline era la ragazza storica di Tyler, l'unica vampira che lui ha mai amato e a cui abbia dato il suo cuore.
- Bella!- Caroline si chinòsu di me per darmi un abbraccio e un bacio sulla guancia. Erano anni che non la vedevo ma non notavo in lei nessun cambiamento: stessi occhi rossi, stessi capelli biondi e mossi, morbidi già alla vista, bocca sempre piegata in un sorriso quando in compagnia di Tyler. Erano una coppia bellissima.
- Stanno arrivando pure Louis ed Harry!- disse Tyler sedendosi e in quel momento entrarono nella sala due vampiri dall'aspetto molto giovane.
Il primo dimostrava 18 anni, con capelli castani ricci e viso tondo con due adorabili fossette sulle guance dovute al bel sorriso che aveva.
Il secondo ragazzo, più grande di almeno due anni, aveva i capelli lisci e sbarazzini, gli occhi vispi e anche lui molto sorridente. Erano entrambi vestiti di grigio chiaro, tranne per il fatto che il secondo indossasse pure delle bretelle nere.
La cosa che subito notai, però, non furono i visi o i corpi dei ragazzi, ma le loro mani unite, con le dita intrecciate. Erano una coppia omosessuale ed erano bellissimi.
- Buonasera a tutti.- disse il riccio e l'altro salutòcon la mano libera tutti i presenti.
- Louis, Harry, loro sono Isabella, Damon, Stefan e Katherine. Sono appena arrivati dall'America.- ci presentò Niall e i due ci strinsero la mano ripetendo il proprio nome.
Harry era il riccio, mentre l'altro era Louis.
Sotto richiesta di Damon, pure loro ci raccontarono la loro storia.
I due erano stati inseriti nella stessa squadra di addestramento, nella quale ancora stavano essendo praticamente neonati, ed erano diventati quasi subito amici. Louis, nel frattempo, però aveva aperto una relazione con Eleonor, presentata a lui da Harry, passandoci insieme qualche tempo. Harry, però, accortosi che i sentimenti che provava per l'amico non si fermavano all'affetto, soffriva tantissimo di questa storia tra Lou e Eleonor. Arrivò il momento in cui non ce la fece più ed esplose, dichiarandosi a Louis che subito lasciò Eleonor per stare con Harry, per cui provava già amore da tempo, senza che il secondo lo sapesse.
- Da allora siamo una coppia.- terminò Louis di raccontare e gli occhi del compagno brillavano di vita loro.
- Credo di aver trovato la mia squadra da allenare.- annunciai alzando il mio bicchiere contenente del sangue fresco appena portato dal cameriere.
- Facciamo un brindisi per questa nuova allenatrice che farà di voi i migliori elementi sul campo!- disse Tyler e i nostri bicchieri tintinnarono.
 




*esce dal suo nascondiglio un po' impaurita*
nuovo capitolo e nuove scuse per il tempo passato dall'ultimo aggiornamento <3
mi perdonate? :3
questo capitolo è stato scritto soprattutto per farvi conoscere le persone con cui Bella passerà il prossimo periodo di tempo :3
il prossimo è ancora da iniziare :3 ho troppe idee in mente e devo ancora metterle a posto <3
la prossima settimana dovrò rientrare a scuola quindi non vi prometto nessuna data precisa <3
ringrazio tutti quelli che seguono la mia storia e chi recensisce sempre :3 vi adoro, siete dolcissime *-*
chiedo invece a chi non l'ha ancora fatto di lasciarmi un segnale del loro passaggio, please *-*
un bacio, al prossimo capitolo :3
panda_rose <3


 
 
  
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