11/09/2012
2 recensioniLo sapeva, avrebbe passato l’ennesima notte insonne a riflettere, solo che questa volta era diverso, stava rimuginando a cosa farne di quel foglio, se gettarlo nel camino, riscriverlo, perché gli sembrava di aver scarabocchiato frasi veramente idiote, o conservarlo.
Sospirò e si mise nuovamente a leggere la lettera, cercando, forse una risposta ai suoi pensieri.
23 dicembre 1997
Ciao Hermione,
non so nemmeno perché ti sto scrivendo questa lettera visto che, se anche trovassi un gufo, non saprei dove mandarlo per farla arrivare a te.
Ora mi trovo a casa di Bill e Fleur, a Villa Conchiglia: non sono andati alla Tana per Natale con la scusa che era il primo che passavano da soli, la verità è che Fleur non sopporta le canzoni che ascolta Mamma (e sono completamente d’accordo con lei). Per questo, almeno per ora, mi stanno ospitando loro.
Tu ed Harry mi mancate ogni giorno di più, volevo tornare indietro subito dopo che mi ero smaterializzato ma sono finito in una banda di ghermidori e mi hanno catturato. Dopo un po’ sono riuscito a scappare e quando sono riuscito a materializzarmi dove era la tenda voi non c’eravate più. So che te saresti riuscita a tornare subito, tu sei più brava di me con gli incantesimi, Hermione.
A proposito, avevi ragione, su tutto. Sicuramente non mi sarei comportato così quella sera se non avessi tenuto l’horcrux per un giorno intero, solo ora lo so, sono stato uno stupido. Sono arrivato a capire soltanto adesso che tra te ed Harry non c’è mai stato nulla, è stato semplicemente un amico migliore, il migliore amico che si possa avere, mentre io passavo il mio tempo con quella stupida di Lavanda, mi dispiace, Hermione.
Non so se riuscirò mai a ritrovarvi, continuerò a cercarvi appena la neve avrà smesso di cadere, ma almeno saprò se riuscirete a non farvi prendere dalle notizie sui giornali. Spero che voi riusciate a perdonarmi prima o poi, in particolare tu.
Vorrei non dover spedire questa lettera perché significherebbe che sono riuscito a tornare da voi,
un abbraccio,
Ron.
Sei mesi dopo
Era appena finita la battaglia a Hogwarts, era durata una notte intera, ed ora tutti quelli che avevano partecipato alla battaglia si trovavano nella Sala Grande, chi a chiacchierare e chi a cercare di consolare qualcun’altro.
Mentre c’era chi si ritrovava e chi faceva le condoglianze Ron era chino su un foglio di pergamena sgualcito e sciupato, la lettera per Hermione. L’aveva tenuta con sé per tutto quel tempo persino durante la lunga battaglia che si era conclusa poche ore prima.
Quanto cose erano cambiate in quei pochi mesi.
Ripensò al bacio della notte prima, ma i suoi pensieri furono interrotti da Hermione che era apparsa silenziosamente alle sue spalle facendolo sussultare.
-Ronald Weasley è appena finita una battaglia durata ore, dobbiamo organizzare i funerali, cercare di riprendere la vita di prima e ricostruire il castello dalle sue macerie e tu che fai, forse per la prima volta nella tua vita, leggi?!?-
-Ehm… No, cioè… Scusa, Hermione. Ora arrivo.-Rispose Ron imbarazzato.
Hermione andò in un’altra zona del castello ad aiutare gli altri come poteva.Ron appoggiò la lettera sul pavimento di pietra.
-Incendio!-
La lettera prese fuoco e si incenerì e tutti i suoi pensieri e le sue riflessioni di qualche mese prima furono sparse nel vento.
Era l’alba di una nuova era, era giunta l’ora di lasciarsi il passato alle spalle e ricominciare a sperare.
***Angolo autrice***
Io ho sempre cercato di immaginare cosa avesse fatto Ron o cosa avesse pensato dopo aver abbandonato Harry e Hermione e questo è quello che è venuto fuori dalla mia pazza mente.
Ringrazio tutti quelli che non si sono uccisi per la disperazione prima di aver finito di leggere la storia e vorrei che mi lasciaste una recensione per sapere che ne pensate,
Vampiretta98