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Autore: Always Sil    12/09/2012    2 recensioni
Non riesco ad immaginarmi la mia vita senza Katniss, senza i suoi sorrisi che rivolge solo a me, senza i suoi abbracci che mi fanno sentire al sicuro, mi mancano perfino le dirette minacce di morte a Ranuncolo che ogni tanto gli rivolgeva.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Katniss Everdeen, Primrose Everdeen
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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I Promise.
 

Forse non stiamo tanto tempo insieme, io e te
Ma quel poco tempo nostro mi basta.
E quando non sei con me, 
la tua mancanza si fa' sentire.
Ti voglio bene Sorellona.


“ Vincerò, lo giuro!”
Sono  le ultime parole che mia sorella mi ha rivolto.
Mi aggrappo a queste parole, a questa speranza per non cadere nel baratro che sarebbe la mia vita senza mia sorella.
Non riesco ad immaginarmi la mia vita senza Katniss, senza i suoi sorrisi che rivolge solo a me, senza i suoi abbracci che mi fanno sentire al sicuro, mi mancano perfino le dirette minacce di morte a Ranuncolo che ogni tanto gli rivolgeva.
Nostra madre non reggerebbe un altro lutto e io, da sola, non riuscirei a farci sopravvivere.
Certo Gale ci darebbe una mano, ma ha già la sua famiglia da sfamare e noi saremmo solo un peso.
Dovrei imparare a cacciare, ma sono un disastro.
Non sono come Katniss.
Sono debole, indifesa, tanto piccola che ho permesso a mia sorella di sacrificarsi.
Mi sento sola, in balia delle emozioni.
Vorrei tanto che fossi qui, sorellona.
La piazza è gremita di gente, oggi è sabato e le miniere chiudono prima e allora le persone vengono in piazza a seguire gli Hunger Games.
Sempre più gente li segue quest’anno, da quando hanno annunciato che  ci potranno essere due vincitori provenienti dallo stesso distretto la gente ha iniziato a tifare per gli “ innamorati sventurati del distretto 12” ovvero mia sorella e il tributo maschile, Peeta Mellark, il figlio del fornaio.
Sono rimasti in tre nell’arena, loro due e il tributo maschile del distretto 2.
È un ragazzo alto, muscoloso e cattivo.
Non si è fatto scrupoli nell’uccidere, metà dei tributi morti sono stati uccisi da lui.
Mi fa’ paura, anzi ho paura.
Paura che possa uccidere mia sorella.
“No, lei tornerà a casa, me lo ha promesso” mi dico, ha sempre mantenuto le sue promesse.
 Lo schermo gigante mostra Cato che cammina lungo un viale nel bosco, ben lontano da Peeta e Katniss che a loro volta camminano nel bosco alla ricerca d’acqua.
Gli strateghi, per il gran finale, hanno deciso di farli incontrare, ma la domanda è Dove? anzi, Come?
Una seconda ripresa di Cato lo mostra mentre corre all’impazzata per scappare da.. cosa?
La risposta alla mia domanda viene svelata poco dopo, infatti due lupi giganti percorrono a grandi falciate lo stesso percorso di Cato che si sta dirigendo verso la Cornucopia.
Improvvisamente svolta a destra e prende la stessa direzione presa dagli altri due tributi.
Il mio cuore batte a mille, la mia testa gira e mi costringo a chiudere gli occhi.
“Non devo cedere, non devo cedere “ mi ripeto.
La presa di mia madre sulla mia spalla si fa’ più stretta, ancora un po’ e le sue unghie mi si conficcano nella pelle.
So per certo che è una contrazione nervosa, brutto segno.
Quando riapro gli occhi mi fanno un po’ male, gli ho serrati troppo forte.
Lo schermo riprende Peeta e Katniss che arrancano verso la Cornucopia.
Katniss è già sul corno dorato e Peeta è sotto che sta cercando di arrampicarsi, è quasi salito quando un ibrido gli azzanna la gamba.
Le sue urla di dolore riempiono il silenzio che si era creato in piazza.
Vedo alla mia destra i due fratelli maggiori di Peeta, sono spalla contro spalla, i visi pallidi.
Posso solo immaginare il loro dolore.
Il ragazzo pugnala l’ibrido e mia sorella lo sostiene.
Dal polpaccio esce un fiotto di sangue che, se non viene fermato in tempo, può essere fatale.
Stanno ancora guardando gli ibridi quando Cato strattona per la giacca mia sorella, le fa’ perdere l’equilibrio e cade sbattendo la testa sul metallo.
Inizia una lotta con Peeta, intanto Katniss si riprende e aiuta il suo compagno.
Lottano ancora un po’ fino a quando Cato non riesce a stendere Peeta, afferra Katniss e la porta sul bordo della cornucopia, le mani strette attorno al suo collo.
Il suo viso sta diventando blu.
“se non la lascia andare morirà soffocata” dico, mentre calde lacrime mi solcano il volto.
“è la fine “ penso.
Proprio quando mia sorella inizia a graffiare le mani di Cato, Peeta si rialza e accorre in suo soccorso.
Peeta e Cato lottano ancora a un po’, Katniss prende l’arco e lo carica, in quell’istante Cato intrappola Peeta in una presa mortale.
Se Katniss tirasse una freccia a Cato, Cato ucciderebbe Peeta.
Parlano tra di loro, quando all’improvviso la freccia che prima stava sull’arco si pianta nella mano del tributo del distretto 2 che, automaticamente, lascia andare il collo di Peeta.
Barcolla un po’ e Katniss lo sorregge proprio mentre Cato cade dal corno dorato e diventa un ottimo pasto per gli ibridi.
Non riesco a guardare quello spettacolo raccapricciante, mi bastano le sue urla.
Mi rifugio tra braccia di mia madre,  magre e fragili, proprio come le mie.
E poi ecco che arriva il colpo di cannone, che segna la fine dell’ultimo tributo morto.
La gente resta in silenzio, si potrebbe sentir cadere uno spillo in questo momento.
C’è qualcosa che non va, le trombe dovrebbero squillare, la voce di Claudius dovrebbe annunciare i vincitori ma non accade niente di tutto ciò.
“Cosa succede?” domanda un signore.
Io e mia madre ci facciamo largo tra la folla, le persone ci vedono, ci riconoscono e ci lasciano passare.
Arriviamo in prima fila, proprio sotto il maxi schermo e noto che accanto a noi c’è Gale.
Attenzione tributi attenzione, il precedente regolamento, che prevedeva due vincitori è stato rimosso, solamente uno verrà incoronato, felici Hunger Games tributi, e  possa la fortuna essere sempre a vostro favore” Il mondo mi crolla addosso.
No, non può essere, perché lo fanno? Perché Capitol City si diverte così tanto??
Katniss e Peeta iniziano a discutere.
Lui non la ucciderebbe mai, lui la ama.
Non la sfiorerebbe neanche con un fiore.
Conosco mia sorella e so per certo che non ucciderebbe mai Peeta.
Si è affezionata a lui, non lo ama ma ci tiene.
Litigano ancora, chissà quante risate si staranno facendo a Capitol.
Fino a quando Peeta non si slaccia il laccio emostatico che aveva sotto il ginocchio, il sangue continua a scorrere libero dal suo polpaccio, mentre mia sorella cerca di farlo ragionare.
“Uno deve vivere e l’altro morire, devono avere un vincitore” dice ad un certo punto il ragazzo.
Gli occhi di mia sorella si illuminano e si infila una mano in tasca.
No, perché dovrebbero?” dice e abbassa gli occhi sulla sua mano.
Lì, in bella mostra ci sono i morsi della notte, una sola bacca e muori all’istante.
Le telecamere sono puntate sulle bacche, sembrano dei mirtilli solo che sono un pochino più grandi ed hanno una macchiolina bianca.
Si guardano a lungo negli occhi, fino a quando Katniss non dice “fidati di me”
Gli mette le bacche sul palmo della mano mentre l’altra mano ci intreccia a quella di Peeta.
“Insieme ?” domanda Peeta. ”Insieme” risponde lei.
Lui si china in avanti e la bacia.
“Uno” Ti prego Katniss, non farlo torna a casa, torna da me.
“Due” I miei occhi escono lacrime che mi rigano il volto, il mio stomaco si attorciglia e le mie gambe stanno per cedere.
“Tre” Si portano le mani alla bocca, le bacche passano le labbra ed entrano in bocca.
Chiudo gli occhi ed inizio a singhiozzare, mia madre mi abbraccia ma piange anche lei.
Mi libero dall’abbraccio di mia madre e crollo a terra, portandomi le ginocchia al petto.
“No! Perché?” urlo con tutto il fiato che ho.
Deve sembrare una scena commovente perché sento altre persone che singhiozzano.
Vuoto, è quello che sento dentro di me per secondi interminabili, fino a quando:
“Fermi, Fermi!” la voce di Claudius Templesmith risuona forte e chiara “signori e  signore, ecco a voi i vincitori dei settantaquattresimi Hunger Games, Peeta Mellark e Katniss Everdeen, dal distretto 12”
Loro due si abbracciano, in piazza c’è ancora silenzio fino a quando non urla “Katniss!” sono stata io ad urlare.
Quello che succede dopo non lo so’, la piazza esplode in grida di festa, sento Gale che mi prende in braccio e mi fa girare mentre ride felice, io piango di gioia, mia madre sorride tra le lacrime.
Tutti gli abitanti si congratulano con noi, Rory, il secondo genito di casa Hawthorne , mi abbraccia forte.
Tutto il distretto 12 è in delirio.
E io in questo momento posso toccare il cielo ,non con un dito, ma con tutta la mano.
Perché mia sorella ha vinto e tornerà a casa,
tornerà da me.

Sil's Corner.
Buondì, Buon Pomeriggio, Sera o Notte Gente!
Come è andato il rientro nell'arena? il mio è stato traumatico, un ibrido metà prof di matematica e metà avvincino (?)
ha cercato di farmi fuori facendomi correggere i compiti delle vacanze,
che puntualmente sono al sicuro in fondo all'armadio di casa.
Comunque, nel cuore della notte a causa dell'ansia pre-scuola mi sono messa a scrivere e questo è il risultato.
Cosa ne dite?
Sil :)

 

   
 
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