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Autore: missmalfoy97    12/09/2012    1 recensioni
Rose Weasley e Albus Severus Potter iniziano la scuola proprio quest'anno. Verranno Smistati dal Cappello Parlante, non necessariamente nelle Case dove tutti si aspettano che andranno, troveranno nuovi amici e nemici, conosceranno i professori e avranno i primi problemi scolastici. Anche i loro vari cugini più grandi faranno parte della loro vita, tra litigi, divertimenti e simpatie. E cosa ne sarà invece di Scorpius Hyperion Malfoy, figlio di Draco, che verrà giudicato per il passato della sua famiglia?
Forse nel mondo magico non è ancora tornata la pace, nonostante tutto quello che è successo.
Finché l’amore per il potere sarà superiore all’amore per gli altri, sarà sempre un susseguirsi di guerre e disaccordi, e nonostante siano diverse le motivazioni che spingono a combattere, il risultato diventa sempre lo stesso. (dal capitolo 12)
Questa storia parla del loro primo anno ad Hogwarts, e se tutto andrà bene scriverò vari seguiti, uno per ogni anno.
(Momentaneamente in pausa).
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Capitolo II
La Cerimonia dello Smistamento



Scorpius Malfoy le era sembrato un ragazzino introverso, ma simpatico, e non riteneva importanti le scelte fatte in passato dalla sua famiglia. Nonostante suo padre Ron parlasse sempre bene dei Grifondoro, i due che aveva visto prima non le erano sembrati molto amichevoli… ma non doveva generalizzare. Tutti i suoi cugini smistati in Grifondoro le erano simpatici.

Il viaggio trascorse tranquillo fino all’arrivo a Hogwarts. Non ci furono più incursioni nel loro scompartimento. Albus rimase zitto per tutto il tempo, e Rose ritenne che doveva essere davvero molto teso, perché di solito non era un tipo taciturno. Erano sempre stati molto amici, perché in pratica erano cresciuti insieme, e avevano condiviso varie avventure ed esperienze prima del compimento degli undici anni.
Una volta arrivati alla stazione di Hogsmeade, Albus, Scorpius e Rose sentirono una voce maschile gridare: “Primo anno! Da questa parte, seguitemi! Primo anno!”. A parlare era stato il mezzogigante Hagrid, guardiacaccia della scuola, che in passato aveva insegnato anche Cura delle Creature Magiche. I tre avanzarono nella sua direzione, guardandosi intorno curiosi. Quando Hagrid vide Albus, esclamò: “Ehi, ma tu sei il figlio di Harry! Sei uguale a lui…”. Il ragazzino mugugnò qualcosa di simile ad un sì, e poi ritornò nel suo silenzio. Hagrid iniziò a far salire i nuovi arrivati sulle barche, per poi fare la traversata del Lago Nero, come di rituale. Rose salì insieme a Scorpius, Albus e una ragazzina dai capelli castani lisci e gli occhi nocciola. Erano tutti affascinati dal bel panorama che li circondava, mentre il sole stava per tramontare. La temperatura era ancora piacevole, ma si sentiva già che l’estate era agli sgoccioli. Quando poi all’orizzonte comparve il castello di Hogwarts, Rose non poté fare a meno di sorridere. Era certa che l’anno che la aspettava sarebbe stato bellissimo, e immaginava già di far arrabbiare Hugo non appena fosse tornata a casa, raccontandogli tutto ciò che lui non poteva ancora vivere di prima persona. Quel giorno si sentiva particolarmente socievole, così si informò sull’identità della ragazza in barca con loro. “Ciao, come ti chiami? Io sono Rose Weasley” le disse, “Ciao, sono Millicent Thompson, piacere” le rispose quella. Per evitare che il discorso rischiasse di spostarsi di nuovo sullo Smistamento, Rose decise che la sua curiosità era stata soddisfatta, e stette zitta fino all’arrivo al castello.

Li accolse il professore di Erbologia, Neville Paciock, che ai tempi della scuola era stato un Grifondoro insieme ai genitori di Albus e Rose. Loro l’avevano già incontrato a cena diverse volte a casa loro, ma in quell’occasione era il loro insegnante, quindi ascoltarono quello che aveva da dire senza fare domande.
“Benvenuti ad Hogwarts, ragazzi. Io sono il professor Paciock e vi insegnerò Erbologia. Ora voi del primo anno verrete smistati nelle varie Case di Hogwarts: Corvonero, Grifondoro, Serpeverde e Tassorosso. Vi ricordo che starete nei dormitori con i vostri compagni di Casa, che diventeranno un po’ la vostra famiglia, ma ciò non vi impedirà di certo di mantenere vecchie amicizie o di farne delle nuove con i compagni delle altre Case. Non appena la preside, Mrs Harrison, mi dirà che il Cappello Parlante è pronto, daremo inizio alla cerimonia. I ragazzi degli anni successivi sono già seduti in Sala Grande ed aspettano voi per iniziare il banchetto di inizio anno”. Non appena Paciock ebbe finito di parlare, arrivò alle sue spalle una donna sulla settantina, dall’aria severa, non tanto alta, con i capelli ormai bianchi raccolti in un altero chignon e gli occhi nascosti da degli occhiali spessi. Aveva in mano un cappello da mago dall’aria consunta e rattoppata. Quando il professore la vide, la salutò: “Oh, buonasera preside. Questi sono i ragazzi del primo anno”. La preside scrutò i nuovi arrivati, diede loro il benvenuto e disse loro di seguirla in Sala Grande.

I primini osservavano l’ambiente, timorosi. Il soffitto della Sala Grande stava iniziando a mostrare le prime stelle, come il cielo vero al di fuori del castello. Coloro che erano già stati smistati negli anni precedenti, speravano che la cerimonia non durasse molto a lungo, perché avevano fame e anche voglia di conoscere chi sarebbe andato a finire nelle loro Case. Lo Smistamento iniziò come consuetudine con la canzone del Cappello Parlante.

Mi rivolgo a voi tutti presenti,
voglio che ascoltiate molto attenti
tutto ciò che ho da raccontarvi
perché dopo mi tocca smistarvi.
Sono il Saggio, l’Onnipotente,
colui che decide dove va la gente.
Son di sicuro molto importante
Perché io sono il Cappello Parlante.
Se siete fieri e cuor di leone,
ho già per voi la collocazione,
Grifondoro la strada sarà
Di chi cavaliere si mostrerà.
E se per voi tutto va compiuto
In modo furbo e molto astuto
E in voi regna una grande ambizione
Quella di Serpeverde è la vostra direzione.
Se il vostro animo è intelligente e saggio,
no, questo non è un miraggio:
se hai il sapere, devi esser fiero,
così diceva la cara Corvonero.
Se siete onesti e lavoratori,
la buona Tosca vi accetta a priori,
con la lealtà non si va in un fosso,
nella graziosa casa Tassorosso.
Non siate tesi, né abbiate paura
La vostra strada è tranquilla e sicura
Siete nelle mie esperte mani
E sceglierò il vostro domani!

Non appena il Cappello ebbe finito di cantare, tutta Hogwarts iniziò ad applaudire. “E ora, - annunciò la preside Harrison, - chiamerò tutti gli studenti del primo anno ad indossare il Cappello. Non abbiate paura, perché lui sa qual è il destino migliore per voi”. All’improvviso nella sala ci fu silenzio totale, e si sentivano echeggiare solo i nomi pronunciati dalla preside e i responsi del Cappello.

“Allen, Elizabeth Marie”, “Tassorosso!”;
“Borton, Lucas”, “Grifondoro!”;
“Collins, Nathalie”, “Grifondoro!”;
“Davies, John”, “Corvonero!”;
“Flint, Andrew”, “Serpeverde!”;
“Gordon, Greta”, “Corvonero!”;
“Higgs, Lawrence”, “Corvonero!”;
“Larcot, Emma”, “Tassorosso!”;
“Malfoy, Scorpius Hyperion”. Sentendo pronunciare il suo nome, Scorpius si avviò verso il Cappello, non del tutto tranquillo, ma sicuro di sé e delle sue caratteristiche. Pochi istanti dopo che il Cappello sfu appoggiato sopra alla sua testa bionda, infatti, dichiarò: “Serpeverde!”. Il ragazzino si diresse verso la tavolata verde argento, che gli stava applaudendo. Intanto, la preside lesse il nome successivo:

“Potter, Albus Severus”. Albus sbiancò. C’erano troppe cose di cui aveva paura, in quel momento. E se fosse inciampato? E se fosse finito a Serpeverde? Cos’avrebbero detto di lui i suoi genitori, i suoi cugini e, soprattutto, suo fratello? Doveva sapere, però, che tutta questa paura non era molto da Grifondoro. Mrs Harrison gli mise in testa il Cappello. “Uhm, un altro Potter, eh… l’anno scorso ho smistato tuo fratello James, lui era un Grifondoro, ma… voi siete così diversi” Albus sentiva i pensieri del Cappello come se fossero i suoi, e viceversa. Non dovette parlare, quindi, per dirgli: “Diversi in che senso?”, “Nel senso che lui era coraggioso, leale e aveva fegato. In te noto altre caratteristiche, una buona dose di ambizione e determinazione, vorresti essere famoso per i fatti tuoi, senza essere sempre il figlio di Harry Potter, che ha salvato il mondo magico… Sei anche furbo, ragazzo mio, ho deciso!”, “No, no… aspetta!” pensò intensamente Albus, ma il Cappello stava già esclamando: “Serpeverde!”. Albus era veramente sul punto di svenire. Conservò quel briciolo di dignità che gli era rimasta per andare a sedersi al tavolo a sinistra, quello di Serpeverde. Si sentiva gli occhi del fratello puntati addosso, e probabilmente anche i vari cugini Weasley lo stavano osservando. Lui, il figlio di Harry Potter, a Serpeverde. Era vero che anche suo padre aveva rischiato di finire in quella casa, ma a differenza sua non aveva un po’ dell’anima di Voldemort dentro alla testa! Si sedette accanto ad Andrew Flint, che era appena stato smistato, ma a differenza di Albus sembrava contento della scelta del Cappello. Di fronte a lui c’era Scorpius Malfoy, che aveva, come Andrew, l’aria soddisfatta. Albus non voleva avere nulla a che fare con quell’essere, e non capiva come mai sua cugina l’avesse accettato nello scompartimento con loro e avesse pure provato a fare conversazione. Lui si fidava del giudizio di suo padre, che con Draco Malfoy, a scuola, non andava affatto d’accordo, e perciò riteneva Scorpius antipatico senza neanche conoscerlo, se non tramite la fama della famiglia Malfoy.

Indipendentemente dai problemi di Albus, però, lo Smistamento stava proseguendo:
“Povon, Isabella”, “Tassorosso”;
“Randall, Jane”, “Grifondoro”;
“Ransay, Oliver”, “Tassorosso”;
“Scott, Sabrina”, “Corvonero”;
“Scott, Simon”, “Grifondoro”;
“Smith, Marcus”, “Tassorosso”;
“Thompson, Millicent”, “Serpeverde”;
“Topkins, Antony”, “Corvonero”;
“Venoy, Valerie”, “Grifondoro”;
“Watts, Elinor”, “Corvonero”;

“Weasley, Rose”. La ragazzina si alzò, e andò decisa verso il Cappello. Non aveva nulla da temere. Allo stato delle cose, stava quasi iniziando a sperare di essere anche lei a Serpeverde. Albus avrebbe avuto senza dubbio bisogno di un po’ di sostegno morale, e poi lì c’erano anche Scorpius e Millicent Thompson, e la sua prima impressione su di loro era positiva. Quando il Cappello sfiorò la sua testa, iniziò a borbottare, indeciso. “Sei sicura di te, determinata e decisa a fare di testa tua in ogni situazione. Non vuoi omologarti alla maggioranza di tutti i tuoi altri parenti e cugini, e non sopporti quando gli altri ti danno ordine. Sei coraggiosa, ma noto in te un certo disprezzo delle regole. Saresti perfetta per la nobile Casata di Salazar, ma non vorrei che la verità diventasse drammatica anche per te come vedo che è stata per tuo cugino…”, “Cappello, mettimi dove ritieni che io debba andare. Sarò fiera di essere una Serpeverde, se è lì che devo andare” pensò Rose. “Perfetto, allora… Serpeverde!” proclamò infine il Cappello Parlante, e Rose se lo tolse, andando verso il tavolo dove poco prima si era seduto Albus. Lei, a differenza sua, era felice: in questo modo suo padre Ron avrebbe finalmente capito che i Serpeverde non erano affatto la feccia dell’umanità. Andò a sedersi di fianco a suo cugino, ma non si attentò a dirgli nulla, per il momento, perché pareva che stesse cercando a stento di trattenere le lacrime, e non era di certo il caso di fare piagnistei in Sala Grande proprio il primo giorno di scuola.
Dopo che l’ultimo studente, Tobias Zarley, fu smistato a Tassorosso, il banchetto ebbe finalmente inizio.


Nota dell'autrice:
Perdonate il Cappello Parlante per la poca fantasia che ha avuto quest'anno. :)
I nomi degli alunni nuovi non sono un granché, ma non mi veniva in mente di meglio. So che la lista dei nomi messa lì senza nulla di più non è il massimo, ma poiché quei personaggi torneranno a comparire in futuro ve li ho "presentati".
Il prossimo capitolo è già pronto e lo pubblicherò presto. Non so se in futuro riuscirò a continuare ad aggiornare così in fretta, ma cercherò di essere rapida. Grazie a quelli che mi seguono e anche a quelli che hanno letto la storia. Mi farebbero molto piacere le vostre recensioni.
A presto!

   
 
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