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Autore: dark_dream    12/09/2012    5 recensioni
Tommy rimugina nel buio della sua stanza, ricordando momenti risalenti a un incontro che ha avuto con Adam poco prima.
Aveva davvero fatto la cosa giusta andando a incontrarlo?
[Adommy]
Genere: Introspettivo, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Hola! Sono tornata :) Sta volta vi propongo una piccola one-shot buttata giù dopo che ho sentito la canzone  "In the dark" dei Flyleaf, mi si è proprio accesa una lampadina non appena l'ho sentita e non ho potuto evitare di scrivere. Spero che non sia venuta troppo male :) Magari lasciatemi un commentino per farmi sapere che ne pensate :)
Un ringraziamento va a Stellina che ha letto la storia in anteprima e mi ha dato una mano ^-^
Come sempre, nè personaggi nè la canzone mi appartengono e non voglio presupporre che i fatti descritti siano in alcun modo attinenti alla realtà.
Detto ciò, scusandomi per gli errori, vi auguro buona lettura! :D




In The Dark

 

TOMMY POV

 

Buio.

 

Buio.

 

Buio.

Tutto ciò che i miei occhi percepiscono è la più totale oscurità. Non un piccolo fascio di luce traspare dalle tende scure della mia stanza.

Me ne sto qui, disteso sul letto ancora intatto, senza nemmeno essermi cambiato o tolto le scarpe dopo essere tornato da quell'incontro che così maledettamente rimpiango e allo stesso tempo desidererei rivivere. Quell'incontro così sbagliato da risultare perfetto.

Solo il buio adesso mi permette di non perdere la testa. Ora che rifletto su tutto ciò che è accaduto, tutto ciò che ho provato fino a poco fa.

 

 

I’ve written songs
In the dark, in the dark, in the dark, in the dark
I’ve felt inspired
In the dark, in the dark, in the dark, in the dark
I hide myself
In the dark, in the dark, in the dark, in the dark

 

 

Forse avevo bevuto un bicchiere di Jack Daniels di troppo, quando presi la decisione di uscire da quel locale, prendere la macchina e guidare fino a Hollywood. Era già tardi, non molte persone erano in giro, arrivai lì in un batter d'occhio e, prima che potessi rendermene conto, stavo suonando al campanello.

Vorrei non averlo fatto, eppure so che lo rifarei altre mille volte. Lo so che è stato un'errore, ciononostante la sua pelle contro la mia, la sua bocca sulla mia, sembrava la cosa più giusta al mondo....in quel momento.

Ora questi flashback ancora così vivi non fanno altro che ricordarmi che è impegnato, che ha già qualcuno con cui condividere queste travolgenti emozioni e quel qualcuno non sono io.

Sento una morsa allo stomaco, non voglio più pensarci. Mi trascino fino al comodino, accendo la radio su una frequenza qualsiasi.

 

 

My flaws hide well here
I used to be afraid of cluttered noises
Now I’m afraid of silence
Fill this space
Idle words
I’m scared to death of light and silence

 

 

Ora questo ritmo martellante placa un poco ciò che si agita in me. E' angoscia, disprezzo per me stesso? Sì, ma non solo.

Rivivo quei momenti di poche ore prima. Lo vedo sorpreso davanti a me, con la porta spalancata.

-Tommy? Che ci fai qui?- Mi chiede. Forse non voleva vedermi, mi volto per andarmene.

-Tommy!- Mi chiama facendo un paio di passi verso di me. Sentire il mio nome sulle sue labbra mi ha sempre fatto un strano effetto.

Ho a mala pena il tempo di girarmi nuovamente verso di lui, che lo sento su di me. Le sue mani ad alzarmi il volto, mentre le sue labbra rapiscono le mie.

Si staccano presto, troppo presto.

-Adam...- riesco solo a mormorare, mentre la sua fronte è ancora appoggiata sulla mia e il suo sguardo indagatorio mi scruta.

-Dimmi che non ho sbagliato. Ti prego dimmi che non ho frainteso, Tommy...- ancora il mio nome. Non gli rispondo, lo spingo solamente dentro casa, sbattendo la porta dietro di noi e lo bacio.

 

 

Raise me up to live again
Like you did, like you did

 

 

Lo sento su di me, sento le sue mani che esplorano ogni centimetro della mia pelle mentre mi guida su per le scale e poi in camera.

Il suo respiro mi solletica la pelle, la sua lingua inumidisce il mio torace e le sue mani mi accarrezzano. I nostri nomi risuonano di tanto in tanto, come lievi sussurri, segreti inconoscibili di qualcosa che mai sarebbe dovuto accadere.

Adesso non ci sono suoni mella stanza, solo il mio respiro accelerato generato dai vividi ricordi.

La musica è finita, o forse la radio ha perso il segnale.

La mia coscienza riemerge, portando alla mia mente un immgine lucida. Era lui, l'uomo che non dovrei desiderare, insieme al ragazzo che aveva detto di amare, non me, non Tommy Joe Ratliff.

 

 

Now I am mute despite myself
All of them are gone
The silence overtakes me
The idle words forsake me
And I am left to face me

 

 

Mi volto su un fianco, in posizione fetale, coprendomi con le mani le orecchie, nel tentativo di non far entrare il dolore. Ma è già dentro di me, combatte con l'estasi di quei momenti.

Se solo li potessi cancellare, tutto svanirebbe, ma non posso....purtroppo? No, non voglio dimenticare questa notte, tuttavia il rimpianto mi assale. Forse non è tanto il rimpianto di averlo fatto, quanto quello di non averlo fatto prima.

Se solo mi fossi comportato così mesi fa, anzi anni fa, quando lui ancora non c'era, quando tutto poteva essere perfetto. Potrei essere al suo posto, camminare con te mano nella mano sotto la luce del sole, ignorando la gente che ci osserva, perchè tutto ciò di cui avrei bisogno saresti tu. Nulla di più, nulla di meno, solamente tu.

Se avessi messo da parte le mie stupide paure, le mie stupide esitazioni, ora non sarei qui.



I’m naked here
Forsaken here
By the dark
By the dark
Damn the dark

 

 

Mi voltò dall'altro lato. Non so più chi sono, ciò che ho fatto, la mia mente rianima emozioni contrastanti, di nuovo.

Cosa fare? Dovrei sentirmi male, non dovevo, non sono io quello giusto. Mi sento male, per davvero, il rimorso mi divora mentre quelle piacevoli sensazioni provate anestetizzano il dolore. Ma non è abbastanza.

Lo schermo del cellulare, che fin'ora non avevo notato essere vicino a me, s'illumina.

Un messaggio. Adam: "Va tutto bene. Ti amo."

 

 

Raise me up to live again
Like you did, like you did

 

 

Cinque parole. Solo cinque parole sono quello che mi bastano.

Il macigno che sentivo nel petto è scomparso. Mi sento bene, rassicurato, leggero mentre chiudo sereno gli occhi e mi abbandono al buio.

 




Forse, pensavo, che eventualmente, sempre se c'è ispirazione e gente a cui interessa, potrei fare un secondo capitoletto, magari dal punto di vista di Adam (non ne sono certa), per concludere del tutto (?)...che dite? Lo leggereste? Fatemi sapere :)
   
 
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