Lacie amava la quiete: quando al tramonto le sale di Villa Baskerville si svuotavano, lei si sentiva libera di sorridere e ricordarsi, per qualche attimo, di essere anche lei un essere umano e non solo una bambina della Sventura.
Certo, sapeva che Oswald –forse avrebbe dovuto riferirsi a lui come Glen, ora- fosse sempre lì ad osservarla: e quando incrociava finalmente il suo sguardo, lei rideva e danzava più veloce, più viva, come se se quella fosse l’ultima notte della sua vita. E ogni volta, lo chiamava per raggiungerla e giocare con lei, come quando erano bambini.
Essere il Duca dei Baskerville non gli avrebbe mai impedito di essere, prima di ogni cosa, suo fratello.
--
Non sarà il massimo dell'originalità o che so io, ma sono abbastanza soddisfatta - considerando che l'ho scritta unicamente per soddisfare il mio amore per Lacie. Oh beh. Spero vi piaccia.