Storie originali > Soprannaturale > Vampiri
Segui la storia  |       
Autore: always smile    12/09/2012    0 recensioni
Drin. Mi girai nel letto ancora con gli occhi chiusi, agitati il braccio per cercare il tasto "off" della sveglia e dopo tanti sforzi riuscì a disattivare quel rumore che mi rimbombava nelle orecchie. Mi rigirai nel letto per parecchie volte, volevo riprendere sonno, ma i pensieri avevano il sopravvento. Guardai per qualche momento il soffitto, "era qualcosa più veloce di me" quelle parole ruotavano nella mia testa. Lexi si sarà inventata tutto per spaventarmi? Lo avevo solo immaginato?
Alzai la testa, rimasi stupita. Appoggiato al mio armadietto c’era un ragazzo.Teneva un ginocchio alzato con il piede appoggiato all’armadietto più basso.I suoi capelli castani fluttuavano nell’aria, il suo viso era così perfetto, gli zigomi erano delineati,ben evidenti e le sue labbra carnose ti attiravano a lui. Mi concentrai a fissare ancora qualche minuto il suo viso, ma quando vidi che si mosse, il mio sguardo finì sul suo corpo.I suoi muscoli incredibilmente grandi,scolpiti perfettamente. Per un’attimo pensavo non mi avesse visto e continuai a fissarlo.“Guardami, guardami, guardami” pensavo fra me e me, ma non mi accorsi che lui mi stava giù fissando da qualche minuto.
Genere: Fantasy, Horror, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Landy-
una voce mi fece sobbalzare dalla paura, mi voltai e vidi Lexi che mi fissava con i suoi capelli biondo dorato, che risplendevano alla luce del sole.
-Ma cosa te ne stai a fare lì?- alzò un sopracciglio come per fare una smorfia.
-Finirai per fare la muffa- disse cercando di strapparmi un sorriso, ma lo sforzo fu inutile. Rimasi impassibile.
-Allora vuol dire che 
farò la muffa- risposi continuando a guardare fuori dalla finestra. Lexi sbuffò e si sedette di fianco a me, mi guardò per qualche minuto come se cercasse di percepire i miei pensieri. Tutto tornò in un profondo silenzio, quando fu interroto da Leonard. Era un ragazzo che voleva mostrare a tutti i costi di essere un duro, ma infondo era più dolce di una torta al cioccolato con un morbido strato di panna sopra. Leonard aveva i capelli di un castano scuro, li teneva sempre alzati grazie alla “cera per capelli”, i suoi occhi erano neri come la pece, quello sguardo che aveva riusciva a farti sprofondare dentro.
- Ehi scimmie, credo che la festa sia là .. non qua- Disse Leonard sorseggiando un po’ di birra che teneva in mano, in un bicchiere di plastico colorato di blu.
-Ma cosa stai facendo?- mi alzai di stacco, guardai Leonard dritto negli occhi, spostai lo sguardo sulla birra poi mi riconcentrai su di lui. Strinsi i pugni e tirai una botta al bicchiere che Leonard reggeva con la mano, la birra cadde macchiando tutto il pavimento decorato con mattonelle di colore diverso. L’odore iniziava a espandersi in tutto la stanza, mi attraversava le narici riusciva a farmi sentire la nausea, sentì che tutto ciò che avevo mangiato stava tornato su pronto per uscire dalla mia bocca, corsi in bagno mi appoggiando ai lati del lavandino diventai tutta rossa, ma il bisogno di rimettere era scomparso, chiusi gli occhi e arricciai il naso. Mi sentivo la testa esplodere come se dovesse scagliare detriti di fuoco, non riuscivo a capire da dove provenisse la mia rabbia. Tornai da Leonard e Lexi che sicuramente si ero preoccupati per la corsa che avevo fatto scattando verso il bagno. Cercai di andare incontro a Leonard, ma non feci in tempo che Lexi si precipitò davanti a me.
-Landy .. mi vuoi spiegare che ti è preso? Cè qualcosa che non mi hai detto?- Mi chiese Lexi appoggiando la sua mano sulla mia spalla. Me la scrollai di dosso.
- Sto bene!- Risposi dando ancora un’occhiata a Leonard, oltrepassai Lexi che mi seguiva con lo sguardo. Arrivai davanti a Leonard lo guardai torva e me ne andai raggiungendo gli altri ragazzi.
-Landy!- urlò Leonard - Landy! Fermati ti prego!- Ma non mi fermai non ne avevo motivo.
Lexi cercò di seguirmi, ma percepì subito che volevo essere lasciata in pace.Arrivai nell’altra stanza, dove tutti i ragazzi urlavano come dei bambini che raggiungevano a mala pena i cinque anni.
-Merry Christmas!- Urlò lucas
-Arriva la befana!- Ribattè Richard mettendosi un velo in testa. Ormai il natale era finito, ma noi avevamo organizzato una festicciola a casa di Kaith Campbell.
-Woow! Guardate che scopa!- urlò Richard guardando Lucas negli occhi, che gli rispose con un sorriso. Nel frattempo Lexi si avvicinò a me, i suoi occhi blu mi guardavano dritto i miei.
- Landy , cosa ti è preso prima?- mi chiese appoggiando la testa sulla spalliera del divano.
- Lexi non lo so, non ne parliamo divertiamoci- Sorrisi.
Ci girammo a guardare gli altri Lucky, Richard , Lucas, Paul e Leonard erano in fila indiamo e cantavano a squarciagola canzoni di ogni tipo. Lexi scagliò un urlo dal nervoso, la sua voce è così squillante che come sveglia ti metterebbe paura. Crack. Mi voltai verso i ragazzi, vidi la scopa cadere per terra divisa a metà, Leonard rimase scioccato.
- Io non ho fatto niente- Urlò Richard alzando le mani, e se le passo fra i suoi capelli castani.
-Oh, Richard ti piacerebbe- ribattè Lucas girando gli occhi al soffitto.
-Tesoro, tu sei nei guai quanto lo siamo noi- Si intromise Lucky gettandosi sul divano come se fosse una star di Hollywood.
- Tu l’hai rotta!- Urlò Paul puntando il dito contro Leonard, la sua faccia era diventata rossa, e le vene si gonfiarono.
-No!- Rispose Leonard.
-Si!-
-No!- Si trovarono faccia a faccia come uno scontro si Wrestling, Leonard si girò verso di me e consapevole di stare sbagliando si tirò indietro.
-Andiamo, usciamo da qui.- mi disse Lexi inclinando la testa verso la finestra della cucina. Feci cenno di sì con la testa. Andammo verso la finestra, Lexi si appese e scivolò dall’altra parte ritrovandosi perfettamente in ordine, Si diresse verso la ringhiera del cancello e mi aspettò lì. Mi accostai vicino la finestra, “Non credo sia una bella idea” pensai fra me e me ma continuai lo stesso. Alzai la gamba per scavalcare e l’appoggiai sul davanzale e con le mani mi diedi forza per appoggiare anche l’altra per poi sedermi. Ce l’avevo fatta, ero davvero soddisfatta di me, cercai di scivolare giù dal davanzale ma rimasi impigliata alla finestra, guardai in basso e la maglia si era arrotolata alle sbarre.
- Lexi mi sono incastrata,Aiutami!- Ma Lexi sembrava pensierosa.
- Lexi!.. Lexi!- continuavo a chiamarla finchè non tonrò in se stessa.
-Ma che ti era preso?- la guardai sbalordita, sembrava cercasse di evitare il mio sguardo. Lexi si accostò a me, notai che aveva un’aspetto avvilito ma nonostante era consapevole che avevo percepito il suo stato d’animo, continuò a non mostrare i suoi occhi. La fisssai mentre lei guardava la mia maglia incatenata nella finestra, cercando di liberarmi.
-Lexi- gli sussurrai
-Ehm.- si schiarì la voce . La guardai bene, notai il suo bellissimo viso d’angelo risplendere al bagliore della luna, ma era triste, quel sorriso che aveva sempre stampato in faccia era scomparso.
-Lexi, io sono qui .. se hai bisogno di me- per un minuto pensai che mi respingesse.
- se vuoi parlare io … - Non feci in tempo a finire la frase che mi interruppe.
- Io ho solo bisogno … si può sembrare stupido, ma ho bisogno .. ho davvero bisogno di essere amata- La sua voce era cauta, i suoi occhi iniziavano a brillare e pian piano le lacrime scesero giù dalle sue morbide guance color roseo.
-No Lexi, troverai la persona destinata a te- Gli asciugai le lacrime con i pollici, e la tirai vicino a me. Posai le mie braccia intorno al suo collo.
-Landy, non la troverò mai una persona che mi accetti per quello che sono- Continuò Lexi singhiozzando.
- Io ti prometto- Presi il suo viso fra le mie mani. - che troverai la tua anima gemella- lasciai il suo viso e avvicinai le mie labbra sulla sua tenera, fredda e morbida guancia. Spostai lentamente le mie labbra vicino al suo orecchio, lei riusciva a percepire il mio respiro freddo.
-Ti voglio bene Lexi- gli sussurrai nell’orecchio cercando di non farmi sentire da Richard che nel frattempo ci spiava dalla finestra della cucina.
-Anche io- Mi strinse forte a lei.
- Torniamo dentro .. Kaith si starà preoccupando- Lexi annuì. Sembrava convinta. Mi voltai per aprire la porta dandogli le spalle, appoggiai la mia mano sulla maniglia rotonda color oro, era ghiacciata. Girai la maniglia ma Lexi fu tanto veloce da tirarmi per il braccio con la mano, la presa era forte, guardai il mio braccio sconvolta, sembrava che il sangue non circolasse più nelle mie vene.
-Vai tu, io resto. Faccio un giro- disse Lexi tenendo ancora stretta la presa.
-Ok. Lexi ora mollami- La guardai, ma sembrava non ascoltarmi.
-Lexi mollami!- gli urlai contro. Si rese conto che nel mio braccio non circolava più il sangue, lasciò la presa e scomparì nel buio. Mi guardai in torno , mi giravo a destra e a sinistra ma non c’era più, l’oscurità sembrava averla inghiottita. Non capivo come la sua tristezza si fosse trasformata in rabbia. Tornai in casa di corsa, ero scossa dall’episodio accaduto pochi minuti fa aldilà della porta. Mi appoggiai alla porta, mi misi le mani fra i capelli alzando la testa al soffitto, scrutai il mio braccio era ancora rosso e riuscivo a sentire ancora la sua presa che me lo stritolava.
-Landy!- Mi voltai e vidi Richard che mi sorrideva tenendo le mani in tasca.
-Richard- Si mise le mani fra i suoi capelli e rimase in silenzio per qualche minuto.
-Beh .. come stai?- Mi chiese.
-Direi bene .. e tu?-
-Uguale -
Un silenzio di tomba cadde all’improvviso, restammo fermi a fissarci negli occhi. Riuscivo a intravedere i suoi occhi color nocciola, cercai di interpretare ciò che esprimevano ma era impossibile, Richard è un libro chiuso. Una ciocca di capelli mi cadeva sulla guancia, Richard si avvicinò a me e con l’indice mi spostò indietro i capelli. Mi continuò a guardare negli occhi, la sua mano si abbassò di qualche centimetro sfiorandomi la guancia con le sua dita gelide. “Tok tok tok” qualcuno bussò forte alla porta quasi da buttarla giù. Allibita guardai Richard che di stacco guardò la porta. Feci un grande respiro e mi diressi verso essa.
-Ferma! Resta qui- mi fermò Richard.Nonostante guardasse sempre la porta, lo guardai e abbassai la testa. Appena Richard aprì,Lexi entrò di corsa scagliandosi verso me.
-Landy! LANDY! - Urlò Lexi con il fiatone a mille.Mi prese per le braccia e iniziò a scuotermi.
-Lexi! Lexi! Lexi! Calma respira!- risposi turbata. Lexi continuava a respirare sempre più velocemente.
-Lexi, cosè successo?- Risposi guardando i suoi occhi seriamente spaventati..
-Landy, c’era qualcuno che mi seguiva- la guardai con stupore. -era qualcosa più veloce di me-
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri / Vai alla pagina dell'autore: always smile