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Autore: LovelyDead    28/03/2007    2 recensioni
Questa ff ho cominciato a scriverla pensando alla canzone "my sweet prince". Ho ideato una storia dietro e spero di riuscire a renderla come vorrei. Premessa: non è una fiction che scrivo molto spesso, per mancanza di tempo/fantasia/voglia, spero comunque che sia di vostro gradimento. [p.s. come si può facilmente intuire, è sui Placebo XD]
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gli passò tutta una vita d'avanti...fatta di cosa? Di tanti eventi...molti forse troppi, sfocati...confusi, fatti di vuoti in mezzo, musica, tristezza, amore, storie durate solo una notte...ricordi andati, visi, persone...un vortice confuso...e poi lì, d'avanti a tutto ciò che gli stava passando d'avanti agli occhi...il suo ago, la sua siringa, la sua via di fuga, il suo tunnel infinito...*Basta, voglio finirla qui...sono stanco di ricordi a metà...persone che mi temono...sono stanco di stare così male...non voglio fuggire, non ce la faccio più...* pensò Brian, buttò via il suo vizio, così maledettamente odioso e sublime, decise di smettere, non poteva fuggire più, la via era un'altra. Volle uscire di casa, a prendere aria, guardò il calendario 25 Ottobre, 1998, decisamente a Londra faceva freddo, indossò un cappotto e andò via. Mentre camminava si scompigliava i capelli, pensò di aver fatto bene a tagliarli più corti, voleva cambiare, e anche un piccolo passo è importante in certi casi.
"Ehi, ti è caduto l'accendino..."
Una ragazza dai capelli biondi e occhi scuri interruppe i pensieri del ragazzo bruscamente.
"Huh?" disse lui confuso non essendosi reso conto di ciò che gli era appena successo.
"Scusami...ho visto che ti è caduto l'accendino e volevo solo dirtelo..."
"Oh...sì grazie..."
Si chinò e lo prese rimettendolo in tasca, stava per andarsene ma ancora una volta la ragazza lo fermò.
"Io sono Judy"
"Ehm....io...io...io sono Brian"
"Beee'...piacere!"
Judy gli strinse la mano, Brian ormai poco a bituato a conoscere nuove persone si sentì piùttosto impacciato. "Uhhhm...Io stavo andando..."
"...Se disturbo vado via subito, non ci sono problemi"
"Ma io..."
La ragazza se ne andò...salutandolo con un sorriso, lui rimase un po' turbato, era da tanto che qualcuno non era così gentile con lui.
Continuò a passeggiare pensando che fosse inutile, che forse aveva sbagliato a gettare via tutto...ma poi si ricredeva da solo...si sentì così in conflitto con se stesso, aveva bisogno di una pausa, accese una sigaretta.
"BRIAN!!"
"EEEEEHHHHHH!"
"Scusa! ti ho spaventato!"
"Ah ehm...Judy...che ci fai qui?"
"Passeggiavo...tu piùttosto?"
"Anche io passeggiavo..."
"Ti va di bere qualcosa?"
"Io.....ok."
"D'accordo andiamo"
Strano, strano, stranissimo. All'inizio Brian pensò che fosse solo una ragazzina di passaggio gentile che gli ricordò di prendere il suo accendino...ma si mostrò gentile per ben 2 volte con lui...
"Allora, cosa vuoi bere?" chiese Judy.
"Non lo so..."
"Dai! Vuoi qualcosa di alcolico?"
*No, alcolici ancora no, no, no* "No, grazie, vorrei qualcosa di dolce...Uhm...cioccolata..."
"Ok, la prendo anche io"
Dopo aver bevuto la cioccolata Brian stava per alzarsi, Judy intuì la sua intenzione di andare e gli lasciò un bigliettino nella tasca del cappotto.
"Ci rivediamo, Brian."
"Ciao..."
Il ragazzo tornò a casa con una strana sensazione, non era felice, nè triste, ma quello fu il primo passo per rendersi conto che con la droga non si va da nessuna parte. Entrò e si buttò sul suo letto guardando intorno la sua camera disordinata...infilò la mano nella tasca del cappotto e oltre al pacchetto delle sigarette sentì qualcos'altro, uscì entrambe le cose. Era un biglietto, con un numero...*Ma chi diavolo.........? Judy...?* Non ebbe il coraggio di chiamare così si addormentò profondamente...
...
"Non si sveglia?" chiese Steve guardandolo attentamente.
"No..." rispose Stef scuotendolo con aria triste.
"Mi dispiace che si sia ridotto così..."
"Eppure guarda, non c'è niente in giro..."
"Non sembra l'abbia fatto..."
Stef gli scostò le maniche per guardare meglio le vene...non sembrava ci fossero buchi recenti.
"Non l'ha fatto"
"E allora...?"
"Ma che diavolo state facendo?" Disse Brian che si svegliò improvvisamente.
"Noi...niente" rispose imbarazzato Steve.
Il ragazzo si guardò, vide la sua manica alzata e li guardò con aria triste e offesa.
"Dovete smetterla di controllarmi, non ho 6 anni." disse arrabbiato
I due non pronunciarono una parola, andarono via lasciando Brian da solo...lì ne avrebbe avuto bisogno, tanto bisogno...ma no basta, aveva deciso di smettere, si trattenne e cominciò a scrivere...
  
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