New York, 19
Aprile.
Dirompente la
primavera cominciava ad abbattersi sulla frenetica New York. Picchi di caldo
invadevano i suoi cittadini, violenti e bollenti raggi di sole li colpivano.
Kurt Hummel ringraziò il suo ombreggiato e fresco
ufficio. Decine di bozze da revisionare entro la giornata lo guardavano con
occhi imploranti in attesa di essere lette e corrette. Sbuffò passandosi una
mano tra i capelli, quando il rumore a dal suo pc lo
avvisò di una nuova e-mail che non perse tempo ad aprire.
Da: Blaine_BowTie
A: Kurt@GaGa
Di nuovo buongiorno amore! Come va il
lavoro in questa calda giornata? Non ti invidio. Ti amo. Un Bacio.
Sorrise
leggendo il messaggio. Parlare con Blaine era proprio quello che ci voleva in
quella noiosa giornata lavorativa.
Da: Kurt@GaGa
A: Blaine_BowTie
Buongiorno anche te! Beati voi prof.
Che non lavorate di sabato. Ti amo tanto, già mi manchi!
Le sue mani
curate battono veloci sulla tastiera, un sorriso radioso stampato sulle labbra.
Premette il tasto invio con il cuore che batteva all’impazzata, già impaziente
di ricevere una risposta. Non riuscì ad evitare di ridacchiare tra se e sé:
sembrava che il tempo non fosse mai passato. Riusciva ancora a sentire
quell’eccitazione ogni volta che scopriva il suo Blaine a fissarlo, a sentire
ancora orde di farfalle impazzite assediargli lo stomaco ogni volta che le loro
labbra di sfiorano, percepiva ancora quella scarica di elettricità ogni volta
che lui toccava un centimetro della sua pelle, tutte le stesse sensazioni che
sentiva quando erano dei ragazzini. Con l’immagine di loro due, senza paura,
che giravano per i corridoi di una scuola pubblica pazzamente innamorati, riprese
a guardare le bozze, ma venne di nuovo fermato dall’arrivo di una mail.
Da: Blaine_BowTie
A: Kurt@GaGa
Mi manchi tantissimo anche tu! E mi
dispiace dirtelo ma, noi prof. Abbiamo i compiti in classe da correggere nel Week-and. (Ma oggi iono ahahah) Comunque, tra i tanti articoli di moda che devi
visionare, riuscirai a trovare un po’ di tempo per pranzare con me?
Il cuore di
Kurt perse un battito. Si sentivaa stupido a provare ancora
simili sensazioni per Blaine che da anni lo invitava a pranzo, ma le dita si
mossero frenetiche sulla testiera per rispondergli.
Da: Kurt@GaGa
A: Blaine_BowTie
Credo che riuscirò a trovare un po’
di tempo per te tesoro. Dove andiamo a pranzare?
Da: Blaine_BowTie
A: Kurt@GaGa
È una sorpresa. Passo a prenderti a
lavoro all’una. Ti amo.
Il tempo
passò troppo lentamente, le lancette dell’orologio viola nell’ufficio del Capo
Redattore Hummel non si decidevano a divorare i
grandi numeri dorati, e a dargli il via libera per incontrare il suo uomo. Decise di immergersi nel lavoro, concentrarsi
sulle bozze di articoli di moda avrebbe fatto passare più in fretta il tempo. E
così fu, quando alzò gli occhi dall’ultimo rigo di un articolo sull’ultima
linea di Lauboutin l’una era già passata da cinque
minuti. Si passò una mano sulla fronte per asciugare il sudore prima di fiondarsi
in bagno per sciacquarsi il viso, poi scese la lunga gradinata verso l’uscita
salutando velocementei colleghi che incontrava per i
corridoi. Blaine lo aspettava dall’altro capo della strada, con le mani in tasca
ad osservare gli alberi che spuntavano oltre il recinto di Central Park.
“Loro sono
più interessanti di me adesso?” Kurt alle sue spalle finse di sentirsi offeso.
Con il suo solito e radioso sorriso Blaine si girò verso il ragazzo e senza
rispondere posò quel suo sorriso sulle labbra di Kurt coinvolgendolo in un
romantico ma casto bacio. Incuranti del caldo rimasero abbracciati, stretti
l’uno all’altro mentre passeggiavano per le strade Newyorkesi perennemente
affollate.
“Allora, mi
dici dove stiamo andando?” cinguettò
Kurt guardando il suo compagno con occhi languidi.
“Assolutamente
no. È una sorpresa.” Rispose l’altro con gli occhi fissi sulla strada ridendo
tra se e sé. Dopo aver camminato per alcuni chilometri sotto il sole cocente di
metà giornata, i due si trovarono davanti ad un meraviglioso ristorante. L’arredamento
era completamente bianco, le sedie in pelle e i camerieri indossavano completi
candidi, e sull’insegna si leggeva chiaramente la tipologia di ristorante, un
ristorante francese.
“Ecco, siamo
arrivati!” annunciò Blaine staccandosi a malincuore dal ragazzo per invitarlo
ad entrare.
“Cosa? Vuoi
mangiare qui? Ma ci vogliono mesi per riuscire a prenotare un tavolo qui!”
esclamò Kurt immobilizzato davanti alla vetrina. Questa volta era stato Blaine
a coglierlo di sorpresa.
“E chi ti
dice che io non abbia organizzato questa giornata mesi fa.” Rispose ridendo
l’altro prendendo sottobraccio il compagno ed entrando insieme a lui nel
locale.
Tutto era
perfetto: La leggiadra musica parigina che allietava il pasto, le tovaglie di
tessuto pregiato, i camerieri con un forzato accento francese ma cordiali e
diligenti, i pasti raffinati e leggeri, persino il tintinnare dei bicchieri di
cristallo e lo stridere delle posate d’argento erano perfetti.
“Sono
riuscito a sorprenderti?” sussurrò Blaine prendendo la mano di Kurt e iniziando
a lasciare leggeri baci sulle nocche.
“Purtroppo
devo ammettere che, si sei riuscito a stupirmi!” rispose l’altro senza riuscire
a far smettere ai suoi occhi acquamarina di vagare per quel lussuoso
ristorante.
“Ma sappi
che le sorprese non sono finite qui…” azzardò il moro
intrecciando le sue dita con quelle dell’altro. “Ricordi che tra due giorni è
il nostro anniversario? “
“Certo che
lo ricordo. Come potrei dimenticarlo?”
“Bene,
allora credo proprio che dovrei darti il mio regalo in anticipo” rispose con un
sorriso compiaciuto sul volto mentre estraeva dalla tasca dei suoi jeans una
busta da lettere che porse al suo uomo con un gesto galante. “Spero ti
piaccia!”
“Ma cos’è?”
disse Kurt prima di aprire la busta con un sorriso curioso sulle labbra.
“Bè credo
che questo ristorante sia il posto
giusto per darti dei…”
“Biglietti
per Parigi!” esclamò Kurt, i suoi occhi presero a luccicare. Uno dei desideri che aveva sempre
avuto stava per avverarsi e questo grazie al più grande sogno che si era
avverato nella suo vita, il più importante di tutti, Blaine.
“Partiamo
domani. Ho già preso una settimana di ferie sia per te che per me. Non puoi
permetterti di rifiutare!” rispose l’altro
eccitato dalla reazione di Kurt.
“E chi ha
intenzione di rifiutare!”
Ciao! Grazie per aver
aperto la mia Fanfiction ^_^
È la prima Mpreg che scrivo e spero di esserne all’altezza, e colgo l’occasione
per scusarmi subito se ci saranno delle imperfezioni.
Alora ecco il primo capitolo con la nostra
adorata, dolciosa, fluffosa
Klaine in partenza per Paris!
Chissà cosa riserberà per loro la città più romantica d’Europa!
Se questo piccolo
capitoletto vi è piaciuto vi aspetto al prossimo!! Grazie ancora! :*
-Randall